Generazione dati | Gestione Quadri | Stampe di controllo |
Invio telematico | Esportazione dati | Importazione dati |
(acred539) |
MODELLO 770 – SEGNALAZIONE
Sulla base delle segnalazioni pervenuteci, abbiamo effettuato una correzione per quanto riguarda la parte di “dettaglio” degli arretrati anni precedenti, assoggettati a tassazione separata (punti da 356 a 362 della parte B). Nel caso in cui si presenti il problema, è possibile effettuare nuovamente la generazione dei dati, lanciando la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ sulle singole aziende interessate, rigenerando tutte le sezioni relative al lavoro dipendente ad eccezione dei quadri dei versamenti (escludendo, quindi, i quadri ST – SV – SX dalla generazione dei dati). A tale scopo, sono state modificate le procedure ‘770 : Stampa e invio telematico’ e ‘770 : Esportazione dati’. Facciamo presente che, in conseguenza della correzione sopra descritta, sul file telematico del 770 non verrà più riportato l’anno di competenza errato (2013). Di conseguenza, a seguito del presente aggiornamento non si otterrà più la segnalazione di errore sul programma di controllo ministeriale, senza che sia necessario alcun intervento da parte dell’Utente. |
(acred537) |
IMPORTAZIONE MODELLO 770 - RETTIFICA
A seguito di una segnalazione, è stata effettuata una correzione sulla procedura di importazione del modello 770. |
(acred536) |
MODELLO 770 / 2014: STAMPA E INVIO TELEMATICO
E’ possibile produrre sia la stampa che il file telematico del modello 770/2014 Semplificato. Quando la dichiarazione risulta interamente compilata, occorre vistare il campo ‘Modello Definitivo’. Se il sostituto d’imposta deve presentare anche il modello 770 Ordinario, barrare la casella ‘Presenza 770 Ordinario’. La sezione ‘Trasmissione modello in due parti’ si riferisce all’invio separato dei dati relativi al lavoro dipendente e al lavoro autonomo. Tale sezione deve essere compilata nel caso in cui i dati relativi al lavoro autonomo vengano inviati da un altro soggetto, separatamente dai dati relativi al lavoro dipendente (in tale ipotesi, occorre selezionare ‘Solo certificazioni lavoro dipendente’ ed indicare il codice fiscale dell’intermediario che invia i dati relativi al lavoro autonomo). Per effettuare l’invio telematico delle dichiarazioni, è necessario compilare la sezione ‘Presentazione Telematica’.
Ricordiamo che la finestra per la scelta dell’intermediario consente di inserire o modificare alcune informazioni relative agli intermediari stessi (casella ‘Gestione’ all’interno della finestra). I dati anagrafici completi dell’intermediario che effettua l’invio telematico (“fornitore”) devono essere presenti anche nell’archivio Paghe, sul servizio ‘Ditta – Anagrafico’. Nella sezione ‘Firma della Dichiarazione’ è possibile indicare i soggetti preposti alla revisione contabile (se prevista). Nella sezione relativa alla firma della dichiarazione, è presente anche la casella ‘Invio avviso telematico all’intermediario’, tramite la quale è possibile confermare la richiesta di invio degli avvisi telematici all’intermediario (vedere sezione ‘Presentazione Telematica’). Il campo ‘Invio telematico con dati non conformi’, presente nella sezione ‘Tipo di Dichiarazione’, permette di confermare l’invio di una dichiarazione che presenta errori non bloccanti (si tratta di incoerenze rispetto ai criteri di validità definiti nelle specifiche ministeriali, segnalate dal programma di controllo ministeriale con gravità ‘**’ oppure ‘***C’). I campi relativi alla “vistatura” (‘Vistato per Telematico / Esportazione’) sono utilizzati dalle procedure di invio telematico e/o di esportazione dati, al fine di escludere le dichiarazioni già trattate in precedenza. Nel lancio delle suddette procedure è possibile selezionare le sole dichiarazioni non vistate; le dichiarazioni selezionate possono essere vistate (o meno) dalle stesse procedure, in modo tale da rimanere automaticamente escluse nei lanci successivi. Occorre tenere presente che i dati anagrafici del dichiarante vengono visualizzati leggendo la versione anagrafica (servizio Ditta – Azienda) valida alla data di scadenza del modello 770/2014 (31/07/2014). Il dichiarante, tuttavia, deve risultare già presente in archivio nell’anno di competenza della dichiarazione (31/12/2013). Ricordiamo che è prevista l’indicazione del Codice Carica e della Data Carica relativi al rappresentante legale. Come negli anni precedenti, tramite la finestra ‘Gestione Quote’ può essere effettuato il calcolo delle somme spettanti per la gestione del modello 770, secondo le modalità definite sui servizi della Parcellazione. La procedura genera il file conforme alle specifiche ministeriali, da utilizzare per l’invio telematico della dichiarazione (‘ 770-telematico.txt’); viene prodotto un elenco dei sostituti trattati (‘770-ELENCO-TELEMATICO’). La procedura genera anche la stampa del modello 770/2014: impostando l’opzione ‘S’ nel campo Opzione Stampa Modelli, viene prodotto il modello completo per singola ditta, in formato pdf (‘MOD770-TUTTO-CodiceDitta.pdf’). Viene generato anche un elenco dettagliato dei quadri e dei percipienti riportati sulla stampa del modello (‘770-ELENCO-STAMPE’). A partire da quest’anno, inoltre, è possibile effettuare l’archiviazione automatica dei modelli prodotti, abbinandoli alle singole aziende gestite; tale funzionalità è utilizzabile solo se si è abilitati al servizio di Archiviazione Documentale. Nel caso in cui venga effettuata l’archiviazione dei modelli 770, occorre selezionare il Soggetto Autorizzato, attraverso l’apposita finestra (si tratta della stessa scelta presentata per l’archiviazione del LUL). Precisiamo che non occorre compilare il campo relativo al Soggetto Autorizzato, se non si effettua l’archiviazione dei modelli 770. Come negli anni precedenti, è anche possibile generare la stampa riportando in un unico file tutte le denunce previste (‘MOD770.TUTTO’): a tale scopo, è sufficiente selezionare l’opzione ‘X’ nel campo Opzione Stampa Modelli; vengono generate, a scopo di controllo, anche le stampe dei singoli quadri (‘MOD770.QUADRO’). In questo caso, le stampe possono essere convertite in pdf tramite il servizio di gestione delle stampe (selezionare formato ‘Mod.770 anno 2014’). Ricordiamo che le fasi di stampa e di conversione in pdf richiedono un certo tempo (proporzionale al numero di pagine da stampare) per essere eseguite. Di conseguenza, nel caso in cui non si abbia necessità di generare la stampa del modello, è possibile escludere tali operazioni: a tale scopo, occorre selezionare l’opzione ‘N’ nel campo Opzione Stampa Modelli. Ricordiamo inoltre che, ad ogni lancio della procedura di stampa ed invio telematico, vengono cancellate sia le stampe che il file telematico generati tramite il lancio precedente, indipendentemente dalle opzioni scelte: è quindi opportuno effettuare il download delle stampe e del file telematico, prima di lanciare nuovamente la procedura. E’ necessario leggere la documentazione in linea (entrare nella procedura e cliccare su ‘Help’), sulla quale sono riportati alcuni esempi di lancio della procedura, oltre alla descrizione delle stampe prodotte. Al lancio della procedura, se il soggetto che effettua l’invio (“fornitore”) è un intermediario, occorre indicare ‘10’ nel campo ‘Tipo fornitore’ e compilare il campo ‘Codice fiscale fornitore’. In tal modo, vengono selezionati i soli modelli 770 ai quali è stato attribuito lo stesso intermediario (sezione ‘Presentazione Telematica’ del servizio ‘Frontespizio’ ). Facciamo presente che è possibile utilizzare la procedura di stampa ed invio telematico, a titolo di test, anche prima di aver inserito il codice fiscale dell’intermediario sulle dichiarazioni: in tal caso, sulla procedura non deve essere indicato il codice fiscale del fornitore (il file così generato non potrà essere utilizzato per effettuare l’invio effettivo). La procedura di stampa ed invio telematico segnala la presenza di eventuali importi negativi, escludendo automaticamente i corrispondenti campi sia dal file telematico che dalla stampa del modello. Tuttavia, se l’importo negativo risulta presente in uno dei campi totalizzati sul prospetto SS (ritenute), è consigliabile azzerare il campo in questione sui servizi del 770, per evitare di produrre un effetto indesiderato sul prospetto SS. Sulla stampa del modello e sul file per l’invio telematico vengono riportati i dati anagrafici del dichiarante, leggendo la versione valida alla data di scadenza del modello 770/2014 (31/07/2014). Il dichiarante, tuttavia, deve risultare presente in archivio anche alla data del 31/12/2013 (stesso criterio adottato per la gestione del dichiarante sul servizio ‘Frontespizio’). Per quanto riguarda la stampa del modello, è possibile indicare i nominativi dei firmatari negli spazi delle firme: a tal fine, occorre barrare le caselle previste sulla finestra ‘Opzioni firme su modello’. L’opzione relativa alla firma del dichiarante ha effetto su tutte le dichiarazioni stampate; le altre opzioni hanno effetto sulle sole dichiarazioni per le quali risultano compilati i corrispondenti codici fiscali (intermediario, incaricato del controllo contabile, responsabile visto di conformità). Ricordiamo che è disponibile un’opzione che consente di escludere, dal file telematico, l’indirizzo e-mail del sostituto (il dato è previsto nelle istruzioni ministeriali, tuttavia la sua assenza non risulta bloccante per l’invio). La procedura genera un file conforme alle specifiche ministeriali, che può essere utilizzato per trasferire i dati dei modelli 770 su altri software fiscali. Possono essere esportati tutti i dati del modello 770 Semplificato, oppure i soli prospetti ST – SV – SX per una successiva importazione sul software di gestione del modello 770 Ordinario. Sul file di esportazione, tutti gli importi risultano espressi in Euro, con l’indicazione dei centesimi e della virgola esplicita, secondo le modalità previste nelle specifiche ministeriali. E’ possibile importare i dati del modello 770 da altri software fiscali, tramite la procedura ‘Importazione dati mod. 770’. La procedura prevede l’importazione dei quadri relativi al lavoro dipendente e/o al lavoro autonomo, oltre ai corrispondenti prospetti delle ritenute e dei versamenti (ST – SV). Su questi ultimi prospetti, i tributi derivanti dall’importazione vanno ad aggiungersi a quelli eventualmente già presenti (inseriti manualmente o derivanti dalla procedura Paghe). L’importazione può essere effettuata utilizzando il file per l’invio telematico prodotto da un qualsiasi software fiscale. Occorre tenere presente che i dati importati non possono essere annullati in modo massivo: se si presentano dei problemi, occorre intervenire manualmente per eliminare o rettificare tutti i dati importati. Sui servizi del modello 770, vengono segnalati tutti i dati derivanti da un’eventuale importazione (compare la sigla ‘Importato’). ATTENZIONE: Il file di importazione deve essere trasferito sul server in cui risiede la procedura Paghe. L’operazione di trasferimento del file e la successiva importazione devono essere effettuati dal menù Amministratore dello Studio –> menù Importazione dati Modello 770. Sul menù Importazione dati Modello 770, è disponibile il servizio Trasmissione file per importazione 770, da utilizzare per trasferire il file sul server della procedura Paghe (entrare nel servizio e cliccare prima su ‘Acquisire file dalle Risorse del Computer’ e poi su ‘Sfoglia’, quindi selezionare il file e confermare il trasferimento). E’ possibile importare, nella parte D del modello 770/2014, i dati presenti sui files telematici relativi ai modelli 730-4/2013, forniti dall’Agenzia delle Entrate o direttamente dai CAF. La funzione di importazione dei dati presenti sui modelli 730-4 risulta particolarmente utile nei seguenti casi:
Precisiamo che la procedura di importazione del modello 730-4 può essere utilizzata anche per verificare la coerenza dei dati presenti nella parte D del modello 770, rispetto a quanto risulta dal file del 730-4. Relativamente al secondo acconto Irpef, precisiamo che viene applicato automaticamente l’aumento previsto dall’art. 11 del D.L. 28/06/2013 n. 76, secondo lo stesso criterio adottato dal sostituto d’imposta al momento della trattenuta in busta paga (aggiornamento di ottobre 2013 Acred510). In pratica, il valore risultante dal modello 730-4, corrispondente a 99 punti percentuali, viene diviso per 99 e moltiplicato per 100, in modo da ottenere il valore trattenuto dal sostituto. Per verificare e/o importare i dati presenti sul file del modello 730-4, è possibile utilizzare la procedura ‘Importazione dati mod. 730-4 su 770 parte D’, disponibile sul menù Amministratore dello Studio –> menù Importazione dati Modello 730/4. Innanzitutto, occorre trasferire il file da importare, verso il server dove risiede la procedura Paghe (stesso procedimento adottato nel mese di luglio 2013): a tale scopo, utilizzare il servizio ‘Trasmissione file per importazione 730/4’. Se il file ‘730-importazione.txt’ risulta correttamente trasferito (ed è quindi visibile nell’elenco delle stampe), è possibile lanciare la procedura ‘ Importazione dati mod. 730-4 su 770 parte D’. Tramite il campo Tipo importazione è possibile scegliere se si vuole effettuare soltanto una verifica, oppure se si intende importare effettivamente i dati. Sono disponibili le seguenti opzioni:
Precisiamo che la data di ricezione del modello 730-4 e gli estremi del soggetto che ha svolto l’assistenza fiscale vengono importati (sia con l’opzione ‘2’ che ‘3’) soltanto se non risultano già presenti nella parte D del modello 770. Tramite il campo Formato file di importazione, occorre indicare se il file del 730-4 è stato messo a disposizione da un CAF o dall’Agenzia delle Entrate. Precisiamo che, in entrambi i casi, il file deve essere conforme alle specifiche ministeriali relative al modello 730/2013: la verifica della conformità del file rimane a carico dell’Utente. Attenzione : Anche nel caso in cui si abbia necessità di importare effettivamente i dati nella parte D del modello 770, è comunque opportuno effettuare un primo lancio della procedura impostando l’opzione ‘1’ nel campo Tipo importazione (modalità “provvisoria” – effettua solo il controllo): in tal modo, si possono verificare preventivamente i dati che devono essere importati in archivio, tramite le stampe prodotte. Se i dati riportati sulle stampe risultano corretti, è possibile effettuare un secondo lancio della procedura, selezionando le opzioni ‘2’ o ‘3’ nel campo Tipo importazione. Occorre tenere presente che i dati importati non possono essere annullati in modo massivo: se si presentano dei problemi, occorre intervenire manualmente per eliminare o rettificare singolarmente i dati importati (in alternativa, se sussistono le condizioni, è possibile trasferire nuovamente la parte D dagli archivi Paghe). La procedura di importazione del modello 730-4 genera le seguenti stampe:
Segnaliamo che vengono generati anche i files ‘730-importazione-AGE.txt’ e/o ‘730-importazione-CAF.txt’ (visibili sulla gestione delle stampe), generati dalla procedura nella fase di importazione dei dati. Impegno presentazione telematica Ricordiamo che è possibile generare la stampa dell’impegno alla trasmissione telematica da parte dell’intermediario. Ricordiamo che è possibile verificare e/o aggiornare le vecchie sigle delle province, nel caso in cui risultino tuttora presenti nell’anagrafico dei percipienti, utilizzando lo stesso procedimento adottato negli anni precedenti. Il programma può essere lanciato in modalità ‘Provvisoria’ (‘P’) o ‘Definitiva’ (‘D’): con la modalità ‘Provvisoria’ vengono individuati e riportati sulla stampa di controllo (‘770-conv-prov-percipienti’) i percipienti per i quali sono presenti le vecchie sigle delle province, senza tuttavia modificare i dati presenti in archivio. Con la modalità ‘Definitiva’, oltre che generare la stampa di controllo, viene anche modificato l’archivio, sostituendo le vecchie sigle con le nuove. Abbiamo predisposto una stampa di controllo, per quanto riguarda l’elenco dei soggetti preposti alla revisione contabile. Ricordiamo che i soggetti in questione devono essere indicati (nei casi previsti dalla normativa) nella sezione relativa alla firma della dichiarazione, sul servizio ‘Frontespizio’ del modello 770. |
(acred533) |
MODELLO 770 / 2014
E’ possibile gestire la dichiarazione Modello 770/2014 Semplificato (anno di competenza 2013), per quanto riguarda il quadro relativo ai redditi da lavoro dipendente ed assimilati, il quadro relativo ai redditi da lavoro autonomo, il prospetto dei dati riassuntivi (SS), i prospetti dei versamenti e delle compensazioni (ST / SV / SX). I servizi e le procedure per la gestione del modello 770/2014 (anno competenza 2013) si trovano sul Menu Modello 770.
Ricordiamo che è possibile selezionare le ditte relative ad una singola zona. Sulla procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, per quanto riguarda le sezioni IRPEF e TFR, è possibile compilare la finestra Opzioni Trattamento Dati, sulla quale sono state previste le stesse opzioni disponibili sulla procedura di stampa del modello CUD (aggiornamento di febbraio 2014 Acred525):
Sulla procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, consigliamo di abilitare contemporaneamente tutte le sezioni relative ai redditi da lavoro dipendente. Rimane comunque possibile abilitare soltanto una sezione (esempio: soltanto la sezione ‘INAIL’), a condizione che, per le stesse dichiarazioni, sia già stata trasferita la sezione ‘IRPEF – INPS – Familiari’. Occorre tenere presente che, prima di utilizzare la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, è necessario aver lanciato la procedura ‘Conversione da anno precedente’. Nel caso in cui si intenda generare i dati selezionando separatamente ogni singola zona, occorre rispettare la corretta sequenza di lancio delle due procedure per ciascuna zona. Non è necessario, invece, ripetere la procedura ‘Salvataggio dati anno precedente’ su ogni zona. In generale, la procedura ‘Conversione da anno precedente’ deve essere lanciata una sola volta: se la procedura venisse lanciata (per errore) una seconda volta, verrebbero annullati i dati prodotti dalla procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ e/o inseriti manualmente tramite i servizi del 770: tali operazioni dovrebbero quindi essere ripetute. La procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ può essere lanciata più volte: ogni volta vengono rigenerati i quadri abilitati, annullando, limitatamente agli stessi quadri, qualsiasi inserimento o variazione effettuati tramite i servizi del 770. Segnaliamo che, sul menu ‘Modelli anni precedenti’, sono stati aggiunti i servizi e le procedure per la gestione del Modello 770/2013 (anno di competenza 2012). |
(acred533) |
MODELLO 770 / 2014 – GESTIONE QUADRI
Dopo aver eseguito le operazioni indicate ai precedenti punti A e B, è possibile visualizzare ed eventualmente modificare o inserire i dati, tramite il servizio ‘Gestione Modello 770/2014’, disponibile sul Menu Modello 770. Nella parte sinistra del servizio sono indicate le varie sezioni del modello:
IMPORTANTE: Ricordiamo che gli importi devono essere indicati, sul Modello 770/2014, riportando i centesimi di Euro e la "virgola esplicita". Sui servizi del 770, tutti gli importi sono gestiti secondo tale modalità. La stessa modalità è adottata anche sulla stampa del modello e sul file per l’invio telematico, oltre che sulle procedure di esportazione ed importazione dei dati (in quanto anche tali procedure adottano il tracciato ministeriale). GESTIONE QUADRI – FRONTESPIZIO Sul servizio ‘Frontespizio’ si possono gestire le informazioni richieste sul "frontespizio" del modello 770. Tramite il servizio del Frontespizio, è inoltre possibile indicare la presenza del modello 770 Ordinario, la modalità di invio dei quadri ST – SV – SX e altre specifiche relative alla presentazione telematica della dichiarazione. Ricordiamo che i dati relativi agli intermediari possono essere visualizzati o inseriti tramite la finestra disponibile nella parte Presentazione Telematica. Su ogni dichiarazione, è necessario indicare l’intermediario che effettua l’invio telematico, selezionandolo dall’apposita finestra, a meno che non venga barrata la casella ‘Invio per conto proprio’. Per il momento, la casella ‘Modello Definitivo’ non deve essere barrata. E’ invece possibile, sebbene non obbligatorio, barrare la casella ‘Definitivo per quadro Autonomi’ (una volta completata l’operazione di inserimento su tale quadro) e/o impostare la condizione di ‘Definitivo’ sui singoli tributi dei quadri ST – SV (vedere successivo punto GESTIONE QUADRI – PROSPETTI ST / SV / SX). GESTIONE QUADRI – LAVORO DIPENDENTE Ricordiamo che i dati relativi ai redditi da lavoro dipendente sono suddivisi in diverse sezioni, accessibili tramite il menu situato nella parte sinistra dei servizi:
Sui servizi relativi al lavoro dipendente compare il richiamo alla finestra di selezione dei percipienti. Sulla finestra di selezione dei percipienti, sono evidenziati i soggetti per i quali è presente, in archivio, la sezione del modello corrispondente al servizio sul quale si sta operando (cliccare su ‘Selezione quadro’). I dati trasferiti dagli archivi Paghe sono riportati sul numero quadro ‘10’. Tale numero è convenzionale e viene attribuito al solo scopo di consentire l’inserimento manuale di ulteriori quadri sullo stesso percipiente, attribuendo ad essi una numerazione sia precedente che successiva (09 oppure 11). Nel caso in cui venga generato automaticamente più di un quadro per lo stesso percipiente, i quadri successivi al primo assumono una numerazione progressiva a partire da 11. Precisiamo che, in corrispondenza di ciascun numero quadro, è sempre presente la sezione IRPEF (eventualmente senza alcun dato): la presenza di tale sezione è necessaria per la gestione dell’invio telematico – di conseguenza, non è consentita la cancellazione della sezione IRPEF in presenza di altre sezioni aventi lo stesso numero quadro. Ricordiamo che, tramite la finestra per la selezione dei percipienti, è anche possibile inserire o modificare i dati anagrafici di ogni soggetto, cliccando sulla casella ‘Gestione anagrafico’. La procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ aggiorna i dati anagrafici di tutti i soggetti effettivamente gestiti sulla procedura Paghe nel corso dell’anno 2013. Relativamente alla compilazione del Domicilio Fiscale, viene seguito lo stesso criterio adottato per la stampa del modello CUD (aggiornamento di febbraio 2014 Acred525): sono sempre compilati i campi relativi al domicilio al 1 gennaio 2013, riportando il comune di residenza presente sul servizio ‘Dipendente – Anagrafico’, rilevato dalla versione più recente rispetto alla data del 1/01/13. Nel caso in cui l’anagrafico sia stato inserito con decorrenza successiva al 1/01/13, il comune di residenza viene rilevato dalla versione cronologicamente più vicina a tale data; anche in questo caso, vengono comunque compilati i campi relativi al domicilio al 1 gennaio 2013. I campi relativi al domicilio fiscale al 31 dicembre 2013 e al 1 gennaio 2014 vengono compilati soltanto se, alle date in questione, risulta variato il comune di residenza rispetto a quello indicato al 1 gennaio 2013 (il confronto viene effettuato sulla base del codice Istat del comune). Il campo relativo alla Previdenza Complementare (punto 8 della parte A) viene rilevato direttamente dal modello CUD. Come negli anni precedenti, il campo Categorie Particolari (punto 10 della parte A) viene compilato con il codice ‘M’ (soci di cooperative) per i soggetti inquadrati nei contratti 070 / 083 / 087 (Cooperative Dpr 602/70 e Cooperative Sociali); fanno eccezione i soggetti ai quali risulta agganciato il codice situazione contributiva ‘30’ (dipendenti di cooperative). Negli altri casi previsti dalle istruzioni, è necessario compilare manualmente il campo Categorie Particolari. Il campo Codice Sede (punto 20 della parte A) deve essere gestito secondo lo stesso criterio adottato al momento della stampa del modello CUD (aggiornamento Acred525). Ricordiamo che, in generale, tale campo NON deve essere compilato. Se, per una singola azienda, si ha necessità di indicare un valore nel campo Codice Sede, è possibile utilizzare l’opzione prevista al lancio della procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ (vedere successivo punto GENERAZIONE DATI IRPEF / INPS / FAMILIARI). Sulla finestra anagrafica del percipiente è gestito anche il Codice Fiscale dell’Ente o Cassa destinatario dei contributi per assistenza sanitaria integrativa; sono disponibili 2 campi, nell’eventualità che risulti presente un secondo ente sullo stesso percipiente. Il dato in questione viene riportato al punto 133 della parte B, nella fase di stampa o invio telematico, soltanto nel caso in cui risultino presenti i corrispondenti contributi, riportati al punto 132. Il codice fiscale di un determinato ente può essere inserito manualmente sulla finestra anagrafica del percipiente, indicandolo in uno dei due campi disponibili. Il codice fiscale dell’ente può essere riportato su tutti i percipienti di una o più aziende, indicandolo nell’apposita opzione prevista al lancio della procedura ‘Generazione da archivi Paghe’. In alternativa, a partire da quest’anno, il codice fiscale dell’ente può essere inserito in corrispondenza dei CCNL gestiti (vedere successivo punto GENERAZIONE DATI IRPEF / INPS / FAMILIARI). In entrambi i casi, il codice fiscale dell’ente viene riportato su tutti i percipienti per i quali NON risulta compilato il primo dei due campi disponibili sulla finestra anagrafica del percipiente (il dato verrà poi riportato al punto 133 della parte B soltanto nel caso in cui risultino presenti i contributi per assistenza sanitaria integrativa, riportati al punto 132). Relativamente al servizio ‘Parte B – IRPEF’, ricordiamo che è disponibile il campo ‘Soggetto Estinto’, da utilizzare nei casi in cui occorre indicare un sostituto d’imposta diverso dal dichiarante (operazioni societarie straordinarie e successioni). Se, nel campo ‘Soggetto Estinto’, viene inserito il codice ditta relativo ad un diverso sostituto d’imposta, nella fase di stampa o invio telematico si ottiene l’indicazione del corrispondente codice fiscale nel campo "Codice fiscale del sostituto d’imposta", presente nella parte alta del quadro relativo al lavoro dipendente. Sempre in merito al servizio ‘Parte B – IRPEF’, ricordiamo che alcune sezioni, per le quali sono previste più occorrenze all’interno dello stesso quadro, vengono gestite tramite delle apposite finestre. Le finestre in questione sono accessibili soltanto in corrispondenza del numero quadro ‘10’ e consentono di gestire le seguenti sezioni:
GESTIONE QUADRI – LAVORO AUTONOMO Ricordiamo che sul quadro relativo al lavoro autonomo compare il richiamo alla finestra di selezione dei percipienti. Sulla finestra di selezione dei percipienti sono evidenziati i soggetti per i quali è presente, in archivio, il quadro relativo al lavoro autonomo (per selezionarlo, cliccare su ‘Selezione quadro’). I dati trasferiti dagli archivi Paghe sono riportati sul numero quadro ‘10’. Tale numero è convenzionale e viene attribuito al solo scopo di consentire l’inserimento manuale di ulteriori quadri sullo stesso percipiente, attribuendo una numerazione sia precedente che successiva (‘09’ oppure ‘11’). Tramite la finestra di selezione dei percipienti, è inoltre possibile inserire o modificare i dati anagrafici di ogni soggetto, cliccando sulla casella ‘Gestione anagrafico’. Per inserire nuovi percipienti, occorre selezionare il rigo ‘Inserimento nuova matricola’ (tale rigo viene presentato nel caso in cui il soggetto ricercato non sia presente in archivio). Al momento dell’inserimento di un nuovo percipiente, è possibile recuperare i dati anagrafici del soggetto dall’archivio anagrafico delle aziende, utilizzando la finestra ‘Ricerca da anagrafico’, disponibile in corrispondenza del codice fiscale del percipiente. Per quanto riguarda il domicilio fiscale dei lavoratori autonomi, precisiamo che è sufficiente compilare i campi relativi al domicilio al 1/01/13. Nel caso in cui risulti compilato anche il domicilio al 31/12/13, quest’ultimo verrà considerato, ai fini della stampa e dell’invio telematico, in sostituzione di quello al 1/01/13. Per i lavoratori autonomi, non verrà in nessun caso considerato il domicilio al 1/01/14 (previsto per la compilazione del quadro relativo al lavoro dipendente). GESTIONE QUADRI – PROSPETTO SS Il servizio ‘Riepiloghi – Prospetto SS’ permette di visualizzare i dati presenti nel quadro SS: si tratta del riepilogo delle ritenute operate dal sostituto, riportate nei quadri relativi ai redditi da lavoro dipendente e da lavoro autonomo. Quando si entra per la prima volta nel servizio, non viene visualizzato alcun dato: per ottenere i dati occorre utilizzare il pulsante ‘Aggiorna’ (se l’azienda ha un numero elevato di percipienti, è necessario attendere alcuni secondi). Precisiamo che NON è obbligatorio generare o aggiornare il riepilogo dei dati tramite il servizio: lanciando la procedura di stampa ed invio telematico (o anche di esportazione dati) si ottiene l’aggiornamento automatico del prospetto SS. Ricordiamo che le ritenute relative ai redditi da lavoro dipendente vengono totalizzate scorporando le eventuali somme trattenute da altri sostituti d’imposta, presenti nei punti da 211 a 220 della parte B (dati relativi ai conguagli): in tal modo, i dati riportati sul prospetto SS risultano coerenti con le ritenute indicate nei prospetti ST / SV. Nel caso in cui, per alcuni percipienti, sia stato indicato un sostituto d’imposta diverso dal dichiarante tramite il campo ‘Soggetto Estinto’, viene prodotto automaticamente anche il prospetto SS relativo a tale soggetto. Per la compilazione di tale prospetto vengono considerati anche gli importi presenti nella sezione relativa ai conguagli (campi da 211 a 220), nel caso in cui il codice fiscale indicato nel campo 206 corrisponda a quello del "soggetto estinto". Ricordiamo che i dati richiesti per la compilazione del rigo SS4, campi da 1 a 3 (rate addizionale regionale / comunale 2012 non trattenute nel 2013, rate acconto addizionale comunale 2013 non trattenute), possono essere inseriti o modificati sulla finestra ‘Dettaglio dati relativi ai Conguagli’, presente sul servizio ‘Parte B – Irpef’. I dati in questione vengono totalizzati sul rigo SS4 a condizione che nel punto 207 della parte B (causa), sia stato indicato manualmente il codice ‘8’. GESTIONE QUADRI – PROSPETTI ST / SV / SX Sul servizio per la gestione dei ‘Versamenti’, suddiviso nelle sezioni ‘Erario ST/1’ – ‘Regioni ST/2’ – ‘Comuni SV’, i tributi risultano ordinati per periodo di competenza e codice tributo. Tramite il servizio ‘Riepiloghi – Prospetto SX’ sono gestiti i dati richiesti sul quadro SX, corrispondente al riepilogo dei crediti e delle compensazioni inerenti al sostituto d’imposta. Sui servizi relativi ai prospetti ST – SV – SX, sono disponibili i pulsanti per spostarsi sulla videata precedente o successiva (‘Indietro’ / ‘Avanti’), ed eventualmente all’inizio o alla fine dell’elenco (‘Inizio’ / ‘Fine’). Sui prospetti ST – SV, in corrispondenza di ogni versamento, è disponibile il campo ‘Tipo Tributo’, tramite il quale è possibile impostare la condizione di ‘Definitivo’ a livello di singolo tributo. Precisiamo che tale indicazione non è obbligatoria: impostare la condizione di ‘Definitivo’ su determinati versamenti, serve esclusivamente a "proteggere" gli stessi versamenti in caso di rigenerazione dei dati. Di conseguenza, l’indicazione del ‘Definitivo’ è utile soltanto se si ha necessità di inserire manualmente alcuni tributi (ad esempio quelli relativi al lavoro autonomo): in tal modo, si eviterà che gli stessi tributi vadano persi nel caso in cui vengano successivamente generati altri tributi dall’archivio Paghe. ATTENZIONE: Sui servizi relativi ai prospetti ST – SV – SX, il pulsante ‘Elimina’ ha l’effetto di cancellare TUTTI i dati presenti nel prospetto in questione, compresi quelli riportati nelle videate precedenti o successive, senza alcuna distinzione in merito alla condizione indicata nel campo ‘Tipo Tributo’ (vengono quindi cancellati anche i tributi "definitivi"). Ricordiamo che, sui servizi relativi ai prospetti ST – SV, è disponibile il campo ‘Soggetto Estinto’, in corrispondenza di ogni singolo tributo: tramite tale campo può essere indicato un sostituto d’imposta diverso dal dichiarante. |
(acred533) |
MODELLO 770 / 2014 – GENERAZIONE DATI
Nei paragrafi seguenti sono descritte, in modo dettagliato, le varie sezioni del modello 770 generate automaticamente tramite la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, il cui utilizzo è descritto al precedente paragrafo MODELLO 770 / 2014. Ricordiamo che è opportuno abilitare contemporaneamente (sullo stesso lancio della procedura) tutte le sezioni relative ai redditi da lavoro dipendente. Il quadro relativo al lavoro autonomo ed i prospetti ST / SV / SX possono essere abilitati sullo stesso lancio in cui vengono trasferite le sezioni relative al lavoro dipendente, oppure su lanci separati. GENERAZIONE DATI IRPEF / INPS / FAMILIARI La procedura di generazione produce diversi elenchi dei soggetti trattati: dati fiscali (‘lis770.Irpef.2013’), presenza di redditi corrisposti da altri sostituti (‘lis770.Conguagli.2013’), presenza di familiari a carico (‘lis770.FamCarico.2013’), dati previdenziali Inps (‘lis770.Inps.2013’), dati previdenziali Inpdap (‘lis770.Inpdap.2013’), errori e segnalazioni varie (‘err770.Irpef.2013’). Relativamente ai dati Inps, viene evidenziato se si tratta di collaboratori o di dipendenti. Al lancio della procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, occorre impostare l’opzione relativa al punto 251 della parte B, disponibile sulla finestra Opzioni Trattamento Dati, secondo la stessa modalità adottata per la stampa del modello CUD (aggiornamento di febbraio 2014 Acred525). Ricordiamo che tale opzione riguarda l’esposizione delle somme erogate per incremento della produttività, in caso di mancata applicazione della detassazione. Sulla finestra Opzioni Trattamento Dati, è possibile indicare anche il Codice Fiscale dell’Ente o Cassa destinatario dei contributi per assistenza sanitaria integrativa. Il codice fiscale indicato al lancio della procedura, viene memorizzato nell’archivio anagrafico del percipiente (vedi precedente punto GESTIONE QUADRI – LAVORO DIPENDENTE), a condizione che il campo corrispondente non risulti già compilato (il dato in questione viene ripreso automaticamente dal modello 770 dell’anno precedente). La suddetta modalità di compilazione, tuttavia, comporta la necessità di effettuare lanci separati della procedura di generazione dei dati, in quanto occorre selezionare le singole aziende sulle quali deve essere riportato il codice fiscale di un determinato ente. In alternativa alla modalità sopra descritta, a partire da quest’anno è possibile inserire preventivamente i codici fiscali degli Enti o Casse destinatarie dei contributi a fine assistenziale, associandoli ai singoli CCNL applicati. Sulla procedura Generazione da archivi Paghe, al momento del trasferimento dei dati IRPEF, per considerare il codice fiscale dell’ente inserito sulla tabella ‘Enti Assistenziali Contrattuali’ occorre NON compilare il campo ‘Codice Fiscale dell’Ente o Cassa’, sulla finestra Opzioni Trattamento Dati. In tale ipotesi, per ciascun percipiente viene considerato (se presente nella tabella Enti Assistenziali Contrattuali) il codice fiscale dell’ente collegato al contratto applicato. Se, per una particolare azienda, si ha necessità di attribuire il codice fiscale di un ente diverso da quello inserito nella tabella ‘Enti Assistenziali Contrattuali’, è sufficiente effettuare un lancio separato della procedura di generazione dati, selezionando soltanto tale azienda e indicando il codice fiscale dell’ente sulla finestra Opzioni Trattamento Dati. Ricordiamo inoltre che, tramite le opzioni previste sulla stessa finestra, è anche possibile ottenere l’annullamento del codice fiscale dell’ente (a tale scopo occorre indicare ‘00000000000’ nel campo previsto sulla finestra). Ricordiamo infine che, nella fase di stampa o invio telematico, il codice fiscale dell’ente viene riportato, al punto 133 della parte B, soltanto nel caso in cui risultino presenti i corrispondenti contributi al punto 132. Non rappresenta quindi un problema che il campo ‘Codice fiscale enti o casse assistenziali’, sulla finestra anagrafica del percipiente, risulti compilato anche sui soggetti per i quali non vengono versati i corrispondenti contributi. Sempre sulla finestra Opzioni Trattamento Dati, è possibile indicare Codice Sede, corrispondente al punto 20 della parte A; anche tale dato viene memorizzato nell’archivio anagrafico del percipiente. Ricordiamo che il Codice Sede deve essere indicato soltanto se è stato compilato il corrispondente campo del modello CUD (aggiornamento Acred525). Occorre sottolineare che i dati fiscali e previdenziali, riportati nelle sezioni IRPEF / FAMILIARI / INPS Dipendenti / INPS Collaboratori / INPDAP del modello 770, corrispondono a quelli presenti nelle analoghe sezioni del modello CUD, visibili sui servizi ‘CUD – Irpef / Familiari / Inps Dipendenti / Inps Collaboratori / Inpdap’. E’ quindi possibile fare riferimento alla documentazione relativa al modello CUD/2014 (aggiornamento Acred525) per quanto riguarda le modalità di calcolo e di esposizione dei singoli dati. Relativamente alle addizionali regionale e comunale, sul modello 770 vengono riportati anche alcuni dati non richiesti sul modello CUD (i dati in questione sono stati comunque predisposti al momento della generazione del CUD). In particolare, sul 770 vengono riportate le rate relative all’anno precedente (2012) trattenute nel corso dell’anno 2013 (punti 7 e 9), oltre alle addizionali relative all’anno 2013 trattenute in caso di cessazione (o per altri motivi – punti 8 e 12). In presenza di redditi erogati da altri sostituti, il codice fiscale dell’altro sostituto d’imposta (punto 206) viene rilevato dal servizio ‘Dipendente – Altri Dati’. Nel caso in cui si tratti di un precedente rapporto di lavoro, inserito tramite il servizio ‘Anno Corrente’, nella causa del conguaglio (punto 207) viene riportato ‘6’ (richiesta di conguaglio da parte del dipendente). Se, invece, si tratta di redditi corrisposti da terzi, inseriti tramite le apposite voci nel mese del conguaglio, nella causa viene riportato il codice ‘3’ (indennità erogata dall’Inail). In entrambi i casi, nel tipo di reddito (punto 208) viene riportato il codice ‘1’ (redditi per i quali spettano le detrazioni). Ovviamente, occorre intervenire sul punto 207, nel caso in cui il codice riportato in automatico non corrisponda alla reale motivazione del conguaglio. I dati relativi ai redditi erogati da altri sostituti vengono gestiti sulla finestra ‘Dettaglio dati relativi ai Conguagli’, sul servizio ‘Parte B – Irpef’. Ricordiamo che, sulla stessa finestra, occorre compilare il punto 207 (causa) anche in presenza di un "passaggio diretto" (passaggio di un dipendente da un datore di lavoro ad un altro, senza interruzione del rapporto): in tale situazione, sulla dichiarazione del sostituto cedente deve essere indicato manualmente il codice ‘8’ nel punto 207. Ricordiamo che, nella sezione relativa ai compensi anni precedenti soggetti a tassazione separata (campi da 351 a 362), vengono riportati automaticamente gli arretrati previsti in diversi rinnovi contrattuali. Per quanto riguarda la sezione relativa alla detassazione D.L. 93/08, occorre fare riferimento alla documentazione relativa al modello CUD (aggiornamento Acred525). In particolare, è necessario considerare l’opzione prevista per la compilazione del punto 251, presente sulla finestra Opzioni Trattamento Dati: tale opzione deve essere obbligatoriamente impostata secondo la stessa modalità adottata al momento della stampa del modello CUD. Vengono compilati i campi relativi agli altri redditi e all’abitazione principale considerati nel calcolo delle detrazioni (punti 140 e 141). I redditi in questione corrispondono a quelli inseriti manualmente nella sezione Annotazioni del servizio ‘CUD – Irpef’, riportati sulla stampa del modello CUD con codice annotazione ‘AO’. Sul servizio relativo ai dati fiscali (‘Parte B – Irpef’), figurano i codici delle annotazioni obbligatorie (punti da 601 a 654). Tali campi vengono compilati automaticamente dalla procedura di generazione dei dati, tenendo conto anche delle eventuali annotazioni inserite manualmente sui servizi del modello CUD (se rientrano tra quelle obbligatorie). Relativamente ai dati previdenziali Inps dei dipendenti, ricordiamo che vengono automaticamente scartate, al momento del trasferimento verso il modello 770, le eventuali sezioni sulle quali non risulta barrata la casella dell’Ente pensionistico. GENERAZIONE DATI INAIL La procedura di generazione dei dati produce un elenco dei soggetti trattati (‘lis770.Inail.2013’), comprensivo dei soci e collaboratori gestiti solo ai fini Inail, ed una lista di errori e segnalazioni varie (‘err770.Inail.2013’). Relativamente ai dipendenti assicurati Inail, segnaliamo che, per ogni quadro esistente nella sezione Inps, viene generato un corrispondente quadro nella sezione Inail. Ricordiamo che i casi in cui risultano presenti diverse sezioni Inps sono molto limitati (spostamento del dipendente tra due diverse posizioni previdenziali). Per i soggetti diversi dai dipendenti, viene compilata automaticamente la qualifica Inail (punto 33 della parte C) con le seguenti opzioni: socio di impresa non artigiana (‘E’) , associato in partecipazione (‘F’), collaboratore familiare di impresa non artigiana (‘G’), collaboratore di impresa familiare non artigiana (‘H’). Vengono considerate artigiane le aziende per le quali è stata barrata la casella ‘Ditta Artigiana’, sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’. Nel caso in cui, per un soggetto, sia stata inserita una diversa qualifica Inail sulla dichiarazione dell’anno precedente, il codice qualifica attribuito viene mantenuto anche per l’anno corrente. Per quanto riguarda i collaboratori che percepiscono compensi (compresi gli amministratori), viene attribuita la qualifica ‘E’ esclusivamente nel caso in cui il soggetto risulti essere anche un socio dell’azienda (opzione ‘Socio’ nel campo ‘Tipo di Rapporto’, sul servizio ‘Dipendente – Inquadramento Contrattuale’). GENERAZIONE DATI TFR La procedura di generazione dei dati produce un elenco dei dipendenti trattati (‘lis770.Tfr.2013’) ed una lista di errori e segnalazioni varie (‘err770.Tfr.2013’). Sulla procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, nella finestra Opzioni Trattamento Dati, è disponibile l’opzione relativa ai punti 402 e 406 della parte B, prevista anche sulla stampa del modello CUD (aggiornamento di febbraio 2014 Acred525). Ricordiamo che tale opzione consente di indicare gli eventuali anticipi di Tfr erogati in anni precedenti e le corrispondenti ritenute (punti 402 e 406), anche in assenza di erogazioni di Tfr nell’anno corrente (punto 401). I dati trasferiti vengono rilevati dal servizio ‘CUD – TFR’: ricordiamo che tutti i dati relativi al Tfr sono stati predisposti al momento della generazione del modello CUD (aggiornamento di febbraio 2014 Acred525). Per quanto riguarda la compilazione dei dati relativi al Tfr Accantonato (punti da 409 a 413) valgono le indicazioni riportate nell’aggiornamento relativo al modello CUD (Acred525). Ricordiamo che i dati in questione risultano compilati per tutti i dipendenti, anche in assenza di erogazioni di Tfr. Gli altri campi della sezione Tfr, invece, risultano compilati solo in caso di erogazione di Tfr (o altre indennità soggette a tassazione separata) nell’anno di competenza. Il punto 439 (Tfr maturato al 31/12/2000) è compilato con la somma dei campi ‘Fondo al 31/12/2000’ e ‘Anticipi al 31/12/2000’ presenti nella sezione Tfr Maturato del servizio CUD – TFR; nello stesso punto 439 viene sommato anche il campo ‘Accantonamento Previdenza Complementare al 2000’ presente nella sezione Altri Dati del servizio CUD – TFR. Ricordiamo che l’importo relativo al Tfr erogato nell’anno maturato a partire dal 1/1/2001 (punto 462) non comprende la rivalutazione maturata nello stesso periodo ed assoggettata ad imposta sostitutiva. La stessa rivalutazione viene indicata in un apposito punto (511) al netto dell’imposta sostitutiva. Precisiamo che, in caso di anticipo, la rivalutazione maturata dal 2001 non viene considerata inclusa nel Tfr erogato (anche al momento dell’elaborazione della busta paga); di conseguenza, la stessa rivalutazione non viene decurtata dall’importo dell’anticipo indicato al punto 462. Il periodo di commisurazione relativo al Tfr maturato fino al 2000 viene riportato automaticamente ai punti 435 / 437 / 438, mentre il periodo relativo al Tfr maturato dal 2001 viene indicato, sempre in automatico, ai punti 457 / 459 / 460. La stessa distinzione, tra la parte maturata fino al 2000 e quella maturata dal 2001, è prevista anche per l’indicazione degli eventuali anticipi erogati in anni precedenti (punti 444 e 466). In questo caso, la compilazione automatica è possibile a condizione che gli anticipi in questione siano stati erogati in periodi elaborati tramite la procedura paghe – in caso contrario occorrerà intervenire per suddividere il totale degli anticipi tra i due periodi. Per quanto riguarda le altre indennità soggette a tassazione separata (indennità di preavviso e altre erogazioni relative alla cessazione del rapporto), segnaliamo che la ripartizione tra i punti 449 e 469 viene effettuata automaticamente, secondo il criterio indicato nelle istruzioni ministeriali, ossia in proporzione al Tfr maturato in ciascun periodo. Precisiamo che le eventuali indennità erogate ai collaboratori, in forma di trattamento di fine mandato, non vengono riportate automaticamente sul modello 770: tali somme devono essere inserite dall’Utente, seguendo le modalità indicate nelle istruzioni ministeriali (occorre utilizzare i campi relativi alle altre indennità). A partire da quest’anno, in caso di erogazione diretta, da parte dell’Inps, del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria (capienza insufficiente sulle quote di Tfr e sui contributi del mese di erogazione), nella dichiarazione compilata dal datore di lavoro occorre barrare la casella 454 e riportare, al punto 462, la sola parte di Tfr eventualmente erogato dal datore di lavoro. Nei casi interessati, la suddetta modalità compilazione deve essere impostata dall’Utente. Nelle istruzioni ministeriali è indicato il criterio di compilazione dei campi relativi alle date di inizio e fine rapporto, da adottare in particolari condizioni: in sostanza, tali date devono sempre coincidere con il periodo di commisurazione. Ricordiamo, infine, che in caso di decesso del dipendente, con corresponsione del Tfr agli eredi, i punti 512 / 513 / 514 devono essere compilati manualmente, seguendo le modalità indicate nelle istruzioni ministeriali. GENERAZIONE DATI ASSISTENZA FISCALE La procedura di generazione dei dati produce un elenco dei dipendenti trattati (‘lis770.AssFiscale.2013’) ed una lista di errori e segnalazioni varie (‘err770.AssFiscale.2013’). Tra le segnalazioni, vengono riportati anche i soggetti per i quali non risulta concluso il conguaglio, in busta paga, delle somme a debito o a credito da 730. In generale, tutti i dati richiesti vengono compilati automaticamente, ad eccezione delle somme derivanti da eventuali rettifiche (campi da 121 a 146). Inoltre, nei casi previsti, è necessario compilare i campi 98 (conguaglio tardivo) / 99 (rettificativo) / 100 (integrativo) / 101 (non liquidabile). Se è stata richiesta una riduzione del secondo o unico acconto, occorre barrare le caselle 107 / 111 / 116 / 120. In caso di conguaglio non effettuato o non completato (condizione segnalata dalla procedura di generazione dati) occorre indicarne il motivo nel campo 147. Ricordiamo che i campi relativi agli ‘Importi effettivamente trattenuti’ (5, 14, 23, 34, 45, 56, 65, 74, 83, 92, 106 e 115) vengono compilati riportando il totale delle corrispondenti somme a debito (dichiarante + coniuge). Secondo le istruzioni ministeriali, nei campi in questione dovrebbe essere indicata l’eventuale differenza tra debito e credito relativi alla stessa imposta, nel caso in cui, al momento della trattenuta in busta paga, sia stata effettuata una compensazione diretta tra le somme di competenza del dichiarante e del coniuge. Nella gestione prevista dalla procedura, invece, debiti e crediti da 730 vengono sempre gestiti separatamente, per quanto riguarda la trattenuta ed il rimborso in busta paga: di conseguenza, nei campi relativi agli ‘Importi effettivamente trattenuti’ deve essere riportato il totale delle somme a debito. Relativamente al secondo acconto Irpef, precisiamo che, nei campi 103 / 106 / 108, viene riportato il valore rideterminato secondo le modalità indicate nell’aggiornamento di ottobre 2013 Acred510 (aumentato da 99 a 100 punti percentuali). Il soggetto che ha effettuato l’assistenza fiscale (CAF o Professionista) può essere selezionato tramite la finestra prevista sul campo ‘Numero iscrizione albo CAF o codice Professionista’. Attraverso la stessa finestra, è anche possibile inserire o modificare i dati relativi ai singoli CAF o Professionisti da indicare sul modello 770/2014. Per ciascun percipiente presente nella parte D del modello 770, occorre indicare il CAF o il Professionista che hanno svolto l’assistenza fiscale, unitamente alla data di ricezione del modello 730-4 (punto 199). Nel caso in cui l’assistenza sia stata svolta direttamente dal sostituto d’imposta, occorre invece barrare l’apposita casella (punto 196). Come nell’anno precedente, con l’aggiornamento relativo al mese di giugno rilasceremo la procedura di importazione, sul modello 770, del file telematico relativo al modello 730-4 ricevuto dal sostituto d’imposta.
GENERAZIONE DATI – LAVORO AUTONOMO La procedura di generazione dei dati produce un elenco dei soggetti trattati (‘lis770.LavAutonomo.2013’) ed una lista di errori e segnalazioni varie (‘err770.LavAutonomo.2013’). La procedura considera esclusivamente i soggetti inquadrati come associati in partecipazione oppure come autonomi occasionali (campo Lavoro Autonomo sul servizio Dipendente – Inquadramento Contrattuale). Ricordiamo che, nel campo 19 del modello 770 (sezione lavoro autonomo), per gli associati in partecipazione viene indicata la causale ‘C’, mentre per gli autonomi occasionali viene indicata la causale ‘M’. GENERAZIONE DATI – PROSPETTI ST / SV / SX La procedura di generazione dei dati produce un elenco delle aziende trattate (‘lis770.ST-SV-SX.2013’), ed una lista di errori e segnalazioni varie (‘err770.ST-SV-SX.2013’). Sull’elenco, viene indicata la presenza dei singoli prospetti. Come indicato al precedente punto GESTIONE QUADRI – PROSPETTI ST / SV / SX, al momento della generazione dei prospetti ST – SV vengono annullati tutti i tributi presenti in archivio, ad eccezione di quelli aventi la condizione di ‘Definitivo’ o ‘Importato’. E’ comunque possibile annullare i tributi "importati", selezionando l’apposita opzione disponibile sulla procedura di generazione dati. Le ritenute fiscali relative all’anno 2013, versate entro il 16/02/14, sono riportate sui seguenti quadri:
Relativamente ai dati generati sui prospetti ST – SV – SX, riportiamo le seguenti precisazioni :
Segnaliamo che può essere necessario correggere gli importi riportati automaticamente sui prospetti ST – SV, nel caso in cui siano state modificate le somme da versare o da compensare, sia operando sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, sia intervenendo direttamente sull’Archivio Tributi (ad esempio per recuperare un versamento in eccesso). ATTENZIONE: Occorre tenere presente che la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ compila il prospetto SX esclusivamente in relazione ai crediti derivanti dalla procedura Paghe, compresi quelli riportati dall’anno precedente. Di conseguenza, gli eventuali crediti residui presenti sul modello 770 dell’anno precedente, se derivanti da gestioni extra-Paghe (lavoro autonomo o altro), devono essere riportati manualmente sul prospetto SX relativo all’anno corrente. Nel caso in cui il credito residuo derivante dall’anno precedente (2012) sia stato inserito manualmente sull’Archivio Tributi, utilizzando i codici tributo 6781 (lavoro dipendente) o 6782 (lavoro autonomo), occorre intervenire sul prospetto SX per indicare l’avvenuta compensazione tramite modello F24 (colonna 3 dei righi da SX5 a SX30). Fanno eccezione i crediti dell’anno precedente relativi alle addizionali e all’imposta sostitutiva sul Tfr, descritti nei punti precedenti. Sul prospetto SX viene compilato automaticamente il rigo SX37, con le informazioni relative all’eventuale credito da anticipo di tassazione sul Tfr. Per la compilazione si fa riferimento ai dati presenti sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’:
Ricordiamo che, secondo le istruzioni ministeriali, i righi da SX5 a SX30 devono essere compilati soltanto nel caso in cui siano avvenute delle compensazioni tra enti diversi, oppure se figura un credito residuo su enti diversi dall’Erario. A questo scopo, è disponibile un’apposita opzione che permette di escludere i righi in questione dall’invio telematico e dalla stampa del modello. Tale opzione viene attivata automaticamente, nei casi previsti, dalla procedura di generazione dei dati. |
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MODELLO 770 / 2014 – STAMPE DI CONTROLLO
Dopo aver eseguito le fasi indicate al precedente punto MODELLO 770 / 2014, è possibile utilizzare la procedura ‘770 : Stampe di controllo’, allo scopo di effettuare alcune verifiche sulla coerenza dei dati presenti nel modello 770. CONTROLLO RITENUTE E VERSAMENTI Sulla procedura ‘770 : Stampe di controllo’, selezionare il programma ‘CON770XY’ nel campo ‘Programma da eseguire’, scegliendo il tipo di controllo da effettuare. E’ possibile verificare sia la corrispondenza tra i versamenti presenti sui prospetti ST – SV e quelli risultanti dal modello F24 (Archivio Tributi), sia la coerenza tra le ritenute presenti sui prospetti ST – SV e quelle indicate nei quadri dei percipienti. Ovviamente, consigliamo di effettuare entrambi i controlli. Il controllo dei prospetti ST – SV rispetto al modello F24, produce la stampa ‘contr-770-modF24’. Il controllo dei prospetti ST - SV rispetto ai quadri dei percipienti, produce la stampa ‘contr-770-ritenute’. Occorre precisare che i casi segnalati dal programma ‘CON770XY’ non corrispondono necessariamente a delle condizioni di errore, ma rappresentano comunque alcune situazioni nelle quali è opportuno fare una verifica. CONTROLLO SINGOLI PERCIPIENTI Sulla procedura ‘770 : Stampe di controllo’, selezionare il programma ‘CON770DP’ nel campo ‘Programma da eseguire’. Il programma effettua un controllo sulle ritenute Irpef a tassazione ordinaria e a tassazione separata sul Tfr, confrontando i valori presenti nella parte B del quadro relativo ai redditi da lavoro dipendente, con i corrispondenti importi presenti sulle buste paga elaborate nel corso dell’anno di competenza. Dal controllo sono esclusi tutti i periodi non elaborati, anche nel caso in cui siano state inserite alcune somme tramite il servizio ‘Cedolini – Anno Corrente’. Il programma genera anche la stampa ‘segna-770-percip’, sulla quale sono segnalate altre eventuali condizioni rilevanti ai fini del modello 770, quali ad esempio la condizione di modello CUD disabilitato o "forzato". Viene inoltre generata la stampa ‘assfisc-770-percip’, sulla quale sono segnalate eventuali incongruenze relative ai dati derivanti dal conguaglio del 730: a tale scopo, vengono confrontate le informazioni presenti nella parte B (esposte anche sul modello CUD) con quelle, più dettagliate, riportate nella parte D (assistenza fiscale). CONTROLLO CREDITI RESIDUI Sulla procedura ‘770 : Stampe di controllo’, selezionare il programma ‘STASX770’ nel campo ‘Programma da eseguire’. Il programma genera un elenco dei crediti residui presenti sul prospetto SX, rigo SX4, riportando in stampa:
Sulla stampa generata (‘crediti-770-SX’), inoltre, vengono segnalati i casi in cui il credito presente nella colonna 2 dell’anno corrente non corrisponde al credito presente nella colonna 6 dell’anno precedente. |