MODELLO 770/2014

Generazione dati Gestione Quadri Stampe di controllo
Invio telematico Esportazione dati Importazione dati


Luglio 2014
(acred539)
MODELLO 770 – SEGNALAZIONE

Sulla base delle segnalazioni pervenuteci, abbiamo effettuato una correzione per quanto riguarda la parte di “dettaglio” degli arretrati anni precedenti, assoggettati a tassazione separata (punti da 356 a 362 della parte B).
La correzione riguarda l’esposizione degli arretrati per singolo anno di competenza ed interessa esclusivamente i contratti per i quali, nel corso dell’anno 2013, è stata prevista una scelta tra l’assoggettamento a tassazione ordinaria e l’assoggettamento a tassazione separata. I contratti in questione sono i seguenti: 001 / 014 Commercio, 082 Cooperative di consumo, 099 Agenzie immobiliari. Per tali contratti, nel mese di novembre 2013 (aggiornamento Acred513), è stata predisposta l’erogazione dell’elemento economico di garanzia, con la possibilità di assoggettare l’intero importo a tassazione ordinaria, tramite la voce 04A, oppure assoggettarlo in parte a tassazione separata, utilizzando le voci 041 / 043. Soltanto in quest’ultimo caso, gli arretrati sono stati “dettagliati” sul modello 770 in modo errato, ripartendo l’importo assoggettato a tassazione separata anche in relazione all’anno 2013 (sebbene il valore complessivo, riportato al punto 351 della parte B, risulti corretto).
Nei casi in cui si presenta il problema, il software di controllo ministeriale emette un errore bloccante: non è quindi possibile che siano state inviate delle dichiarazioni che presentano il problema in questione.

Nel caso in cui si presenti il problema, è possibile effettuare nuovamente la generazione dei dati, lanciando la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ sulle singole aziende interessate, rigenerando tutte le sezioni relative al lavoro dipendente ad eccezione dei quadri dei versamenti (escludendo, quindi, i quadri ST – SV – SX dalla generazione dei dati).
Ovviamente, tale procedimento può essere adottato solo se non si sono effettuate modifiche sui servizi del 770, in quanto tali modifiche andrebbero perdute. Per semplificare la correzione dei dati, nel caso in cui siano già state effettuate delle modifiche sui servizi del 770, abbiamo previsto la possibilità di ottenere l’esposizione corretta dell’anno relativo agli arretrati, sia sul file telematico che sulla stampa del modello, anche senza rilanciare la generazione dei dati.

A tale scopo, sono state modificate le procedure ‘770 : Stampa e invio telematico’ e ‘770 : Esportazione dati’.
Col presente aggiornamento, le suddette procedure correggono automaticamente l’anno di competenza degli arretrati, indicando sul file telematico l’anno ‘2012’ nei casi in cui figura l’anno ‘2013’. Ovviamente, in presenza di altri arretrati relativi all’anno 2012 (condizione normale nei casi che presentano il problema in questione), gli importi relativi ai due anni vengono sommati tra loro e riportati su un unico rigo. Segnaliamo che, sul servizio del 770, continuerà a figurare l’anno 2013, nel campo interessato (punto 361 della parte B): tale dato, tuttavia, verrà automaticamente corretto al momento della stampa del modello e della generazione del file da utilizzare per l’invio telematico o per l’esportazione dei dati.

Facciamo presente che, in conseguenza della correzione sopra descritta, sul file telematico del 770 non verrà più riportato l’anno di competenza errato (2013). Di conseguenza, a seguito del presente aggiornamento non si otterrà più la segnalazione di errore sul programma di controllo ministeriale, senza che sia necessario alcun intervento da parte dell’Utente.

Luglio 2014
(acred537)
IMPORTAZIONE MODELLO 770 - RETTIFICA

A seguito di una segnalazione, è stata effettuata una correzione sulla procedura di importazione del modello 770.
La correzione riguarda esclusivamente la sezione relativa ai redditi da lavoro dipendente, quindi NON interessa le eventuali importazioni della sezione relativa ai redditi da lavoro autonomo.
Importando la sezione relativa ai redditi da lavoro dipendente, il campo 132 della parte B (corrispondente ai contributi versati ad enti e casse aventi fine assistenziale), prima del presente aggiornamento, NON veniva importato.
Nel caso in cui la sezione relativa ai redditi da lavoro dipendente sia stata importata per una o più ditte, è possibile inserire manualmente il valore del campo 132 tramite l’apposito servizio, oppure, in alternativa, importare nuovamente la stessa sezione (in quest’ultimo caso, consigliamo di contattare l’assistenza).
Ricordiamo che la procedura di importazione del modello 770 è stata rilasciata con l’aggiornamento Acred536 del 19/06/14. Ricordiamo, inoltre, che la parte B viene importata soltanto nel caso in cui, sulla procedura di importazione, sia abilitata l’opzione ‘Importazione lavoro dipendente’.

Giugno 2014
(acred536)
MODELLO 770 / 2014: STAMPA E INVIO TELEMATICO

E’ possibile produrre sia la stampa che il file telematico del modello 770/2014 Semplificato.
A tale scopo, occorre prima compilare le informazioni richieste sul servizio ‘Gestione Modello 770/2014 – Frontespizio’, poi lanciare la procedura ‘ 770 : Stampa e Invio Telematico’.
E’ anche possibile esportare i dati del modello 770 verso altri software fiscali (procedura ‘770 : Esportazione Dati’), oppure importare gli stessi dati da altri software fiscali (procedura ‘770 : Importazione Dati’).

Frontespizio

Quando la dichiarazione risulta interamente compilata, occorre vistare il campo ‘Modello Definitivo’.
In tal modo, la dichiarazione viene protetta da rigenerazioni accidentali (ad esempio tramite la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’); rimane comunque possibile continuare ad operare manualmente sui servizi del modello 770.
Inoltre, la condizione di ‘Modello Definitivo’ risulterà necessaria per la conversione dei dati verso l’anno successivo.
Ricordiamo che non è, invece, obbligatorio barrare la casella ‘Definitivo per quadro Autonomi’.

Se il sostituto d’imposta deve presentare anche il modello 770 Ordinario, barrare la casella ‘Presenza 770 Ordinario’.
In tal caso, è possibile scegliere la modalità di invio dei prospetti ST – SV – SX presenti in archivio, utilizzando l’opzione ‘Quadri ST – SV – SX con modello Semplificato / Ordinario’: in caso di invio tramite il modello Ordinario, i quadri in questione dovranno essere esportati sul software fiscale utilizzato per la gestione del 770 Ordinario.

La sezione ‘Trasmissione modello in due parti’ si riferisce all’invio separato dei dati relativi al lavoro dipendente e al lavoro autonomo. Tale sezione deve essere compilata nel caso in cui i dati relativi al lavoro autonomo vengano inviati da un altro soggetto, separatamente dai dati relativi al lavoro dipendente (in tale ipotesi, occorre selezionare ‘Solo certificazioni lavoro dipendente’ ed indicare il codice fiscale dell’intermediario che invia i dati relativi al lavoro autonomo).

Per effettuare l’invio telematico delle dichiarazioni, è necessario compilare la sezione ‘Presentazione Telematica’.
Occorre compilare i seguenti campi (non tutti obbligatori):

  • Invio per conto proprio’, soltanto in caso di invio effettuato direttamente dal sostituto d’imposta (oppure invio della dichiarazione relativa allo stesso soggetto che figura come intermediario);
  • Codice fiscale intermediario’, selezionandolo dalla finestra (viene riportato anche il numero iscrizione albo CAF);
  • Impegno a presentare in via telematica la dichiarazione’, scegliendo tra la condizione di ‘Dichiarazione predisposta dal contribuente’ e ‘Dichiarazione predisposta da chi effettua l’invio’ (intermediario);
  • Ricezione avviso telematico’, soltanto nel caso in cui l’intermediario intenda ricevere direttamente gli avvisi telematici, per conto del sostituto d’imposta; ricordiamo che tale condizione deve essere convalidata tramite la casella ‘Invio telematico all’intermediario’, presente nella sezione ‘Firma della Dichiarazione’;
  • Data impegno’, data dell’impegno sottoscritto dall’intermediario.

Ricordiamo che la finestra per la scelta dell’intermediario consente di inserire o modificare alcune informazioni relative agli intermediari stessi (casella ‘Gestione’ all’interno della finestra). I dati anagrafici completi dell’intermediario che effettua l’invio telematico (“fornitore”) devono essere presenti anche nell’archivio Paghe, sul servizio ‘Ditta – Anagrafico’.

Nella sezione ‘Firma della Dichiarazione’ è possibile indicare i soggetti preposti alla revisione contabile (se prevista).
Relativamente ai soggetti preposti alla revisione contabile, segnaliamo che è stata predisposta un’apposita stampa di controllo, descritta al successivo punto ‘Controllo sezione firma’.

Nella sezione relativa alla firma della dichiarazione, è presente anche la casella ‘Invio avviso telematico all’intermediario’, tramite la quale è possibile confermare la richiesta di invio degli avvisi telematici all’intermediario (vedere sezione ‘Presentazione Telematica’).

Il campo ‘Invio telematico con dati non conformi’, presente nella sezione ‘Tipo di Dichiarazione’, permette di confermare l’invio di una dichiarazione che presenta errori non bloccanti (si tratta di incoerenze rispetto ai criteri di validità definiti nelle specifiche ministeriali, segnalate dal programma di controllo ministeriale con gravità ‘**’ oppure ‘***C’).

I campi relativi alla “vistatura” (‘Vistato per Telematico / Esportazione’) sono utilizzati dalle procedure di invio telematico e/o di esportazione dati, al fine di escludere le dichiarazioni già trattate in precedenza. Nel lancio delle suddette procedure è possibile selezionare le sole dichiarazioni non vistate; le dichiarazioni selezionate possono essere vistate (o meno) dalle stesse procedure, in modo tale da rimanere automaticamente escluse nei lanci successivi.

Occorre tenere presente che i dati anagrafici del dichiarante vengono visualizzati leggendo la versione anagrafica (servizio Ditta – Azienda) valida alla data di scadenza del modello 770/2014 (31/07/2014). Il dichiarante, tuttavia, deve risultare già presente in archivio nell’anno di competenza della dichiarazione (31/12/2013).
L’eventuale sostituto d’imposta “estinto”, se indicato nell’apposita finestra del frontespizio (oltre che nei singoli quadri interessati), viene visualizzato leggendo la versione valida al 31/12/2013.

Ricordiamo che è prevista l’indicazione del Codice Carica e della Data Carica relativi al rappresentante legale.

Come negli anni precedenti, tramite la finestra ‘Gestione Quote’ può essere effettuato il calcolo delle somme spettanti per la gestione del modello 770, secondo le modalità definite sui servizi della Parcellazione.

Stampa e invio telematico

La procedura genera il file conforme alle specifiche ministeriali, da utilizzare per l’invio telematico della dichiarazione (‘ 770-telematico.txt’); viene prodotto un elenco dei sostituti trattati (‘770-ELENCO-TELEMATICO’).

La procedura genera anche la stampa del modello 770/2014: impostando l’opzione ‘S’ nel campo Opzione Stampa Modelli, viene prodotto il modello completo per singola ditta, in formato pdf (‘MOD770-TUTTO-CodiceDitta.pdf’). Viene generato anche un elenco dettagliato dei quadri e dei percipienti riportati sulla stampa del modello (‘770-ELENCO-STAMPE’).
Precisiamo che si ottiene lo stesso effetto dell’opzione ‘S’ utilizzando l’opzione ‘Y’, valida fino all’anno precedente (nel caso in cui tale opzione risultasse impostata nelle versioni di lancio memorizzate).

A partire da quest’anno, inoltre, è possibile effettuare l’archiviazione automatica dei modelli prodotti, abbinandoli alle singole aziende gestite; tale funzionalità è utilizzabile solo se si è abilitati al servizio di Archiviazione Documentale.
Per ottenere l’archiviazione automatica dei modelli 770, è sufficiente selezionare l’opzione ‘W’ nel campo Opzione Stampa Modelli: in tal modo, la stampa del modello viene generata secondo lo stesso criterio previsto per l’opzione ‘S’ (modello completo suddiviso per ditta) ed i singoli modelli prodotti vengono automaticamente archiviati. Nel caso in cui l’operazione di archiviazione venga ripetuta (per uno stesso sostituto), il nuovo modello viene archiviato in aggiunta a quello precedente: consigliamo, quindi, di archiviare i modelli 770 soltanto dopo aver terminato le operazioni di controllo, utilizzando anche il software ministeriale (eventualmente, l’archiviazione può essere effettuata dopo l’invio telematico).

Nel caso in cui venga effettuata l’archiviazione dei modelli 770, occorre selezionare il Soggetto Autorizzato, attraverso l’apposita finestra (si tratta della stessa scelta presentata per l’archiviazione del LUL). Precisiamo che non occorre compilare il campo relativo al Soggetto Autorizzato, se non si effettua l’archiviazione dei modelli 770.

Come negli anni precedenti, è anche possibile generare la stampa riportando in un unico file tutte le denunce previste (‘MOD770.TUTTO’): a tale scopo, è sufficiente selezionare l’opzione ‘X’ nel campo Opzione Stampa Modelli; vengono generate, a scopo di controllo, anche le stampe dei singoli quadri (‘MOD770.QUADRO’). In questo caso, le stampe possono essere convertite in pdf tramite il servizio di gestione delle stampe (selezionare formato ‘Mod.770 anno 2014’).

Ricordiamo che le fasi di stampa e di conversione in pdf richiedono un certo tempo (proporzionale al numero di pagine da stampare) per essere eseguite. Di conseguenza, nel caso in cui non si abbia necessità di generare la stampa del modello, è possibile escludere tali operazioni: a tale scopo, occorre selezionare l’opzione ‘N’ nel campo Opzione Stampa Modelli.

Ricordiamo inoltre che, ad ogni lancio della procedura di stampa ed invio telematico, vengono cancellate sia le stampe che il file telematico generati tramite il lancio precedente, indipendentemente dalle opzioni scelte: è quindi opportuno effettuare il download delle stampe e del file telematico, prima di lanciare nuovamente la procedura.

E’ necessario leggere la documentazione in linea (entrare nella procedura e cliccare su ‘Help’), sulla quale sono riportati alcuni esempi di lancio della procedura, oltre alla descrizione delle stampe prodotte.

Al lancio della procedura, se il soggetto che effettua l’invio (“fornitore”) è un intermediario, occorre indicare ‘10’ nel campo ‘Tipo fornitore’ e compilare il campo ‘Codice fiscale fornitore’. In tal modo, vengono selezionati i soli modelli 770 ai quali è stato attribuito lo stesso intermediario (sezione ‘Presentazione Telematica’ del servizio ‘Frontespizio’ ).
Per generare l’eventuale modello 770 relativo allo stesso soggetto che effettua l’invio, occorre indicare ‘01’ nel campo ‘Tipo fornitore’ e selezionare comunque il codice fiscale del fornitore (che corrisponderà al dichiarante). In questo caso, sul frontespizio della stessa dichiarazione dovrà essere barrata la casella ‘Invio per conto proprio’.

Facciamo presente che è possibile utilizzare la procedura di stampa ed invio telematico, a titolo di test, anche prima di aver inserito il codice fiscale dell’intermediario sulle dichiarazioni: in tal caso, sulla procedura non deve essere indicato il codice fiscale del fornitore (il file così generato non potrà essere utilizzato per effettuare l’invio effettivo).

La procedura di stampa ed invio telematico segnala la presenza di eventuali importi negativi, escludendo automaticamente i corrispondenti campi sia dal file telematico che dalla stampa del modello. Tuttavia, se l’importo negativo risulta presente in uno dei campi totalizzati sul prospetto SS (ritenute), è consigliabile azzerare il campo in questione sui servizi del 770, per evitare di produrre un effetto indesiderato sul prospetto SS.

Sulla stampa del modello e sul file per l’invio telematico vengono riportati i dati anagrafici del dichiarante, leggendo la versione valida alla data di scadenza del modello 770/2014 (31/07/2014). Il dichiarante, tuttavia, deve risultare presente in archivio anche alla data del 31/12/2013 (stesso criterio adottato per la gestione del dichiarante sul servizio ‘Frontespizio’).
Il codice fiscale dell’eventuale sostituto d’imposta “estinto”, se indicato sui quadri del lavoro dipendente, lavoro autonomo e prospetti ST – SV – SY, viene riportato sulla stampa e sul file telematico leggendo la versione valida al 31/12/2013.

Per quanto riguarda la stampa del modello, è possibile indicare i nominativi dei firmatari negli spazi delle firme: a tal fine, occorre barrare le caselle previste sulla finestra ‘Opzioni firme su modello’. L’opzione relativa alla firma del dichiarante ha effetto su tutte le dichiarazioni stampate; le altre opzioni hanno effetto sulle sole dichiarazioni per le quali risultano compilati i corrispondenti codici fiscali (intermediario, incaricato del controllo contabile, responsabile visto di conformità).
Precisiamo che le opzioni relative alle firme hanno effetto esclusivamente sulla stampa, mentre non producono alcun effetto sul file telematico: su quest’ultimo, le diverse firme vengono indicate in base alla semplice presenza dei corrispondenti codici fiscali (dichiarante, intermediario, incaricato del controllo contabile, responsabile visto di conformità).

Ricordiamo che è disponibile un’opzione che consente di escludere, dal file telematico, l’indirizzo e-mail del sostituto (il dato è previsto nelle istruzioni ministeriali, tuttavia la sua assenza non risulta bloccante per l’invio).

Esportazione dati

La procedura genera un file conforme alle specifiche ministeriali, che può essere utilizzato per trasferire i dati dei modelli 770 su altri software fiscali. Possono essere esportati tutti i dati del modello 770 Semplificato, oppure i soli prospetti ST – SV – SX per una successiva importazione sul software di gestione del modello 770 Ordinario.

Sul file di esportazione, tutti gli importi risultano espressi in Euro, con l’indicazione dei centesimi e della virgola esplicita, secondo le modalità previste nelle specifiche ministeriali.
E’ opportuno leggere la documentazione in linea (entrare sulla procedura e cliccare su ‘Help’), nella quale sono indicati anche degli esempi di lancio della procedura.
Il file da esportare si trova nell’elenco delle stampe prodotte, con il nome ‘770-esportazione.txt’.

Importazione dati

E’ possibile importare i dati del modello 770 da altri software fiscali, tramite la procedura ‘Importazione dati mod. 770’.
Ricordiamo che la procedura per l’importazione del 770 si trova sul menù Amministratore dello Studio –> menù Importazione dati Modello 770.

La procedura prevede l’importazione dei quadri relativi al lavoro dipendente e/o al lavoro autonomo, oltre ai corrispondenti prospetti delle ritenute e dei versamenti (ST – SV). Su questi ultimi prospetti, i tributi derivanti dall’importazione vanno ad aggiungersi a quelli eventualmente già presenti (inseriti manualmente o derivanti dalla procedura Paghe).
Ricordiamo che è possibile (ma generalmente sconsigliato), importare anche il Frontespizio ed i prospetti SX – SY, abilitando le corrispondenti opzioni sulla procedura di importazione: su tali quadri, i dati presenti prima dell’importazione vengono interamente sovrascritti con i dati presenti sul file importato.
Non è invece prevista l’importazione del prospetto SS, in quanto tale prospetto viene rigenerato automaticamente a partire dai dati presenti nei quadri dei percipienti.

L’importazione può essere effettuata utilizzando il file per l’invio telematico prodotto da un qualsiasi software fiscale.
Il file in questione deve essere conforme alle specifiche ministeriali del modello 770/2014. Precisiamo che la verifica della conformità del file (oltre che la verifica dei dati in esso contenuti) rimane a carico dell’Utente.
Sul file di importazione, in particolare, gli importi devono essere espressi in Euro, con l’indicazione dei centesimi e della virgola esplicita, secondo le modalità previste nelle specifiche ministeriali.

Occorre tenere presente che i dati importati non possono essere annullati in modo massivo: se si presentano dei problemi, occorre intervenire manualmente per eliminare o rettificare tutti i dati importati. Sui servizi del modello 770, vengono segnalati tutti i dati derivanti da un’eventuale importazione (compare la sigla ‘Importato’).
Ricordiamo che è possibile effettuare un’importazione su dichiarazioni che risultano parzialmente compilate: ad esempio, è possibile importare i dati relativi al lavoro autonomo (compresi i tributi versati), su una dichiarazione compilata per la sola parte relativa al lavoro dipendente. E’ anche possibile effettuare più importazioni successive, decidendo se i dati da importare devono andare in sostituzione (opzione ‘Importa cancellando i dati già importati’) oppure in aggiunta (opzione ‘Importa conservando i dati già importati’), nei confronti di quelli precedentemente importati. Precisiamo che, in caso di “aggiunta”, si ottiene l’inserimento di ulteriori percipienti e/o ulteriori tributi – non è prevista, in nessun caso, un’operazione automatica di somma algebrica dei valori importati rispetto a quelli già presenti in archivio.

ATTENZIONE: Il file di importazione deve essere trasferito sul server in cui risiede la procedura Paghe. L’operazione di trasferimento del file e la successiva importazione devono essere effettuati dal menù Amministratore dello Studio –> menù Importazione dati Modello 770. Sul menù Importazione dati Modello 770, è disponibile il servizio Trasmissione file per importazione 770, da utilizzare per trasferire il file sul server della procedura Paghe (entrare nel servizio e cliccare prima su ‘Acquisire file dalle Risorse del Computer’ e poi su ‘Sfoglia’, quindi selezionare il file e confermare il trasferimento).
Il file di importazione, una volta trasferito sul server in cui si trova la procedura Paghe, è visibile sul servizio di gestione delle stampe, con il nome ‘770-importazione.txt’. Occorre quindi lanciare la procedura ‘Importazione dati mod. 770’, secondo le modalità sopra descritte, per importare effettivamente i dati sui servizi del modello 770/2014.

Importazione dati 730/4

E’ possibile importare, nella parte D del modello 770/2014, i dati presenti sui files telematici relativi ai modelli 730-4/2013, forniti dall’Agenzia delle Entrate o direttamente dai CAF.
Precisiamo che si tratta degli stessi files per i quali, nel mese di luglio 2013, è stata prevista l’importazione delle somme da conguagliare in busta paga (aggiornamento Acred504 del 15/07/13).

La funzione di importazione dei dati presenti sui modelli 730-4 risulta particolarmente utile nei seguenti casi:

  • nel caso in cui le buste paga interessate dal conguaglio del 730 (luglio 2013) NON siano state elaborate tramite la procedura Paghe; in tale situazione, è conveniente importare tutti i dati relativi al 730, nella parte D del modello 770; occorre poi verificare ed integrare i dati riportati sul 770, tenendo conto delle somme realmente versate e compensate (ovviamente, devono essere inseriti anche i tributi e le compensazioni sui prospetti ST / SV / SX).
  • nel caso in cui non siano stati inseriti, sul servizio ‘Dipendente – Altri Dati’, gli estremi del soggetto che ha svolto l’assistenza fiscale e la data di ricezione del modello 730 (nonostante le buste paga interessate dal conguaglio del 730 siano state elaborate tramite la procedura Paghe); in tale situazione, è opportuno importare, nella parte D del modello 770, soltanto le informazioni in questione.

Precisiamo che la procedura di importazione del modello 730-4 può essere utilizzata anche per verificare la coerenza dei dati presenti nella parte D del modello 770, rispetto a quanto risulta dal file del 730-4.

Relativamente al secondo acconto Irpef, precisiamo che viene applicato automaticamente l’aumento previsto dall’art. 11 del D.L. 28/06/2013 n. 76, secondo lo stesso criterio adottato dal sostituto d’imposta al momento della trattenuta in busta paga (aggiornamento di ottobre 2013 Acred510). In pratica, il valore risultante dal modello 730-4, corrispondente a 99 punti percentuali, viene diviso per 99 e moltiplicato per 100, in modo da ottenere il valore trattenuto dal sostituto.

Per verificare e/o importare i dati presenti sul file del modello 730-4, è possibile utilizzare la procedura ‘Importazione dati mod. 730-4 su 770 parte D’, disponibile sul menù Amministratore dello Studio –> menù Importazione dati Modello 730/4.

Innanzitutto, occorre trasferire il file da importare, verso il server dove risiede la procedura Paghe (stesso procedimento adottato nel mese di luglio 2013): a tale scopo, utilizzare il servizio ‘Trasmissione file per importazione 730/4’.
Il file, una volta trasferito, deve risultare visibile nell’elenco delle stampe prodotte, con il nome ‘730-importazione.txt’.

Se il file ‘730-importazione.txt’ risulta correttamente trasferito (ed è quindi visibile nell’elenco delle stampe), è possibile lanciare la procedura ‘ Importazione dati mod. 730-4 su 770 parte D’.
La procedura richiede l’anno di competenza del modello 770 (‘2013’) e la data di ricezione del modello 730-4 che si sta importando (normalmente ricadente nel mese di luglio 2013).

Tramite il campo Tipo importazione è possibile scegliere se si vuole effettuare soltanto una verifica, oppure se si intende importare effettivamente i dati. Sono disponibili le seguenti opzioni:

  • 1’ effettua esclusivamente una verifica delle somme a conguaglio presenti sul file del 730-4, rispetto a quelle indicate nella parte D del modello 770 (lancio in modalità “provvisoria”);
  • 2’ trasferisce, nella parte D del modello 770, la data di ricezione del modello 730-4 e gli estremi del soggetto che ha svolto l’assistenza fiscale (eventualmente aggiungendo quest’ultimo nell’archivio dei CAF); effettua, inoltre, la stessa verifica sulle somme a conguaglio prevista con l’opzione ‘1’;
  • 3’ trasferisce, nella parte D del modello 770, tutte le somme a conguaglio presenti sul file del 730-4, oltre alla data di ricezione dello stesso modello e agli estremi del soggetto che ha svolto l’assistenza fiscale.

Precisiamo che la data di ricezione del modello 730-4 e gli estremi del soggetto che ha svolto l’assistenza fiscale vengono importati (sia con l’opzione ‘2’ che ‘3’) soltanto se non risultano già presenti nella parte D del modello 770.

Tramite il campo Formato file di importazione, occorre indicare se il file del 730-4 è stato messo a disposizione da un CAF o dall’Agenzia delle Entrate. Precisiamo che, in entrambi i casi, il file deve essere conforme alle specifiche ministeriali relative al modello 730/2013: la verifica della conformità del file rimane a carico dell’Utente.

Attenzione : Anche nel caso in cui si abbia necessità di importare effettivamente i dati nella parte D del modello 770, è comunque opportuno effettuare un primo lancio della procedura impostando l’opzione ‘1’ nel campo Tipo importazione (modalità “provvisoria” – effettua solo il controllo): in tal modo, si possono verificare preventivamente i dati che devono essere importati in archivio, tramite le stampe prodotte. Se i dati riportati sulle stampe risultano corretti, è possibile effettuare un secondo lancio della procedura, selezionando le opzioni ‘2’ o ‘3’ nel campo Tipo importazione.

Occorre tenere presente che i dati importati non possono essere annullati in modo massivo: se si presentano dei problemi, occorre intervenire manualmente per eliminare o rettificare singolarmente i dati importati (in alternativa, se sussistono le condizioni, è possibile trasferire nuovamente la parte D dagli archivi Paghe).

La procedura di importazione del modello 730-4 genera le seguenti stampe:

  • 730.parte.D.soggetti.importati’, sulla quale sono elencati i soggetti presenti sul file del 730, corrispondenti ad un percipiente della sezione lavoro dipendente sul modello 770; per ogni soggetto sono indicate le eventuali somme che non trovano corrispondenza nella parte D del modello 770 (tipo importazione ‘1’ o ‘2’);
  • 730.parte.D.CAF.importati’, sulla quale sono indicati i CAF non presenti in archivio (eventualmente inseriti in automatico per tipo importazione ‘2’ o ‘3’);
  • 730.parte.D.lista.segnalazioni’, sulla quale sono segnalate le situazioni che comportano lo “scarto” del soggetto presente sul file del 730 (ad esempio l’assenza del sostituto, o del percipiente, nell’archivio del 770); sono inoltre evidenziati i soggetti per i quali non risulta compilata la parte D del modello 770.

Segnaliamo che vengono generati anche i files ‘730-importazione-AGE.txt’ e/o ‘730-importazione-CAF.txt’ (visibili sulla gestione delle stampe), generati dalla procedura nella fase di importazione dei dati.

Impegno presentazione telematica

Ricordiamo che è possibile generare la stampa dell’impegno alla trasmissione telematica da parte dell’intermediario.
Come negli anni precedenti, la stampa dell’impegno può essere generata selezionando il programma ‘STAIM770’, sulla procedura ‘ 770: Stampe di Controllo’. E’ necessario che le informazioni relative all’invio da parte dell’intermediario siano state inserite sul servizio ‘Frontespizio’ delle dichiarazioni interessate.

Sigle nuove province

Ricordiamo che è possibile verificare e/o aggiornare le vecchie sigle delle province, nel caso in cui risultino tuttora presenti nell’anagrafico dei percipienti, utilizzando lo stesso procedimento adottato negli anni precedenti.
In particolare, è possibile verificare ed eventualmente aggiornare le sigle delle province di Forlì-Cesena (‘FC’ in luogo di ‘FO’), Pesaro-Urbino (‘PU’ in luogo di ‘PS’), Monza-Brianza (MB), Fermo (FM), Barletta-Andria-Trani (BT), Carbonia-Iglesias (CI), Medio-Campidano (VS), Ogliastra (OG), Olbia-Tempio (OT).
A tale scopo, occorre utilizzare il programma ‘CR77PRAA’, presente nell’elenco dei programmi disponibili sulla procedura ‘ 770: Stampe di Controllo’. Il programma converte automaticamente le sigle delle province di Forlì-Cesena e Pesaro-Urbino; per le province di nuova istituzione, invece, viene effettuato un controllo in relazione al codice catastale e alla descrizione del comune, per stabilire se va assegnata la sigla della nuova provincia.

Il programma può essere lanciato in modalità ‘Provvisoria’ (‘P’) o ‘Definitiva’ (‘D’): con la modalità ‘Provvisoria’ vengono individuati e riportati sulla stampa di controllo (‘770-conv-prov-percipienti’) i percipienti per i quali sono presenti le vecchie sigle delle province, senza tuttavia modificare i dati presenti in archivio. Con la modalità ‘Definitiva’, oltre che generare la stampa di controllo, viene anche modificato l’archivio, sostituendo le vecchie sigle con le nuove.
Consigliamo di effettuare sempre un primo lancio in modalità ‘Provvisoria’, verificando la stampa prodotta. Nel caso in cui risultino presenti dei percipienti da modificare, è possibile effettuare un secondo lancio in modalità ‘Definitiva’.

Controllo sezione firma

Abbiamo predisposto una stampa di controllo, per quanto riguarda l’elenco dei soggetti preposti alla revisione contabile. Ricordiamo che i soggetti in questione devono essere indicati (nei casi previsti dalla normativa) nella sezione relativa alla firma della dichiarazione, sul servizio ‘Frontespizio’ del modello 770.
Tramite il programma ‘AGG770TE’ viene verificato che l’elenco dei soggetti indicati nella dichiarazione dell’anno corrente corrisponda all’elenco presente nella dichiarazione dell’anno precedente. Nei casi in cui tale elenco, per qualsiasi motivo, non corrisponde, viene emessa una segnalazione sulla stampa prodotta (‘770-correzione-firme’).
Consigliamo di effettuare un lancio del programma in modalità ‘Provvisoria’: se vengono segnalate delle differenze rispetto alle dichiarazioni dell’anno precedente, è possibile intervenire sulle dichiarazioni dell’anno corrente, operando sul servizio ‘Frontespizio’; in alternativa (e soltanto se si intende riportare gli stessi soggetti dell’anno precedente), è possibile effettuare un secondo lancio del programma in modalità ‘Definitiva’.
Precisiamo che la stampa di segnalazione NON viene generata se, sulle dichiarazioni dell’anno precedente, non risulta compilato l’elenco dei soggetti preposti al controllo contabile, oppure se tale elenco corrisponde sempre (dove presente) a quello riportato sulle dichiarazioni dell’anno corrente.

Maggio 2014
(acred533)
MODELLO 770 / 2014

E’ possibile gestire la dichiarazione Modello 770/2014 Semplificato (anno di competenza 2013), per quanto riguarda il quadro relativo ai redditi da lavoro dipendente ed assimilati, il quadro relativo ai redditi da lavoro autonomo, il prospetto dei dati riassuntivi (SS), i prospetti dei versamenti e delle compensazioni (ST / SV / SX).
Può anche essere inserito il prospetto SY, per tutte le aziende che rientrano nei casi previsti dalle disposizioni ministeriali (somme liquidate a seguito di pignoramento presso terzi).

I servizi e le procedure per la gestione del modello 770/2014 (anno competenza 2013) si trovano sul Menu Modello 770.
Per generare i dati relativi all’anno di competenza 2013, devono essere effettuate le seguenti operazioni:

  1. Lanciare la procedura ‘770 : Conversione da anno precedente’, indicando l’anno di competenza 2013.
    Precisiamo che non occorre compilare i campi ‘Conversione dati CAF / Intermediari / Dichiarazioni’: la compilazione di tali campi è necessaria soltanto se la procedura di conversione viene lanciata più volte (ad esempio se viene selezionata una singola zona – in tale ipotesi, occorre seguire le istruzioni riportate ai paragrafi successivi).
    Se i campi ‘Conversione dati CAF / Intermediari / Dichiarazioni’ non vengono compilati (oppure se vengono compilati selezionando le opzioni di "default" dalle relative finestre), la procedura di conversione segue gli stessi criteri adottati negli anni precedenti: per ogni dichiarazione relativa all’anno 2012, avente l’opzione ‘Definitivo’, viene generato il Frontespizio relativo all’anno di competenza 2013; per le stesse dichiarazioni, inoltre, vengono riportati, sull’anno di competenza 2013, i dati anagrafici di tutti i percipienti presenti in archivio. Sull’anno 2013, infine, vengono riportati i dati di tutti i CAF e Intermediari presenti nell’archivio dell’anno 2012.
    La procedura genera le stampe ‘770.conversione.dichiarazioni’, ‘770.conversione.intermediari’, ‘770.conversione.caf’; in particolare, sulla stampa ‘770.conversione.dichiarazioni’ sono riportate sia le dichiarazioni convertite che quelle eventualmente scartate (ad esempio perché non definitive nell’anno di competenza 2012).

  2. Lanciare la procedura ‘770 : Generazione da archivi Paghe’, indicando l’anno di competenza 2013.
    Occorre abilitare il trasferimento delle singole sezioni previste:

    • Quadro relativo ai soggetti percipienti redditi da lavoro dipendente ed assimilati, indicando ‘S’ in corrispondenza dei campi Genera dati IRPEF – INPS – Familiari / INAIL / TFR / Assistenza Fiscale; relativamente alle sezioni IRPEF e TFR, devono essere impostate le opzioni previste nel campo Opzioni Trattamento Dati, seguendo le indicazioni riportate nel paragrafo successivo.
    • Quadro relativo ai soggetti percipienti redditi da lavoro autonomo (gestiti tramite la procedura Paghe), indicando ‘S’ in corrispondenza del campo Genera quadro Autonomi.
    • Prospetti dei versamenti e delle compensazioni, selezionando l’opzione Genera conservando tributi definitivi e importati (‘S’) in corrispondenza del campo Genera quadri ST – SV – SX;
    Per ogni quadro di cui viene abilitato il trasferimento, viene generato l’elenco delle aziende e dei percipienti trattati (‘lis770.Quadro.2013’), oltre che degli eventuali errori rilevati (‘err770.Quadro.2013’); dal momento che tali stampe non sono riproducibili, consigliamo di conservarle fino alla scadenza dell’invio telematico.
    Ricordiamo che è possibile selezionare le ditte relative ad una singola zona.

Sulla procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, per quanto riguarda le sezioni IRPEF e TFR, è possibile compilare la finestra Opzioni Trattamento Dati, sulla quale sono state previste le stesse opzioni disponibili sulla procedura di stampa del modello CUD (aggiornamento di febbraio 2014 Acred525):

  • l’opzione relativa al punto 251 della parte B (detassazione D.L. 93/08), deve essere impostata secondo le stesse modalità adottate per la stampa del modello CUD (vedere aggiornamento Acred525);
  • l’opzione relativa ai punti 402 e 406 della parte B (anticipi e ritenute Tfr anni precedenti) consente di compilare i punti in questione anche in assenza di erogazioni di Tfr nell’anno corrente (punto 401); da parte nostra, consigliamo di NON attivare tale opzione, per i motivi indicati al successivo punto GENERAZIONE DATI TFR;
  • sulla stessa finestra, sono disponibili anche i campi ‘Codice Fiscale enti o casse’ e ‘Codice Sede per ricezione 730’, che possono essere utilizzati alle condizioni descritte nel successivo punto GENERAZIONE DATI IRPEF / INPS / FAMILIARI; relativamente ai codici fiscali degli enti o casse destinatari dei contributi a fine assistenziale, segnaliamo che, a partire da quest’anno, è possibile inserire preventivamente tali informazioni, collegandole ai singoli CCNL gestiti, secondo la modalità descritta sempre al successivo punto GENERAZIONE DATI IRPEF / INPS / FAMILIARI.

Sulla procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, consigliamo di abilitare contemporaneamente tutte le sezioni relative ai redditi da lavoro dipendente. Rimane comunque possibile abilitare soltanto una sezione (esempio: soltanto la sezione ‘INAIL’), a condizione che, per le stesse dichiarazioni, sia già stata trasferita la sezione ‘IRPEF – INPS – Familiari’.

Occorre tenere presente che, prima di utilizzare la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, è necessario aver lanciato la procedura ‘Conversione da anno precedente’. Nel caso in cui si intenda generare i dati selezionando separatamente ogni singola zona, occorre rispettare la corretta sequenza di lancio delle due procedure per ciascuna zona. Non è necessario, invece, ripetere la procedura ‘Salvataggio dati anno precedente’ su ogni zona.

In generale, la procedura ‘Conversione da anno precedente’ deve essere lanciata una sola volta: se la procedura venisse lanciata (per errore) una seconda volta, verrebbero annullati i dati prodotti dalla procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ e/o inseriti manualmente tramite i servizi del 770: tali operazioni dovrebbero quindi essere ripetute.
In particolari situazioni, tuttavia, può essere necessario lanciare più volte la procedura di conversione (tale procedura deve, in ogni caso, precedere la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’). Ad esempio, può essere necessario lanciare più volte la conversione dall’anno precedente nel caso in cui, ad ogni lancio, venga selezionata una singola zona; la stessa necessità si verifica se alcune dichiarazioni non vengono convertite in quanto non risultano definitive nell’anno precedente.
Se si ha necessità di lanciare più volte la procedura di conversione, occorre compilare i campi ‘Conversione dati CAF / Intermediari / Dichiarazioni’. Nei lanci successivi al primo (anche se relativi a zone diverse) è opportuno NON convertire nuovamente i dati dei CAF e degli Intermediari: a tale scopo è sufficiente selezionare l’opzione ‘Non convertire’ sulle finestre ai CAF e agli Intermediari. Nel caso in cui la procedura di conversione debba essere rilanciata perché alcune dichiarazioni sono risultate non definitive nell’anno precedente (sempre che si tratti di dichiarazioni valide), è possibile selezionare l’opzione ‘Converti tutte (definitive e provvisorie)’ nel campo Conversione Dichiarazioni.

La procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ può essere lanciata più volte: ogni volta vengono rigenerati i quadri abilitati, annullando, limitatamente agli stessi quadri, qualsiasi inserimento o variazione effettuati tramite i servizi del 770.
Fanno eccezione, al suddetto criterio, soltanto gli eventuali tributi presenti sui prospetti ST – SV che risultano ‘Definitivi’ o ‘Importati’ (vedere successivi punti GESTIONE QUADRI – PROSPETTI ST / SV / SX e GENERAZIONE DATI – PROSPETTI ST / SV / SX).

Segnaliamo che, sul menu ‘Modelli anni precedenti’, sono stati aggiunti i servizi e le procedure per la gestione del Modello 770/2013 (anno di competenza 2012).

Maggio 2014
(acred533)
MODELLO 770 / 2014 – GESTIONE QUADRI

Dopo aver eseguito le operazioni indicate ai precedenti punti A e B, è possibile visualizzare ed eventualmente modificare o inserire i dati, tramite il servizio ‘Gestione Modello 770/2014’, disponibile sul Menu Modello 770.

Nella parte sinistra del servizio sono indicate le varie sezioni del modello:

  • Frontespizio – dati del sostituto d’imposta e modalità di invio telematico della dichiarazione;
  • Parte B – dati fiscali dei dipendenti e collaboratori, suddivisi tra i servizi Irpef – Tfr – Familiari a Carico;
  • Parte C – dati previdenziali, suddivisi tra Inps Dipendenti – Inps Collaboratori – Inpdap – Inail;
  • Parte D – dati relativi al conguaglio dell’assistenza fiscale effettuato dal sostituto;
  • Autonomi – dati fiscali e previdenziali relativi al lavoro autonomo;
  • Prospetto SS – riepilogo delle ritenute indicate nei quadri del lavoro dipendente e lavoro autonomo;
  • Versamenti – tributi versati tramite F24, suddivisi tra i servizi Erario ST/1 – Regioni ST/2 – Comuni SV;
  • Prospetto SX – riepilogo dei crediti e delle relative compensazioni;
  • Prospetto SY – somme liquidate a seguito di pignoramento presso terzi.

IMPORTANTE: Ricordiamo che gli importi devono essere indicati, sul Modello 770/2014, riportando i centesimi di Euro e la "virgola esplicita". Sui servizi del 770, tutti gli importi sono gestiti secondo tale modalità. La stessa modalità è adottata anche sulla stampa del modello e sul file per l’invio telematico, oltre che sulle procedure di esportazione ed importazione dei dati (in quanto anche tali procedure adottano il tracciato ministeriale).

GESTIONE QUADRI – FRONTESPIZIO

Sul servizio ‘Frontespizio’ si possono gestire le informazioni richieste sul "frontespizio" del modello 770.
E’ possibile modificare o integrare alcuni dati anagrafici del sostituto, come la data di variazione della residenza o del domicilio fiscale, lo stato della società, la natura giuridica, il rappresentante legale ed i relativi codice e data carica.
Per quanto riguarda il rappresentante legale, ricordiamo che il codice carica e la data carica possono essere preventivamente inseriti sui servizi della procedura Paghe (precisamente su Ditta – Anagrafico, in corrispondenza della società), prima di utilizzare le procedure di conversione e generazione del modello 770. In alternativa, le stesse informazioni possono essere inserite direttamente sui servizi del modello 770, una volta che sono stati generati i dati relativi all’anno di competenza.

Tramite il servizio del Frontespizio, è inoltre possibile indicare la presenza del modello 770 Ordinario, la modalità di invio dei quadri ST – SV – SX e altre specifiche relative alla presentazione telematica della dichiarazione.
Nelle sezioni Trasmissione modello in due parti, Firma della Dichiarazione, Presentazione Telematica e Visto di Conformità vengono riportate automaticamente le informazioni presenti sulla dichiarazione dell’anno precedente. I dati in questione devono comunque essere controllati e, dove necessario, modificati o integrati in base alla condizione dell’anno corrente. In particolare, segnaliamo che occorre tenere conto delle nuove condizioni previste dalla Legge di Stabilità 2014 (compensazione di crediti per importi superiori ad E. 15.000), per quanto riguarda l’obbligo del visto di conformità o della sottoscrizione da parte del soggetto che effettua il controllo contabile.
Inoltre, rimane da compilare il campo Data Impegno (in quanto tale data sarà necessariamente diversa da quella dell’anno precedente), nella sezione relativa alla presentazione telematica da parte dell’intermediario.

Ricordiamo che i dati relativi agli intermediari possono essere visualizzati o inseriti tramite la finestra disponibile nella parte Presentazione Telematica. Su ogni dichiarazione, è necessario indicare l’intermediario che effettua l’invio telematico, selezionandolo dall’apposita finestra, a meno che non venga barrata la casella ‘Invio per conto proprio’.

Per il momento, la casella ‘Modello Definitivo’ non deve essere barrata. E’ invece possibile, sebbene non obbligatorio, barrare la casella ‘Definitivo per quadro Autonomi’ (una volta completata l’operazione di inserimento su tale quadro) e/o impostare la condizione di ‘Definitivo’ sui singoli tributi dei quadri ST – SV (vedere successivo punto GESTIONE QUADRI – PROSPETTI ST / SV / SX).

GESTIONE QUADRI – LAVORO DIPENDENTE

Ricordiamo che i dati relativi ai redditi da lavoro dipendente sono suddivisi in diverse sezioni, accessibili tramite il menu situato nella parte sinistra dei servizi:

  • Parte B – dati fiscali, suddivisa tra i servizi Irpef / Tfr / Familiari a Carico;
  • Parte C – dati previdenziali, suddivisa tra i servizi Inps Dipendenti / Inps Collaboratori / Inpdap / Inail;
  • Parte D – conguaglio dell’assistenza fiscale effettuato in busta paga dal sostituto.

Sui servizi relativi al lavoro dipendente compare il richiamo alla finestra di selezione dei percipienti.
Attraverso la suddetta finestra, è possibile gestire sia gli eventuali percipienti provenienti dagli archivi Paghe, sia quelli inseriti direttamente sul modello 770. Questi ultimi vengono memorizzati in un’apposita sezione (‘Extra-Paghe’), in modo tale che non si venga a creare nessuna sovrapposizione con gli anagrafici provenienti dagli archivi Paghe.
La procedura ‘Conversione da anno precedente’ riporta, sull’anno corrente, i dati anagrafici di tutti i percipienti presenti in archivio. Sono esclusi soltanto i soggetti, provenienti dagli archivi Paghe, il cui rapporto di lavoro risulta cessato nell’anno precedente. La successiva procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ aggiorna i dati anagrafici dei soggetti effettivamente gestiti sulla procedura Paghe, nel corso dell’anno 2013.
Ricordiamo che è possibile ricercare i percipienti anche tramite il cognome (campo ‘Cognome/Denominazione’): la ricerca avviene all’interno della singola dichiarazione.

Sulla finestra di selezione dei percipienti, sono evidenziati i soggetti per i quali è presente, in archivio, la sezione del modello corrispondente al servizio sul quale si sta operando (cliccare su ‘Selezione quadro’). I dati trasferiti dagli archivi Paghe sono riportati sul numero quadro ‘10’. Tale numero è convenzionale e viene attribuito al solo scopo di consentire l’inserimento manuale di ulteriori quadri sullo stesso percipiente, attribuendo ad essi una numerazione sia precedente che successiva (09 oppure 11). Nel caso in cui venga generato automaticamente più di un quadro per lo stesso percipiente, i quadri successivi al primo assumono una numerazione progressiva a partire da 11.
Le varie sezioni del quadro relativo ai redditi da lavoro dipendente, sono collegate tra loro attraverso il numero quadro, visibile sulla finestra di selezione dei percipienti: su ogni modello prodotto (stampa o invio telematico) vengono riportate le varie sezioni che presentano lo stesso numero quadro. In presenza di più quadri relativi allo stesso percipiente, i modelli stampati risultano ordinati rispetto al suddetto numero quadro. La composizione e l’ordinamento dei modelli relativi ad un singolo percipiente, possono essere visualizzati tramite la finestra ‘Quadri presenti’.

Precisiamo che, in corrispondenza di ciascun numero quadro, è sempre presente la sezione IRPEF (eventualmente senza alcun dato): la presenza di tale sezione è necessaria per la gestione dell’invio telematico – di conseguenza, non è consentita la cancellazione della sezione IRPEF in presenza di altre sezioni aventi lo stesso numero quadro.

Ricordiamo che, tramite la finestra per la selezione dei percipienti, è anche possibile inserire o modificare i dati anagrafici di ogni soggetto, cliccando sulla casella ‘Gestione anagrafico’. La procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ aggiorna i dati anagrafici di tutti i soggetti effettivamente gestiti sulla procedura Paghe nel corso dell’anno 2013.
Di seguito, sono descritte dettagliatamente alcune informazioni presenti sulla finestra ‘Gestione anagrafico’.

Relativamente alla compilazione del Domicilio Fiscale, viene seguito lo stesso criterio adottato per la stampa del modello CUD (aggiornamento di febbraio 2014 Acred525): sono sempre compilati i campi relativi al domicilio al 1 gennaio 2013, riportando il comune di residenza presente sul servizio ‘Dipendente – Anagrafico’, rilevato dalla versione più recente rispetto alla data del 1/01/13. Nel caso in cui l’anagrafico sia stato inserito con decorrenza successiva al 1/01/13, il comune di residenza viene rilevato dalla versione cronologicamente più vicina a tale data; anche in questo caso, vengono comunque compilati i campi relativi al domicilio al 1 gennaio 2013. I campi relativi al domicilio fiscale al 31 dicembre 2013 e al 1 gennaio 2014 vengono compilati soltanto se, alle date in questione, risulta variato il comune di residenza rispetto a quello indicato al 1 gennaio 2013 (il confronto viene effettuato sulla base del codice Istat del comune).

Il campo relativo alla Previdenza Complementare (punto 8 della parte A) viene rilevato direttamente dal modello CUD.
Per quanto riguarda la Data Iscrizione al Fondo (punto 9 della parte A), occorre fare riferimento all’aggiornamento relativo al modello CUD (Acred525). Ricordiamo che tale campo viene compilato esclusivamente per i dipendenti iscritti ad un fondo di previdenza complementare, la cui data di prima occupazione risulti uguale o successiva al 1/01/2007.

Come negli anni precedenti, il campo Categorie Particolari (punto 10 della parte A) viene compilato con il codice ‘M’ (soci di cooperative) per i soggetti inquadrati nei contratti 070 / 083 / 087 (Cooperative Dpr 602/70 e Cooperative Sociali); fanno eccezione i soggetti ai quali risulta agganciato il codice situazione contributiva ‘30’ (dipendenti di cooperative). Negli altri casi previsti dalle istruzioni, è necessario compilare manualmente il campo Categorie Particolari.
E’ necessario che vengano compilati manualmente, nei casi previsti dalla normativa, anche il campo ‘Eventi Eccezionali’ (punto 11 della parte A oppure punto 13 del lavoro autonomo) e la condizione di erede (punto 12 del lavoro autonomo oppure codice ‘Z’ nel campo Categorie Particolari del lavoro dipendente).

Il campo Codice Sede (punto 20 della parte A) deve essere gestito secondo lo stesso criterio adottato al momento della stampa del modello CUD (aggiornamento Acred525). Ricordiamo che, in generale, tale campo NON deve essere compilato. Se, per una singola azienda, si ha necessità di indicare un valore nel campo Codice Sede, è possibile utilizzare l’opzione prevista al lancio della procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ (vedere successivo punto GENERAZIONE DATI IRPEF / INPS / FAMILIARI).

Sulla finestra anagrafica del percipiente è gestito anche il Codice Fiscale dell’Ente o Cassa destinatario dei contributi per assistenza sanitaria integrativa; sono disponibili 2 campi, nell’eventualità che risulti presente un secondo ente sullo stesso percipiente. Il dato in questione viene riportato al punto 133 della parte B, nella fase di stampa o invio telematico, soltanto nel caso in cui risultino presenti i corrispondenti contributi, riportati al punto 132. Il codice fiscale di un determinato ente può essere inserito manualmente sulla finestra anagrafica del percipiente, indicandolo in uno dei due campi disponibili.

Il codice fiscale dell’ente può essere riportato su tutti i percipienti di una o più aziende, indicandolo nell’apposita opzione prevista al lancio della procedura ‘Generazione da archivi Paghe’. In alternativa, a partire da quest’anno, il codice fiscale dell’ente può essere inserito in corrispondenza dei CCNL gestiti (vedere successivo punto GENERAZIONE DATI IRPEF / INPS / FAMILIARI). In entrambi i casi, il codice fiscale dell’ente viene riportato su tutti i percipienti per i quali NON risulta compilato il primo dei due campi disponibili sulla finestra anagrafica del percipiente (il dato verrà poi riportato al punto 133 della parte B soltanto nel caso in cui risultino presenti i contributi per assistenza sanitaria integrativa, riportati al punto 132).

Relativamente al servizio ‘Parte B – IRPEF’, ricordiamo che è disponibile il campo ‘Soggetto Estinto’, da utilizzare nei casi in cui occorre indicare un sostituto d’imposta diverso dal dichiarante (operazioni societarie straordinarie e successioni). Se, nel campo ‘Soggetto Estinto’, viene inserito il codice ditta relativo ad un diverso sostituto d’imposta, nella fase di stampa o invio telematico si ottiene l’indicazione del corrispondente codice fiscale nel campo "Codice fiscale del sostituto d’imposta", presente nella parte alta del quadro relativo al lavoro dipendente.
Come negli anni precedenti, il codice ditta corrispondente al ‘Soggetto Estinto’ deve essere preventivamente inserito sulla finestra ‘Elenco Soggetti Estinti’, presente sul servizio ‘Frontespizio’. Una volta inserito su tale finestra, il codice del soggetto estinto può essere attribuito sui quadri dei percipienti interessati.

Sempre in merito al servizio ‘Parte B – IRPEF’, ricordiamo che alcune sezioni, per le quali sono previste più occorrenze all’interno dello stesso quadro, vengono gestite tramite delle apposite finestre. Le finestre in questione sono accessibili soltanto in corrispondenza del numero quadro ‘10’ e consentono di gestire le seguenti sezioni:

  • dettaglio dei dati relativi ai conguagli sui redditi a tassazione ordinaria (punti da 206 a 220);
  • dati relativi al conguaglio delle somme detassate (punti da 256 a 261);
  • eventuali redditi assoggettati ad imposta (punti da 306 a 316);
  • dettaglio dei compensi anni precedenti soggetti a tassazione separata (punti da 356 a 362);
  • codici fiscali dei familiari per i quali sono stati versati premi o contributi alla previdenza complementare (punto 128).

GESTIONE QUADRI – LAVORO AUTONOMO

Ricordiamo che sul quadro relativo al lavoro autonomo compare il richiamo alla finestra di selezione dei percipienti.
Attraverso la suddetta finestra è possibile gestire sia gli eventuali percipienti provenienti dagli archivi Paghe (associati in partecipazione e autonomi occasionali), sia quelli inseriti direttamente sul modello 770. Questi ultimi vengono memorizzati in un’apposita sezione (‘Extra-Paghe’), in modo tale che non si venga a creare nessuna sovrapposizione con gli anagrafici provenienti dagli archivi Paghe.
La procedura ‘Conversione da anno precedente’ riporta, sull’anno corrente, i dati anagrafici di tutti i percipienti presenti in archivio. Sono esclusi soltanto i soggetti, provenienti dagli archivi Paghe, il cui rapporto di lavoro risulta cessato nell’anno precedente. La successiva procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ aggiorna i dati anagrafici dei soggetti effettivamente gestiti sulla procedura Paghe, nel corso dell’anno 2013.

Sulla finestra di selezione dei percipienti sono evidenziati i soggetti per i quali è presente, in archivio, il quadro relativo al lavoro autonomo (per selezionarlo, cliccare su ‘Selezione quadro’). I dati trasferiti dagli archivi Paghe sono riportati sul numero quadro ‘10’. Tale numero è convenzionale e viene attribuito al solo scopo di consentire l’inserimento manuale di ulteriori quadri sullo stesso percipiente, attribuendo una numerazione sia precedente che successiva (‘09’ oppure ‘11’).
Ricordiamo che, sulla finestra per la selezione dei percipienti, è possibile ricercare i soggetti tramite il cognome o la denominazione (campo ‘Cognome/Denominazione’): la ricerca avviene all’interno della singola dichiarazione.

Tramite la finestra di selezione dei percipienti, è inoltre possibile inserire o modificare i dati anagrafici di ogni soggetto, cliccando sulla casella ‘Gestione anagrafico’. Per inserire nuovi percipienti, occorre selezionare il rigo ‘Inserimento nuova matricola’ (tale rigo viene presentato nel caso in cui il soggetto ricercato non sia presente in archivio). Al momento dell’inserimento di un nuovo percipiente, è possibile recuperare i dati anagrafici del soggetto dall’archivio anagrafico delle aziende, utilizzando la finestra ‘Ricerca da anagrafico’, disponibile in corrispondenza del codice fiscale del percipiente.

Per quanto riguarda il domicilio fiscale dei lavoratori autonomi, precisiamo che è sufficiente compilare i campi relativi al domicilio al 1/01/13. Nel caso in cui risulti compilato anche il domicilio al 31/12/13, quest’ultimo verrà considerato, ai fini della stampa e dell’invio telematico, in sostituzione di quello al 1/01/13. Per i lavoratori autonomi, non verrà in nessun caso considerato il domicilio al 1/01/14 (previsto per la compilazione del quadro relativo al lavoro dipendente).
Sempre per quanto riguarda i lavoratori autonomi, ricordiamo che non è necessario compilare i seguenti campi: previdenza complementare, data di iscrizione al fondo, categorie particolari, codice fiscale enti o casse assistenziali. Occorre invece compilare il codice della regione e del comune di residenza, in presenza del codice causale ‘N’.

GESTIONE QUADRI – PROSPETTO SS

Il servizio ‘Riepiloghi – Prospetto SS’ permette di visualizzare i dati presenti nel quadro SS: si tratta del riepilogo delle ritenute operate dal sostituto, riportate nei quadri relativi ai redditi da lavoro dipendente e da lavoro autonomo.

Quando si entra per la prima volta nel servizio, non viene visualizzato alcun dato: per ottenere i dati occorre utilizzare il pulsante ‘Aggiorna’ (se l’azienda ha un numero elevato di percipienti, è necessario attendere alcuni secondi).
Viene memorizzata la data e l’ora in cui è stato effettuato il riepilogo dei dati. L’operazione di riepilogo può essere ripetuta, a discrezione dell’Utente, per ottenere i dati aggiornati in caso di modifiche o inserimenti sui quadri dei percipienti.

Precisiamo che NON è obbligatorio generare o aggiornare il riepilogo dei dati tramite il servizio: lanciando la procedura di stampa ed invio telematico (o anche di esportazione dati) si ottiene l’aggiornamento automatico del prospetto SS.
L’aggiornamento del prospetto SS, tramite il pulsante ‘Aggiorna’, diventa necessario soltanto se si vogliono effettuare delle operazioni di controllo, prima di produrre la stampa del modello.

Ricordiamo che le ritenute relative ai redditi da lavoro dipendente vengono totalizzate scorporando le eventuali somme trattenute da altri sostituti d’imposta, presenti nei punti da 211 a 220 della parte B (dati relativi ai conguagli): in tal modo, i dati riportati sul prospetto SS risultano coerenti con le ritenute indicate nei prospetti ST / SV.

Nel caso in cui, per alcuni percipienti, sia stato indicato un sostituto d’imposta diverso dal dichiarante tramite il campo ‘Soggetto Estinto’, viene prodotto automaticamente anche il prospetto SS relativo a tale soggetto. Per la compilazione di tale prospetto vengono considerati anche gli importi presenti nella sezione relativa ai conguagli (campi da 211 a 220), nel caso in cui il codice fiscale indicato nel campo 206 corrisponda a quello del "soggetto estinto".

Ricordiamo che i dati richiesti per la compilazione del rigo SS4, campi da 1 a 3 (rate addizionale regionale / comunale 2012 non trattenute nel 2013, rate acconto addizionale comunale 2013 non trattenute), possono essere inseriti o modificati sulla finestra ‘Dettaglio dati relativi ai Conguagli’, presente sul servizio ‘Parte B – Irpef’. I dati in questione vengono totalizzati sul rigo SS4 a condizione che nel punto 207 della parte B (causa), sia stato indicato manualmente il codice ‘8’.
Sempre per quanto riguarda il rigo SS4, ricordiamo che i campi da 4 a 15 vengono compilati automaticamente sulla base degli importi non trattenuti presenti nella parte D (assistenza fiscale), a condizione che nel punto 147 della stessa sezione sia stato indicato manualmente il codice ‘F’.

GESTIONE QUADRI – PROSPETTI ST / SV / SX

Sul servizio per la gestione dei ‘Versamenti’, suddiviso nelle sezioni ‘Erario ST/1’ – ‘Regioni ST/2’ – ‘Comuni SV’, i tributi risultano ordinati per periodo di competenza e codice tributo.
Sulla finestra ‘Visualizzazione elenco versamenti’ sono riportati tutti i tributi presenti su ciascuna sezione (per stamparli conviene impostare l’orientamento orizzontale del foglio). Sulla finestra ‘Totali per tributo’ vengono invece indicati gli importi complessivi relativi ad ogni tributo, suddivisi per regione nel caso della sezione ‘Regioni ST/2’.

Tramite il servizio ‘Riepiloghi – Prospetto SX’ sono gestiti i dati richiesti sul quadro SX, corrispondente al riepilogo dei crediti e delle compensazioni inerenti al sostituto d’imposta.

Sui servizi relativi ai prospetti ST – SV – SX, sono disponibili i pulsanti per spostarsi sulla videata precedente o successiva (‘Indietro’ / ‘Avanti’), ed eventualmente all’inizio o alla fine dell’elenco (‘Inizio’ / ‘Fine’).
Per inserire un nuovo versamento nelle sezioni ST/1 – ST/2 – SV, occorre utilizzare uno dei righi disponibili alla fine dell’elenco: il servizio provvede a riordinare immediatamente l’intero elenco dei tributi. Per eliminare un singolo versamento occorre azzerare tutti i campi in cui sono presenti degli importi (ritenute, compensazioni, importo versato).

Sui prospetti ST – SV, in corrispondenza di ogni versamento, è disponibile il campo ‘Tipo Tributo’, tramite il quale è possibile impostare la condizione di ‘Definitivo’ a livello di singolo tributo. Precisiamo che tale indicazione non è obbligatoria: impostare la condizione di ‘Definitivo’ su determinati versamenti, serve esclusivamente a "proteggere" gli stessi versamenti in caso di rigenerazione dei dati. Di conseguenza, l’indicazione del ‘Definitivo’ è utile soltanto se si ha necessità di inserire manualmente alcuni tributi (ad esempio quelli relativi al lavoro autonomo): in tal modo, si eviterà che gli stessi tributi vadano persi nel caso in cui vengano successivamente generati altri tributi dall’archivio Paghe.
Attraverso il campo ‘Tipo Tributo’, vengono identificati anche i versamenti caricati in archivio tramite la procedura di importazione del modello 770. I tributi in questione riportano la condizione di ‘Importato’ e risultano anch’essi "protetti" nei confronti dell’eventuale generazione dei tributi dall’archivio Paghe. Precisiamo che, sulla procedura di generazione dei dati dall’archivio Paghe, è comunque disponibile un’opzione che consente di generare i prospetti ST – SV annullando i tributi importati (ma non quelli definitivi).

ATTENZIONE: Sui servizi relativi ai prospetti ST – SV – SX, il pulsante ‘Elimina’ ha l’effetto di cancellare TUTTI i dati presenti nel prospetto in questione, compresi quelli riportati nelle videate precedenti o successive, senza alcuna distinzione in merito alla condizione indicata nel campo ‘Tipo Tributo’ (vengono quindi cancellati anche i tributi "definitivi").

Ricordiamo che, sui servizi relativi ai prospetti ST – SV, è disponibile il campo ‘Soggetto Estinto’, in corrispondenza di ogni singolo tributo: tramite tale campo può essere indicato un sostituto d’imposta diverso dal dichiarante.
Se viene compilato il campo ‘Soggetto Estinto’ relativo ad un determinato tributo, indicando il codice ditta di un diverso sostituto d’imposta, il tributo in questione viene riportato su un quadro separato al momento della stampa o dell’invio telematico; tale quadro, inoltre, riporta l’indicazione del codice fiscale relativo al diverso sostituto d’imposta, attraverso il campo "Codice fiscale del sostituto d’imposta" presente nella parte alta del modello.
Come negli anni precedenti, il codice ditta corrispondente al ‘Soggetto Estinto’ deve essere preventivamente inserito sulla finestra ‘Elenco Soggetti Estinti’, presente sul servizio ‘Frontespizio’. Una volta inserito su tale finestra, il codice del soggetto estinto può essere attribuito sui singoli tributi dei prospetti ST – SV.

Maggio 2014
(acred533)
MODELLO 770 / 2014 – GENERAZIONE DATI

Nei paragrafi seguenti sono descritte, in modo dettagliato, le varie sezioni del modello 770 generate automaticamente tramite la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, il cui utilizzo è descritto al precedente paragrafo MODELLO 770 / 2014.

Ricordiamo che è opportuno abilitare contemporaneamente (sullo stesso lancio della procedura) tutte le sezioni relative ai redditi da lavoro dipendente. Il quadro relativo al lavoro autonomo ed i prospetti ST / SV / SX possono essere abilitati sullo stesso lancio in cui vengono trasferite le sezioni relative al lavoro dipendente, oppure su lanci separati.

GENERAZIONE DATI IRPEF / INPS / FAMILIARI

La procedura di generazione produce diversi elenchi dei soggetti trattati: dati fiscali (‘lis770.Irpef.2013’), presenza di redditi corrisposti da altri sostituti (‘lis770.Conguagli.2013’), presenza di familiari a carico (‘lis770.FamCarico.2013’), dati previdenziali Inps (‘lis770.Inps.2013’), dati previdenziali Inpdap (‘lis770.Inpdap.2013’), errori e segnalazioni varie (‘err770.Irpef.2013’). Relativamente ai dati Inps, viene evidenziato se si tratta di collaboratori o di dipendenti.

Al lancio della procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, occorre impostare l’opzione relativa al punto 251 della parte B, disponibile sulla finestra Opzioni Trattamento Dati, secondo la stessa modalità adottata per la stampa del modello CUD (aggiornamento di febbraio 2014 Acred525). Ricordiamo che tale opzione riguarda l’esposizione delle somme erogate per incremento della produttività, in caso di mancata applicazione della detassazione.
Come già indicato nel precedente paragrafo MODELLO 770 / 2014, l’opzione relativa ai punti 402 e 406 della parte B riguarda la sezione TFR: a tale proposito, vedere quanto riportato al successivo punto GENERAZIONE DATI TFR.

Sulla finestra Opzioni Trattamento Dati, è possibile indicare anche il Codice Fiscale dell’Ente o Cassa destinatario dei contributi per assistenza sanitaria integrativa. Il codice fiscale indicato al lancio della procedura, viene memorizzato nell’archivio anagrafico del percipiente (vedi precedente punto GESTIONE QUADRI – LAVORO DIPENDENTE), a condizione che il campo corrispondente non risulti già compilato (il dato in questione viene ripreso automaticamente dal modello 770 dell’anno precedente). La suddetta modalità di compilazione, tuttavia, comporta la necessità di effettuare lanci separati della procedura di generazione dei dati, in quanto occorre selezionare le singole aziende sulle quali deve essere riportato il codice fiscale di un determinato ente.

In alternativa alla modalità sopra descritta, a partire da quest’anno è possibile inserire preventivamente i codici fiscali degli Enti o Casse destinatarie dei contributi a fine assistenziale, associandoli ai singoli CCNL applicati.
A tale scopo, occorre operare sulla finestra ‘Tabelle’, accessibile dal menu Amministrazione del Personale (entrando in un servizio di tale menu, la finestra ‘Tabelle’ è disponibile nel frame di sinistra).
Sulla finestra in questione, è stata aggiunta la tabella ‘Enti Assistenziali Contrattuali’, tramite la quale è possibile inserire il codice fiscale dell’Ente o Cassa associato a ciascun CCNL gestito.
Una volta entrati nella tabella ‘Enti Assistenziali Contrattuali’, per inserire il codice fiscale di un ente occorre selezionare un contratto (tramite la finestra sul campo Codice), quindi indicare la denominazione dell’ente (campo Ente) ed il relativo codice fiscale, infine cliccare su Inserisci (nota: nel caso in cui non fosse disponibile il pulsante Inserisci, segnaliamo che le abilitazioni necessarie sono le stesse previste per le tabelle ‘Sindacati dipendenti’ o ‘Codifiche scadenziario’).
Precisiamo che la tabella ‘Enti Assistenziali Contrattuali’ può essere compilata, da parte dell’Utente, anche soltanto per alcuni dei contratti presenti in archivio. A tale riguardo, facciamo presente che gli enti inseriti devono corrispondere a quelli effettivamente gestiti, anche nel caso in cui dovessero risultare diversi dagli enti definiti nei contratti nazionali.

Sulla procedura Generazione da archivi Paghe, al momento del trasferimento dei dati IRPEF, per considerare il codice fiscale dell’ente inserito sulla tabella ‘Enti Assistenziali Contrattuali’ occorre NON compilare il campo ‘Codice Fiscale dell’Ente o Cassa’, sulla finestra Opzioni Trattamento Dati. In tale ipotesi, per ciascun percipiente viene considerato (se presente nella tabella Enti Assistenziali Contrattuali) il codice fiscale dell’ente collegato al contratto applicato.
Precisiamo che il contratto applicato, per ciascun percipiente trasferito dagli archivi Paghe, viene rilevato dal servizio ‘Dipendente – Inquadramento Contrattuale’, nella versione valida rispetto al 31/12 dell’anno di competenza.
Il codice fiscale dell’ente, se presente in corrispondenza del contratto applicato, viene riportato su tutti i soggetti per i quali NON risulta già compilato il corrispondente campo sulla finestra anagrafica del percipiente (vedi precedente punto GESTIONE QUADRI – LAVORO DIPENDENTE); ricordiamo che il campo in questione viene compilato dalla conversione dall’anno precedente.

Se, per una particolare azienda, si ha necessità di attribuire il codice fiscale di un ente diverso da quello inserito nella tabella ‘Enti Assistenziali Contrattuali’, è sufficiente effettuare un lancio separato della procedura di generazione dati, selezionando soltanto tale azienda e indicando il codice fiscale dell’ente sulla finestra Opzioni Trattamento Dati. Ricordiamo inoltre che, tramite le opzioni previste sulla stessa finestra, è anche possibile ottenere l’annullamento del codice fiscale dell’ente (a tale scopo occorre indicare ‘00000000000’ nel campo previsto sulla finestra).
Ovviamente, rimane sempre la possibilità di inserire o modificare il codice fiscale dell’ente successivamente al lancio della procedura di generazione dati, operando sui singoli percipienti interessati.

Ricordiamo infine che, nella fase di stampa o invio telematico, il codice fiscale dell’ente viene riportato, al punto 133 della parte B, soltanto nel caso in cui risultino presenti i corrispondenti contributi al punto 132. Non rappresenta quindi un problema che il campo ‘Codice fiscale enti o casse assistenziali’, sulla finestra anagrafica del percipiente, risulti compilato anche sui soggetti per i quali non vengono versati i corrispondenti contributi.

Sempre sulla finestra Opzioni Trattamento Dati, è possibile indicare Codice Sede, corrispondente al punto 20 della parte A; anche tale dato viene memorizzato nell’archivio anagrafico del percipiente. Ricordiamo che il Codice Sede deve essere indicato soltanto se è stato compilato il corrispondente campo del modello CUD (aggiornamento Acred525).

Occorre sottolineare che i dati fiscali e previdenziali, riportati nelle sezioni IRPEF / FAMILIARI / INPS Dipendenti / INPS Collaboratori / INPDAP del modello 770, corrispondono a quelli presenti nelle analoghe sezioni del modello CUD, visibili sui servizi ‘CUD – Irpef / Familiari / Inps Dipendenti / Inps Collaboratori / Inpdap’. E’ quindi possibile fare riferimento alla documentazione relativa al modello CUD/2014 (aggiornamento Acred525) per quanto riguarda le modalità di calcolo e di esposizione dei singoli dati.

Relativamente alle addizionali regionale e comunale, sul modello 770 vengono riportati anche alcuni dati non richiesti sul modello CUD (i dati in questione sono stati comunque predisposti al momento della generazione del CUD). In particolare, sul 770 vengono riportate le rate relative all’anno precedente (2012) trattenute nel corso dell’anno 2013 (punti 7 e 9), oltre alle addizionali relative all’anno 2013 trattenute in caso di cessazione (o per altri motivi – punti 8 e 12).

In presenza di redditi erogati da altri sostituti, il codice fiscale dell’altro sostituto d’imposta (punto 206) viene rilevato dal servizio ‘Dipendente – Altri Dati’. Nel caso in cui si tratti di un precedente rapporto di lavoro, inserito tramite il servizio ‘Anno Corrente’, nella causa del conguaglio (punto 207) viene riportato ‘6’ (richiesta di conguaglio da parte del dipendente). Se, invece, si tratta di redditi corrisposti da terzi, inseriti tramite le apposite voci nel mese del conguaglio, nella causa viene riportato il codice ‘3’ (indennità erogata dall’Inail). In entrambi i casi, nel tipo di reddito (punto 208) viene riportato il codice ‘1’ (redditi per i quali spettano le detrazioni). Ovviamente, occorre intervenire sul punto 207, nel caso in cui il codice riportato in automatico non corrisponda alla reale motivazione del conguaglio.
Ricordiamo che i redditi e le ritenute indicati nella sezione dei conguagli (punti da 209 a 220) sono già compresi nei corrispondenti campi relativi al conguaglio effettuato dal datore di lavoro (punti da 1 a 20). Precisiamo che il suddetto criterio vale anche per l’addizionale regionale relativa all’anno 2013 (punto 215 incluso nel punto 8) e per l’addizionale comunale relativa all’anno 2013 trattenuta in acconto (217 incluso nel 10) e a saldo (218 incluso nel 12).

I dati relativi ai redditi erogati da altri sostituti vengono gestiti sulla finestra ‘Dettaglio dati relativi ai Conguagli’, sul servizio ‘Parte B – Irpef’. Ricordiamo che, sulla stessa finestra, occorre compilare il punto 207 (causa) anche in presenza di un "passaggio diretto" (passaggio di un dipendente da un datore di lavoro ad un altro, senza interruzione del rapporto): in tale situazione, sulla dichiarazione del sostituto cedente deve essere indicato manualmente il codice ‘8’ nel punto 207.

Ricordiamo che, nella sezione relativa ai compensi anni precedenti soggetti a tassazione separata (campi da 351 a 362), vengono riportati automaticamente gli arretrati previsti in diversi rinnovi contrattuali.
Per alcuni contratti è necessario ripartire la somma erogata, al netto dei contributi a carico del dipendente, tra i diversi periodi d’imposta interessati. La ripartizione viene effettuata automaticamente, ottenendo la compilazione di diversi righi, con l’indicazione dei punti 356 (somme imponibili), 358 (ritenute effettuate) e 361 (periodo d’imposta).
I contratti interessati dalla ripartizione degli arretrati tra diversi periodi d’imposta, sono i seguenti: Commercio (001 / 014), Proprietari di Fabbricati (026), Istituti di Vigilanza (074), Associazioni Uneba (080 / 108), Cooperative di Consumo (082), Nettezza Urbana (089), Case di Cura (095), Agenzie Immobiliari (099). Per tali contratti, la ripartizione tra i diversi periodi d’imposta segue gli stessi criteri adottati nel calcolo automatico della somma erogata a titolo di arretrati: è quindi necessario che tutte le buste paga relative al periodo di competenza degli arretrati siano state elaborate tramite la procedura paghe.
Precisiamo che, per i contratti nazionali diversi da quelli sopra elencati, gli eventuali arretrati a tassazione separata vengono riportati su un unico rigo, con riferimento all’anno di competenza 2012.

Per quanto riguarda la sezione relativa alla detassazione D.L. 93/08, occorre fare riferimento alla documentazione relativa al modello CUD (aggiornamento Acred525). In particolare, è necessario considerare l’opzione prevista per la compilazione del punto 251, presente sulla finestra Opzioni Trattamento Dati: tale opzione deve essere obbligatoriamente impostata secondo la stessa modalità adottata al momento della stampa del modello CUD.
Precisiamo, inoltre, che i punti da 256 a 261 non vengono mai compilati in automatico: tali campi (non presenti sul modello CUD) vanno compilati soltanto in presenza di un determinato conguaglio della detassazione, in relazione al trattamento effettuato da un precedente datore di lavoro, secondo le modalità specificate nelle istruzioni ministeriali.

Vengono compilati i campi relativi agli altri redditi e all’abitazione principale considerati nel calcolo delle detrazioni (punti 140 e 141). I redditi in questione corrispondono a quelli inseriti manualmente nella sezione Annotazioni del servizio ‘CUD – Irpef’, riportati sulla stampa del modello CUD con codice annotazione ‘AO’.

Sul servizio relativo ai dati fiscali (‘Parte B – Irpef’), figurano i codici delle annotazioni obbligatorie (punti da 601 a 654). Tali campi vengono compilati automaticamente dalla procedura di generazione dei dati, tenendo conto anche delle eventuali annotazioni inserite manualmente sui servizi del modello CUD (se rientrano tra quelle obbligatorie).

Relativamente ai dati previdenziali Inps dei dipendenti, ricordiamo che vengono automaticamente scartate, al momento del trasferimento verso il modello 770, le eventuali sezioni sulle quali non risulta barrata la casella dell’Ente pensionistico.

GENERAZIONE DATI INAIL

La procedura di generazione dei dati produce un elenco dei soggetti trattati (‘lis770.Inail.2013’), comprensivo dei soci e collaboratori gestiti solo ai fini Inail, ed una lista di errori e segnalazioni varie (‘err770.Inail.2013’).

Relativamente ai dipendenti assicurati Inail, segnaliamo che, per ogni quadro esistente nella sezione Inps, viene generato un corrispondente quadro nella sezione Inail. Ricordiamo che i casi in cui risultano presenti diverse sezioni Inps sono molto limitati (spostamento del dipendente tra due diverse posizioni previdenziali).
Vengono compilate ulteriori sezioni Inail nel caso in cui si sia verificato uno spostamento del dipendente tra due diverse posizioni assicurative (cambiamento della PAT e/o della tariffa) nel corso dell’anno.

Per i soggetti diversi dai dipendenti, viene compilata automaticamente la qualifica Inail (punto 33 della parte C) con le seguenti opzioni: socio di impresa non artigiana (‘E’) , associato in partecipazione (‘F’), collaboratore familiare di impresa non artigiana (‘G’), collaboratore di impresa familiare non artigiana (‘H’). Vengono considerate artigiane le aziende per le quali è stata barrata la casella ‘Ditta Artigiana’, sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’. Nel caso in cui, per un soggetto, sia stata inserita una diversa qualifica Inail sulla dichiarazione dell’anno precedente, il codice qualifica attribuito viene mantenuto anche per l’anno corrente.

Per quanto riguarda i collaboratori che percepiscono compensi (compresi gli amministratori), viene attribuita la qualifica ‘E’ esclusivamente nel caso in cui il soggetto risulti essere anche un socio dell’azienda (opzione ‘Socio’ nel campo ‘Tipo di Rapporto’, sul servizio ‘Dipendente – Inquadramento Contrattuale’).
Inoltre, la qualifica ‘E’ viene riportata sui soggetti inquadrati nei contratti 070 / 083 / 087 (Cooperative Dpr 602/70 e Cooperative Sociali), partendo dal presupposto che si tratti di soci lavoratori; vengono esclusi soltanto i soggetti ai quali risulta agganciato il codice situazione contributiva ‘30’ (dipendenti di cooperative). Ricordiamo che, per i soci lavoratori di cui sopra, viene riportato anche il codice ‘M’ nel campo Categorie Particolari (punto 10 della parte A).

GENERAZIONE DATI TFR

La procedura di generazione dei dati produce un elenco dei dipendenti trattati (‘lis770.Tfr.2013’) ed una lista di errori e segnalazioni varie (‘err770.Tfr.2013’).

Sulla procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, nella finestra Opzioni Trattamento Dati, è disponibile l’opzione relativa ai punti 402 e 406 della parte B, prevista anche sulla stampa del modello CUD (aggiornamento di febbraio 2014 Acred525). Ricordiamo che tale opzione consente di indicare gli eventuali anticipi di Tfr erogati in anni precedenti e le corrispondenti ritenute (punti 402 e 406), anche in assenza di erogazioni di Tfr nell’anno corrente (punto 401).
Da parte nostra, consigliamo di NON attivare la suddetta opzione, per evitare eventuali problemi nella fase di controllo della dichiarazione: in presenza di un importo ai punti 402 e 406, ci risulta che venga richiesta l’indicazione delle date di inizio e fine rapporto (punti 414 e 415); occorrerebbe, quindi, indicare una data di fine rapporto "fasulla", al solo scopo di poter compilare due campi (402 e 406) irrilevanti per l’anno di competenza, dal momento che il punto 401 non risulta compilato. Precisiamo che le date di inizio e fine rapporto vengono compilate automaticamente soltanto in caso di erogazione del Tfr (anche in forma di anticipo) nell’anno di competenza.

I dati trasferiti vengono rilevati dal servizio ‘CUD – TFR’: ricordiamo che tutti i dati relativi al Tfr sono stati predisposti al momento della generazione del modello CUD (aggiornamento di febbraio 2014 Acred525).
Ricordiamo, inoltre, che in presenza di diversi rapporti di lavoro nel corso dello stesso anno, viene generato un quadro separato per ogni corrispondente liquidazione di Tfr. Se, invece, si sono avute più erogazioni di Tfr relative ad uno stesso rapporto di lavoro, viene compilato un unico quadro con il totale delle somme corrisposte (ricordiamo che, ad ogni erogazione di Tfr, viene conguagliata la tassazione applicata sulle precedenti anticipazioni).

Per quanto riguarda la compilazione dei dati relativi al Tfr Accantonato (punti da 409 a 413) valgono le indicazioni riportate nell’aggiornamento relativo al modello CUD (Acred525). Ricordiamo che i dati in questione risultano compilati per tutti i dipendenti, anche in assenza di erogazioni di Tfr. Gli altri campi della sezione Tfr, invece, risultano compilati solo in caso di erogazione di Tfr (o altre indennità soggette a tassazione separata) nell’anno di competenza.

Il punto 439 (Tfr maturato al 31/12/2000) è compilato con la somma dei campi ‘Fondo al 31/12/2000’ e ‘Anticipi al 31/12/2000’ presenti nella sezione Tfr Maturato del servizio CUD – TFR; nello stesso punto 439 viene sommato anche il campo ‘Accantonamento Previdenza Complementare al 2000’ presente nella sezione Altri Dati del servizio CUD – TFR.
Analogamente, il punto 461 (Tfr maturato dal 1/1/2001) corrisponde alla somma dei campi ‘Fondo dal 1/1/2001’ e ‘Anticipi su fondo dal 1/1/2001’ della sezione Tfr Maturato, oltre che dei campi ‘Accantonamento Previdenza Complementare dal 2001 al 2006’ e ‘Accantonamento Previdenza Complementare dal 2007’ della sezione Altri Dati.

Ricordiamo che l’importo relativo al Tfr erogato nell’anno maturato a partire dal 1/1/2001 (punto 462) non comprende la rivalutazione maturata nello stesso periodo ed assoggettata ad imposta sostitutiva. La stessa rivalutazione viene indicata in un apposito punto (511) al netto dell’imposta sostitutiva. Precisiamo che, in caso di anticipo, la rivalutazione maturata dal 2001 non viene considerata inclusa nel Tfr erogato (anche al momento dell’elaborazione della busta paga); di conseguenza, la stessa rivalutazione non viene decurtata dall’importo dell’anticipo indicato al punto 462.

Il periodo di commisurazione relativo al Tfr maturato fino al 2000 viene riportato automaticamente ai punti 435 / 437 / 438, mentre il periodo relativo al Tfr maturato dal 2001 viene indicato, sempre in automatico, ai punti 457 / 459 / 460.

La stessa distinzione, tra la parte maturata fino al 2000 e quella maturata dal 2001, è prevista anche per l’indicazione degli eventuali anticipi erogati in anni precedenti (punti 444 e 466). In questo caso, la compilazione automatica è possibile a condizione che gli anticipi in questione siano stati erogati in periodi elaborati tramite la procedura paghe – in caso contrario occorrerà intervenire per suddividere il totale degli anticipi tra i due periodi.
Relativamente agli anticipi erogati in anni precedenti, viene anche richiesta l’indicazione dell’anno di ultima erogazione, sempre distinguendo tra la parte maturata fino al 2000 e quella maturata dal 2001 (punti 445 e 467). Anche in questo caso, la compilazione automatica è possibile se gli anticipi sono stati erogati in periodi elaborati tramite la procedura paghe, oppure se il dato in questione era già stato inserito sul modello 770 relativo all’anno precedente.

Per quanto riguarda le altre indennità soggette a tassazione separata (indennità di preavviso e altre erogazioni relative alla cessazione del rapporto), segnaliamo che la ripartizione tra i punti 449 e 469 viene effettuata automaticamente, secondo il criterio indicato nelle istruzioni ministeriali, ossia in proporzione al Tfr maturato in ciascun periodo.

Precisiamo che le eventuali indennità erogate ai collaboratori, in forma di trattamento di fine mandato, non vengono riportate automaticamente sul modello 770: tali somme devono essere inserite dall’Utente, seguendo le modalità indicate nelle istruzioni ministeriali (occorre utilizzare i campi relativi alle altre indennità).

A partire da quest’anno, in caso di erogazione diretta, da parte dell’Inps, del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria (capienza insufficiente sulle quote di Tfr e sui contributi del mese di erogazione), nella dichiarazione compilata dal datore di lavoro occorre barrare la casella 454 e riportare, al punto 462, la sola parte di Tfr eventualmente erogato dal datore di lavoro. Nei casi interessati, la suddetta modalità compilazione deve essere impostata dall’Utente.

Nelle istruzioni ministeriali è indicato il criterio di compilazione dei campi relativi alle date di inizio e fine rapporto, da adottare in particolari condizioni: in sostanza, tali date devono sempre coincidere con il periodo di commisurazione.
Nella data di inizio rapporto (punto 414), in caso di passaggio del dipendente tra due diversi sostituti d’imposta, senza interruzione del rapporto di lavoro ("passaggi diretti"), deve essere indicata la data di assunzione originaria, relativa al rapporto con il precedente sostituto. Ricordiamo che, in tale situazione, è necessario indicare la stessa data di assunzione anche sul servizio anagrafico del dipendente (aggiornamento Acred298 del 24/11/06).
Per quanto riguarda la data di fine rapporto (punto 415), segnaliamo che, in caso di corresponsione di un anticipo sul Tfr, viene automaticamente indicato il mese precedente a quello di erogazione dell’anticipo: tale data corrisponde al termine del periodo preso a riferimento per il calcolo del Tfr accantonato, oltre che del periodo di commisurazione.

Ricordiamo, infine, che in caso di decesso del dipendente, con corresponsione del Tfr agli eredi, i punti 512 / 513 / 514 devono essere compilati manualmente, seguendo le modalità indicate nelle istruzioni ministeriali.

GENERAZIONE DATI ASSISTENZA FISCALE

La procedura di generazione dei dati produce un elenco dei dipendenti trattati (‘lis770.AssFiscale.2013’) ed una lista di errori e segnalazioni varie (‘err770.AssFiscale.2013’). Tra le segnalazioni, vengono riportati anche i soggetti per i quali non risulta concluso il conguaglio, in busta paga, delle somme a debito o a credito da 730.

In generale, tutti i dati richiesti vengono compilati automaticamente, ad eccezione delle somme derivanti da eventuali rettifiche (campi da 121 a 146). Inoltre, nei casi previsti, è necessario compilare i campi 98 (conguaglio tardivo) / 99 (rettificativo) / 100 (integrativo) / 101 (non liquidabile). Se è stata richiesta una riduzione del secondo o unico acconto, occorre barrare le caselle 107 / 111 / 116 / 120. In caso di conguaglio non effettuato o non completato (condizione segnalata dalla procedura di generazione dati) occorre indicarne il motivo nel campo 147.

Ricordiamo che i campi relativi agli ‘Importi effettivamente trattenuti’ (5, 14, 23, 34, 45, 56, 65, 74, 83, 92, 106 e 115) vengono compilati riportando il totale delle corrispondenti somme a debito (dichiarante + coniuge). Secondo le istruzioni ministeriali, nei campi in questione dovrebbe essere indicata l’eventuale differenza tra debito e credito relativi alla stessa imposta, nel caso in cui, al momento della trattenuta in busta paga, sia stata effettuata una compensazione diretta tra le somme di competenza del dichiarante e del coniuge. Nella gestione prevista dalla procedura, invece, debiti e crediti da 730 vengono sempre gestiti separatamente, per quanto riguarda la trattenuta ed il rimborso in busta paga: di conseguenza, nei campi relativi agli ‘Importi effettivamente trattenuti’ deve essere riportato il totale delle somme a debito.

Relativamente al secondo acconto Irpef, precisiamo che, nei campi 103 / 106 / 108, viene riportato il valore rideterminato secondo le modalità indicate nell’aggiornamento di ottobre 2013 Acred510 (aumentato da 99 a 100 punti percentuali).

Il soggetto che ha effettuato l’assistenza fiscale (CAF o Professionista) può essere selezionato tramite la finestra prevista sul campo ‘Numero iscrizione albo CAF o codice Professionista’. Attraverso la stessa finestra, è anche possibile inserire o modificare i dati relativi ai singoli CAF o Professionisti da indicare sul modello 770/2014.
Ricordiamo che risultano già presenti in archivio i CAF ed i Professionisti indicati sulla dichiarazione dell’anno precedente.
Relativamente ai Professionisti, precisiamo che occorre inserirli nello stesso archivio dei CAF: a tale scopo, è sufficiente attribuire al professionista un codice identificativo numerico (consigliamo di utilizzare un codice superiore a 90000), barrando la casella ‘Professionista’ sulla finestra per l’inserimento dei dati.

Per ciascun percipiente presente nella parte D del modello 770, occorre indicare il CAF o il Professionista che hanno svolto l’assistenza fiscale, unitamente alla data di ricezione del modello 730-4 (punto 199). Nel caso in cui l’assistenza sia stata svolta direttamente dal sostituto d’imposta, occorre invece barrare l’apposita casella (punto 196).
Ricordiamo che gli estremi del soggetto che ha svolto l’assistenza fiscale possono essere inseriti preventivamente sul servizio ‘Dipendente – Altri Dati’: le informazioni presenti su tale servizio vengono automaticamente trasferite nella parte D del modello 770, a condizione che la data di ricezione del modello 730 ricada nell’anno di competenza (2013).

Come nell’anno precedente, con l’aggiornamento relativo al mese di giugno rilasceremo la procedura di importazione, sul modello 770, del file telematico relativo al modello 730-4 ricevuto dal sostituto d’imposta.
Ricordiamo che la suddetta procedura consente (a discrezione dell’Utente) di effettuare le seguenti operazioni:

  • verificare i dati riportati nella parte D del modello 770, rispetto a quelli presenti sul file del modello 730-4;
  • importare nella parte D del modello 770 gli estremi del soggetto che ha svolto l’assistenza fiscale (nel caso in cui tale informazione non sia stata inserita sul servizio Dipendente – Altri Dati);
  • importare nella parte D del modello 770 le somme presenti sul file del modello 730-4 (utilizzabile nel caso in cui le buste paga relative al conguaglio del 730 non siano state elaborate tramite la procedura Paghe); in quest’ultima ipotesi, facciamo presente che il valore del secondo acconto Irpef corrisponderà a quello risultante dal modello 730-4.

GENERAZIONE DATI – LAVORO AUTONOMO

La procedura di generazione dei dati produce un elenco dei soggetti trattati (‘lis770.LavAutonomo.2013’) ed una lista di errori e segnalazioni varie (‘err770.LavAutonomo.2013’).

La procedura considera esclusivamente i soggetti inquadrati come associati in partecipazione oppure come autonomi occasionali (campo Lavoro Autonomo sul servizio Dipendente – Inquadramento Contrattuale).
Per tali soggetti, viene compilato il quadro relativo ai redditi da lavoro autonomo, riportando gli stessi dati indicati sulla certificazione annuale, prodotta tramite il programma ‘STASSPAR’ (procedura Stampe Accessorie – vedere aggiornamento di febbraio 2014 ‘Acred525’).

Ricordiamo che, nel campo 19 del modello 770 (sezione lavoro autonomo), per gli associati in partecipazione viene indicata la causale ‘C’, mentre per gli autonomi occasionali viene indicata la causale ‘M’.
I contributi Inps relativi all’anno 2013 vengono riportati automaticamente nei campi 38 e 39 del modello 770.
Precisiamo, inoltre, che le eventuali somme esenti corrisposte agli autonomi occasionali (rimborsi) vengono riportate sia nel campo 25 che nel campo 40 del modello 770; in tale ipotesi, nel nuovo campo 24 viene riportato il codice ‘3’.

GENERAZIONE DATI – PROSPETTI ST / SV / SX

La procedura di generazione dei dati produce un elenco delle aziende trattate (‘lis770.ST-SV-SX.2013’), ed una lista di errori e segnalazioni varie (‘err770.ST-SV-SX.2013’). Sull’elenco, viene indicata la presenza dei singoli prospetti.

Come indicato al precedente punto GESTIONE QUADRI – PROSPETTI ST / SV / SX, al momento della generazione dei prospetti ST – SV vengono annullati tutti i tributi presenti in archivio, ad eccezione di quelli aventi la condizione di ‘Definitivo’ o ‘Importato’. E’ comunque possibile annullare i tributi "importati", selezionando l’apposita opzione disponibile sulla procedura di generazione dati.

Le ritenute fiscali relative all’anno 2013, versate entro il 16/02/14, sono riportate sui seguenti quadri:

  • prospetto ST / sezione 1 – tributi di competenza dell’Erario: Irpef a tassazione ordinaria sui redditi da lavoro dipendente, Irpef a tassazione separata sul Tfr e sugli arretrati, imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, imposta sostitutiva sulle somme soggette a detassazione, contributo di solidarietà, ritenute d’acconto sui redditi da lavoro autonomo, saldo e acconti Irpef da 730, imposta sostitutiva somme detassate da 730, saldo e acconti cedolare secca da 730, interessi per rateizzazione imposte da 730;

  • prospetto ST / sezione 2 – tributi di competenza delle Regioni: rate addizionale regionale relativa all’anno precedente, addizionale regionale relativa all’anno corrente (rapporti cessati), saldo addizionale regionale da 730, interessi per rateizzazione addizionale regionale da 730;

  • prospetto SV – tributi di competenza dei Comuni: rate saldo addizionale comunale anno precedente, rate acconto addizionale comunale anno corrente, saldo addizionale comunale anno corrente (rapporti cessati), acconto e saldo addizionale comunale da 730, interessi per rateizzazione addizionale comunale da 730.

Relativamente ai dati generati sui prospetti ST – SV – SX, riportiamo le seguenti precisazioni :

  • Come negli anni precedenti, i dati relativi alle ritenute operate, alle compensazioni ed ai versamenti sono rilevati, in automatico, esclusivamente dai mesi elaborati sulla procedura Paghe. Le ritenute (Irpef e addizionali) operate in ciascun mese vengono riportate sulla colonna 2 dei prospetti ST – SV, al netto delle restituzioni derivanti da eventuali conguagli a credito. Ricordiamo che il mese in cui sono state operate le ritenute, riportato sulla colonna 1, corrisponde al mese elaborato se l’azienda ha adottato il criterio di "competenza", oppure al mese successivo se l’azienda ha adottato il criterio di "cassa" (stessa gestione prevista per il versamento mensile dei tributi fiscali).

  • Se l’importo delle ritenute operate in un mese risulta inferiore all’importo delle restituzioni (conguagli a credito), sui prospetti ST – SV non viene riportato alcun dato per il mese in questione; la differenza anticipata dal datore di lavoro viene quindi indicata sulla colonna 1 del rigo SX1 e sulla colonna 4 dei righi da SX5 a SX30. Nel caso in cui la somma anticipata sia stata recuperata sul versamento delle ritenute operate nei mesi successivi (gestione prevista solo per alcuni tributi dovuti all’Erario), l’importo utilizzato a scomputo viene esposto sulla colonna 4 del prospetto ST e sulla colonna 5 del rigo SX5 (Erario). Gli eventuali crediti residui, o comunque non recuperati secondo tale modalità, sono invece riportati sulla colonna 6 dei righi da SX5 a SX30; di conseguenza, tali crediti figurano anche sul rigo SX32 – colonna 2 e possono essere utilizzati in compensazione nel corso dell’anno successivo (2014).

  • Per quanto riguarda le addizionali regionali e comunali, gli eventuali crediti anticipati dal datore di lavoro sono riportati sia sulla colonna 1 del rigo SX1, sia sulle colonne 4 e 6 dei righi da SX7 a SX30, con l’indicazione del codice della regione o del comune sulla corrispondente colonna 1. Tali crediti possono essere compensati automaticamente a partire dall’anno successivo, seguendo le modalità documentate nell’aggiornamento di dicembre 2013 Acred515. Ricordiamo, in particolare, che i crediti di addizionale regionale e comunale possono essere rilevati tramite il programma ‘STATCOM’, disponibile sulla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi 1.2 ‘Stampe di fine anno’); lo stesso programma consente anche di trasferire tali crediti sul codice tributo 6781, in modo da ottenere una compensazione automatica sul modello F24, a partire dal mese di gennaio dell’anno successivo.

  • Gli eventuali crediti delle addizionali derivanti dall’anno precedente (2012) vengono riportati automaticamente sulle colonne 2 e 3 dei righi da SX7 a SX30, unitamente al corrispondente codice sulla colonna 1. In tal modo, viene fatto figurare che i crediti derivanti dall’anno 2012 sono stati compensati negli anni 2013 o 2014 (entro il termine di presentazione del modello 770). Ovviamente, anche i crediti delle addizionali derivanti dall’anno precedente possono essere rilevati e/o trasferiti sul codice tributo 6781 tramite il programma ‘STATCOM’.

  • I rimborsi da 730 sono riportati sulla colonna 4 dei prospetti ST – SV e sulle colonne 4 e 5 dei righi da SX5 a SX30 (con l’indicazione del codice regione o comune sulla colonna 1, a partire dal rigo SX7); le stesse somme, inoltre, sono totalizzate sulla colonna 2 del rigo SX1. Precisiamo che, sui righi da SX5 a SX30, l’importo viene indicato sulla colonna 4 in corrispondenza dell’ente (erario / regione / comune) al quale si riferisce il rimborso e sulla colonna 5 in corrispondenza dell’ente destinatario delle ritenute utilizzate per compensare lo stesso rimborso. A tale proposito ricordiamo che i rimborsi da 730 sono stati compensati automaticamente su tutte le ritenute fiscali disponibili, comprese le addizionali regionali e comunali (aggiornamento di luglio 2013 Acred504).
    In caso di aumento della "capienza" per la compensazione dei rimborsi da 730 (voce 94A – aggiornamento di luglio 2013 Acred504), la parte del credito compensata su ritenute non derivanti dalla procedura Paghe viene riportata sulla colonna 5 del rigo SX5. Le ritenute in questione, ovviamente, devono essere inserite sul prospetto ST.

  • Sulla colonna 6 del prospetto ST (‘Crediti d’imposta utilizzati a scomputo’) viene indicato l’eventuale credito derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, per la parte effettivamente compensata con le ritenute del mese (tributo 1012). L’eventuale eccedenza del credito d’imposta, non compensata con le ritenute del mese, viene portata in compensazione sul primo periodo utile successivo (sempre in corrispondenza del tributo 1012).

  • La colonna 7 dei prospetti ST – SV (‘Importo versato’) viene compilata con la differenza tra le ritenute operate (colonna 2) e le somme utilizzate a scomputo (colonne 4 e 6). Ricordiamo che, in generale, non viene applicato alcun limite minimo di versamento (aggiornamento di gennaio 2008 Acred327). Fanno eccezione i tributi utilizzati per la compensazione dei rimborsi da 730: in tal caso, viene automaticamente annullato l’eventuale importo residuo, nel caso in cui risulti inferiore a 10 centesimi (aggiornamento di luglio 2013 Acred504). A tale proposito, precisiamo che nelle specifiche tecniche del 770 viene indicato un limite di tolleranza, per ogni importo derivante dalla somma algebrica di altri importi, corrispondente a 10 centesimi moltiplicati per il numero degli importi coinvolti nella sommatoria.

  • In corrispondenza delle ritenute derivanti dalla busta paga di dicembre, nel caso in cui sia stato adottato il criterio di "cassa" (retribuzione corrisposta entro il 12 gennaio dell’anno successivo, con conseguente versamento delle ritenute entro il 16 febbraio), nel campo Note viene riportata l’opzione ‘B’ e nel periodo viene indicato ‘12/2013’. Fanno eccezione le ritenute da lavoro autonomo (tributo 1040) derivanti dall’elaborazione di dicembre, che sono state considerate trattenute entro il 31/12 e quindi versate entro il 16/01 (anche nel caso in cui la ditta abbia adottato il criterio di "cassa" per le ritenute da lavoro autonomo relative agli altri mesi dell’anno).

  • Se il conguaglio fiscale relativo all’anno 2013 è stato effettuato sulla busta paga di gennaio 2014 (tributo 1013), nel campo Note viene riportata l’opzione ‘D’ per le aziende che adottano il criterio di "competenza" (versamento entro il 16 febbraio), oppure ‘E’ per le aziende che adottano il criterio di "cassa" (versamento entro il 16 marzo). Nel periodo di riferimento viene comunque indicato ‘12/2013’, conformemente alle istruzioni ministeriali.

  • Sul prospetto SV, le ritenute ed i versamenti di addizionale comunale sono indicati in modo cumulativo, sommando tra loro i tributi che presentano gli stessi dati identificativi (codice tributo, periodo di competenza, data di versamento). Ricordiamo che, sul modello F24, le addizionali comunali vengono invece suddivise in base al comune di competenza, con l’indicazione del relativo codice catastale.

  • Sui prospetti ST – SV, gli interessi per differimento delle trattenute da 730 (dovuti ad incapienza delle retribuzioni) sono indicati unitamente all’imposta a cui si riferiscono, come avviene anche sul modello F24. Ricordiamo che gli interessi per rateizzazione, invece, sono indicati separatamente dalle corrispondenti imposte, utilizzando i codici tributo previsti sul modello F24: 1630 per la sezione Erario, 3790 per la sezione Regioni, 3795 per la sezione Comuni.

  • Sulle addizionali regionali e comunali di competenza dell’anno 2013, trattenute in caso di cessazione del rapporto o di erogazione del compenso su base annuale (esempio: amministratori), viene riportata l’opzione ‘S’ nel campo ‘Note’. Inoltre, l’opzione ‘S’ viene riportata anche sugli interessi per rateizzazione relativi alle somme a debito da 730, di competenza dell’anno corrente (acconti).
    Ricordiamo che le opzioni previste nel campo ‘Note’, diverse da quelle descritte ai punti precedenti, devono essere compilate manualmente. Tra queste segnaliamo, in particolare, le opzioni da utilizzare in caso di operazioni societarie straordinarie o passaggio di dipendenti (‘K’ / ‘L’ / ‘N’).
    Come negli anni precedenti, l’indicazione dei versamenti soggetti a ravvedimento operoso rimane a carico dell’Utente.

  • In corrispondenza dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr viene indicato il periodo ‘12/2013’, sia per quanto riguarda il saldo (tributo 1713) che l’acconto (tributo 1712). Nel caso in cui il saldo sia risultato a credito, viene fatta figurare un’eccedenza di versamento, secondo quanto previsto dalla circolare ministeriale n. 34/E del 18/04/02. Tale eccedenza viene riportata sulla colonna 4 del rigo SX1, oltre che sulle colonne 4 e 6 del rigo SX5.

  • L’eventuale saldo a credito di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, relativo all’anno precedente (2012), viene riportato automaticamente sulle colonne 2 e 3 del rigo SX5. Ricordiamo che il credito in questione viene portato in compensazione direttamente sul modello F24, utilizzando il codice tributo 1713 oppure 6781 (quest’ultimo dall’anno 2013 – aggiornamenti di gennaio 2014 Acred518 / Acred520).
    L’eventuale credito derivante da una restituzione dell’imposta sostitutiva sulle somme detassate, viene riportato automaticamente sulla colonna 5 del rigo SX1, oltre che sulle colonne 4 e 6 del rigo SX5.

  • Sui prospetti ST – SV, la data di versamento (colonna 14) viene compilata automaticamente indicando l’ultimo giorno utile per il versamento: in generale, tale giorno corrisponde al 16 del mese di scadenza; se il giorno 16 ricade di sabato o di domenica, oppure coincide con un giorno festivo, la data di versamento viene portata automaticamente al primo giorno utile successivo. Nel caso in cui, al momento della stampa o dell’invio telematico del modello F24, sia stata indicata una diversa data di versamento, tale data viene riportata sui prospetti ST – SV in sostituzione di quella predisposta automaticamente. Ovviamente, è opportuno verificare la corrispondenza tra le date di versamento riportate sui prospetti ST – SV e quelle risultanti dalle attestazioni di pagamento.

Segnaliamo che può essere necessario correggere gli importi riportati automaticamente sui prospetti ST – SV, nel caso in cui siano state modificate le somme da versare o da compensare, sia operando sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, sia intervenendo direttamente sull’Archivio Tributi (ad esempio per recuperare un versamento in eccesso).
Precisiamo che le eventuali correzioni effettuate sulle colonne 4 / 5 / 6 dei prospetti ST – SV, non producono alcun effetto sul prospetto SX, che quindi deve essere modificato manualmente.

ATTENZIONE: Occorre tenere presente che la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ compila il prospetto SX esclusivamente in relazione ai crediti derivanti dalla procedura Paghe, compresi quelli riportati dall’anno precedente. Di conseguenza, gli eventuali crediti residui presenti sul modello 770 dell’anno precedente, se derivanti da gestioni extra-Paghe (lavoro autonomo o altro), devono essere riportati manualmente sul prospetto SX relativo all’anno corrente.

Nel caso in cui il credito residuo derivante dall’anno precedente (2012) sia stato inserito manualmente sull’Archivio Tributi, utilizzando i codici tributo 6781 (lavoro dipendente) o 6782 (lavoro autonomo), occorre intervenire sul prospetto SX per indicare l’avvenuta compensazione tramite modello F24 (colonna 3 dei righi da SX5 a SX30). Fanno eccezione i crediti dell’anno precedente relativi alle addizionali e all’imposta sostitutiva sul Tfr, descritti nei punti precedenti.

Sul prospetto SX viene compilato automaticamente il rigo SX37, con le informazioni relative all’eventuale credito da anticipo di tassazione sul Tfr. Per la compilazione si fa riferimento ai dati presenti sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’:

  • colonna 1 – viene indicato il credito residuo presente nel mese 01/2013;
  • colonna 4 – viene riportato il credito utilizzato in F24 (tributo 1250) per compensare l’acconto e il saldo dell’imposta sostitutiva, rilevandolo dal campo ‘Imposta Sostitutiva – Credito’ nei mesi 11/2013 (acconto) e 12/2013 (saldo);
  • colonna 5 – viene indicato il credito utilizzato a scomputo delle ritenute sul Tfr (tributo 1012), rilevandolo dal campo ‘Maturato’ dei mesi di erogazione dello stesso Tfr (ricordiamo che il credito compensabile è determinato in percentuale sull’importo del Tfr erogato, fino a concorrenza con il credito residuo);
  • colonna 6 – corrisponde alla differenza tra la colonna 1 e le colonne 4 e 5.

Ricordiamo che, secondo le istruzioni ministeriali, i righi da SX5 a SX30 devono essere compilati soltanto nel caso in cui siano avvenute delle compensazioni tra enti diversi, oppure se figura un credito residuo su enti diversi dall’Erario. A questo scopo, è disponibile un’apposita opzione che permette di escludere i righi in questione dall’invio telematico e dalla stampa del modello. Tale opzione viene attivata automaticamente, nei casi previsti, dalla procedura di generazione dei dati.

Maggio 2014
(acred533)
MODELLO 770 / 2014 – STAMPE DI CONTROLLO

Dopo aver eseguito le fasi indicate al precedente punto MODELLO 770 / 2014, è possibile utilizzare la procedura ‘770 : Stampe di controllo’, allo scopo di effettuare alcune verifiche sulla coerenza dei dati presenti nel modello 770.

CONTROLLO RITENUTE E VERSAMENTI

Sulla procedura ‘770 : Stampe di controllo’, selezionare il programma ‘CON770XY’ nel campo ‘Programma da eseguire’, scegliendo il tipo di controllo da effettuare. E’ possibile verificare sia la corrispondenza tra i versamenti presenti sui prospetti ST – SV e quelli risultanti dal modello F24 (Archivio Tributi), sia la coerenza tra le ritenute presenti sui prospetti ST – SV e quelle indicate nei quadri dei percipienti. Ovviamente, consigliamo di effettuare entrambi i controlli.

Il controllo dei prospetti ST – SV rispetto al modello F24, produce la stampa ‘contr-770-modF24’.
Tra i versamenti presenti nei prospetti ST – SV, vengono segnalati quelli per i quali non figura un corrispondente tributo sul modello F24 (Archivio Tributi). Il controllo viene poi ripetuto in senso contrario, verificando che ogni tributo presente sul modello F24 risulti correttamente indicato nei prospetti ST – SV. In entrambi i casi, il controllo è limitato ai soli tributi gestiti tramite la procedura Paghe (sull’Archivio Tributi si considera il tipo procedura ‘PG’). La corrispondenza tra i versamenti viene stabilita a parità di codice tributo, periodo di riferimento (tenendo conto delle eventuali opzioni ‘B’ e ‘S’ nel campo Note) e codice regione nel caso dell’addizionale regionale. Relativamente ai tributi riportati sul prospetto SV (addizionale comunale), è possibile controllare soltanto rispetto l’importo complessivo da versare nel mese.

Il controllo dei prospetti ST - SV rispetto ai quadri dei percipienti, produce la stampa ‘contr-770-ritenute’.
Viene effettuato un controllo sulle ritenute relative all’Irpef ordinaria (tributi 1001 / 1004 / 1013), all’Irpef a tassazione separata sul Tfr (1012) e sugli arretrati (1002), all’imposta sostitutiva sulle somme detassate (1053). Il controllo è effettuato anche sulle ritenute da lavoro autonomo (1040 e altri tributi), comprese quelle inserite manualmente sul prospetto ST.

Occorre precisare che i casi segnalati dal programma ‘CON770XY’ non corrispondono necessariamente a delle condizioni di errore, ma rappresentano comunque alcune situazioni nelle quali è opportuno fare una verifica.
Ad esempio, viene prodotta una segnalazione relativa all’Irpef ordinaria in presenza di conguagli a credito che hanno comportato, per il datore di lavoro, l’anticipazione delle somme restituite ai dipendenti. Tale condizione viene segnalata, pur non rappresentando un errore, in quanto non è possibile identificare le somme anticipate dal sostituto, separandole dagli altri crediti compensati, sulla base dei dati riportati sui prospetti ST – SV (sul prospetto SX le stesse somme non sono ricollegate al codice tributo a cui si riferiscono o sul quale sono state compensate).

CONTROLLO SINGOLI PERCIPIENTI

Sulla procedura ‘770 : Stampe di controllo’, selezionare il programma ‘CON770DP’ nel campo ‘Programma da eseguire’.

Il programma effettua un controllo sulle ritenute Irpef a tassazione ordinaria e a tassazione separata sul Tfr, confrontando i valori presenti nella parte B del quadro relativo ai redditi da lavoro dipendente, con i corrispondenti importi presenti sulle buste paga elaborate nel corso dell’anno di competenza. Dal controllo sono esclusi tutti i periodi non elaborati, anche nel caso in cui siano state inserite alcune somme tramite il servizio ‘Cedolini – Anno Corrente’.
Il controllo viene effettuato a livello di singolo percipiente: sulla stampa ‘contr-770-percip’ sono riportati i soggetti per i quali risultano delle differenze. Per tali soggetti, le eventuali somme trattenute da altri sostituti (e considerate nel conguaglio fiscale) risultano evidenziate separatamente rispetto all’Irpef trattenuta dal datore di lavoro.

Il programma genera anche la stampa ‘segna-770-percip’, sulla quale sono segnalate altre eventuali condizioni rilevanti ai fini del modello 770, quali ad esempio la condizione di modello CUD disabilitato o "forzato".
Inoltre, viene segnalata l’eventuale assenza della parte B del quadro relativo ai redditi da lavoro dipendente, per quanto riguarda i dipendenti o i collaboratori che risultano in forza presso il sostituto, nell’anno di competenza.
Anche in questi casi, le situazioni segnalate non costituiscono necessariamente un errore.

Viene inoltre generata la stampa ‘assfisc-770-percip’, sulla quale sono segnalate eventuali incongruenze relative ai dati derivanti dal conguaglio del 730: a tale scopo, vengono confrontate le informazioni presenti nella parte B (esposte anche sul modello CUD) con quelle, più dettagliate, riportate nella parte D (assistenza fiscale).

CONTROLLO CREDITI RESIDUI

Sulla procedura ‘770 : Stampe di controllo’, selezionare il programma ‘STASX770’ nel campo ‘Programma da eseguire’.

Il programma genera un elenco dei crediti residui presenti sul prospetto SX, rigo SX4, riportando in stampa:

  • il credito residuo risultante dalla dichiarazione dell’anno precedente, se presente in archivio; sul modello 770/2013 (anno di competenza 2012), il credito in questione è stato riportato nelle colonne 6 o 7 del rigo SX4;
  • il credito residuo derivante dall’anno precedente, riportato sulla dichiarazione dell’anno corrente; sul modello 770/2014 (anno di competenza 2013), il credito in questione si trova nelle colonne 2 e (se già compensato) 3 del rigo SX4;
  • il credito residuo risultante dalla dichiarazione dell’anno corrente; sul modello 770/2014 (anno competenza 2013), il credito in questione è riportato nelle colonne 6 o 7 del rigo SX4.

Sulla stampa generata (‘crediti-770-SX’), inoltre, vengono segnalati i casi in cui il credito presente nella colonna 2 dell’anno corrente non corrisponde al credito presente nella colonna 6 dell’anno precedente.
Ricordiamo che i modelli 770 relativi agli anni precedenti, se presenti in archivio, possono essere visualizzati tramite gli appositi servizi disponibili sul menu ‘Gestione Modelli Anni Precedenti’, accessibile dal ‘Menu Modello 770’.