TFR: RIVALUTAZIONE

Gennaio 2024
(acred878)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.

Il procedimento da adottare, per riepilogare e rivalutare il TFR, è lo stesso degli anni precedenti: una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, è necessario rielaborare i cedolini relativi allo stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2023, sul servizio ‘Amministratore: Tabella Indici Istat’, disponibile sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna ‘Rivalutazione’ indicando 5 cifre decimali, alla data di decorrenza ‘01/01/2023’.

  2. Annullare la condizione di “elaborato” relativa al mese di dicembre 2023, tramite la procedura Annulla Elaborazione Dicembre, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Anno da Annullare’ indicare ‘2023’.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2023, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ impostare l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’). Inoltre, occorre abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24, impostando opportunamente le opzioni disponibili nel campo ‘Trasferimento Tributi su F24’. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa ‘errelab.RLA’.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tale riguardo, si fa riferimento al campo Solo Gestione Inail, presente sul servizio Ditta – Abilitazione Paghe (comunque non si verificano problemi, se vengono rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

Ricordiamo che la procedura Rielaborazione Ditte, impostando l’opzione ‘X’ nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’, considera anche i cedolini già bollati, mantenendo la condizione di bollato e la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino trattato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell’azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su tale stampa sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di “elaborato” e procedere nuovamente ad una rielaborazione.

Attenzione: La stampa ‘errelab.RLA’ deve essere stampata e/o scaricata in formato pdf subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile tramite successivi lanci della procedura.

Nel caso in cui le buste paga di dicembre siano state elaborate PRIMA dell’aggiornamento Acred875 del 22/12/2023, per quanto riguarda i rapporti cessati nel mese di dicembre, si potrebbe ottenere differenza sul netto, dovuta alle nuove aliquote delle addizionali comunali rilasciate con il suddetto aggiornamento (in caso di cessazione, le addizionali vengono trattenute immediatamente). Se si verifica tale eventualità, è possibile ottenere il netto precedente impostando la necessaria “forzatura” sulle voci interessate (eventualmente contattare l’assistenza). Naturalmente, le addizionali vengono ricalcolate anche in assenza della cessazione: in tal caso, se dovessero differire da quelle calcolate in precedenza, non provocherebbero alcuna differenza sul netto: le addizionali ricalcolate secondo le nuove aliquote, in assenza della cessazione, verranno trattenute a rate nell’anno successivo e riportate sulla Certificazione Unica relativa all’anno 2023 (CU/2024).

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva, riportato sul tributo 1713 (vedi Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi).
In presenza di un saldo a credito dell’imposta sostitutiva, l’importo del credito viene trasferito sul codice tributo 6781 (ricordiamo che la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 13 del 10/02/2015 ha stabilito che il tributo 1713 deve essere utilizzato esclusivamente per le somme a debito).

ATTENZIONE: Per poter aggiornare l’Archivio Tributi in relazione al saldo dell’imposta sostitutiva (tributi 1713 / 6781), al momento della rielaborazione del mese di dicembre, la scadenza del 16/01/2024 deve essere chiusa in modo definitivo, mentre la scadenza del 16/02/2024 non deve essere chiusa (o almeno non in modo definitivo).

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre, sulla procedura Rielaborazione Ditte è possibile abilitare la stampa della nota contabile riepilogativa annuale (in alternativa, tale stampa può essere prodotta successivamente, tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Una volta calcolata la rivalutazione del Tfr, infatti, la nota contabile può essere prodotta nella modalità ‘Annuale con Residui’: in tal modo, sulla stampa viene indicato l’accantonamento del Tfr esercizio (se accantonato presso l’azienda), costituito dalle quote maturate nell’anno corrente e dalla rivalutazione del fondo relativo all’anno precedente. Inoltre, viene indicata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell’anno di competenza, comprensiva di quella determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell’anno (già indicata sulle note contabili mensili). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell’importo accantonato presso tale fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva viene evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr nel mese di dicembre (per la generalità dei dipendenti, l’imposta verrà recuperata con la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio 2024).

Ricordiamo che, tramite l’opzione ‘Annuale con Residui’, vengono evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (se prevista), alle ferie ed ai permessi non usufruiti, con i corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo di ferie e permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/2023, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.

Ricordiamo infine che, sulla nota contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo ai ratei mensili di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l’opzione ‘Mensile con Ratei’. Quest’ultima modalità è in genere consigliata per calcolare il costo del personale (rispetto al criterio dei “residui”), in quanto consente di rilevare il costo secondo gli stessi criteri devono essere applicati nel calcolo delle deduzioni Irap.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI – CASI PARTICOLARI
Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
Nei casi in questione, le operazioni da effettuare in occasione dell’elaborazione del mese di dicembre sono state documentate anche con l’aggiornamento Acred875 del 22/12/2023.

Caso 1 – Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell’indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l’elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – in tal caso, indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Nel caso in cui l’azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l’indicazione del coefficiente presunto, sulle voci 718 / 713 / 71A, garantisce da eventuali problemi al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato “forzato” il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il coefficiente presunto, consigliamo di contattare l’assistenza per ricevere le indicazioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 – Cessazione nel mese di dicembre con erogazione del Tfr nell’anno successivo
In questo caso, con l’elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l’erogazione dello stesso Tfr avvenga nell’anno successivo. Il riepilogo del Tfr è necessario ai fini contabili e, inoltre, serve a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili al punto 3.5, in corrispondenza dell’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ (viene riportato il valore ‘2’ nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l’opzione ‘Blocca la liquidazione del Tfr’ (corrispondente al valore ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità sopra descritta.

NOTA: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si intende applicare la tassazione sul Tfr in vigore nell’anno successivo, ricordiamo che occorre erogare lo stesso Tfr con la busta paga del mese di gennaio.

RATEIZZAZIONE DEL TFR
Ricordiamo che è disponibile un metodo automatico di rateizzazione del Tfr, tramite il quale è possibile liquidare il Tfr suddividendolo in più “rate”, nei mesi successivi alla cessazione (aggiornamento di ottobre 2016 Acred623).

Nel caso in cui la rateizzazione del Tfr sia stata attivata nel mese di dicembre, impostando la voce 75N sulle presenze dello stesso mese, con l’elaborazione del cedolino di dicembre il Tfr sarà rivalutato utilizzando l’indice Istat di novembre se la cessazione è avvenuta entro il 15 dicembre, oppure utilizzando l’indice di dicembre se la cessazione è avvenuta dopo il 15 dicembre. Per i rapporti cessati nella seconda metà di dicembre, nel caso in cui sia stata impostata la voce 75N, occorre effettuare il procedimento di rivalutazione descritto ai precedenti punti A / B / C: l’importo del Tfr da erogare a rate risulterà perciò aumentato a causa della rivalutazione. Tuttavia, sebbene si tratti di rapporti cessati, il netto in busta non cambierà a seguito della rielaborazione del mese di dicembre, in quanto la voce 75N provvede a bloccare l’erogazione del Tfr.

Per quanto riguarda i rapporti cessati nei mesi precedenti a dicembre, sui quali è stata attivata la rateizzazione del Tfr impostando la voce 75N nel mese di cessazione, ricordiamo che NON occorre elaborare il mese di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr (tale operazione era invece necessaria con il vecchio metodo di rateizzazione).
È comunque possibile che, nel mese di dicembre, si debba erogare una rata di Tfr tramite la voce 75R. A tale proposito, ricordiamo che, sulla busta paga di dicembre, viene sempre effettuato il conguaglio fiscale: nella situazione sopra descritta, quindi, occorre bloccare il conguaglio fiscale, selezionando la voce 605 dall’elenco delle voci disponibili al punto 4.1 ‘Conguaglio anno corrente’, in corrispondenza dell’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Infine, precisiamo che, se si sta ancora erogando un Tfr rateizzato con il vecchio metodo non automatico (voce 722), occorre elaborare il cedolino di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr: a tale scopo vanno impostate le voci 710 con l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ e 605 con l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Gennaio 2024
(acred878)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (precedente paragrafo Rivalutazione tfr anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo a debito o a credito.
L’importo del saldo viene trasferito sull’Archivio Tributi, utilizzando il codice tributo ‘1713’ (se a debito) oppure ‘6781’ (se a credito) ed impostando la data scadenza al 16/02/2024.
Se la ditta ha un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr ed il saldo dell’imposta sostitutiva risulta a debito, viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo necessario a compensare il tributo ‘1713’.

Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità ‘Mensile con Ratei’ / ‘Mensile con Residui’ / ‘Annuale con Residui’, viene indicato il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del Tfr effettuata sul mese di dicembre, oltre allo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe prodotte a livello di centro di costo o di dipendente viene comunque riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato al paragrafo Rivalutazione tfr anno precedente).
Sulle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell’imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo dell’imposta sulla rivalutazione del Tfr rimasto in azienda. L’imposta sostitutiva a carico del Fondo sarà recuperata sulla denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio (o di gennaio, in caso di liquidazione del Tfr in tale mese). Nel caso in cui il Tfr accantonato al Fondo Tesoreria venga erogato nel mese di dicembre, l’imposta sostitutiva viene recuperata sulla denuncia Uniemens relativa allo stesso mese. Ricordiamo che la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria viene esposta sulla stessa denuncia UniEmens tramite la quale viene recuperata l’imposta sostitutiva (quindi sulla denuncia relativa al mese di dicembre / gennaio / febbraio, secondo i criteri sopra descritti).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere versato il saldo dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione del versamento dell’acconto (vedere comunicazione del 16/11/2023). Per le aziende in questione, occorre inserire il tributo 1713 sul servizio ‘Tributi per Competenza’ (menù Archivio Tributi), generando poi la stampa del modello F24 ed eventualmente il file per l’invio telematico dal servizio ‘Tributi per Scadenza’.
Inoltre, sulle aziende eventualmente non elaborate nel mese di novembre, occorre verificare l’importo del saldo dell’imposta sostitutiva, nel caso in cui le stesse aziende vengano poi elaborate nel mese di dicembre.

Dicembre 2023
(acred875)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio, invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2023. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16/02/2024).

Ricordiamo che, in presenza di un monte Tfr dell’anno precedente da rivalutare e in assenza della corrispondente rivalutazione (coefficiente non inserito sull’apposita tabella), viene emessa una segnalazione non bloccante al momento dell’elaborazione e della stampa del cedolino (aggiornamento di settembre 2018 Acred703).
Sui cedolini di dicembre, tale segnalazione viene emessa per tutti i dipendenti che hanno un monte Tfr dell’anno precedente, fino al momento in cui verrà inserito il coefficiente relativo al mese di dicembre. Precisiamo che, sulla segnalazione emessa, viene evidenziata l’eventuale presenza di un’erogazione del Tfr, differenziando il messaggio rispetto alla sola assenza della rivalutazione (senza erogazione). Come precisato più avanti, se il Tfr da rivalutare viene erogato, occorre inserire un indice Istat presunto o, in alternativa, posticipare l’erogazione al mese successivo.

ATTENZIONE: Per i rapporti di lavoro cessati nella seconda metà di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, al fine di ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le situazioni che si possono presentare al momento dell’elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci – punto 3.5 ‘Termine del rapporto’) oppure della voce 713 (nel caso in cui sia stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – sulla voce 713 occorre indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l’erogazione del Tfr venga effettuata sulla busta paga del mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 ‘Termine del rapporto’): in questo caso, occorre scegliere l’opzione ‘Effettua il riepilogo senza liquidazione’, in modo che, sulla voce 710, venga riportato il valore convenzionale ‘2’ nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come sopra descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2023
(comunicazione
16/11/2023
)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, da versare entro il 16/12/2023.

La gestione dell’acconto deve essere effettuata secondo le stesse modalità previste negli anni precedenti.

Per gestire l’acconto, è necessario che sia stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre sia già stato elaborato, occorrerà rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando ‘01/01/2023’ come Data Iniziale e ‘31/12/2023’ come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi l’opzione ‘Definitivo’: con l’opzione ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, comprensiva di eventuali segnalazioni; con l’opzione ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene anche memorizzato nell’archivio (il lancio in modalità ‘Definitivo’ è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell’acconto).
Nelle opzioni del programma ‘SOSTITFR’ occorre indicare il tasso di rivalutazione da utilizzare nel calcolo dell’acconto, sia in modalità ‘Provvisoria’ che ‘Definitiva’. A tale riguardo, facciamo presente che risulta generalmente corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell’anno precedente (metodo “storico”). In alternativa, è possibile indicare il tasso risultante dalla previsione per l’anno corrente (metodo “previsionale”), qualora si ritenga che il tasso dell’anno precedente si discosti eccessivamente dal tasso previsto per l’anno corrente.

Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, da convertire in pdf selezionando ‘A4 Orizzontale’ compresso 15.
Sulla stampa viene riportata l’indicazione dell’imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare “previsto”, ossia risultante dall’applicazione del tasso indicato nelle opzioni del programma, oppure “effettivo”, ossia calcolato con l’elaborazione di una busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell’acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all’intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell’anno).
Sulla stampa è indicato sia il valore dell’acconto calcolato a livello di singolo dipendente, sia il totale a livello di ditta.

Ricordiamo che l’imposta sostitutiva corrisponde al 17% della rivalutazione (aggiornamento di gennaio 2015 Acred555). L’acconto da versare entro il 16 dicembre corrisponde al 90% dell’imposta prevista.

Con il lancio in modalità ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene memorizzato sul servizio Cedolini – Residui Ditta, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto Calcolato’: tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all’elaborazione del mese di novembre.

Inoltre, l’acconto calcolato viene memorizzato anche a livello di singolo dipendente, riportandolo sempre sul servizio Cedolini – Residui Ditta. Su tale servizio, per il solo mese di ottobre, è possibile selezionare i singoli dipendenti, per visualizzare e/o modificare il valore dell’acconto a livello di dipendente. Per visualizzare nuovamente il totale a livello di ditta, è sufficiente annullare il codice matricola (indicare zero o spazio nel corrispondente campo e premere Ricerca).
In caso di modifica dell’acconto su uno o più dipendenti, è necessario aggiornare il totale a livello di ditta. A tale scopo, occorre posizionarsi nuovamente a livello di ditta e poi premere il pulsante ‘Totalizza’.

Con l’elaborazione del mese di NOVEMBRE, il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre, con la descrizione ‘Acconto Versato’ (sempre sul servizio Residui Ditta). Lo stesso valore viene quindi trasferito sull’Archivio Tributi, per il versamento tramite modello F24. Nel caso in cui si debba modificare il valore dell’acconto, è necessario intervenire sul mese di OTTOBRE (prima di elaborare il mese di novembre): il valore così modificato verrà considerato come “acconto da versare”, al momento dell’elaborazione del mese di novembre.

L’importo dell’acconto viene trasferito sull’Archivio Tributi, unitamente agli altri tributi derivanti dall’elaborazione del mese di novembre (abilitando l’opzione ‘Tributi su F24’ sulle procedure Elaborazione Mensile Ditte o Stampa Mensile Ditte). Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data scadenza 16/12/2023.
Sulle aziende che presentano un eventuale credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il codice tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva. Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio Cedolini – Residui Ditta.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese ‘12’ (e l’anno ‘2023’), come espressamente indicato nel comunicato dell’Agenzia delle Entrate del 14/02/2008.
Sulla Nota Contabile, l’acconto dell’imposta sostitutiva e l’eventuale credito sono evidenziati soltanto sulla stampa a livello di ditta, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Ricordiamo che il versamento dell’acconto da parte del sostituto d’imposta è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.
Di conseguenza, sulle aziende che versano il Tfr maturato al Fondo Tesoreria, il calcolo ed il versamento dell’acconto interessano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo. Ovviamente, sia la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, sia la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico dell’Inps. Il datore di lavoro è comunque tenuto a versare la suddetta imposta per conto dell’Inps, unitamente all’imposta a proprio carico (relativa al Tfr rimasto in azienda); l’imposta versata per conto dell’Inps viene poi recuperata, dal datore di lavoro, tramite il modello Uniemens.
Sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’, generata dal programma ‘SOSTITFR’, vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo ‘Ditta’) e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo ‘Inps’). Sul servizio Residui Ditta, viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell’acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell’Inps. Con l’elaborazione di novembre, il valore complessivo dell’acconto viene riportato sull’Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.

Le disposizioni Inps consentono di recuperare l’imposta sostitutiva a carico Inps (Fondo Tesoreria) operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell’acconto tramite la denuncia Uniemens di dicembre e quello del saldo tramite la denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell’imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Sulla procedura Paghe è stata adottata la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento tra la denuncia aziendale e le denunce individuali (si tratta dello stesso criterio precedentemente adottato sulle denunce DM10 / Emens – vedere aggiornamento Acred386 del 27/11/2009).
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulla denuncia Uniemens (sia individuale che aziendale) relativa al mese in cui avviene l’erogazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria.
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/2023, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr a carico dell’azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l’aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  1. Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) dovrà essere effettuata nuovamente.

  2. Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente l’acconto sul servizio ‘Tributi per periodo di competenza’. Una volta inserito l’acconto, occorre produrre il modello F24 (stampa o telematico) dal servizio ‘Tributi per scadenza’. Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ calcola comunque l’importo dell’acconto, riportandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’ e sul servizio Residui Ditta; tuttavia, dal momento che non viene elaborato il mese di novembre, il corrispondente tributo non viene trasferito automaticamente sull’Archivio Tributi.

NOTA: Nel caso l’acconto fosse stato calcolato prima della presente comunicazione (adottando le stesse modalità previste negli anni precedenti), precisiamo che il calcolo effettuato risulta valido, quindi NON occorre effettuarlo nuovamente.

Gennaio 2023
(acred848)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.

Il procedimento da adottare, per riepilogare e rivalutare il TFR, è lo stesso degli anni precedenti: una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, è necessario rielaborare i cedolini relativi allo stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2022, sul servizio ‘Amministratore: Tabella Indici Istat’, disponibile sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna ‘Rivalutazione’ indicando 5 cifre decimali, alla data di decorrenza ‘01/01/2022’.

  2. Annullare la condizione di “elaborato” relativa al mese di dicembre 2022, tramite la procedura Annulla Elaborazione Dicembre, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Anno da Annullare’ indicare ‘2022’.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2022, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ impostare l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’). Inoltre, occorre abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24, impostando opportunamente le opzioni disponibili nel campo ‘Trasferimento Tributi su F24’. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa ‘errelab.RLA’.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tale riguardo, si fa riferimento al campo Solo Gestione Inail, presente sul servizio Ditta – Abilitazione Paghe (comunque non si verificano problemi, se vengono rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

Ricordiamo che la procedura Rielaborazione Ditte, impostando l’opzione ‘X’ nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’, considera anche i cedolini già bollati, mantenendo la condizione di bollato e la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino trattato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell’azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su tale stampa sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di “elaborato” e procedere nuovamente ad una rielaborazione.

Attenzione: La stampa ‘errelab.RLA’ deve essere stampata e/o scaricata in formato pdf subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile tramite successivi lanci della procedura.

Nel caso in cui le buste paga di dicembre siano state elaborate PRIMA dell’aggiornamento Acred845 del 22/12/2022, per quanto riguarda i rapporti cessati nel mese di dicembre, si potrebbe ottenere differenza sul netto, dovuta alle nuove aliquote delle addizionali comunali rilasciate con il suddetto aggiornamento (in caso di cessazione, le addizionali vengono trattenute immediatamente). Se si verifica tale eventualità, è possibile ottenere il netto precedente impostando la necessaria “forzatura” sulle voci interessate (eventualmente contattare l’assistenza). Naturalmente, le addizionali vengono ricalcolate anche in assenza della cessazione: in tal caso, se dovessero differire da quelle calcolate in precedenza, non provocherebbero alcuna differenza sul netto: le addizionali ricalcolate secondo le nuove aliquote, in assenza della cessazione, verranno trattenute a rate nell’anno successivo e riportate sulla Certificazione Unica relativa all’anno 2022 (CU/2023).

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva, riportato sul tributo 1713 (vedi Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi).
In presenza di un saldo a credito dell’imposta sostitutiva, l’importo del credito viene trasferito sul codice tributo 6781 (ricordiamo che la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 13 del 10/02/2015 ha stabilito che il tributo 1713 deve essere utilizzato esclusivamente per le somme a debito).

ATTENZIONE: Per poter aggiornare l’Archivio Tributi in relazione al saldo dell’imposta sostitutiva (tributi 1713 / 6781), al momento della rielaborazione del mese di dicembre, la scadenza del 16/01/2023 deve essere chiusa in modo definitivo, mentre la scadenza del 16/02/2023 non deve essere chiusa (o almeno non in modo definitivo).

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre, sulla procedura Rielaborazione Ditte è possibile abilitare la stampa della nota contabile riepilogativa annuale (in alternativa, tale stampa può essere prodotta successivamente, tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Una volta calcolata la rivalutazione del Tfr, infatti, la nota contabile può essere prodotta nella modalità ‘Annuale con Residui’: in tal modo, sulla stampa viene indicato l’accantonamento del Tfr esercizio (se accantonato presso l’azienda), costituito dalle quote maturate nell’anno corrente e dalla rivalutazione del fondo relativo all’anno precedente. Inoltre, viene indicata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell’anno di competenza, comprensiva di quella determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell’anno (già indicata sulle note contabili mensili). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell’importo accantonato presso tale fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva viene evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr nel mese di dicembre (per la generalità dei dipendenti, l’imposta verrà recuperata con la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio 2023).

Ricordiamo che, tramite l’opzione ‘Annuale con Residui’, vengono evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (se prevista), alle ferie ed ai permessi non usufruiti, con i corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo di ferie e permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/2022, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.

Ricordiamo infine che, sulla nota contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo ai ratei mensili di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l’opzione ‘Mensile con Ratei’. Quest’ultima modalità è in genere consigliata per calcolare il costo del personale (rispetto al criterio dei “residui”), in quanto consente di rilevare il costo secondo gli stessi criteri devono essere applicati nel calcolo delle deduzioni Irap.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI – CASI PARTICOLARI
Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
Nei casi in questione, le operazioni da effettuare in occasione dell’elaborazione del mese di dicembre sono state documentate anche con l’aggiornamento Acred845 del 22/12/2022.

Caso 1 – Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell’indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l’elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – in tal caso, indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Nel caso in cui l’azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l’indicazione del coefficiente presunto, sulle voci 718 / 713 / 71A, garantisce da eventuali problemi al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato “forzato” il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il coefficiente presunto, consigliamo di contattare l’assistenza per ricevere le indicazioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 – Cessazione nel mese di dicembre con erogazione del Tfr nell’anno successivo
In questo caso, con l’elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l’erogazione dello stesso Tfr avvenga nell’anno successivo. Il riepilogo del Tfr è necessario ai fini contabili e, inoltre, serve a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili al punto 3.5, in corrispondenza dell’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ (viene riportato il valore ‘2’ nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l’opzione ‘Blocca la liquidazione del Tfr’ (corrispondente al valore ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità sopra descritta.

NOTA: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si intende applicare la tassazione sul Tfr in vigore nell’anno successivo, ricordiamo che occorre erogare lo stesso Tfr con la busta paga del mese di gennaio.

RATEIZZAZIONE DEL TFR
Ricordiamo che è disponibile un metodo automatico di rateizzazione del Tfr, tramite il quale è possibile liquidare il Tfr suddividendolo in più “rate”, nei mesi successivi alla cessazione (aggiornamento di ottobre 2016 Acred623).

Nel caso in cui la rateizzazione del Tfr sia stata attivata nel mese di dicembre, impostando la voce 75N sulle presenze dello stesso mese, con l’elaborazione del cedolino di dicembre il Tfr sarà rivalutato utilizzando l’indice Istat di novembre se la cessazione è avvenuta entro il 15 dicembre, oppure utilizzando l’indice di dicembre se la cessazione è avvenuta dopo il 15 dicembre. Per i rapporti cessati nella seconda metà di dicembre, nel caso in cui sia stata impostata la voce 75N, occorre effettuare il procedimento di rivalutazione descritto ai precedenti punti A / B / C: l’importo del Tfr da erogare a rate risulterà perciò aumentato a causa della rivalutazione. Tuttavia, sebbene si tratti di rapporti cessati, il netto in busta non cambierà a seguito della rielaborazione del mese di dicembre, in quanto la voce 75N provvede a bloccare l’erogazione del Tfr.

Per quanto riguarda i rapporti cessati nei mesi precedenti a dicembre, sui quali è stata attivata la rateizzazione del Tfr impostando la voce 75N nel mese di cessazione, ricordiamo che NON occorre elaborare il mese di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr (tale operazione era invece necessaria con il vecchio metodo di rateizzazione).
È comunque possibile che, nel mese di dicembre, si debba erogare una rata di Tfr tramite la voce 75R. A tale proposito, ricordiamo che, sulla busta paga di dicembre, viene sempre effettuato il conguaglio fiscale: nella situazione sopra descritta, quindi, occorre bloccare il conguaglio fiscale, selezionando la voce 605 dall’elenco delle voci disponibili al punto 4.1 ‘Conguaglio anno corrente’, in corrispondenza dell’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Infine, precisiamo che, se si sta ancora erogando un Tfr rateizzato con il vecchio metodo non automatico (voce 722), occorre elaborare il cedolino di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr: a tale scopo vanno impostate le voci 710 con l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ e 605 con l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Gennaio 2023
(acred848)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (Rivalutazione tfr anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo a debito o a credito.
L’importo del saldo viene trasferito sull’Archivio Tributi, utilizzando il codice tributo ‘1713’ (se a debito) oppure ‘6781’ (se a credito) ed impostando la data scadenza al 16/02/2023.
Se la ditta ha un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr ed il saldo dell’imposta sostitutiva risulta a debito, viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo necessario a compensare il tributo ‘1713’.

Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità ‘Mensile con Ratei’ / ‘Mensile con Residui’ / ‘Annuale con Residui’, viene indicato il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del Tfr effettuata sul mese di dicembre, oltre allo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe prodotte a livello di centro di costo o di dipendente viene comunque riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato al paragrafo Rivalutazione tfr anno precedente).
Sulle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell’imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo dell’imposta sulla rivalutazione del Tfr rimasto in azienda. L’imposta sostitutiva a carico del Fondo sarà recuperata sulla denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio (o di gennaio, in caso di liquidazione del Tfr in tale mese). Nel caso in cui il Tfr accantonato al Fondo Tesoreria venga erogato nel mese di dicembre, l’imposta sostitutiva viene recuperata sulla denuncia Uniemens relativa allo stesso mese. Ricordiamo che la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria viene esposta sulla stessa denuncia UniEmens tramite la quale viene recuperata l’imposta sostitutiva (quindi sulla denuncia relativa al mese di dicembre / gennaio / febbraio, secondo i criteri sopra descritti).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere versato il saldo dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione del versamento dell’acconto (vedere comunicazione del 21/11/2022). Per le aziende in questione, occorre inserire il tributo 1713 sul servizio ‘Tributi per Competenza’ (menù Archivio Tributi), generando poi la stampa del modello F24 ed eventualmente il file per l’invio telematico dal servizio ‘Tributi per Scadenza’.
Inoltre, sulle aziende eventualmente non elaborate nel mese di novembre, occorre verificare l’importo del saldo dell’imposta sostitutiva, nel caso in cui le stesse aziende vengano poi elaborate nel mese di dicembre.

Dicembre 2022
(acred845)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio, invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2022. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16/02/2023).

Ricordiamo che, in presenza di un monte Tfr dell’anno precedente da rivalutare e in assenza della corrispondente rivalutazione (coefficiente non inserito sull’apposita tabella), viene emessa una segnalazione non bloccante al momento dell’elaborazione e della stampa del cedolino (aggiornamento di settembre 2018 Acred703).
Sui cedolini di dicembre, tale segnalazione viene emessa per tutti i dipendenti che hanno un monte Tfr dell’anno precedente, fino al momento in cui verrà inserito il coefficiente relativo al mese di dicembre. Precisiamo che, sulla segnalazione emessa, viene evidenziata l’eventuale presenza di un’erogazione del Tfr, differenziando il messaggio rispetto alla sola assenza della rivalutazione (senza erogazione). Come precisato più avanti, se il Tfr da rivalutare viene erogato, occorre inserire un indice Istat presunto o, in alternativa, posticipare l’erogazione al mese successivo.

ATTENZIONE: Per i rapporti di lavoro cessati nella seconda metà di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, al fine di ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le situazioni che si possono presentare al momento dell’elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci – punto 3.5 ‘Termine del rapporto’) oppure della voce 713 (nel caso in cui sia stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – sulla voce 713 occorre indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l’erogazione del Tfr venga effettuata sulla busta paga del mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 ‘Termine del rapporto’): in questo caso, occorre scegliere l’opzione ‘Effettua il riepilogo senza liquidazione’, in modo che, sulla voce 710, venga riportato il valore convenzionale ‘2’ nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come sopra descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2022
(acred843)
PROGRAMMA ‘SOSTITFR’ – TASSO RIVALUTAZIONE

Ricordiamo che le indicazioni operative per determinare l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, in scadenza al 16/12/2022, sono state rilasciate con la comunicazione del 21/11/2022.

Come negli anni precedenti, a tale scopo occorre eseguire il programma ‘SOSTITFR’ (procedura Stampe Accessorie, 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando nei parametri il tasso di rivalutazione da utilizzare per il calcolo dell’acconto.

Con il presente aggiornamento, abbiamo previsto la possibilità di indicare un tasso di rivalutazione contenente 2 cifre intere (anziché 1 sola cifra intera), nei parametri del programma ‘SOSTITFR’.
A tale riguardo precisiamo che, se si intende adottare il “metodo storico”, il tasso da indicare corrisponderà a quello di dicembre 2021; in tal caso, il tasso in questione conterrà 1 sola cifra intera.
Se, invece, si intende adottare il “metodo previsionale”, il tasso da indicare nei parametri conterrà probabilmente 2 cifre intere, dal momento che il tasso effettivo di ottobre 2022 ha già superato il 9%.
In entrambi i casi, nel tasso da indicare su ‘SOSTITFR’ per il calcolo dell’acconto, è possibile riportare 4 cifre decimali.

Facciamo presente che, se il programma ‘SOSTITFR’ è già stato eseguito, indicando un tasso di rivalutazione con una sola cifra intera, NON occorre eseguirlo nuovamente. La modifica rilasciata con il presente aggiornamento è necessaria solo per gli Utenti che ritengono corretto indicare un tasso di rivalutazione con 2 cifre intere.

Novembre 2022
(comunicazione
21/11/2022
)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, da versare entro il 16/12/2022.
La gestione dell’acconto va effettuata secondo le stesse modalità previste negli anni precedenti.

Per gestire l’acconto, è necessario che sia stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, occorrerà rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando ‘01/01/2022’ come Data Iniziale e ‘31/12/2022’ come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi l’opzione ‘Definitivo’: con l’opzione ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, comprensiva di eventuali segnalazioni; con l’opzione ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene anche memorizzato nell’archivio (il lancio in modalità ‘Definitivo’ è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell’acconto).
Nelle opzioni del programma, deve essere impostato il tasso di rivalutazione da utilizzare nel calcolo dell’acconto (sia in modalità ‘Provvisorio’ che ‘Definitivo’): a tale riguardo, precisiamo che risulta generalmente corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell’anno precedente.

Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, da convertire in pdf selezionando ‘A4 Orizzontale’ compresso 15.
Sulla stampa viene riportata l’indicazione dell’imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare “previsto”, ossia risultante dall’applicazione del tasso indicato nelle opzioni del programma, oppure “effettivo”, ossia calcolato con l’elaborazione di una busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell’acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all’intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell’anno).
Sulla stampa è indicato sia il valore dell’acconto calcolato a livello di singolo dipendente, sia il totale a livello di ditta.

Ricordiamo che l’imposta sostitutiva corrisponde al 17% della rivalutazione (aggiornamento di gennaio 2015 Acred555). L’acconto da versare entro il 16 dicembre corrisponde al 90% dell’imposta prevista.

Con il lancio in modalità ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene memorizzato sul servizio Cedolini – Residui Ditta, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto Calcolato’: tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all’elaborazione del mese di novembre.

Inoltre, l’acconto calcolato viene memorizzato anche a livello di singolo dipendente, riportandolo sempre sul servizio Cedolini – Residui Ditta. Su tale servizio, per il solo mese di ottobre, è possibile selezionare i singoli dipendenti, per visualizzare e/o modificare il valore dell’acconto a livello di dipendente. Per visualizzare nuovamente il totale a livello di ditta, è sufficiente annullare il codice matricola (indicare zero o spazio nel corrispondente campo e premere Ricerca).
In caso di modifica dell’acconto su uno o più dipendenti, è necessario aggiornare il totale a livello di ditta. A tale scopo, occorre posizionarsi nuovamente a livello di ditta e poi premere il pulsante ‘Totalizza’.

Con l’elaborazione del mese di NOVEMBRE, il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre, con la descrizione ‘Acconto Versato’ (sempre sul servizio Residui Ditta). Lo stesso valore viene quindi trasferito sull’Archivio Tributi, per il versamento tramite modello F24. Nel caso in cui si debba modificare il valore dell’acconto, è necessario intervenire sul mese di OTTOBRE (prima di elaborare il mese di novembre): il valore così modificato verrà considerato come “acconto da versare”, al momento dell’elaborazione del mese di novembre.

L’importo dell’acconto viene trasferito sull’Archivio Tributi, unitamente agli altri tributi derivanti dall’elaborazione del mese di novembre (abilitando l’opzione ‘Tributi su F24’ sulle procedure Elaborazione Mensile Ditte o Stampa Mensile Ditte). Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data scadenza 16/12/2022.
Sulle aziende che presentano un eventuale credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il codice tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva. Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio Cedolini – Residui Ditta.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese ‘12’ (e l’anno ‘2022’), come espressamente indicato nel comunicato dell’Agenzia delle Entrate del 14/02/2008.
Sulla Nota Contabile, l’acconto dell’imposta sostitutiva e l’eventuale credito sono evidenziati soltanto sulla stampa a livello di ditta, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Ricordiamo che il versamento dell’acconto da parte del sostituto d’imposta è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.
Di conseguenza, sulle aziende che versano il Tfr maturato al Fondo Tesoreria, il calcolo ed il versamento dell’acconto interessano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo. Ovviamente, sia la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, sia la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico dell’Inps. Il datore di lavoro è comunque tenuto a versare la suddetta imposta per conto dell’Inps, unitamente all’imposta a proprio carico (relativa al Tfr rimasto in azienda); l’imposta versata per conto dell’Inps viene poi recuperata, dal datore di lavoro, tramite il modello Uniemens.
Sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’, generata dal programma ‘SOSTITFR’, vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo ‘Ditta’) e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo ‘Inps’). Sul servizio Residui Ditta, viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell’acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell’Inps. Con l’elaborazione di novembre, il valore complessivo dell’acconto viene riportato sull’Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.

Le disposizioni Inps consentono di recuperare l’imposta sostitutiva a carico Inps (Fondo Tesoreria) operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell’acconto tramite la denuncia Uniemens di dicembre e quello del saldo tramite la denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell’imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Sulla procedura Paghe è stata adottata la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento tra la denuncia aziendale e le denunce individuali (si tratta dello stesso criterio precedentemente adottato sulle denunce DM10 / Emens – vedere aggiornamento Acred386 del 27/11/2009).
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulla denuncia Uniemens (sia individuale che aziendale) relativa al mese in cui avviene l’erogazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria.
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/2022, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr a carico dell’azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l’aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  • Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) dovrà essere effettuata nuovamente.

  • Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente l’acconto sul servizio ‘Tributi per periodo di competenza’. Una volta inserito l’acconto, occorre produrre il modello F24 (stampa o telematico) dal servizio ‘Tributi per scadenza’. Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ calcola comunque l’importo dell’acconto, riportandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’ e sul servizio Residui Ditta; tuttavia, dal momento che non viene elaborato il mese di novembre, il corrispondente tributo non viene trasferito automaticamente sull’Archivio Tributi.

NOTA: Nel caso l’acconto fosse stato calcolato prima della presente comunicazione (adottando le stesse modalità previste negli anni precedenti), precisiamo che il calcolo effettuato risulta valido, quindi NON occorre effettuarlo nuovamente.

Gennaio 2022
(acred810)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.

Il procedimento da adottare, per riepilogare e rivalutare il TFR, è lo stesso degli anni precedenti: una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini relativi allo stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2021, tramite il servizio ‘Amministratore: Tabella Indici Istat’, disponibile sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna ‘Rivalutazione’ indicando 5 cifre decimali, alla data di decorrenza ‘01/01/2021’.

  2. Annullare la condizione di “elaborato” relativa al mese di dicembre 2021, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Anno da Annullare’ indicare ‘2021’.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2021, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ impostare l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’); inoltre, abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24, attraverso le opzioni disponibili nel campo ‘Trasferimento Tributi su F24’. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa ‘errelab.RLA’.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tale riguardo, si fa riferimento al campo ‘Solo Gestione Inail’, presente sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’ (comunque non si verificano problemi, se vengono rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

Ricordiamo che la procedura Rielaborazione Ditte, impostando l’opzione ‘X’ nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’, considera anche i cedolini già bollati, mantenendo la condizione di bollato e la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino trattato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell’azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su tale stampa sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di “elaborato” e procedere nuovamente ad una rielaborazione.

Attenzione: La stampa ‘errelab.RLA’ deve essere stampata e/o scaricata in formato pdf subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile tramite successivi lanci della procedura.

Nel caso in cui le buste paga di dicembre siano state elaborate PRIMA dell’aggiornamento Acred808 del 23/12/2021, per quanto riguarda i rapporti cessati nel mese di dicembre, si potrebbe ottenere differenza sul netto, dovuta alle nuove aliquote delle addizionali comunali rilasciate con il suddetto aggiornamento (in caso di cessazione, le addizionali vengono trattenute immediatamente). Se si verifica tale eventualità, è possibile ottenere il netto precedente impostando la necessaria “forzatura” sulle voci interessate (eventualmente contattare l’assistenza). Naturalmente, le addizionali vengono ricalcolate anche in assenza della cessazione: in tal caso, se dovessero differire da quelle calcolate in precedenza, non provocherebbero alcuna differenza sul netto: le addizionali ricalcolate secondo le nuove aliquote, in assenza della cessazione, verranno trattenute a rate nell’anno successivo e riportate sulla Certificazione Unica relativa all’anno 2021 (CU/2022).

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva (tributo 1713 – vedi Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi).
A tale scopo, al momento della rielaborazione la scadenza del 16/01/2022 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre la scadenza del 16/02/2022 non deve essere ancora chiusa (o almeno non in modo definitivo).
In presenza di un saldo a credito dell’imposta sostitutiva, l’importo del credito viene trasferito automaticamente sul codice tributo 6781 (ricordiamo che la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 13 del 10/02/2015 ha stabilito che il tributo 1713 deve essere utilizzato esclusivamente per le somme a debito).

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre, sulla procedura Rielaborazione Ditte è possibile abilitare la stampa della nota contabile riepilogativa annuale (in alternativa, tale stampa può essere prodotta successivamente, tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Una volta calcolata la rivalutazione del Tfr, infatti, la nota contabile può essere prodotta nella modalità ‘Annuale con Residui’: in tal modo, sulla stampa viene indicato l’accantonamento del Tfr esercizio (se accantonato presso l’azienda), costituito dalle quote maturate nell’anno corrente e dalla rivalutazione del fondo relativo all’anno precedente. Inoltre, viene indicata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell’anno di competenza, comprensiva di quella determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell’anno (già indicata sulle note contabili mensili). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell’importo accantonato presso tale fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva viene evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr (per la generalità dei dipendenti, l’imposta verrà recuperata con la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio 2022).

Ricordiamo che, tramite l’opzione ‘Annuale con Residui’, vengono evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (se prevista), alle ferie ed ai permessi non usufruiti, con i corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo di ferie e permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/2021, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.

Ricordiamo infine che, sulla nota contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo ai ratei mensili di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l’opzione ‘Mensile con Ratei’. Quest’ultima modalità è in genere consigliata per calcolare il costo del personale (rispetto al criterio dei “residui”), in quanto consente di rilevare il costo secondo gli stessi criteri devono essere applicati nel calcolo delle deduzioni Irap.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI – CASI PARTICOLARI
Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
Nei casi in questione, le operazioni da effettuare in occasione dell’elaborazione del mese di dicembre sono state documentate anche con l’aggiornamento Acred808 del 23/12/2021.

Caso 1 – Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell’indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l’elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – in tal caso, indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Nel caso in cui l’azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l’indicazione del coefficiente presunto, sulle voci 718 / 713 / 71A, garantisce da eventuali problemi al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato “forzato” il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il coefficiente presunto, consigliamo di contattare l’assistenza per ricevere le indicazioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 – Cessazione nel mese di dicembre con erogazione del Tfr nell’anno successivo
In questo caso, con l’elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l’erogazione dello stesso Tfr avvenga nell’anno successivo. Il riepilogo del Tfr è necessario ai fini contabili e, inoltre, serve a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili al punto 3.5, in corrispondenza dell’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ (viene riportato il valore ‘2’ nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l’opzione ‘Blocca la liquidazione del Tfr’ (corrispondente al valore ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità sopra descritta.

Attenzione: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si intende applicare la tassazione sul Tfr in vigore nell’anno successivo, ricordiamo che occorre erogare lo stesso Tfr con la busta paga del mese di gennaio.

RATEIZZAZIONE DEL TFR
Ricordiamo che è disponibile un metodo automatico di rateizzazione del Tfr, tramite il quale è possibile liquidare il Tfr suddividendolo in più “rate”, nei mesi successivi alla cessazione (aggiornamento di ottobre 2016 Acred623).

Nel caso in cui la rateizzazione del Tfr sia stata attivata nel mese di dicembre, impostando la voce 75N sulle presenze dello stesso mese, con l’elaborazione del cedolino di dicembre il Tfr sarà rivalutato utilizzando l’indice Istat di novembre se la cessazione è avvenuta entro il 15 dicembre, oppure utilizzando l’indice di dicembre se la cessazione è avvenuta dopo il 15 dicembre. Per i rapporti cessati nella seconda metà di dicembre, nel caso in cui sia stata impostata la voce 75N, occorre effettuare il procedimento di rivalutazione descritto ai precedenti punti A / B / C: l’importo del Tfr da erogare a rate risulterà perciò aumentato a causa della rivalutazione. Tuttavia, sebbene si tratti di rapporti cessati, il netto in busta non cambierà a seguito della rielaborazione del mese di dicembre, in quanto la voce 75N provvede a bloccare l’erogazione del Tfr.

Per quanto riguarda i rapporti cessati nei mesi precedenti a dicembre, sui quali è stata attivata la rateizzazione del Tfr impostando la voce 75N nel mese di cessazione, ricordiamo che NON occorre elaborare il mese di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr (tale operazione era invece necessaria con il vecchio metodo di rateizzazione).
È comunque possibile che, nel mese di dicembre, si debba erogare una rata di Tfr tramite la voce 75R. A tale proposito, ricordiamo che, sulla busta paga di dicembre, viene sempre effettuato il conguaglio fiscale: nella situazione sopra descritta, quindi, occorre bloccare il conguaglio fiscale, selezionando la voce 605 dall’elenco delle voci disponibili al punto 4.1 ‘Conguaglio anno corrente’, in corrispondenza dell’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Infine, precisiamo che, se si sta ancora erogando un Tfr rateizzato con il vecchio metodo non automatico (voce 722), occorre elaborare il cedolino di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr: a tale scopo vanno impostate le voci 710 con l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ e 605 con l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Gennaio 2022
(acred810)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (Rivalutazione tfr anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo a debito o a credito.
L’importo del saldo viene trasferito sull’Archivio Tributi, utilizzando il codice tributo ‘1713’ (se a debito) oppure ‘6781’ (se a credito) ed impostando la data scadenza al 16/02/2022.
Se la ditta ha un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr ed il saldo dell’imposta sostitutiva risulta a debito, viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo necessario a compensare il tributo ‘1713’.

Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità ‘Mensile con Ratei’ / ‘Mensile con Residui’ / ‘Annuale con Residui’, viene indicato il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente viene comunque riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato in Rivalutazione tfr anno precedente).
Sulle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell’imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo dell’imposta relativa al Tfr rimasto in azienda. L’imposta sostitutiva a carico del Fondo verrà recuperata tramite la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio (o di gennaio in caso di liquidazione del Tfr). Ricordiamo che la rivalutazione del Fondo Tesoreria calcolata sul mese di dicembre viene riportata sulla denuncia UniEmens relativa al mese di febbraio dell’anno successivo (conformemente al Documento Tecnico UniEmens).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere versato il saldo dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione del versamento dell’acconto (vedere comunicazione del 23/11/2021). Per le aziende in questione, occorre inserire il tributo 1713 sul servizio ‘Tributi per Competenza’ (menù Archivio Tributi), generando poi la stampa del modello F24 ed eventualmente il file per l’invio telematico dal servizio ‘Tributi per Scadenza’.
Inoltre, occorre verificare l’importo del saldo sulle aziende eventualmente non elaborate nel mese di novembre, nel caso in cui le stesse aziende vengano poi elaborate nel mese di dicembre.

Dicembre 2021
(acred808)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio, invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2021. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16/02/2022).

Ricordiamo che, in presenza di un monte Tfr dell’anno precedente da rivalutare e in assenza della corrispondente rivalutazione (coefficiente non inserito sull’apposita tabella), viene emessa una segnalazione non bloccante al momento dell’elaborazione e della stampa del cedolino (aggiornamento di settembre 2018 Acred703).
Sui cedolini di dicembre, tale segnalazione viene emessa per tutti i dipendenti che hanno un monte Tfr dell’anno precedente, fino al momento in cui verrà inserito il coefficiente relativo al mese di dicembre. Precisiamo che, sulla segnalazione emessa, viene evidenziata l’eventuale presenza di un’erogazione del Tfr, differenziando il messaggio rispetto alla sola assenza della rivalutazione (senza erogazione). Come precisato più avanti, se il Tfr da rivalutare viene erogato, occorre inserire un indice Istat presunto o, in alternativa, posticipare l’erogazione al mese successivo.

ATTENZIONE: Per i rapporti di lavoro cessati nella seconda metà di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, al fine di ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le situazioni che si possono presentare al momento dell’elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci – punto 3.5 ‘Termine del rapporto’) oppure della voce 713 (nel caso in cui sia stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – sulla voce 713 occorre indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l’erogazione del Tfr venga effettuata sulla busta paga del mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 ‘Termine del rapporto’): in questo caso, occorre scegliere l’opzione ‘Effettua il riepilogo senza liquidazione’, in modo che, sulla voce 710, venga riportato il valore convenzionale ‘2’ nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come sopra descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2021
(comunicazione
23/11/2021
)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, da versare entro il 16/12/2021.
La gestione dell’acconto va effettuata secondo le stesse modalità previste negli anni precedenti.

Per gestire l’acconto, è necessario che sia stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, occorrerà rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando ‘01/01/2021’ come Data Iniziale e ‘31/12/2021’ come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi l’opzione ‘Definitivo’: con l’opzione ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, comprensiva di eventuali segnalazioni; con l’opzione ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene anche memorizzato nell’archivio (il lancio in modalità ‘Definitivo’ è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell’acconto).
Nelle opzioni del programma, deve essere impostato il tasso di rivalutazione da utilizzare nel calcolo dell’acconto (sia in modalità ‘Provvisorio’ che ‘Definitivo’): a tale riguardo, precisiamo che risulta generalmente corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell’anno precedente.

Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, con l’indicazione dell’imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare “previsto”, ossia risultante dall’applicazione del tasso indicato nelle opzioni del programma, oppure “effettivo”, ossia calcolato con l’elaborazione di una busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell’acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all’intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell’anno).
Sulla stampa prodotta viene riportato il valore dell’acconto calcolato a livello di singolo dipendente, oltre ovviamente al totale dell’acconto a livello di ditta.

Ricordiamo che l’imposta sostitutiva corrisponde al 17% della rivalutazione (aggiornamento di gennaio 2015 Acred555). L’acconto da versare entro il 16 dicembre corrisponde al 90% dell’imposta prevista.

Con il lancio in modalità ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene memorizzato sul servizio Cedolini – Residui Ditta, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto Calcolato’: tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all’elaborazione del mese di novembre.

Inoltre, l’acconto calcolato viene memorizzato anche a livello di singolo dipendente, riportandolo sempre sul servizio Cedolini – Residui Ditta. Su tale servizio, per il solo mese di ottobre, è possibile selezionare i singoli dipendenti, per visualizzare e/o modificare il valore dell’acconto a livello di dipendente. Per visualizzare nuovamente il totale a livello di ditta, è sufficiente annullare il codice matricola (indicare zero o spazio nel corrispondente campo e premere Ricerca).
In caso di modifica dell’acconto su uno o più dipendenti, è necessario aggiornare il totale a livello di ditta. A tale scopo, occorre posizionarsi nuovamente a livello di ditta e poi premere il pulsante ‘Totalizza’.

Con l’elaborazione del mese di NOVEMBRE, il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre, con la descrizione ‘Acconto Versato’ (sempre sul servizio Residui Ditta). Lo stesso valore viene quindi trasferito sull’Archivio Tributi, per il versamento tramite modello F24. Nel caso in cui si debba modificare il valore dell’acconto, è necessario intervenire sul mese di OTTOBRE (prima di elaborare il mese di novembre): il valore così modificato verrà considerato come “acconto da versare”, al momento dell’elaborazione del mese di novembre.

L’importo dell’acconto viene trasferito sull’Archivio Tributi, unitamente agli altri tributi derivanti dall’elaborazione del mese di novembre (abilitando l’opzione ‘Tributi su F24’ sulle procedure Elaborazione Mensile Ditte o Stampa Mensile Ditte). Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data scadenza 16/12/2021.
Sulle aziende che presentano un eventuale credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il codice tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva. Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio Cedolini – Residui Ditta.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese ‘12’ (e l’anno ‘2021’), come espressamente indicato nel comunicato dell’Agenzia delle Entrate del 14/02/2008.
Sulla Nota Contabile, l’acconto dell’imposta sostitutiva e l’eventuale credito sono evidenziati soltanto sulla stampa a livello di ditta, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Ricordiamo che il versamento dell’acconto da parte del sostituto d’imposta è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.
Di conseguenza, sulle aziende che versano il Tfr maturato al Fondo Tesoreria, il calcolo ed il versamento dell’acconto interessano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo. Ovviamente, sia la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, sia la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico dell’Inps. Il datore di lavoro è comunque tenuto a versare la suddetta imposta per conto dell’Inps, unitamente all’imposta a proprio carico (relativa al Tfr rimasto in azienda); l’imposta versata per conto dell’Inps viene poi recuperata, dal datore di lavoro, tramite il modello Uniemens.
Sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’, generata dal programma ‘SOSTITFR’, vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo ‘Ditta’) e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo ‘Inps’). Sul servizio Residui Ditta, viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell’acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell’Inps. Con l’elaborazione di novembre, il valore complessivo dell’acconto viene riportato sull’Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.

Le disposizioni Inps consentono di recuperare l’imposta sostitutiva a carico Inps (Fondo Tesoreria) operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell’acconto tramite la denuncia Uniemens di dicembre e quello del saldo tramite la denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell’imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Sulla procedura Paghe è stata adottata la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento tra la denuncia aziendale e le denunce individuali (si tratta dello stesso criterio precedentemente adottato sulle denunce DM10 / Emens – vedere aggiornamento Acred386 del 27/11/2009).
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulla denuncia Uniemens (sia individuale che aziendale) relativa al mese in cui avviene l’erogazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria.
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/2021, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr a carico dell’azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l’aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  • Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) dovrà essere effettuata nuovamente.
  • Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente l’acconto sul servizio ‘Tributi per periodo di competenza’. Una volta inserito l’acconto, occorre produrre il modello F24 (stampa o telematico) dal servizio ‘Tributi per scadenza’. Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ calcola comunque l’importo dell’acconto, riportandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’ e sul servizio Residui Ditta; tuttavia, dal momento che non viene elaborato il mese di novembre, il corrispondente tributo non viene trasferito automaticamente sull’Archivio Tributi.

NOTA: Nel caso l’acconto fosse stato calcolato prima della presente comunicazione (adottando le stesse modalità previste negli anni precedenti), precisiamo che il calcolo effettuato risulta valido, quindi NON occorre effettuarlo nuovamente.

Gennaio 2021
(acred784)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.

Il procedimento da adottare, per riepilogare e rivalutare il TFR, è lo stesso degli anni precedenti: una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini relativi allo stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2020, tramite il servizio ‘Amministratore: Tabella Indici Istat’, disponibile sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna ‘Rivalutazione’ indicando 5 cifre decimali, alla data di decorrenza ‘01/01/2020’.

  2. Annullare la condizione di “elaborato” relativa al mese di dicembre 2020, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Anno da Annullare’ indicare ‘2020’.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2020, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ impostare l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’); inoltre, abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24, attraverso le opzioni disponibili nel campo ‘Trasferimento Tributi su F24’. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa ‘errelab.RLA’.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tale riguardo, si fa riferimento al campo ‘Solo Gestione Inail’, presente sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’ (comunque non si verificano problemi, se vengono rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

Ricordiamo che la procedura Rielaborazione Ditte, impostando l’opzione ‘X’ nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’, considera anche i cedolini già bollati, mantenendo la condizione di bollato e la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino trattato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell’azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su tale stampa sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di “elaborato” e procedere nuovamente ad una rielaborazione.

Attenzione: La stampa ‘errelab.RLA’ deve essere stampata e/o scaricata in formato pdf subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile tramite successivi lanci della procedura.

Nel caso in cui le buste paga di dicembre siano state elaborate PRIMA dell’aggiornamento Acred781 del 23/12/2020, al momento della rielaborazione si potrà presentare una differenza sul netto dovuta alle variazioni disciplinate dalla circolare 29/E del 14/12/2020 ed incluse nel suddetto aggiornamento:

  • Limitazione a 181 giorni relativi al primo semestre 2020, per il calcolo del bonus L. 190/2014. Tale limitazione può provocare un recupero (di pochi euro) del bonus in questione: per ripristinare il netto precedente, sui soggetti interessati è possibile forzare a ‘182’ il numero massimo di giorni del primo semestre, indicandoli nel campo Importo Unitario della voce 62A. In alternativa, è possibile forzare direttamente il bonus L. 190/2014, indicando il valore precedente alla rielaborazione nel campo Importo Totale della voce 66F.
  • Clausola di salvaguardia per l’erogazione dei bonus fiscali L. 190/2014 e L. 21/2020. In questo caso, per ripristinare il netto precedente occorre bloccare la voce 661 sulle Voci Fisse dei soggetti interessati.
  • Rateizzazione del recupero del bonus o all’ulteriore detrazione L. 21/2020. In questi casi, per ripristinare il netto precedente occorre bloccare la voce 63G (ulteriore detrazione) o 67G (bonus fiscale).

Nei casi sopra elencati, consigliamo di attivare il conguaglio dell’anno precedente sulla busta paga di gennaio 2021, in modo che il conguaglio fiscale di fine anno risulti conforme alle indicazioni riportate nella circolare 29/E.

Inoltre, se prima dell’aggiornamento Acred781 sopra citato è stata elaborata la busta paga di un rapporto cessato nel mese di dicembre, si può ottenere differenza sul netto a causa delle nuove aliquote relative alle addizionali comunali. Anche in questo caso, è possibile ottenere il netto precedente impostando la necessaria “forzatura” sulle voci che risultano modificate (eventualmente contattare l’assistenza). Naturalmente, le addizionali vengono ricalcolate anche in assenza della cessazione: in tal caso, anche se dovessero differire da quelle calcolate in precedenza, non genererebbero alcuna differenza sul netto: le addizionali ricalcolate secondo le aliquote aggiornate, in assenza della cessazione, verranno trattenute a rate nell’anno successivo e riportate sulla Certificazione Unica relativa all’anno 2020 (CU/2021).

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva (tributo 1713 – vedi Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi).
A tale scopo, al momento della rielaborazione la scadenza del 16/01/2021 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre la scadenza del 16/02/2021 non deve essere ancora chiusa (o almeno non in modo definitivo).
In presenza di un saldo a credito dell’imposta sostitutiva, l’importo del credito viene trasferito automaticamente sul codice tributo 6781 (ricordiamo che la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 13 del 10/02/2015 ha stabilito che il tributo 1713 deve essere utilizzato esclusivamente per le somme a debito).

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre, sulla procedura Rielaborazione Ditte è possibile abilitare la stampa della nota contabile riepilogativa annuale (in alternativa, tale stampa può essere prodotta successivamente, tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Una volta calcolata la rivalutazione del Tfr, infatti, la nota contabile può essere prodotta nella modalità ‘Annuale con Residui’: in tal modo, sulla stampa viene indicato l’accantonamento del Tfr esercizio (se accantonato presso l’azienda), costituito dalle quote maturate nell’anno corrente e dalla rivalutazione del fondo relativo all’anno precedente. Inoltre, viene indicata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell’anno di competenza, comprensiva di quella determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell’anno (già indicata sulle note contabili mensili). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell’importo accantonato presso tale fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva viene evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr (per la generalità dei dipendenti, l’imposta verrà recuperata con la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio 2021).

Ricordiamo che, tramite l’opzione ‘Annuale con Residui’, vengono evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (se prevista), alle ferie ed ai permessi non usufruiti, con i corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo di ferie e permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/2020, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.

Ricordiamo infine che, sulla nota contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo ai ratei mensili di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l’opzione ‘Mensile con Ratei’.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI – CASI PARTICOLARI
Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
Nei casi in questione, le operazioni da effettuare in occasione dell’elaborazione del mese di dicembre sono state documentate anche con l’aggiornamento Acred781 del 23/12/2020.

Caso 1 – Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell’indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l’elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – in tal caso, indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Nel caso in cui l’azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l’indicazione del coefficiente presunto, sulle voci 718 / 713 / 71A, garantisce da eventuali problemi al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato “forzato” il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il coefficiente presunto, consigliamo di contattare l’assistenza per ricevere le indicazioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 – Cessazione nel mese di dicembre con erogazione del Tfr nell’anno successivo
In questo caso, con l’elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l’erogazione dello stesso Tfr avvenga nell’anno successivo. Il riepilogo del Tfr è necessario ai fini contabili e, inoltre, serve a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili al punto 3.5, in corrispondenza dell’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ (viene riportato il valore ‘2’ nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l’opzione ‘Blocca la liquidazione del Tfr’ (corrispondente al valore ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità sopra descritta.

Attenzione: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si intende applicare la tassazione sul Tfr in vigore nell’anno successivo, ricordiamo che occorre erogare lo stesso Tfr con la busta paga del mese di gennaio.

RATEIZZAZIONE DEL TFR
Ricordiamo che è disponibile un metodo automatico di rateizzazione del Tfr, tramite il quale è possibile liquidare il Tfr suddividendolo in più “rate”, nei mesi successivi alla cessazione (aggiornamento di ottobre 2016 Acred623).

Nel caso in cui la rateizzazione del Tfr sia stata attivata nel mese di dicembre, impostando la voce 75N sulle presenze dello stesso mese, con l’elaborazione del cedolino di dicembre il Tfr sarà rivalutato utilizzando l’indice Istat di novembre se la cessazione è avvenuta entro il 15 dicembre, oppure utilizzando l’indice di dicembre se la cessazione è avvenuta dopo il 15 dicembre. Per i rapporti cessati nella seconda metà di dicembre, nel caso in cui sia stata impostata la voce 75N, occorre effettuare il procedimento di rivalutazione descritto ai precedenti punti A / B / C: di conseguenza, l’importo del Tfr da erogare a rate risulterà aumentato a causa della rivalutazione. Tuttavia, sebbene si tratti di rapporti cessati, il netto in busta non cambierà a seguito della rielaborazione del mese di dicembre, in quanto la voce 75N provvede a bloccare l’erogazione del Tfr.

Per quanto riguarda i rapporti cessati nei mesi precedenti a dicembre, sui quali è stata attivata la rateizzazione del Tfr impostando la voce 75N nel mese di cessazione, ricordiamo che NON occorre elaborare il mese di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr (tale operazione era invece necessaria con il vecchio metodo di rateizzazione).
È comunque possibile che, nel mese di dicembre, si debba erogare una rata di Tfr tramite la voce 75R. A tale proposito, ricordiamo che, sulla busta paga di dicembre, viene sempre effettuato il conguaglio fiscale: nella situazione sopra descritta, quindi, occorre bloccare il conguaglio fiscale, selezionando la voce 605 dall’elenco delle voci disponibili al punto 4.1 ‘Conguaglio anno corrente’, in corrispondenza dell’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Infine, precisiamo che, se si sta ancora erogando un Tfr rateizzato con il vecchio metodo non automatico (voce 722), occorre elaborare il cedolino di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr: a tale scopo vanno impostate le voci 710 con l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ e 605 con l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Gennaio 2021
(acred784)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (Rivalutazione tfr anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo a debito o a credito.
L’importo del saldo viene trasferito sull’Archivio Tributi, utilizzando il codice tributo ‘1713’ (se a debito) oppure ‘6781’ (se a credito) ed impostando la data scadenza al 16/02/2021.
Se la ditta ha un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr ed il saldo dell’imposta sostitutiva risulta a debito, viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo necessario a compensare il tributo ‘1713’.

Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità ‘Mensile con Ratei’ / ‘Mensile con Residui’ / ‘Annuale con Residui’, viene indicato il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente viene comunque riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato in Rivalutazione tfr anno precedente).
Sulle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell’imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo dell’imposta relativa al Tfr rimasto in azienda. L’imposta sostitutiva a carico del Fondo verrà recuperata tramite la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio (o di gennaio in caso di liquidazione del Tfr). Ricordiamo che la rivalutazione del Fondo Tesoreria calcolata sul mese di dicembre viene riportata sulla denuncia UniEmens relativa al mese di febbraio dell’anno successivo (conformemente al Documento Tecnico UniEmens).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere versato il saldo dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione del versamento dell’acconto (aggiornamento di novembre 2020 Acred780). Per le aziende in questione, occorre inserire il tributo 1713 sul servizio ‘Tributi per Competenza’ (menù Archivio Tributi), generando poi la stampa del modello F24 ed eventualmente il file per l’invio telematico dal servizio ‘Tributi per Scadenza’.
Inoltre, occorre verificare l’importo del saldo per eventuali aziende non elaborate nel mese di novembre, nel caso in cui le stesse aziende vengano poi elaborate nel mese di dicembre.

Dicembre 2020
(acred781)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio, invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2020. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16/02/2020).

Ricordiamo che, in presenza di un monte Tfr dell’anno precedente da rivalutare e in assenza della corrispondente rivalutazione (coefficiente non inserito sull’apposita tabella), viene emessa una segnalazione non bloccante al momento dell’elaborazione e della stampa del cedolino (aggiornamento di settembre 2018 Acred703).
Sui cedolini di dicembre, tale segnalazione viene emessa per tutti i dipendenti che hanno un monte Tfr dell’anno precedente, fino al momento in cui verrà inserito il coefficiente relativo al mese di dicembre. Precisiamo che, sulla segnalazione emessa, viene evidenziata l’eventuale presenza di un’erogazione del Tfr, differenziando il messaggio rispetto alla sola assenza della rivalutazione (senza erogazione). Come precisato più avanti, se il Tfr da rivalutare viene erogato, occorre inserire un indice Istat presunto o, in alternativa, posticipare l’erogazione al mese successivo.

ATTENZIONE: Per i rapporti di lavoro cessati nella seconda metà di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, al fine di ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le situazioni che si possono presentare al momento dell’elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci – punto 3.5 ‘Termine del rapporto’) oppure della voce 713 (nel caso in cui sia stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – sulla voce 713 occorre indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l’erogazione del Tfr venga effettuata sulla busta paga del mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 ‘Termine del rapporto’): in questo caso, occorre scegliere l’opzione ‘Effettua il riepilogo senza liquidazione’, in modo che, sulla voce 710, venga riportato il valore convenzionale ‘2’ nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come sopra descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2020
(acred780)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, da versare entro il 16/12/2020.
La gestione dell’acconto va effettuata secondo le stesse modalità previste negli anni precedenti.

Per gestire l’acconto, è necessario che sia stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, occorrerà rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando ‘01/01/2020’ come Data Iniziale e ‘31/12/2020’ come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi l’opzione ‘Definitivo’: con l’opzione ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, comprensiva di eventuali segnalazioni; con l’opzione ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene anche memorizzato nell’archivio (il lancio in modalità ‘Definitivo’ è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell’acconto).
Nelle opzioni del programma, deve essere impostato il tasso di rivalutazione da utilizzare nel calcolo dell’acconto (sia in modalità ‘Provvisorio’ che ‘Definitivo’): a tale riguardo, precisiamo che risulta generalmente corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell’anno precedente.

Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, con l’indicazione dell’imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare “previsto”, ossia risultante dall’applicazione del tasso indicato nelle opzioni del programma, oppure “effettivo”, ossia calcolato con l’elaborazione di una busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell’acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all’intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell’anno).
Sulla stampa prodotta viene riportato il valore dell’acconto calcolato a livello di singolo dipendente, oltre ovviamente al totale dell’acconto a livello di ditta.

Ricordiamo che l’imposta sostitutiva corrisponde al 17% della rivalutazione (aggiornamento di gennaio 2015 Acred555). L’acconto da versare entro il 16 dicembre corrisponde al 90% dell’imposta prevista.

Con il lancio in modalità ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene memorizzato sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto Calcolato’: tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all’elaborazione del mese di novembre.

Inoltre, l’acconto calcolato viene memorizzato anche a livello di singolo dipendente, riportandolo sempre sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’. Su tale servizio, per il solo mese di ottobre, è possibile selezionare i singoli dipendenti (attraverso la finestra sul campo Matricola) per visualizzare ed eventualmente modificare il valore dell’acconto calcolato a livello di dipendente. Per visualizzare nuovamente il totale a livello di ditta, è sufficiente annullare il codice matricola (indicare zero o spazio nel corrispondente campo e premere Ricerca).
In caso di modifica dell’acconto su uno o più dipendenti, è necessario aggiornare il totale a livello di ditta. A tale scopo, occorre posizionarsi nuovamente a livello di ditta (zero o spazio nel campo Matricola e premere Ricerca), quindi premere il pulsante ‘Totalizza’: in tal modo, il totale viene ricalcolato considerando tutti i dipendenti presenti.

Con l’elaborazione del mese di NOVEMBRE, il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre, con la descrizione ‘Acconto Versato’ (sempre sul servizio ‘Residui Ditta’). Lo stesso valore viene quindi trasferito sull’Archivio Tributi, per il versamento tramite modello F24. Nel caso in cui si debba modificare il valore dell’acconto, è necessario intervenire sul mese di OTTOBRE (prima di elaborare il mese di novembre): il valore così modificato verrà considerato come “acconto da versare”, al momento dell’elaborazione del mese di novembre.

L’importo dell’acconto viene trasferito sull’Archivio Tributi, unitamente agli altri tributi derivanti dall’elaborazione del mese di novembre (abilitando l’opzione ‘Tributi su F24’ sulle procedure Elaborazione Mensile Ditte o Stampa Mensile Ditte). Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data scadenza 16/12/2020.
Sulle aziende che presentano un eventuale credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il codice tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva. Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese ‘12’ (e l’anno ‘2020’), come espressamente indicato nel comunicato dell’Agenzia delle Entrate del 14/02/2008.
Sulla Nota Contabile, l’acconto dell’imposta sostitutiva e l’eventuale credito sono evidenziati soltanto sulla stampa a livello di ditta, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Ricordiamo che il versamento dell’acconto da parte del sostituto d’imposta è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.
Di conseguenza, sulle aziende che versano il Tfr maturato al Fondo Tesoreria, il calcolo ed il versamento dell’acconto interessano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo. Ovviamente, sia la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, sia la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico dell’Inps. Il datore di lavoro è comunque tenuto a versare la suddetta imposta per conto dell’Inps, unitamente all’imposta a proprio carico (relativa al Tfr rimasto in azienda); l’imposta versata per conto dell’Inps viene poi recuperata, dal datore di lavoro, tramite il modello Uniemens.
Sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’, generata dal programma ‘SOSTITFR’, vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo ‘Ditta’) e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo ‘Inps’). Sul servizio ‘Residui Ditta’, viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell’acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell’Inps. Con l’elaborazione di novembre, il valore complessivo dell’acconto viene riportato sull’Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.

Le disposizioni Inps consentono di recuperare l’imposta sostitutiva a carico Inps (Fondo Tesoreria) operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell’acconto tramite la denuncia Uniemens di dicembre e quello del saldo tramite la denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell’imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Sulla procedura Paghe è stata adottata la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento tra la denuncia aziendale e le denunce individuali (si tratta dello stesso criterio precedentemente adottato sulle denunce DM10 / Emens – vedere aggiornamento Acred386 del 27/11/2009).
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulla denuncia Uniemens (sia individuale che aziendale) relativa al mese in cui avviene l’erogazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria.
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/2020, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr a carico dell’azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l’aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  • Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) dovrà essere effettuata nuovamente.
  • Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, è necessario inserire l’acconto da versare sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per periodo di competenza’). Una volta inserito l’acconto, è necessario produrre la stampa del modello F24 sempre dal menu Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per scadenza’). Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ calcola comunque l’importo dell’acconto, riportandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’ e sul servizio ‘Residui Ditta’; tuttavia, dal momento che non viene elaborato il mese di novembre, il corrispondente tributo non viene trasferito automaticamente sull’Archivio Tributi.
Novembre 2020
(comunicazione
25/11/2020
)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Ricordiamo che è possibile generare l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, secondo le stesse modalità adottate nell’anno precedente, documentate nell’aggiornamento di novembre 2019 Acred736. La documentazione relativa a tale gestione sarà comunque inclusa nel prossimo aggiornamento (previsto per il 27/11).

Gennaio 2020
(acred742)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.

Il procedimento da adottare, per riepilogare e rivalutare il TFR, è lo stesso degli anni precedenti: una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini relativi allo stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2019, tramite il servizio ‘Amministratore: Tabella Indici Istat’, disponibile sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna ‘Rivalutazione’ indicando 5 cifre decimali, alla data di decorrenza ‘01/01/2019’.

  2. Annullare la condizione di “elaborato” relativa al mese di dicembre 2019, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Anno da Annullare’ indicare ‘2019’.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2019, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ impostare l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’); inoltre, abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24, attraverso le opzioni disponibili nel campo ‘Trasferimento Tributi su F24’. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa ‘errelab.RLA’.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tale riguardo, si fa riferimento al campo ‘Solo Gestione Inail’, presente sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’ (comunque non si verificano problemi, se vengono rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

Ricordiamo che la procedura Rielaborazione Ditte, impostando l’opzione ‘X’ nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’, considera anche i cedolini già bollati, mantenendo la condizione di bollato e la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino trattato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell’azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su tale stampa sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di “elaborato” e procedere nuovamente ad una rielaborazione.

Attenzione: La stampa ‘errelab.RLA’ deve essere stampata e/o scaricata in formato pdf subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile tramite successivi lanci della procedura.

Facciamo presente che un’eventuale differenza sul netto potrebbe derivare da una variazione nelle aliquote relative alle addizionali comunali, intervenuta successivamente all’elaborazione del cedolino interessato. Tale eventualità potrebbe verificarsi, in particolare, nel caso in cui una busta paga relativa ad un rapporto cessato nel mese di dicembre, fosse stata elaborata PRIMA dell’aggiornamento relativo allo stesso mese (Acred738 del 23/12/2019). Ricordiamo che tale aggiornamento includeva le aliquote delle addizionali comunali: se si presenta una differenza sul netto a causa del ricalcolo delle addizionali (in quanto trattenute nel mese di cessazione), occorre effettuare nuovamente la rielaborazione, impostando la necessaria “forzatura” sulle voci che risultano modificate (eventualmente contattare l’assistenza). Precisiamo che, anche in assenza della cessazione, le addizionali vengono comunque ricalcolate: potrebbero quindi differire da quelle calcolate in precedenza (pur senza generare alcuna differenza sul netto), se la busta paga fosse stata elaborata prima del suddetto aggiornamento di dicembre. Le addizionali ricalcolate sulla base delle aliquote aggiornate, in assenza della cessazione, verranno comunque trattenute a rate nell’anno successivo e riportate sulla Certificazione Unica relativa all’anno 2019 (CU/2020).

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva (tributo 1713 – vedi Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi).
A tale scopo, al momento della rielaborazione la scadenza del 16/01/2020 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre la scadenza del 16/02/2020 non deve essere ancora chiusa (o almeno non in modo definitivo).
In presenza di un saldo a credito dell’imposta sostitutiva, l’importo del credito viene trasferito automaticamente sul codice tributo 6781 (la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 13 del 10/02/2015 ha stabilito che il tributo 1713 deve essere utilizzato esclusivamente per le somme a debito).

Ricordiamo che, al momento della rielaborazione del mese di dicembre, sulla stessa procedura Rielaborazione Ditte è possibile abilitare la stampa della nota contabile riepilogativa annuale (in alternativa, tale stampa può essere prodotta successivamente, tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Una volta calcolata la rivalutazione del Tfr, infatti, la nota contabile può essere prodotta nella modalità ‘Annuale con Residui’: in tal modo, sulla stampa viene indicato l’accantonamento del Tfr esercizio, costituito dalle quote maturate nell’anno corrente (se in carico all’azienda) e dalla rivalutazione del fondo relativo all’anno precedente. Inoltre, viene indicata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell’anno di competenza, comprensiva di quella determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell’anno (già indicata sulle note contabili mensili). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell’importo accantonato presso tale fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva viene evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr in questione (per la generalità dei dipendenti, l’imposta verrà recuperata con la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio 2020).

Ricordiamo che, tramite l’opzione ‘Annuale con Residui’, vengono evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (se prevista), alle ferie ed ai permessi non usufruiti, con i corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo di ferie e permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/2019, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.

Ricordiamo infine che, sulla nota contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo ai ratei mensili di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l’opzione ‘Mensile con Ratei’.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI – CASI PARTICOLARI
Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
Nei casi in questione, le operazioni da effettuare in occasione dell’elaborazione del mese di dicembre sono state documentate anche con l’aggiornamento Acred738 del 23/12/2019.

Caso 1 – Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell’indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l’elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – in tal caso, indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Nel caso in cui l’azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l’indicazione del coefficiente presunto, sulle voci 718 / 713 / 71A, garantisce da eventuali problemi al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato “forzato” il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il coefficiente presunto, consigliamo di contattare l’assistenza per ricevere le indicazioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 – Cessazione nel mese di dicembre con erogazione del Tfr nell’anno successivo
In questo caso, con l’elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l’erogazione dello stesso Tfr avvenga nell’anno successivo. Il riepilogo del Tfr è necessario ai fini contabili e, inoltre, serve a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili al punto 3.5, in corrispondenza dell’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ (viene riportato il valore ‘2’ nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l’opzione ‘Blocca la liquidazione del Tfr’ (corrispondente al valore ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità sopra descritta.

Attenzione: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si intende applicare la tassazione sul Tfr in vigore nell’anno successivo, ricordiamo che occorre erogare lo stesso Tfr con la busta paga del mese di gennaio.

RATEIZZAZIONE DEL TFR

Ricordiamo che è disponibile il nuovo metodo di rateizzazione del Tfr, tramite il quale è possibile liquidare il Tfr suddividendolo in più “rate”, nei mesi successivi alla cessazione (aggiornamento di ottobre 2016 Acred623).

Nel caso in cui la rateizzazione del Tfr sia stata attivata nel mese di dicembre, impostando la voce 75N sulle presenze dello stesso mese, con l’elaborazione del cedolino di dicembre il Tfr sarà rivalutato utilizzando l’indice Istat di novembre se la cessazione è avvenuta entro il 15 dicembre, oppure utilizzando l’indice di dicembre se la cessazione è avvenuta dopo il 15 dicembre. Di conseguenza, per i rapporti cessati nella seconda metà di dicembre, sui quali è stata impostata la voce 75N, occorre effettuare il procedimento di rivalutazione descritto ai precedenti punti A / B / C. Precisiamo che i soggetti in questione vengono automaticamente inclusi nella rielaborazione descritta al punto C; inoltre, sebbene si tratti di rapporti cessati, il netto in busta non cambia a seguito della rielaborazione di dicembre, in quanto la voce 75N provvede a bloccare l’erogazione del Tfr.

Per quanto riguarda i rapporti cessati nei mesi precedenti a dicembre, sui quali è stata attivata la rateizzazione del Tfr impostando la voce 75N nel mese di cessazione, ricordiamo che NON occorre elaborare il mese di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr (tale operazione era invece necessaria con il vecchio metodo di rateizzazione).
È comunque possibile che, nel mese di dicembre, si debba erogare una rata di Tfr tramite la voce 75R. A tale proposito, ricordiamo che, sulla busta paga di dicembre, viene sempre effettuato il conguaglio fiscale: nella situazione sopra descritta, quindi, occorre bloccare il conguaglio fiscale, selezionando la voce 605 dall’elenco delle voci disponibili al punto 4.1 ‘Conguaglio anno corrente’, in corrispondenza dell’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Infine, precisiamo che, se si sta ancora erogando un Tfr rateizzato con il vecchio metodo non automatico (voce 722), occorre elaborare il cedolino di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr: a tale scopo vanno impostate le voci 710 con l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ e 605 con l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Gennaio 2020
(acred742)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (Rivalutazione tfr anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo a debito o a credito.
L’importo del saldo viene trasferito sull’Archivio Tributi, utilizzando il codice tributo ‘1713’ (se a debito) oppure ‘6781’ (se a credito) ed impostando la data scadenza al 16/02/2020.
Se la ditta ha un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr ed il saldo dell’imposta sostitutiva risulta a debito, viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo necessario a compensare il tributo ‘1713’.

Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità ‘Mensile con Ratei’ / ‘Mensile con Residui’ / ‘Annuale con Residui’, viene indicato il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente viene comunque riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato in Rivalutazione tfr anno precedente).
Sulle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell’imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo dell’imposta relativa al Tfr rimasto in azienda. L’imposta sostitutiva a carico del Fondo verrà recuperata tramite la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio (o di gennaio in caso di liquidazione del Tfr). Ricordiamo che la rivalutazione del Fondo Tesoreria calcolata sul mese di dicembre viene riportata sulla denuncia UniEmens relativa al mese di febbraio dell’anno successivo (conformemente al Documento Tecnico UniEmens).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere versato il saldo dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione del versamento dell’acconto (aggiornamento di novembre 2019 Acred736). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per Competenza’), richiedendo poi la stampa della delega e la generazione del file per l’invio telematico (servizio ‘Tributi per Scadenza’).
Inoltre, occorre verificare l’importo del saldo per eventuali aziende “sospese” (non elaborate) nel mese di novembre, nel caso in cui vengano poi elaborate nel mese di dicembre.

Dicembre 2019
(acred738)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio, invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2019. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16/02/2020).

Ricordiamo che, in presenza di un monte Tfr dell’anno precedente da rivalutare e in assenza della corrispondente rivalutazione (coefficiente non inserito sull’apposita tabella), viene emessa una segnalazione non bloccante al momento dell’elaborazione e della stampa del cedolino (aggiornamento di settembre 2018 Acred703).
Sui cedolini di dicembre, tale segnalazione viene emessa per tutti i dipendenti che hanno un monte Tfr dell’anno precedente, fino al momento in cui verrà inserito il coefficiente relativo al mese di dicembre. Precisiamo che, sulla segnalazione emessa, viene evidenziata l’eventuale presenza di un’erogazione del Tfr, differenziando il messaggio rispetto alla sola assenza della rivalutazione (senza erogazione). Come precisato più avanti, se il Tfr da rivalutare viene erogato, occorre inserire un indice Istat presunto o, in alternativa, posticipare l’erogazione al mese successivo.

ATTENZIONE: Per i rapporti di lavoro cessati nella seconda metà di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, al fine di ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le situazioni che si possono presentare al momento dell’elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci – punto 3.5 ‘Termine del rapporto’) oppure della voce 713 (nel caso in cui sia stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – sulla voce 713 occorre indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l’erogazione del Tfr venga effettuata sulla busta paga del mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 ‘Termine del rapporto’): in questo caso, occorre scegliere l’opzione ‘Effettua il riepilogo senza liquidazione’, in modo che, sulla voce 710, venga riportato il valore convenzionale ‘2’ nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come sopra descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2019
(acred736)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, da versare entro il 16/12/2019.
La gestione dell’acconto va effettuata secondo le stesse modalità previste negli anni precedenti.
La presente documentazione corrisponde a quella inviata tramite la comunicazione del 20/11/2019.

Per gestire l’acconto, è necessario che sia stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, occorrerà rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando ‘01/01/2019’ come Data Iniziale e ‘31/12/2019’ come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi l’opzione ‘Definitivo’: con l’opzione ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, comprensiva di eventuali segnalazioni; con l’opzione ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene anche memorizzato nell’archivio (il lancio in modalità ‘Definitivo’ è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell’acconto).
Nelle opzioni del programma, deve essere impostato il tasso di rivalutazione da utilizzare nel calcolo dell’acconto (sia in modalità ‘Provvisorio’ che ‘Definitivo’): a tale riguardo, precisiamo che risulta generalmente corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell’anno precedente; in alternativa, può essere indicato un diverso tasso, risultante da una previsione rispetto all’andamento dell’anno corrente.

Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, con l’indicazione dell’imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare “previsto”, ossia risultante dall’applicazione del tasso indicato nelle opzioni del programma, oppure “effettivo”, ossia calcolato con l’elaborazione di una busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell’acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all’intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell’anno).
Sulla stampa prodotta viene riportato il valore dell’acconto calcolato a livello di singolo dipendente, oltre ovviamente al totale dell’acconto a livello di ditta.

Ricordiamo che l’imposta sostitutiva corrisponde al 17% della rivalutazione (aggiornamento di gennaio 2015 Acred555). L’acconto da versare entro il 16 dicembre corrisponde al 90% dell’imposta prevista.

Con il lancio in modalità ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene memorizzato sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto Calcolato’: tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all’elaborazione del mese di novembre.

Inoltre, l’acconto calcolato viene memorizzato anche a livello di singolo dipendente, riportandolo sempre sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’. Su tale servizio, per il solo mese di ottobre, è possibile selezionare i singoli dipendenti (attraverso la finestra sul campo Matricola) per visualizzare ed eventualmente modificare il valore dell’acconto calcolato a livello di dipendente. Per visualizzare nuovamente il totale a livello di ditta, è sufficiente annullare il codice matricola (indicare zero o spazio nel corrispondente campo e premere Ricerca).
In caso di modifica dell’acconto su uno o più dipendenti, è necessario aggiornare il totale a livello di ditta. A tale scopo, occorre posizionarsi nuovamente a livello di ditta (zero o spazio nel campo Matricola e premere Ricerca), quindi premere il pulsante ‘Totalizza’: in tal modo, il totale viene ricalcolato considerando tutti i dipendenti presenti.

Con l’elaborazione del mese di NOVEMBRE, il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre, con la descrizione ‘Acconto Versato’ (sempre sul servizio ‘Residui Ditta’). Lo stesso valore viene quindi trasferito sull’Archivio Tributi, per il versamento tramite modello F24. Nel caso in cui si debba modificare il valore dell’acconto, è necessario intervenire sul mese di OTTOBRE (prima di elaborare il mese di novembre): il valore così modificato verrà considerato come “acconto da versare”, al momento dell’elaborazione del mese di novembre.

L’importo dell’acconto viene trasferito sull’Archivio Tributi, unitamente agli altri tributi derivanti dall’elaborazione del mese di novembre (abilitando l’opzione ‘Tributi su F24’ sulle procedure Elaborazione Mensile Ditte o Stampa Mensile Ditte). Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data scadenza 16/12/2019.
Sulle aziende che presentano un eventuale credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il codice tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva. Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese ‘12’ (e l’anno ‘2019’), come espressamente indicato nel comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate del 14/02/2008.
Sulla Nota Contabile, l’acconto dell’imposta sostitutiva e l’eventuale credito sono evidenziati soltanto sulla stampa a livello di ditta, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Ricordiamo che il versamento dell’acconto da parte del sostituto d’imposta è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.
Di conseguenza, sulle aziende che versano il Tfr maturato al Fondo Tesoreria, il calcolo ed il versamento dell’acconto interessano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo. Ovviamente, sia la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, sia la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico dell’Inps. Il datore di lavoro è comunque tenuto a versare la suddetta imposta per conto dell’Inps, unitamente all’imposta a proprio carico (relativa al Tfr rimasto in azienda); l’imposta versata per conto dell’Inps viene poi recuperata, dal datore di lavoro, tramite il modello Uniemens.
Sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’, generata dal programma ‘SOSTITFR’, vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo ‘Ditta’) e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo ‘Inps’). Sul servizio ‘Residui Ditta’, viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell’acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell’Inps. Con l’elaborazione di novembre, il valore complessivo dell’acconto viene riportato sull’Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.

Le disposizioni Inps consentono di recuperare l’imposta sostitutiva a carico Inps (Fondo Tesoreria) operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell’acconto tramite la denuncia Uniemens di dicembre e quello del saldo tramite la denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell’imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Sulla procedura Paghe è stata adottata la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento tra la denuncia aziendale e le denunce individuali (si tratta dello stesso criterio precedentemente adottato sulle denunce DM10 / Emens – vedere aggiornamento Acred386 del 27/11/2009).
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulla denuncia Uniemens (sia individuale che aziendale) relativa al mese in cui avviene l’erogazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria.
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/2019, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr a carico dell’azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l’aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  • Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) dovrà essere effettuata nuovamente.
  • Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, è necessario inserire l’acconto da versare sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per periodo di competenza’). Una volta inserito l’acconto, è necessario produrre la stampa del modello F24 sempre dal menu Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per scadenza’). Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ calcola comunque l’importo dell’acconto, riportandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’ e sul servizio ‘Residui Ditta’; tuttavia, dal momento che non viene elaborato il mese di novembre, il corrispondente tributo non viene trasferito automaticamente sull’Archivio Tributi.
Novembre 2019
(comunicazione
20/11/2019
)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Segnaliamo che è possibile determinare l'acconto dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, adottando lo stesso procedimento previsto negli anni precedenti.
Riportiamo, in allegato, la documentazione operativa relativa al calcolo dell'acconto (le stesse indicazioni saranno comunque incluse nella documentazione dell'aggiornamento di novembre).

Gennaio 2019
(acred709)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.

Il procedimento da adottare, per riepilogare e rivalutare il TFR, è lo stesso degli anni precedenti: una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini relativi allo stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2018, tramite il servizio ‘Amministratore: Tabella Indici Istat’, disponibile sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna ‘Rivalutazione’ indicando 5 cifre decimali, alla data di decorrenza ‘01/01/2018’.

  2. Annullare la condizione di “elaborato” relativa al mese di dicembre 2018, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Anno da Annullare’ indicare ‘2018’.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2018, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ impostare l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’); inoltre, abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24, attraverso le opzioni disponibili nel campo ‘Trasferimento Tributi su F24’. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa ‘errelab.RLA’.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tale riguardo, si fa riferimento al campo ‘Solo Gestione Inail’, presente sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’ (comunque non si verificano problemi, se vengono rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

Ricordiamo che la procedura Rielaborazione Ditte, impostando l’opzione ‘X’ nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’, considera anche i cedolini già bollati, mantenendo la condizione di bollato e la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino trattato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell’azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su tale stampa sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di “elaborato” e procedere nuovamente ad una rielaborazione.

Attenzione: La stampa ‘errelab.RLA’ deve essere stampata e/o scaricata in formato pdf subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile.

Facciamo presente che un’eventuale differenza sul netto potrebbe derivare da una variazione nelle aliquote relative alle addizionali regionali o comunali, intervenuta successivamente all’elaborazione del cedolino interessato. Tale eventualità potrebbe verificarsi, in particolare, nel caso in cui una busta paga relativa ad un rapporto cessato nel mese di dicembre, fosse stata elaborata PRIMA dell’aggiornamento relativo allo stesso mese (Acred707 del 21/12/2018). Ricordiamo che tale aggiornamento includeva le aliquote delle addizionali regionali e comunali: se si presenta una differenza sul netto a causa del ricalcolo delle addizionali (in quanto trattenute nel mese di cessazione), occorre effettuare nuovamente la rielaborazione, impostando la necessaria “forzatura” sulle voci che risultano modificate (eventualmente contattare l’assistenza). Precisiamo che, anche in assenza della cessazione, le addizionali vengono comunque ricalcolate: potrebbero quindi differire da quelle calcolate in precedenza (pur senza generare alcuna differenza sul netto), se la busta paga fosse stata elaborata prima del suddetto aggiornamento di dicembre. Le addizionali ricalcolate sulla base delle aliquote aggiornate, in assenza della cessazione, verranno comunque trattenute a rate nell’anno successivo e riportate sulla Certificazione Unica relativa all’anno 2018 (CU/2019).

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva (tributo 1713 – vedi Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito facciamo presente che, al momento della rielaborazione, la scadenza del 16/01/2019 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16/02/2019 non deve essere ancora chiusa (o almeno non in modo definitivo).
Ricordiamo che, in presenza di un saldo a credito dell’imposta sostitutiva, l’importo del credito viene trasferito automaticamente sul codice tributo 6781 (la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 13 del 10/02/2015 ha stabilito che il tributo 1713 deve essere utilizzato esclusivamente per le somme a debito).

Ricordiamo che, al momento della rielaborazione del mese di dicembre, sulla stessa procedura Rielaborazione Ditte è possibile abilitare la stampa della nota contabile riepilogativa annuale (in alternativa, tale stampa può essere prodotta successivamente, tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Una volta calcolata la rivalutazione del Tfr, infatti, la nota contabile può essere prodotta nella modalità ‘Annuale con Residui’: in tal modo, sulla stampa viene indicato l’accantonamento del Tfr esercizio, costituito dalle quote maturate nell’anno corrente (se in carico all’azienda) e dalla rivalutazione del fondo relativo all’anno precedente. Inoltre, viene indicata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell’anno di competenza, comprensiva di quella determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell’anno (già indicata sulle note contabili mensili). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell’importo accantonato presso tale fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva viene evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr in questione (ricordiamo che, per la generalità dei dipendenti, l’imposta verrà recuperata con la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio 2019).

Ricordiamo che, tramite l’opzione ‘Annuale con Residui’, vengono evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (se prevista), alle ferie ed ai permessi non usufruiti, con i corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo di ferie e permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/2018, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.

Ricordiamo infine che, sulla nota contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo ai ratei mensili di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l’opzione ‘Mensile con Ratei’.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI – CASI PARTICOLARI
Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
A tale proposito, ricordiamo che le operazioni da effettuare, in occasione dell’elaborazione del mese di dicembre, sono state documentate con l’aggiornamento Acred707 del 21/12/2018.

Caso 1 – Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell’indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l’elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – in tal caso, indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Nel caso in cui l’azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l’indicazione del coefficiente presunto, sulle voci 718 / 713 / 71A, garantisce da eventuali problemi al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato “forzato” il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il coefficiente presunto, consigliamo di contattare l’assistenza per ricevere le indicazioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 – Cessazione nel mese di dicembre con erogazione del Tfr nell’anno successivo
In questo caso, con l’elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l’erogazione dello stesso Tfr avvenga nell’anno successivo. Il riepilogo del Tfr è necessario ai fini contabili e, inoltre, serve a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili al punto 3.5, in corrispondenza dell’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ (viene riportato il valore ‘2’ nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l’opzione ‘Blocca la liquidazione del Tfr’ (corrispondente al valore ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità sopra descritta.

Attenzione: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si intende applicare la tassazione sul Tfr in vigore nell’anno successivo, ricordiamo che occorre erogare lo stesso Tfr con la busta paga del mese di gennaio.

RATEIZZAZIONE DEL TFR
Ricordiamo che è disponibile il nuovo metodo di rateizzazione del Tfr, tramite il quale è possibile liquidare il Tfr suddividendolo in più “rate”, nei mesi successivi alla cessazione (aggiornamento di ottobre 2016 Acred623).

Nel caso in cui la rateizzazione del Tfr sia stata attivata nel mese di dicembre, impostando la voce 75N sulle presenze dello stesso mese, con l’elaborazione del cedolino di dicembre il Tfr sarà rivalutato utilizzando l’indice Istat di novembre se la cessazione è avvenuta entro il 15 dicembre, oppure utilizzando l’indice di dicembre se la cessazione è avvenuta dopo il 15 dicembre. Di conseguenza, per i rapporti cessati nella seconda metà di dicembre, sui quali è stata impostata la voce 75N, occorre effettuare il procedimento di rivalutazione descritto ai precedenti punti A / B / C. Precisiamo che i soggetti in questione vengono automaticamente inclusi nella rielaborazione descritta al punto C; inoltre, sebbene si tratti di rapporti cessati, il netto in busta non cambia a seguito della rielaborazione di dicembre, in quanto la voce 75N provvede a bloccare l’erogazione del Tfr.

Per quanto riguarda i rapporti cessati nei mesi precedenti a dicembre, sui quali è stata attivata la rateizzazione del Tfr impostando la voce 75N nel mese di cessazione, ricordiamo che NON occorre elaborare il mese di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr (tale operazione era invece necessaria con il vecchio metodo di rateizzazione).
E’ comunque possibile che, nel mese di dicembre, si debba erogare una rata di Tfr tramite la voce 75R. A tale proposito, ricordiamo che, sulla busta paga di dicembre, viene sempre effettuato il conguaglio fiscale: nella situazione sopra descritta, quindi, occorre bloccare il conguaglio fiscale, selezionando la voce 605 dall’elenco delle voci disponibili al punto 4.1 ‘Conguaglio anno corrente’, in corrispondenza dell’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Infine precisiamo che, se si sta ancora erogando un Tfr rateizzato con il vecchio metodo non automatico (voce 722), occorre elaborare il cedolino di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr: a tale scopo vanno impostate le voci 710 con l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ e 605 con l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Gennaio 2019
(acred709)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (Rivalutazione tfr anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo a debito o a credito.
L’importo del saldo viene trasferito sull’Archivio Tributi, utilizzando il codice tributo ‘1713’ (se a debito) oppure ‘6781’ (se a credito) ed impostando la data scadenza al 16/02/2019.
Se la ditta ha un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr ed il saldo dell’imposta sostitutiva risulta a debito, viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo necessario a compensare il tributo ‘1713’.

Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità ‘Mensile con Ratei’ / ‘Mensile con Residui’ / ‘Annuale con Residui’, viene indicato il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente viene comunque riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato in Rivalutazione tfr anno precedente).
Sulle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell’imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo dell’imposta relativa al Tfr rimasto in azienda. L’imposta sostitutiva a carico del Fondo verrà recuperata tramite la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio (o di gennaio in caso di liquidazione del Tfr). A tale proposito, ricordiamo che la rivalutazione del Fondo Tesoreria calcolata su dicembre 2018 verrà indicata sulla denuncia UniEmens relativa al mese di febbraio 2019 (conformemente al Documento Tecnico UniEmens).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere versato il saldo dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione del versamento dell’acconto (aggiornamento di novembre 2018 Acred705). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per Competenza’), richiedendo poi la stampa della delega e la generazione del file per l’invio telematico (servizio ‘Tributi per Scadenza’).
Inoltre, occorre verificare l’importo del saldo per eventuali aziende “sospese” (non elaborate) nel mese di novembre, nel caso in cui vengano poi elaborate nel mese di dicembre.

Dicembre 2018
(acred707)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio, invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2018. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16/02/2019).

Ricordiamo che, in presenza di un monte Tfr dell’anno precedente da rivalutare e in assenza della corrispondente rivalutazione (coefficiente non inserito sull’apposita tabella), viene emessa una segnalazione non bloccante al momento dell’elaborazione e della stampa del cedolino (aggiornamento di settembre 2018 Acred703).
Sui cedolini di dicembre, tale segnalazione viene emessa per tutti i dipendenti che hanno un monte Tfr dell’anno precedente, fino al momento in cui verrà inserito il coefficiente relativo al mese di dicembre. Precisiamo che, sulla segnalazione emessa, viene evidenziata l’eventuale presenza di un’erogazione del Tfr, differenziando il messaggio rispetto alla sola assenza della rivalutazione (senza erogazione). Come precisato più avanti, se il Tfr da rivalutare viene erogato, occorre inserire un indice Istat presunto o, in alternativa, posticipare l’erogazione al mese successivo.

ATTENZIONE: Per i rapporti di lavoro cessati nella seconda metà di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, al fine di ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le situazioni che si possono presentare al momento dell’elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci – punto 3.5 ‘Termine del rapporto’) oppure della voce 713 (nel caso in cui sia stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – sulla voce 713 occorre indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l’erogazione del Tfr venga effettuata sulla busta paga del mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 ‘Termine del rapporto’): in questo caso, occorre scegliere l’opzione ‘Effettua il riepilogo senza liquidazione’, in modo che, sulla voce 710, venga riportato il valore convenzionale ‘2’ nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come sopra descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2018
(acred705)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, da versare entro il 16/12/2018.
La gestione dell’acconto va effettuata secondo le stesse modalità previste negli anni precedenti.

Per gestire l’acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, sarà necessario rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, occorre lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, sezione 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando ‘01/01/2018’ come Data Iniziale e ‘31/12/2018’ come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci del programma, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi l’opzione ‘Definitivo’: con l’opzione ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, comprensiva di eventuali segnalazioni; con l’opzione ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene anche memorizzato nell’archivio. Di conseguenza, il lancio in modalità ‘Definitivo’ è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell’acconto.
Al lancio del programma (sia in modalità ‘Provvisorio’ che ‘Definitivo’), occorre impostare il tasso di rivalutazione da considerare nel calcolo dell’acconto: a tale riguardo, precisiamo che risulta generalmente corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell’anno precedente (criterio riportato nelle disposizioni ministeriali); in alternativa, può essere indicato un diverso tasso, risultante da una previsione per l’anno corrente.
Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, con l’indicazione dell’imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare “previsto”, ossia risultante dall’applicazione del tasso indicato al lancio del programma, oppure “effettivo”, ossia calcolato con l’elaborazione della busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell’acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all’intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell’anno).
Ricordiamo che, sulla stampa prodotta, viene riportato il valore dell’acconto calcolato a livello di singolo dipendente, oltre ovviamente al totale dell’acconto per l’intera ditta.

Ricordiamo che l’imposta sostitutiva corrisponde al 17% della rivalutazione (aggiornamento di gennaio 2015 Acred555). L’acconto da versare entro il 16 dicembre corrisponde al 90% dell’imposta prevista.

Con il lancio in modalità ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene memorizzato sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto Calcolato’: tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all’elaborazione del mese di novembre.
Inoltre, l’acconto calcolato viene memorizzato anche a livello di singolo dipendente, riportandolo sempre sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’. Su tale servizio, per il solo mese di ottobre, è possibile selezionare i singoli dipendenti (attraverso la finestra sul campo Matricola) per visualizzare ed eventualmente modificare il valore dell’acconto calcolato a livello di dipendente. Per visualizzare nuovamente il totale a livello di ditta, è sufficiente annullare il codice matricola (indicare zero o spazio nel corrispondente campo e premere Ricerca).
In caso di modifica dell’acconto su uno o più dipendenti, è necessario aggiornare il totale a livello di ditta. A tale scopo, occorre posizionarsi nuovamente a livello di ditta (zero o spazio nel campo Matricola e premere Ricerca), quindi premere il pulsante ‘Totalizza’: in tal modo, il totale viene ricalcolato considerando tutti i dipendenti presenti.

Con l’elaborazione del mese di NOVEMBRE, il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre, con la descrizione ‘Acconto Versato’ (sempre sul servizio ‘Residui Ditta’). Lo stesso valore viene quindi trasferito sull’Archivio Tributi, per il versamento tramite modello F24. Di conseguenza, nel caso in cui si debba intervenire sul valore dell’acconto, è necessario effettuare la modifica operando sul mese di ottobre: il valore così modificato verrà considerato come acconto da versare, al momento dell’elaborazione del mese di novembre.

L’importo dell’acconto viene trasferito sull’Archivio Tributi, unitamente agli altri tributi derivanti dall’elaborazione di novembre, abilitando l’opzione ‘Tributi su F24’ sulle procedure Elaborazione Mensile Ditte o Stampa Mensile Ditte. Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data scadenza 16/12/2018.
Sulle aziende che presentano un eventuale credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il codice tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva. Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese ‘12’ (oltre all’anno ‘2018’), come espressamente indicato nel comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate del 14/02/2008.
Sulla Nota Contabile, l’acconto dell’imposta sostitutiva e l’eventuale credito sono evidenziati soltanto se la stampa viene prodotto a livello di azienda, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Ricordiamo che il versamento dell’acconto da parte del sostituto d’imposta è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.
Per quanto riguarda le aziende che versano le quote correnti di Tfr al Fondo Tesoreria, il calcolo ed il versamento dell’acconto interessano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo. Ovviamente, tanto la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, quanto la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico dell’Inps. Tuttavia, il datore di lavoro è tenuto a gestire il versamento dell’imposta sostitutiva per conto dell’Inps: la somma a carico dell’Inps viene versata unitamente all’imposta relativa alla rivalutazione del Tfr rimasto in azienda; l’imposta versata per conto dell’Inps viene poi recuperata, dal datore di lavoro, tramite il modello Uniemens.
Sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’, generata dal programma ‘SOSTITFR’, vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo ‘Ditta’) e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo ‘Inps’). Sul servizio ‘Residui Ditta’, viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell’acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell’Inps. Con l’elaborazione di novembre, il valore complessivo dell’acconto viene riportato sull’Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.
Le disposizioni Inps consentono di recuperare l’imposta sostitutiva a carico dell’Istituto operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell’acconto tramite la denuncia Uniemens di dicembre e quello del saldo tramite la denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell’imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Sulla procedura Paghe è stata adottata la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento tra la denuncia aziendale e le denunce individuali (si tratta dello stesso criterio precedentemente adottato sulle denunce DM10 / Emens – vedere aggiornamento Acred386 del 27/11/2009).
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulla denuncia Uniemens (sia individuale che aziendale) relativa al mese in cui avviene l’erogazione del Fondo.
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/2018, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr a carico dell’azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l’aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  • Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) dovrà essere effettuata nuovamente.
  • Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente la somma da versare sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per periodo di competenza’). Una volta inserito l’acconto, è necessario produrre la stampa del modello F24 sempre dal menu Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per scadenza’). Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ calcola comunque l’importo dell’acconto, riportandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’ e sul servizio ‘Residui Ditta’; tuttavia, dal momento che non viene elaborato il mese di novembre, il corrispondente tributo non viene trasferito automaticamente sull’Archivio Tributi.
Gennaio 2018
(acred676)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.

Il procedimento da adottare, per riepilogare e rivalutare il TFR, è lo stesso degli anni precedenti: una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini relativi allo stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

 

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2017, tramite il servizio ‘Amministratore : Tabella Indici Istat’, disponibile sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna ‘Rivalutazione’ indicando 5 cifre decimali, alla data di decorrenza ‘01/01/2017’.

  2. Annullare la condizione di “elaborato” relativa al mese di dicembre 2017, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Anno da Annullare’ indicare ‘2017’.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2017, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ impostare l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’); inoltre, abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24, attraverso le opzioni disponibili nel campo ‘Trasferimento Tributi su F24’. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa ‘errelab.RLA’.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tale riguardo, si fa riferimento al campo ‘Solo Gestione Inail’, presente sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’ (comunque non si verificano problemi, se vengono rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

Ricordiamo che la procedura Rielaborazione Ditte, impostando l’opzione ‘X’ nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’, considera anche i cedolini già bollati, mantenendo la condizione di bollato e la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino trattato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell’azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su tale stampa sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di “elaborato” e procedere nuovamente ad una rielaborazione.

Attenzione: La stampa ‘errelab.RLA’ deve essere stampata e/o scaricata in formato pdf subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile.

Facciamo presente che un’eventuale differenza sul netto potrebbe derivare da una variazione nelle aliquote relative alle addizionali regionali o comunali, intervenuta successivamente all’elaborazione del cedolino interessato. Tale eventualità potrebbe verificarsi, in particolare, nel caso in cui una busta paga relativa ad un rapporto cessato nel mese di dicembre, fosse stata elaborata PRIMA dell’aggiornamento relativo allo stesso mese (Acred674 del 22/12/2017). Ricordiamo che tale aggiornamento includeva le aliquote delle addizionali regionali e comunali: se si presenta una differenza sul netto a causa del ricalcolo delle addizionali (in quanto trattenute nel mese di cessazione), occorre effettuare nuovamente la rielaborazione, impostando la necessaria “forzatura” sulle voci che risultano modificate (eventualmente contattare l’assistenza). Precisiamo che, anche in assenza della cessazione, le addizionali vengono comunque ricalcolate: potrebbero quindi differire da quelle calcolate in precedenza (pur senza generare alcuna differenza sul netto), se la busta paga fosse stata elaborata prima del suddetto aggiornamento di dicembre. Le addizionali ricalcolate sulla base delle aliquote aggiornate, in assenza della cessazione, verranno comunque trattenute a rate nell’anno successivo e riportate sulla Certificazione Unica relativa all’anno 2017 (CU/2018).

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva (tributo 1713 – vedi Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito facciamo presente che, al momento della rielaborazione, la scadenza del 16/01/2018 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16/02/2018 non deve essere ancora chiusa (o almeno non in modo definitivo).
Ricordiamo che, in presenza di un saldo a credito dell’imposta sostitutiva, l’importo del credito viene trasferito automaticamente sul codice tributo 6781 (la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 13 del 10/02/2015 ha stabilito che il tributo 1713 deve essere utilizzato esclusivamente per le somme a debito).

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre, sulla procedura Rielaborazione Ditte consigliamo di abilitare la stampa della Nota Contabile, selezionando la modalità ‘Annuale con Residui’ (la stessa stampa può essere prodotta anche successivamente, tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Sulla nota contabile annuale viene riportato l’accantonamento del Tfr esercizio, costituito dalle quote maturate nell’anno corrente (se rimaste in carico all’azienda) e dalla rivalutazione del fondo relativo all’anno precedente. Inoltre, viene riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell’anno di competenza, comprensiva di quella già determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell’anno, indicata sulle note contabili mensili. Sulla stessa nota contabile, se prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione dell’eventuale credito residuo da anticipo di tassazione sul Tfr (per le sole aziende interessate). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell'importo accantonato presso lo stesso fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva risulta evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr (ricordiamo che, per la generalità dei dipendenti, l’imposta verrà recuperata con la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio 2018).
Tramite l’opzione ‘Annuale con Residui’, inoltre, sono evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (dove prevista), alle ferie ed ai permessi non usufruiti, con i corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo di ferie e permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/2017, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.
Ricordiamo che, sulla Nota Contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo al singolo rateo mensile di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l’opzione ‘Mensile con Ratei’.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI – CASI PARTICOLARI
Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
A tale proposito, ricordiamo che le operazioni da effettuare, in occasione dell’elaborazione del mese di dicembre, sono state documentate con l’aggiornamento Acred674 del 22/12/2017.

Caso 1 – Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell’indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l’elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – in tal caso, indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Nel caso in cui l’azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l’indicazione del coefficiente presunto, sulle voci 718 / 713 / 71A, garantisce da eventuali problemi al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato “forzato” il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il coefficiente presunto, consigliamo di contattare l’assistenza per ricevere le indicazioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 – Cessazione nel mese di dicembre con erogazione del Tfr nell’anno successivo
In questo caso, con l’elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l’erogazione dello stesso Tfr avvenga nell’anno successivo. Il riepilogo del Tfr è necessario ai fini contabili e, inoltre, serve a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili al punto 3.5, in corrispondenza dell’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ (viene riportato il valore ‘2’ nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l’opzione ‘Blocca la liquidazione del Tfr’ (corrispondente al valore ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità sopra descritta.

Attenzione: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si intende applicare la tassazione sul Tfr in vigore nell’anno successivo, ricordiamo che occorre erogare lo stesso Tfr con la busta paga del mese di gennaio.

RATEIZZAZIONE DEL TFR
Ricordiamo che è disponibile il nuovo metodo di rateizzazione del Tfr, tramite il quale è possibile liquidare il Tfr suddividendolo in più “rate”, nei mesi successivi alla cessazione (aggiornamento di ottobre 2016 Acred623).

Nel caso in cui la rateizzazione del Tfr sia stata attivata nel mese di dicembre, impostando la voce 75N sulle presenze dello stesso mese, con l’elaborazione del cedolino di dicembre il Tfr sarà rivalutato utilizzando l’indice Istat di novembre se la cessazione è avvenuta entro il 15 dicembre, oppure utilizzando l’indice di dicembre se la cessazione è avvenuta dopo il 15 dicembre. Di conseguenza, per i rapporti cessati nella seconda metà di dicembre, sui quali è stata impostata la voce 75N, occorre effettuare il procedimento di rivalutazione descritto ai precedenti punti A / B / C. Precisiamo che i soggetti in questione vengono automaticamente inclusi nella rielaborazione descritta al punto C; inoltre, sebbene si tratti di rapporti cessati, il netto in busta non cambia a seguito della rielaborazione di dicembre, in quanto la voce 75N provvede a bloccare l’erogazione del Tfr.

Per quanto riguarda i rapporti cessati nei mesi precedenti a dicembre, sui quali è stata attivata la rateizzazione del Tfr impostando la voce 75N nel mese di cessazione, ricordiamo che NON occorre elaborare il mese di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr (tale operazione era invece necessaria con il vecchio metodo di rateizzazione).
E’ comunque possibile che, nel mese di dicembre, si debba erogare una rata di Tfr tramite la voce 75R. A tale proposito, ricordiamo che, sulla busta paga di dicembre, viene sempre effettuato il conguaglio fiscale: nella situazione sopra descritta, quindi, occorre bloccare il conguaglio fiscale, selezionando la voce 605 dall’elenco delle voci disponibili al punto 4.1 ‘Conguaglio anno corrente’, in corrispondenza dell’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Infine precisiamo che, se si sta ancora erogando un Tfr rateizzato con il vecchio metodo non automatico (voce 722), occorre elaborare il cedolino di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr: a tale scopo vanno impostate le voci 710 con l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ e 605 con l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Gennaio 2018
(acred676)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (Rivalutazione tfr anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo a debito o a credito.
L’importo del saldo viene trasferito sull’Archivio Tributi, utilizzando il codice tributo ‘1713’ (se a debito) oppure ‘6781’ (se a credito) ed impostando la data scadenza al 16/02/2018.
Se la ditta ha un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr ed il saldo dell’imposta sostitutiva risulta a debito, viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo necessario a compensare il tributo ‘1713’.

Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità ‘Mensile con Ratei’ / ‘Mensile con Residui’ / ‘Annuale con Residui’, viene indicato il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente viene comunque riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato in Rivalutazione tfr anno precedente).
Sulle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell’imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo dell’imposta relativa al Tfr rimasto in azienda. L’imposta sostitutiva a carico del Fondo verrà recuperata tramite la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio (o di gennaio in caso di liquidazione del Tfr). A tale proposito, ricordiamo che la rivalutazione del Fondo Tesoreria calcolata su dicembre 2017 verrà indicata sulla denuncia UniEmens relativa al mese di febbraio 2018 (conformemente al Documento Tecnico UniEmens).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere versato il saldo dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione del versamento dell’acconto (aggiornamento di novembre 2017 Acred671). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per Competenza’), richiedendo poi la stampa della delega e la generazione del file per l’invio telematico (servizio ‘Tributi per Scadenza’).

Dicembre 2017
(acred674)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio, invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2017. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16 febbraio 2018).

ATTENZIONE: Per i rapporti di lavoro cessati nella seconda metà di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, al fine di ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le situazioni che si possono presentare al momento dell’elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci – punto 3.5 ‘Termine del rapporto’) oppure della voce 713 (nel caso in cui sia stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – sulla voce 713 occorre indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l’erogazione del Tfr venga effettuata sulla busta paga del mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 ‘Termine del rapporto’): in questo caso, occorre scegliere l’opzione ‘Effettua il riepilogo senza liquidazione’, in modo che, sulla voce 710, venga riportato il valore convenzionale ‘2’ nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come sopra descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2017
(acred671)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, da versare entro il 16/12/2017.
La gestione dell’acconto si svolge secondo le stesse modalità adottate negli anni precedenti.

Per gestire l’acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, sarà necessario rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, occorre lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, sezione 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando ‘01/01/2017’ come Data Iniziale e ‘31/12/2017’ come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci del programma, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi l’opzione ‘Definitivo’: con l’opzione ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, comprensiva di eventuali segnalazioni; con l’opzione ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene anche memorizzato nell’archivio. Di conseguenza, il lancio in modalità ‘Definitivo’ è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell’acconto.
Al lancio del programma (sia in modalità ‘Provvisorio’ che ‘Definitivo’), occorre impostare il tasso di rivalutazione da considerare nel calcolo dell’acconto: a tale riguardo, precisiamo che risulta generalmente corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell’anno precedente (criterio riportato nelle disposizioni ministeriali); in alternativa, può essere indicato un diverso tasso, risultante da una previsione per l’anno corrente.
Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, con l’indicazione dell’imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare “previsto”, ossia risultante dall’applicazione del tasso indicato al lancio del programma, oppure “effettivo”, ossia calcolato con l’elaborazione della busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell’acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all’intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell’anno).
Ricordiamo che, sulla stampa prodotta, viene riportato il valore dell’acconto calcolato a livello di singolo dipendente, oltre ovviamente al totale dell’acconto per l’intera ditta.

Ricordiamo che l’imposta sostitutiva corrisponde al 17% della rivalutazione (aggiornamento di gennaio 2015 Acred555). L’acconto da versare entro il 16 dicembre corrisponde al 90% dell’imposta prevista.

Con il lancio in modalità ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene memorizzato sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto Calcolato’: tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all’elaborazione del mese di novembre.
Inoltre, l’acconto calcolato viene memorizzato anche a livello di singolo dipendente, riportandolo sempre sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’. Su tale servizio, per il solo mese di ottobre, è possibile selezionare i singoli dipendenti (attraverso la finestra sul campo Matricola) per visualizzare ed eventualmente modificare il valore dell’acconto calcolato a livello di dipendente. Per visualizzare nuovamente il totale a livello di ditta, è sufficiente annullare il codice matricola (indicare zero o spazio nel corrispondente campo e premere Ricerca).
In caso di modifica dell’acconto su uno o più dipendenti, è necessario aggiornare il totale a livello di ditta. A tale scopo, occorre posizionarsi nuovamente a livello di ditta (zero o spazio nel campo Matricola e premere Ricerca), quindi premere il pulsante ‘Totalizza’: in tal modo, il totale viene ricalcolato considerando tutti i dipendenti presenti.

Con l’elaborazione del mese di NOVEMBRE, il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre, con la descrizione ‘Acconto Versato’ (sempre sul servizio ‘Residui Ditta’). Lo stesso valore viene quindi trasferito sull’Archivio Tributi, per il versamento tramite modello F24. Di conseguenza, nel caso in cui si debba intervenire sul valore dell’acconto, è necessario effettuare la modifica operando sul mese di ottobre: il valore così modificato verrà considerato come acconto da versare, al momento dell’elaborazione del mese di novembre.

L’importo dell’acconto viene trasferito sull’Archivio Tributi, unitamente agli altri tributi derivanti dall’elaborazione di novembre, abilitando l’opzione ‘Tributi su F24’ sulle procedure Elaborazione Mensile Ditte o Stampa Mensile Ditte. Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data scadenza 16/12/2017.
Sulle aziende che presentano un eventuale credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il codice tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva. Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese ‘12’ e l’anno ‘2017’, come espressamente indicato nel comunicato stampa emesso dall’Agenzia delle Entrate il 14/02/2008.
Sulla Nota Contabile, l’acconto dell’imposta sostitutiva e l’eventuale credito sono evidenziati soltanto se la stampa viene prodotto a livello di azienda, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Ricordiamo che il versamento dell’acconto da parte del sostituto d’imposta è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.
Per quanto riguarda le aziende che versano le quote correnti di Tfr al Fondo Tesoreria, il calcolo ed il versamento dell’acconto interessano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo. Ovviamente, tanto la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, quanto la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico dell’Inps. Tuttavia, il datore di lavoro è tenuto a gestire il versamento dell’imposta sostitutiva per conto dell’Inps: la somma a carico dell’Inps viene versata unitamente all’imposta relativa alla rivalutazione del Tfr rimasto in azienda; l’imposta versata per conto dell’Inps viene poi recuperata, dal datore di lavoro, tramite il modello Uniemens.
Sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’, generata dal programma ‘SOSTITFR’, vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo ‘Ditta’) e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo ‘Inps’). Sul servizio ‘Residui Ditta’, viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell’acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell’Inps. Con l’elaborazione di novembre, il valore complessivo dell’acconto viene riportato sull’Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.
Le disposizioni Inps consentono di recuperare l’imposta sostitutiva a carico dell’Istituto operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell’acconto tramite la denuncia Uniemens di dicembre e quello del saldo tramite la denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell’imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Sulla procedura Paghe è stata adottata la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento tra la denuncia aziendale e le denunce individuali (si tratta dello stesso criterio precedentemente adottato sulle denunce DM10 / Emens – vedere aggiornamento Acred386 del 27/11/2009).
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulla denuncia Uniemens (sia individuale che aziendale) relativa al mese in cui avviene l’erogazione del Fondo.
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/2017, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr a carico dell’azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l’aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  • Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) dovrà essere effettuata nuovamente.
  • Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente la somma da versare sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per periodo di competenza’). Una volta inserito l’acconto, è necessario produrre la stampa del modello F24 sempre dal menu Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per scadenza’). Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ calcola comunque l’importo dell’acconto, riportandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’ e sul servizio ‘Residui Ditta’; tuttavia, dal momento che non viene elaborato il mese di novembre, il corrispondente tributo non viene trasferito automaticamente sull’Archivio Tributi.
Gennaio 2017
(acred631)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.

Il procedimento da adottare, per riepilogare e rivalutare il TFR, è lo stesso degli anni precedenti: una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini relativi allo stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2016, tramite il servizio ‘Amministratore : Tabella Indici Istat’, disponibile sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna ‘Rivalutazione’ indicando 5 cifre decimali, alla data di decorrenza ‘01/01/2016’.

  2. Annullare la condizione di “elaborato” relativa al mese di dicembre 2016, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Anno da Annullare’ indicare ‘2016’.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2016, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ impostare l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’); inoltre, abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24, attraverso le opzioni disponibili nel campo ‘Trasferimento Tributi su F24’. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa ‘errelab.RLA’.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tale riguardo, si fa riferimento al campo ‘Solo Gestione Inail’, presente sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’ (comunque non si verificano problemi, se vengono rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

Ricordiamo che la procedura Rielaborazione Ditte, impostando l’opzione ‘X’ nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’, considera anche i cedolini già bollati, mantenendo la condizione di bollato e la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino trattato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell’azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su tale stampa sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di “elaborato” e procedere nuovamente ad una rielaborazione.

Attenzione: La stampa ‘errelab.RLA’ deve essere stampata e/o scaricata in formato pdf subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile.

Facciamo presente che un’eventuale differenza sul netto potrebbe derivare da una variazione nelle aliquote relative alle addizionali regionali o comunali, intervenuta successivamente all’elaborazione del cedolino interessato. Tale eventualità potrebbe verificarsi, in particolare, nel caso in cui una busta paga relativa ad un rapporto cessato nel mese di dicembre, fosse stata elaborata PRIMA dell’aggiornamento relativo allo stesso mese (Acred629 del 22/12/2016). Ricordiamo che tale aggiornamento includeva le aliquote delle addizionali regionali e comunali: se si presenta una differenza sul netto a causa del ricalcolo delle addizionali (in quanto trattenute nel mese di cessazione), occorre effettuare nuovamente la rielaborazione, impostando la necessaria “forzatura” sulle voci che risultano modificate (eventualmente contattare l’assistenza). Precisiamo che, anche in assenza della cessazione, le addizionali vengono comunque ricalcolate: potrebbero quindi differire da quelle calcolate in precedenza (pur senza generare alcuna differenza sul netto), se la busta paga fosse stata elaborata prima del suddetto aggiornamento di dicembre. Le addizionali ricalcolate sulla base delle aliquote aggiornate, in assenza della cessazione, verranno comunque trattenute a rate nell’anno successivo e riportate sulla certificazione annuale relativa all’anno 2016 (CU/2017).

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva (tributo 1713 – vedi Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito facciamo presente che, al momento della rielaborazione, la scadenza del 16/01/2017 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16/02/2017 non deve essere ancora chiusa (o almeno non in modo definitivo).
In presenza di un saldo a credito dell’imposta sostitutiva, a partire da quest’anno l’importo del credito viene trasferito automaticamente sul codice tributo 6781 (la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 13 del 10/02/2015 ha stabilito che il tributo 1713 deve essere utilizzato esclusivamente per le somme a debito).

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre, sulla procedura Rielaborazione Ditte consigliamo di abilitare la stampa della Nota Contabile, selezionando la modalità ‘Annuale con Residui’ (la stessa stampa può essere prodotta anche successivamente, tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Sulla nota contabile annuale viene riportato l’accantonamento del Tfr esercizio, costituito dalle quote maturate nell’anno corrente (se rimaste in carico all’azienda) e dalla rivalutazione del fondo relativo all’anno precedente. Inoltre, viene riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell’anno di competenza, comprensiva di quella già determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell’anno, indicata sulle note contabili mensili. Sulla stessa nota contabile, se prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione dell’eventuale credito residuo da anticipo di tassazione sul Tfr (per le sole aziende interessate). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell'importo accantonato presso lo stesso fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva risulta evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr (ricordiamo che, per la generalità dei dipendenti, l’imposta verrà recuperata con la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio 2017).
Tramite l’opzione ‘Annuale con Residui’, inoltre, sono evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (dove prevista), alle ferie ed ai permessi non usufruiti, con i corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo di ferie e permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/2016, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.
Ricordiamo che, sulla Nota Contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo al singolo rateo mensile di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l’opzione ‘Mensile con Ratei’.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI – CASI PARTICOLARI

Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
A tale proposito, ricordiamo che le operazioni da effettuare, in occasione dell’elaborazione del mese di dicembre, sono state documentate con l’aggiornamento Acred629 del 22/12/2016.

Caso 1 – Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell’indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l’elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – in tal caso, indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Nel caso in cui l’azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l’indicazione del coefficiente presunto, sulle voci 718 / 713 / 71A, garantisce da eventuali problemi al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato “forzato” il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il coefficiente presunto, occorre contattare l’assistenza per ricevere le istruzioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 – Cessazione nel mese di dicembre con erogazione del Tfr nell’anno successivo
In questo caso, con l’elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l’erogazione dello stesso Tfr avvenga nell’anno successivo. Il riepilogo del Tfr è necessario ai fini contabili e, inoltre, serve a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre: è necessario selezionarla dall’elenco delle voci disponibili, al punto 3.5, scegliendo l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ (viene riportato il valore ‘2’ nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l’opzione ‘Blocca la liquidazione del Tfr’ (corrispondente al valore ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità precedentemente descritta.

Attenzione: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si intende applicare la tassazione sul Tfr in vigore nell’anno successivo, ricordiamo che occorre erogare lo stesso Tfr con la busta paga del mese di gennaio.

RATEIZZAZIONE DEL TFR

Ricordiamo che è disponibile il nuovo metodo di rateizzazione del Tfr, tramite il quale è possibile liquidare il Tfr suddividendolo in più “rate”, nei mesi successivi alla cessazione (aggiornamento di ottobre 2016 Acred623).

Nel caso in cui la rateizzazione del Tfr sia stata attivata nel mese di dicembre, impostando la voce 75N sulle presenze dello stesso mese, con l’elaborazione del cedolino di dicembre il Tfr sarà rivalutato utilizzando l’indice Istat di novembre se la cessazione è avvenuta entro il 15 dicembre, oppure utilizzando l’indice di dicembre se la cessazione è avvenuta dopo il 15 dicembre. Di conseguenza, per i rapporti cessati nella seconda metà di dicembre sui quali è stata impostata la voce 75N, occorre effettuare il procedimento descritto sopra (punti A / B / C), per ottenere la rivalutazione del Tfr secondo l’indice Istat di dicembre. Precisiamo che i soggetti in questione vengono automaticamente inclusi nella rielaborazione descritta al punto C; inoltre, sebbene si tratti di rapporti cessati, il netto in busta non cambia a seguito della rielaborazione di dicembre, in quanto la voce 75N provvede a bloccare l’erogazione del Tfr.

Per quanto riguarda i rapporti cessati nei mesi precedenti a dicembre, per i quali è stata attivata la rateizzazione del Tfr impostando la voce 75N nel mese di cessazione, segnaliamo che NON occorre elaborare il mese di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr (tale operazione era invece necessaria con il vecchio metodo di rateizzazione).
E’ comunque possibile che, nel mese di dicembre, si debba erogare una rata di Tfr tramite la voce 75R: in tal caso, ovviamente, occorre elaborare il cedolino di dicembre. A tale proposito, ricordiamo che nel mese di dicembre viene effettuato automaticamente il conguaglio fiscale: occorre quindi bloccarlo, selezionando la voce 605 dall’elenco delle voci disponibili al punto 4.1 ‘Conguaglio anno corrente’, scegliendo l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Infine precisiamo che, se si sta ancora erogando un Tfr rateizzato con il vecchio metodo non automatico (voce 722), occorre elaborare il cedolino di dicembre per effettuare il riepilogo del Tfr: a tale scopo vanno impostate le voci 710 con l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ e 605 con l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Gennaio 2017
(acred631)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (Rivalutazione tfr anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo a debito o a credito.
L’importo del saldo viene trasferito sull’Archivio Tributi, utilizzando il codice tributo ‘1713’ (se a debito) oppure ‘6781’ (se a credito) ed impostando la data scadenza al 16/02/2017.
Se la ditta ha un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr ed il saldo dell’imposta sostitutiva risulta a debito, viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo necessario a compensare il tributo ‘1713’.

Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità ‘Mensile con Ratei’ / ‘Mensile con Residui’ / ‘Annuale con Residui’, viene indicato il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente viene comunque riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato in Rivalutazione tfr anno precedente).
Sulle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell’imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo dell’imposta relativa al Tfr rimasto in azienda. L’imposta sostitutiva a carico del Fondo verrà recuperata tramite la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio (o di gennaio in caso di liquidazione del Tfr). A tale proposito, ricordiamo che la rivalutazione del Fondo Tesoreria calcolata su dicembre 2016 verrà indicata sulla denuncia UniEmens relativa al mese di febbraio 2017 (conformemente al Documento Tecnico UniEmens).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere versato il saldo dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione del versamento dell’acconto (aggiornamento Acred627 del 22/11/2016). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per Competenza’), richiedendo poi la stampa della delega e la generazione del file per l’invio telematico (servizio ‘Tributi per Scadenza’).

Dicembre 2016
(acred629)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio, invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2016. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16 febbraio 2017).

ATTENZIONE: Per i rapporti di lavoro cessati nella seconda metà di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, al fine di ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le situazioni che si possono presentare al momento dell’elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci – punto 3.5 ‘Termine del rapporto’) oppure della voce 713 (nel caso in cui sia stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – sulla voce 713 occorre indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l’erogazione del Tfr venga effettuata sulla busta paga del mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 ‘Termine del rapporto’): in questo caso, occorre scegliere l’opzione ‘Effettua il riepilogo senza liquidazione’, in modo che, sulla voce 710, venga riportato il valore convenzionale ‘2’ nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come sopra descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2016
(acred627)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, da versare entro il 16/12/2016.
La gestione dell’acconto si svolge secondo le stesse modalità adottate negli anni precedenti.

Per gestire l’acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, sarà necessario rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, occorre lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, sezione 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando ‘01/01/2016’ come Data Iniziale e ‘31/12/2016’ come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci del programma, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi l’opzione ‘Definitivo’: con l’opzione ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, comprensiva di eventuali segnalazioni; con l’opzione ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene anche memorizzato nell’archivio. Di conseguenza, il lancio in modalità ‘Definitivo’ è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell’acconto.
Al lancio del programma (sia in modalità ‘Provvisorio’ che ‘Definitivo’), occorre impostare il tasso di rivalutazione da considerare nel calcolo dell’acconto: a tale riguardo, precisiamo che risulta generalmente corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell’anno precedente (criterio riportato nelle disposizioni ministeriali); in alternativa, può essere indicato un diverso tasso, risultante da una previsione per l’anno corrente.
Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, con l’indicazione dell’imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare “previsto”, ossia risultante dall’applicazione del tasso indicato al lancio del programma, oppure “effettivo”, ossia calcolato con l’elaborazione della busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell’acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all’intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell’anno).
Ricordiamo che, sulla stampa prodotta, viene riportato il valore dell’acconto calcolato a livello di singolo dipendente, oltre ovviamente al totale dell’acconto per l’intera ditta.

Ricordiamo che l’imposta sostitutiva dovuta corrisponde al 17% della rivalutazione, come indicato nell’aggiornamento di gennaio 2015 Acred555 (fino all’anno 2014 corrispondeva al 11%). Come negli anni precedenti, l’acconto da versare entro il 16 dicembre corrisponde al 90% dell’imposta prevista.

Con il lancio in modalità ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene memorizzato sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto Calcolato’: tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all’elaborazione del mese di novembre.
Inoltre, l’acconto calcolato viene memorizzato anche a livello di singolo dipendente, riportandolo sempre sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’. Su tale servizio, per il solo mese di ottobre, è possibile selezionare i singoli dipendenti (attraverso la finestra sul campo Matricola) per visualizzare ed eventualmente modificare il valore dell’acconto calcolato a livello di dipendente. Per visualizzare nuovamente il totale a livello di ditta, è sufficiente annullare il codice matricola (indicare zero o spazio nel corrispondente campo e premere Ricerca).
In caso di modifica dell’acconto su uno o più dipendenti, è necessario aggiornare il totale a livello di ditta. A tale scopo, occorre posizionarsi nuovamente a livello di ditta (zero o spazio nel campo Matricola e premere Ricerca), quindi premere il pulsante ‘Totalizza’: in tal modo, il totale viene ricalcolato considerando tutti i dipendenti presenti.

Con l’elaborazione del mese di NOVEMBRE, il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre, con la descrizione ‘Acconto Versato’ (sempre sul servizio ‘Residui Ditta’). Lo stesso valore viene quindi trasferito sull’Archivio Tributi, per il versamento tramite modello F24. Di conseguenza, nel caso in cui si debba intervenire sul valore dell’acconto, è necessario effettuare la modifica operando sul mese di ottobre: il valore così modificato verrà considerato come acconto da versare, al momento dell’elaborazione del mese di novembre.

L’importo dell’acconto viene trasferito sull’Archivio Tributi, unitamente agli altri tributi derivanti dall’elaborazione di novembre, abilitando l’opzione ‘Tributi su F24’ sulle procedure Elaborazione Mensile Ditte o Stampa Mensile Ditte. Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data scadenza 16/12/2016.
Sulle aziende che presentano un eventuale credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il codice tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva. Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese ‘12’ e l’anno ‘2016’, come espressamente indicato nel comunicato stampa emesso dall’Agenzia delle Entrate il 14/02/2008.
Sulla Nota Contabile, l’acconto dell’imposta sostitutiva e l’eventuale credito sono evidenziati soltanto se la stampa viene prodotto a livello di azienda, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Ricordiamo che il versamento dell’acconto da parte del sostituto d’imposta è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.
Per quanto riguarda le aziende che versano le quote correnti di Tfr al Fondo Tesoreria, il calcolo ed il versamento dell’acconto interessano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo. Ovviamente, tanto la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, quanto la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico dell’Inps. Tuttavia, il datore di lavoro è tenuto a gestire il versamento dell’imposta sostitutiva per conto dell’Inps: la somma a carico dell’Inps viene versata unitamente all’imposta relativa alla rivalutazione del Tfr rimasto in azienda; l’imposta versata per conto dell’Inps viene poi recuperata, dal datore di lavoro, tramite il modello Uniemens.
Sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’, generata dal programma ‘SOSTITFR’, vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo ‘Ditta’) e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo ‘Inps’). Sul servizio ‘Residui Ditta’, viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell’acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell’Inps. Con l’elaborazione di novembre, il valore complessivo dell’acconto viene riportato sull’Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.
Le disposizioni Inps consentono di recuperare l’imposta sostitutiva a carico dell’Istituto operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell’acconto tramite la denuncia Uniemens di dicembre e quello del saldo tramite la denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell’imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Sulla procedura Paghe è stata adottata la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento tra la denuncia aziendale e le denunce individuali (si tratta dello stesso criterio precedentemente adottato sulle denunce DM10 / Emens – vedere aggiornamento Acred386 del 27/11/2009).
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulla denuncia Uniemens (sia individuale che aziendale) relativa al mese in cui avviene l’erogazione del Fondo.
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/2016, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr a carico dell’azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l’aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  1. Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) dovrà essere effettuata nuovamente.
  2. Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente la somma da versare sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per periodo di competenza’). Una volta inserito l’acconto, è necessario produrre la stampa del modello F24 sempre dal menu Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per scadenza’). Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ calcola comunque l’importo dell’acconto, riportandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’ e sul servizio ‘Residui Ditta’; tuttavia, dal momento che non viene elaborato il mese di novembre, il corrispondente tributo non viene trasferito automaticamente sull’Archivio Tributi.
Gennaio 2016
(acred594)
SEGNALAZIONI

Rivalutazione Tfr: Una volta calcolata la rivalutazione del Tfr per l’anno 2015, utilizzando la procedura ‘Rielaborazione Ditte’ secondo le modalità descritte nell’aggiornamento ‘Acred593’ del 11/01/2016, consigliamo di produrre nuovamente la nota contabile relativa al mese di dicembre 2015, nella modalità ‘Mensile’ a livello di ditta, utilizzando la normale procedura ‘Stampa Mensile Ditte’. Precisiamo che non occorre stampare la nota contabile prodotta – occorre invece verificare se viene generata la stampa ‘erronotac.STA’. Se tale stampa NON viene prodotta, non occorre effettuare altre operazioni. Se, invece, tale stampa viene prodotta e riporta la segnalazione di ‘Arrotondamento Inps troppo elevato’, consigliamo di contattare l’assistenza per verificare la causa di tale segnalazione.

Gennaio 2016
(acred593)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.

Il procedimento da adottare, per riepilogare e rivalutare il TFR, è lo stesso degli anni precedenti: una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini dello stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2015, tramite il servizio ‘Amministratore : Tabella Indici Istat’, disponibile sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna ‘Rivalutazione’ indicando 5 cifre decimali, alla data di decorrenza ‘01/01/2015’.
  2. Annullare la condizione di “elaborato” relativa al mese di dicembre 2015, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Anno da Annullare’ indicare ‘2015’.
  3. Rielaborare il mese di dicembre 2015, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ impostare l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’); inoltre, abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24, attraverso le opzioni disponibili nel campo ‘Trasferimento Tributi su F24’. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa ‘errelab.RLA’.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tale riguardo, si fa riferimento al campo ‘Solo Gestione Inail’, presente sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’ (comunque non si verificano problemi, se vengono rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

Ricordiamo che la procedura Rielaborazione Ditte, tramite l’opzione ‘X’ nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’, considera anche i cedolini già bollati, mantenendo la condizione di bollato e la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino trattato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell’azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su tale stampa sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di “elaborato” e procedere nuovamente ad una rielaborazione.

Attenzione: La stampa ‘errelab.RLA’ deve essere stampata e/o scaricata in formato pdf subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile.

Facciamo presente che un’eventuale differenza sul netto potrebbe derivare da una variazione nelle aliquote relative alle addizionali regionali o comunali, intervenuta successivamente all’elaborazione del cedolino interessato. Tale eventualità potrebbe verificarsi, in particolare, nel caso in cui una busta paga relativa ad un rapporto cessato nel mese di dicembre, fosse stata elaborata PRIMA dell’aggiornamento relativo allo stesso mese (Acred591 del 22/12/15). Ricordiamo che tale aggiornamento includeva le aliquote delle addizionali regionali e comunali: se si presenta una differenza sul netto a causa del ricalcolo delle addizionali (in quanto trattenute nel mese di cessazione), occorre effettuare nuovamente la rielaborazione, impostando la necessaria “forzatura” sulle voci che risultano modificate (eventualmente contattare l’assistenza). Precisiamo che, anche in assenza della cessazione, le addizionali vengono comunque ricalcolate: potrebbero quindi differire da quelle calcolate in precedenza (pur senza generare alcuna differenza sul netto), se la busta paga fosse stata elaborata prima del suddetto aggiornamento di dicembre. Le addizionali ricalcolate sulla base delle aliquote aggiornate, in assenza della cessazione, verranno comunque trattenute a rate nell’anno successivo e riportate sulla certificazione annuale relativa all’anno 2015 (CU/2016).

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva (tributo 1713 – vedi Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito facciamo presente che, al momento della rielaborazione, la scadenza del 16/01/2016 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16/02/2016 non deve essere ancora chiusa (o almeno non in modo definitivo).
In presenza di un saldo a credito dell’imposta sostitutiva, a partire da quest’anno l’importo del credito viene trasferito automaticamente sul codice tributo 6781. Ricordiamo che, fino all’anno scorso, era disponibile un’opzione che consentiva di trasferire il suddetto credito sul tributo 1713 oppure sul tributo 6781 – la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 13 del 10/02/15 ha stabilito che il tributo 1713 deve essere utilizzato esclusivamente per le somme a debito.

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre, sulla procedura Rielaborazione Ditte consigliamo di abilitare la stampa della Nota Contabile, selezionando la modalità ‘Annuale con Residui’ (la stessa stampa può essere prodotta anche successivamente, tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Sulla nota contabile annuale viene riportato l’accantonamento del Tfr esercizio, costituito dalle quote maturate nell’anno corrente (se rima ste in carico all’azienda) e dalla rivalutazione del fondo relativo all’anno precedente. Inoltre, viene riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell’anno di competenza, comprensiva di quella già determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell’anno, indicata sulle note contabili mensili. Sulla stessa nota contabile, se prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione dell’eventuale credito residuo da anticipo di tassazione sul Tfr (per le sole aziende interessate). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell'importo accantonato presso lo stesso fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva risulta evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr (ricordiamo che, per la generalità dei dipendenti, l’imposta verrà recuperata con la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio 2016).
Tramite l’opzione ‘Annuale con Residui’, inoltre, sono evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (dove prevista), alle ferie ed ai permessi non usufruiti, con i corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo di ferie e permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/15, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.
Ricordiamo che, sulla Nota Contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo al singolo rateo mensile di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l’opzione ‘Mensile con Ratei’.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI – CASI PARTICOLARI
Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
A tale proposito, ricordiamo che le operazioni da effettuare, in occasione dell’elaborazione del mese di dicembre, sono state documentate con l’aggiornamento Acred591 del 22/12/15 (punto 5).

Caso 1 – Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell’indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l’elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – in tal caso, indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Nel caso in cui l’azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l’indicazione del coefficiente presunto, sulle voci 718 / 713 / 71A, garantisce da eventuali problemi al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato “forzato” il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il coefficiente presunto, occorre contattare l’assistenza per ricevere le istruzioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 – Cessazione nel mese di dicembre (o in mesi precedenti) con erogazione del Tfr nell’anno successivo
In questo caso, con l’elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l’erogazione dello stesso Tfr avvenga nell’anno successivo. Il riepilogo del Tfr è necessario ai fini contabili e, inoltre, serve a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre: è necessario selezionarla dall’elenco delle voci disponibili, al punto 3.5, scegliendo l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ (viene riportato il valore ‘2’ nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l’opzione ‘Blocca la liquidazione del Tfr’ (corrispondente al valore ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità precedentemente descritta.
Precisiamo che il riepilogo del Tfr, attraverso l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato anche per eventuali dipendenti cessati in mesi precedenti a dicembre, nel caso in cui si intenda liquidare il Tfr nel corso dell’anno successivo. Per i dipendenti in questione, è necessario bloccare il conguaglio fiscale sull’elaborazione di dicembre (se non risulta bloccato, il conguaglio viene effettuato automaticamente): a tale scopo, occorre selezionare la voce 605 dall’elenco delle voci disponibili (punto 4.1), scegliendo l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Attenzione: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si intende applicare la tassazione sul Tfr in vigore nell’anno successivo, ricordiamo che occorre erogare lo stesso Tfr con la busta paga del mese di gennaio.

Gennaio 2016
(acred593)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (Rivalutazione tfr anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo a debito o a credito.
L’importo del saldo viene trasferito sull’Archivio Tributi, utilizzando il codice tributo ‘1713’ (se a debito) oppure ‘6781’ (se a credito) ed impostando la data scadenza al 16/02/2016.
Se la ditta ha un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr ed il saldo dell’imposta sostitutiva risulta a debito, viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo necessario a compensare il tributo ‘1713’.

Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità ‘Mensile con Ratei’ / ‘Mensile con Residui’ / ‘Annuale con Residui’, viene indicato il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente viene comunque riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato in Rivalutazione tfr anno precedente).
Sulle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell’imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo dell’imposta relativa al Tfr rimasto in azienda. L’imposta sostitutiva a carico del Fondo verrà recuperata tramite la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio (o di gennaio in caso di liquidazione del Tfr). A tale proposito, ricordiamo che la rivalutazione del Fondo Tesoreria calcolata su dicembre 2015 verrà indicata sulla denuncia UniEmens relativa al mese di febbraio 2016 (conformemente al Documento Tecnico UniEmens).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere versato il saldo dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione del versamento dell’acconto (aggiornamento Acred587 del 20/11/15). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per Competenza’), richiedendo poi la stampa della delega e la generazione del file per l’invio telematico (servizio ‘Tributi per Scadenza’).

Dicembre 2015
(acred591)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio, invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2015. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16 febbraio 2016).

ATTENZIONE: Per i rapporti di lavoro cessati nella seconda metà di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, al fine di ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le situazioni che si possono presentare al momento dell’elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci – punto 3.5 ‘Termine del rapporto’) oppure della voce 713 (nel caso in cui sia stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – sulla voce 713 occorre indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l’erogazione del Tfr venga effettuata sulla busta paga del mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 ‘Termine del rapporto’): in questo caso, occorre scegliere l’opzione ‘Effettua il riepilogo senza liquidazione’, in modo che, sulla voce 710, venga riportato il valore convenzionale ‘2’ nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come sopra descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2015
(acred587)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, da versare entro il 16/12/2015.
La gestione dell’acconto si svolge sostanzialmente secondo le stesse modalità adottate negli anni precedenti.
Precisiamo che, a partire da quest’anno è prevista anche la memorizzazione del valore dell’acconto relativo ai singoli dipendenti, come indicato nei paragrafi successivi.

Per gestire l’acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, sarà necessario rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, occorre lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, sezione 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando ‘01-01-2015’ come Data Iniziale e ‘31-12-2015’ come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci del programma, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi l’opzione ‘Definitivo’: con ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, comprensiva di eventuali segnalazioni; con ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene anche memorizzato negli archivi. Di conseguenza, il lancio in modalità ‘Definitivo’ è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell’acconto.
Al lancio del programma (sia in modalità ‘Provvisorio’ che ‘Definitivo’), occorre impostare il tasso di rivalutazione da considerare nel calcolo dell’acconto: a tale riguardo, precisiamo che risulta generalmente corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell’anno precedente (criterio riportato nelle disposizioni ministeriali); in alternativa, può essere indicato un diverso tasso, risultante da una previsione per l’anno corrente.
Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, con l’indicazione dell’imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare “previsto”, ossia risultante dall’applicazione del tasso indicato al lancio del programma, oppure “effettivo”, ossia calcolato con l’elaborazione della busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell’acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all’intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell’anno).

Precisiamo che, sulla stampa prodotta, a partire da quest’anno viene riportato anche il valore dell’acconto calcolato a livello di singolo dipendente (oltre ovviamente al totale a livello di ditta).

Ricordiamo che l’imposta sostitutiva dovuta sulla rivalutazione dal 1/01/2015 corrisponde al 17% (fino al 31/12/2014 corrispondeva al 11%), come indicato nell’aggiornamento di gennaio 2015 Acred555. Come negli anni precedenti, l’acconto da versare entro il 16 dicembre corrisponde al 90% dell’imposta prevista.

Con il lancio in modalità ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene memorizzato sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto Calcolato’: tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all’elaborazione del mese di novembre.

A partire da quest’anno, l’acconto calcolato viene memorizzato anche a livello di singolo dipendente, riportandolo sempre sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’. Su tale servizio, per il solo mese di ottobre, è possibile selezionare i singoli dipendenti (attraverso la finestra sul campo Matricola) per visualizzare ed eventualmente modificare il valore dell’acconto calcolato a livello di dipendente. Per visualizzare nuovamente il totale a livello di ditta, è sufficiente annullare il codice matricola (indicare zero o spazio nel corrispondente campo e premere Ricerca).
In caso di modifica dell’acconto su uno o più dipendenti, è necessario aggiornare il totale a livello di ditta. A tale scopo, occorre posizionarsi nuovamente a livello di ditta (zero o spazio nel campo Matricola e premere Ricerca), quindi premere il pulsante ‘Totalizza’: in tal modo, il totale viene ricalcolato considerando tutti i dipendenti presenti.

Con l’elaborazione del mese di NOVEMBRE, il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre, con la descrizione ‘Acconto Versato’ (sempre sul servizio ‘Residui Ditta’). Lo stesso valore viene quindi trasferito sull’Archivio Tributi, per il versamento tramite modello F24. Di conseguenza, nel caso in cui si debba intervenire sul valore dell’acconto, è necessario effettuare la modifica operando sul mese di ottobre: il valore così modificato verrà considerato come acconto da versare, al momento dell’elaborazione del mese di novembre.

L’importo dell’acconto viene trasferito sull’Archivio Tributi, unitamente agli altri tributi derivanti dall’elaborazione di novembre, abilitando l’opzione ‘Tributi su F24’ sulle procedure Elaborazione Mensile Ditte o Stampa Mensile Ditte. Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data scadenza 16/12/2015.
Sulle aziende che presentano un eventuale credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il codice tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva. Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese ‘12’ e l’anno ‘2015’, come espressamente indicato nel comunicato stampa emesso dall’Agenzia delle Entrate il 14/02/08.
Sulla Nota Contabile, l’acconto dell’imposta sostitutiva e l’eventuale credito sono evidenziati soltanto se la stampa viene prodotto a livello di azienda, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Ricordiamo che il versamento dell’acconto da parte del sostituto d’imposta è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.
Relativamente alle aziende che versano le quote correnti di Tfr al Fondo Tesoreria, precisiamo che il calcolo ed il versamento dell’acconto riguardano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo. Ovviamente, tanto la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, quanto la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico Inps. Tuttavia, il datore di lavoro è tenuto a gestire il versamento dell’imposta sostitutiva per conto dell’Inps: la somma a carico dell’Istituto deve essere versata cumulandola con l’imposta derivante dalla rivalutazione del Tfr rimasto in azienda; quindi, l’imposta versata per conto dell’Inps deve essere recuperata tramite il modello Uniemens.
Sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’, generata dal programma ‘SOSTITFR’, vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo ‘Ditta’) e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo ‘Inps’). Sul servizio ‘Residui Ditta’, viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell’acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell’Istituto. Con l’elaborazione di novembre, il valore complessivo dell’acconto viene riportato sull’Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.
Le disposizioni Inps consentono di recuperare l’imposta sostitutiva a carico dell’Istituto operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell’acconto tramite la denuncia Uniemens di dicembre e quello del saldo tramite la denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell’imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Sulla procedura Paghe è stata adottata la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento tra la denuncia aziendale e le denunce individuali (si tratta dello stesso criterio precedentemente adottato sulle denunce DM10 / Emens – vedere aggiornamento Acred386 del 27/11/09).
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulla denuncia Uniemens (sia individuale che aziendale) relativa al mese in cui avviene l’erogazione del Fondo.
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/15, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr a carico dell’azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l’aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  1. Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) dovrà essere effettuata nuovamente.
  2. Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente la somma da versare sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per periodo di competenza’). Una volta inserito l’acconto, è necessario produrre la stampa del modello F24 sempre dal menu Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per scadenza’). Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ calcola comunque l’importo dell’acconto, riportandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’ e sul servizio ‘Residui Ditta’; tuttavia, dal momento che non viene elaborato il mese di novembre, non viene gestito automaticamente il versamento del corrispondente tributo.
Gennaio 2015
(acred555)
IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Sulla base dei commi 623 e 625, art.1, della Legge di Stabilità 2015, l’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr è stata aumentata dal 11% al 17%, limitatamente alle rivalutazioni decorrenti dal 1 gennaio 2015.

Gennaio 2015
(acred555)
SEGNALAZIONI - RIVALUTAZIONE TFR

Una volta effettuata la rivalutazione del Tfr, tramite la procedura ‘Rielaborazione Ditte’, consigliamo di produrre la stampa della nota contabile relativa al mese di dicembre, nella modalità ‘Mensile’ a livello di ditta, utilizzando la normale procedura ‘Stampa Mensile Ditte’. Precisiamo che non occorre stampare la nota contabile prodotta – occorre invece verificare se viene generata anche la stampa ‘erronotac.STA’. Se tale stampa NON viene prodotta, non occorre effettuare altre operazioni. Se, invece, la stampa viene prodotta e riporta una o più segnalazioni di ‘Arrotondamento Inps troppo elevato’, consigliamo di contattare l’assistenza per verificare la causa di tali segnalazioni.

Gennaio 2015
(acred554)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.

Il procedimento da adottare, per riepilogare e rivalutare il TFR, è lo stesso degli anni precedenti: una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini dello stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2014, tramite il servizio ‘Amministratore : Tabella Indici Istat’, disponibile sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna ‘Rivalutazione’ indicando 5 cifre decimali, alla data di decorrenza ‘01/01/2014’.
  2. Annullare la condizione di “elaborato” relativa al mese di dicembre 2014, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Anno da Annullare’ indicare ‘2014’.
  3. Rielaborare il mese di dicembre 2014, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ impostare l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’); inoltre, abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24, attraverso le opzioni disponibili nel campo ‘Trasferimento Tributi su F24’. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa ‘errelab.RLA’.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tale riguardo, si fa riferimento al campo ‘Solo Gestione Inail’, presente sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’ (comunque non si verificano problemi, se vengono rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

Ricordiamo che la procedura Rielaborazione Ditte, tramite l’opzione ‘X’ nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’, considera anche i cedolini già bollati, mantenendo la condizione di bollato e la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino trattato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell’azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su tale stampa sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di “elaborato” e procedere nuovamente ad una rielaborazione.

Attenzione: La stampa ‘errelab.RLA’ deve essere stampata o scaricata (download) subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile.

Facciamo presente che un’eventuale differenza sul netto potrebbe derivare da una variazione nelle aliquote relative alle addizionali regionali o comunali, intervenuta successivamente all’elaborazione del cedolino interessato. Tale eventualità potrebbe verificarsi, in particolare, nel caso in cui la busta paga relativa ad una cessazione, avvenuta nel mese di dicembre, fosse stata elaborata PRIMA degli aggiornamenti relativi allo stesso mese (Acred550 del 19/12/14, Acred552 del 30/12/14 e Acred553 del 05/01/15). Ricordiamo che tali aggiornamenti includevano le aliquote delle addizionali regionali e comunali: se si presenta una differenza sul netto a causa del ricalcolo delle addizionali (in quanto trattenute nel mese di cessazione), occorre effettuare nuovamente la rielaborazione, impostando la necessaria “forzatura” sulle voci che risultano modificate (eventualmente contattare l’assistenza). Precisiamo che, anche in assenza della cessazione, le addizionali verrebbero comunque ricalcolate: potrebbero quindi differire da quelle originarie (pur senza generare alcuna differenza sul netto), se la busta paga fosse stata elaborata prima degli aggiornamenti di dicembre. Le addizionali ricalcolate sulla base delle aliquote aggiornate, in assenza della cessazione, verranno quindi trattenute a rate nell’anno successivo, nonché indicate sulla nuova certificazione annuale (CU/2015).

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva (tributo 1713 – vedi Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito facciamo presente che, al momento della rielaborazione, la scadenza del 16 gennaio 2015 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16 febbraio non deve essere ancora chiusa (o almeno non in modo definitivo).
In presenza di un saldo a credito dell’imposta sostitutiva, ricordiamo che è possibile trasferire l’importo del credito sul tributo 1713 oppure sul tributo 6781, attraverso le opzioni disponibili sul campo ‘Trasferimento tributi su F24’. In automatico, l’eventuale credito viene trasferito sul tributo 1713. Se si intende trasferire il credito sul tributo 6781, occorre barrare la casella ‘Indica credito 1713 su tributo 6781’ (aggiornamento Acred520 del 27/01/14); tale opzione avrà effetto esclusivamente in presenza di un saldo a credito.

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre, sulla procedura Rielaborazione Ditte consigliamo di abilitare la stampa della Nota Contabile, selezionando la modalità ‘Annuale con Residui’ (la stessa stampa può essere prodotta anche successivamente, tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Sulla nota contabile annuale viene riportato l’accantonamento del Tfr esercizio, costituito dalle quote maturate nell’anno corrente (se rimaste in carico all’azienda) e dalla rivalutazione del fondo relativo all’anno precedente. Inoltre, viene riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell’anno di competenza, comprensiva di quella già determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell’anno, indicata sulle note contabili mensili. Sulla stessa nota contabile, se prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione dell’eventuale credito residuo da anticipo di tassazione sul Tfr (per le sole aziende interessate). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell'importo accantonato presso lo stesso fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva risulta evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr (ricordiamo che, per la generalità dei dipendenti, l’imposta verrà recuperata con la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio 2015).
Tramite l’opzione ‘Annuale con Residui’, inoltre, sono evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (dove prevista), alle ferie ed ai permessi non usufruiti, con i corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo di ferie e permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/14, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.
Ricordiamo che, sulla Nota Contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo al singolo rateo mensile di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l’opzione ‘Mensile con Ratei’.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI – CASI PARTICOLARI
Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
A tale proposito, ricordiamo che le operazioni da effettuare, in occasione dell’elaborazione del mese di dicembre, sono state documentate con l’aggiornamento Acred550 del 19/12/14.

Caso 1 – Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell’indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l’elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – in tal caso, indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Nel caso in cui l’azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l’indicazione del coefficiente presunto, sulle voci 718 / 713 / 71A, garantisce da eventuali problemi al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato “forzato” il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il coefficiente presunto, occorre contattare l’assistenza per ricevere le istruzioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 – Cessazione nel mese di dicembre (o in mesi precedenti) con erogazione del Tfr nell’anno successivo
In questo caso, con l’elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l’erogazione dello stesso Tfr avvenga nell’anno successivo. Il riepilogo del Tfr è necessario ai fini contabili e, inoltre, serve a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre: è necessario selezionarla dall’elenco delle voci disponibili, al punto 3.5, scegliendo l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ (viene riportato il valore ‘2’ nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l’opzione ‘Blocca la liquidazione del Tfr’ (corrispondente al valore ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità precedentemente descritta.
Precisiamo che il riepilogo del Tfr, attraverso l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato anche per eventuali dipendenti cessati in mesi precedenti a dicembre, nel caso in cui si intenda liquidare il Tfr nel corso dell’anno successivo. Per i dipendenti in questione, è necessario bloccare il conguaglio fiscale sull’elaborazione di dicembre (se non risulta bloccato, il conguaglio viene effettuato automaticamente): a tale scopo, occorre selezionare la voce 605 dall’elenco delle voci disponibili (punto 4.1), scegliendo l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Attenzione: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si intende applicare la tassazione sul Tfr in vigore nell’anno successivo, ricordiamo che occorre erogare lo stesso Tfr con la busta paga del mese di gennaio.

Gennaio 2015
(acred554)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (Rivalutazione tfr anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo da versare (se a debito) o da compensare (se a credito).
L’importo del saldo viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi), con codice tributo ‘1713’ e data scadenza 16/02/2015. In caso di saldo a credito, la compensazione può essere effettuata a partire da tale scadenza.
Sempre relativamente all’eventuale saldo a credito, ricordiamo che è possibile trasferire l’importo del credito sul tributo ‘6781’, anziché sul tributo 1713, seguendo le indicazioni riportate in rivalutazione tfr anno precedente.
Se la ditta ha un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, ed il saldo dell’imposta sostitutiva risulta a debito, viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo necessario a compensare il tributo 1713.

Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità ‘Mensile con Ratei’ / ‘Mensile con Residui’ / ‘Annuale con Residui’, viene indicato il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente viene comunque riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato in Rivalutazione tfr anno precedente).
Sulle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell’imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo dell’imposta relativa al Tfr rimasto in azienda. L’imposta sostitutiva a carico del Fondo verrà recuperata tramite la denuncia Uniemens relativa al mese di febbraio (o di gennaio in caso di liquidazione del Tfr). A tale proposito, ricordiamo che la rivalutazione del Fondo Tesoreria calcolata a dicembre 2014 dovrà essere indicata sulla denuncia UniEmens relativa al mese di febbraio 2015 (come indicato nel Documento Tecnico UniEmens).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere effettuato il versamento dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione del versamento dell’acconto (aggiornamento Acred548 del 24/11/14). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per Competenza’), richiedendo poi la stampa della delega e la generazione del file per l’invio telematico (servizio ‘Tributi per Scadenza’).

Dicembre 2014
(acred550)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio, invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2014. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16 febbraio 2015).

ATTENZIONE: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati nella seconda metà del mese di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, per ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le situazioni che si possono presentare al momento dell’elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci – punto 3.5 ‘Termine del rapporto’) oppure della voce 713 (nel caso che sia stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – sulla voce 713 occorre indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto, relativo al mese di dicembre, deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l’erogazione del Tfr venga posticipata al mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 ‘Termine del rapporto’): occorre scegliere l’opzione ‘Effettua il riepilogo senza liquidazione’, in modo che, sulla voce 710, venga riportato il valore convenzionale ‘2’ nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2014
(acred548)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, da versare entro il 16/12/2014.
Precisiamo che la gestione dell’acconto si svolge secondo le stesse modalità adottate negli anni precedenti.

Per gestire l’acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, sarà necessario rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, occorre lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, sezione 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando ‘01-01-2014’ come Data Iniziale e ‘31-12-2014’ come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci del programma, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi l’opzione ‘Definitivo’: con ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, con eventuali segnalazioni (a scopo di controllo); con ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene anche memorizzato negli archivi. Di conseguenza, il lancio in modalità ‘Definitivo’ è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell’acconto.
Al lancio del programma (sia in modalità ‘Provvisorio’ che ‘Definitivo’), occorre impostare il tasso di rivalutazione da considerare nel calcolo dell’acconto: a tale riguardo, precisiamo che è corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell’anno precedente (criterio riportato nelle disposizioni ministeriali); in alternativa, può essere indicato un diverso tasso, risultante da una previsione per l’anno corrente.
Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, con l’indicazione dell’imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare “previsto”, ossia risultante dall’applicazione del tasso indicato al lancio del programma, oppure “effettivo”, ossia calcolato con l’elaborazione della busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell’acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all’intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell’anno). L’imposta sostitutiva dovuta corrisponde al 11% della rivalutazione e l’acconto, a sua volta, corrisponde al 90% dell’imposta dovuta.

Con il lancio in modalità ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene memorizzato sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto Calcolato’: tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all’elaborazione del mese di novembre.
Con l’elaborazione del mese di NOVEMBRE, sul servizio ‘Residui Ditta’ il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre con la descrizione ‘Acconto Versato’. Lo stesso valore viene quindi trasferito sull’Archivio Tributi per il versamento tramite modello F24. Di conseguenza, nel caso in cui si debba intervenire sul valore dell’acconto, è necessario effettuare la modifica operando sul mese di ottobre: il valore così modificato verrà considerato come acconto da versare al momento dell’elaborazione del mese di novembre.

L’importo dell’acconto viene trasferito sull’Archivio Tributi (F24) attraverso l’elaborazione del mese di novembre, unitamente agli altri tributi relativi allo stesso mese (opzione ‘Tributi su F24’ nelle procedure di Elaborazione o Stampa Mensile Ditte). Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data scadenza 16/12/14.
Sulle aziende che presentano un eventuale credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva. Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese ‘12’ e l’anno ‘2014’, come espressamente indicato nel comunicato stampa emesso dall’Agenzia delle Entrate il 14/02/08.
Sulla Nota Contabile, l’acconto dell’imposta sostitutiva e l’eventuale credito sono evidenziati soltanto se la stampa viene prodotto a livello di azienda, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Ricordiamo che il versamento dell’acconto da parte del sostituto d’imposta è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.
Relativamente alle aziende che versano le quote correnti di Tfr al Fondo Tesoreria, precisiamo che il calcolo ed il versamento dell’acconto riguardano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo. Ovviamente, tanto la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, quanto la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico Inps. Tuttavia, il datore di lavoro è tenuto a gestire il versamento dell’imposta sostitutiva per conto dell’Inps: la somma a carico dell’Istituto deve essere versata cumulandola con l’imposta derivante dalla rivalutazione del Tfr rimasto in azienda; quindi, l’imposta versata per conto dell’Inps deve essere recuperata tramite il modello UniEmens.
Sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’, generata dal programma ‘SOSTITFR’, vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo ‘Ditta’) e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo ‘Inps’). Sul servizio ‘Residui Ditta’, viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell’acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell’Istituto. Con l’elaborazione di novembre, il valore complessivo dell’acconto viene riportato sull’Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.
Le disposizioni Inps consentono di recuperare l’imposta sostitutiva a carico dell’Istituto operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell’acconto tramite la denuncia UniEmens di dicembre e quello del saldo tramite la corrispondente denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell’imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Sulla procedura è stata adottata la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento tra la denuncia aziendale e le denunce individuali (si tratta dello stesso criterio precedentemente adottato sulle denunce DM10 / Emens – vedere aggiornamento Acred386 del 27/11/09).
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulla denuncia UniEmens (sia individuale che aziendale) relativa al mese in cui avviene l’erogazione del Fondo.
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/14, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr a carico dell’azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l’aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  1. Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) dovrà essere effettuata nuovamente.
  2. Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente la somma da versare sui servizi dell’Archivio Tributi. Una volta inserito l’acconto sull’Archivio Tributi, è necessario produrre la stampa del modello F24 dallo stesso menù. Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ calcola comunque l’importo dovuto, riportandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’; tuttavia, mancando l’elaborazione del mese di novembre, non viene gestito automaticamente il versamento del corrispondente tributo.
Gennaio 2014
(acred520)
TRIBUTO 1713 A CREDITO

Sulla base delle richieste pervenuteci, abbiamo predisposto un’opzione che consente di indicare, automaticamente, il credito relativo all’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, utilizzando il codice tributo ‘6781’.
Ricordiamo che il saldo dell’imposta sostitutiva deve essere versato (se risulta a debito) alla scadenza del 16 febbraio, utilizzando il codice tributo ‘1713’; in caso di saldo a credito, negli anni precedenti è stato utilizzato lo stesso tributo ‘1713’, per effettuare la relativa compensazione sul modello F24. A tale riguardo, precisiamo che il codice tributo ‘1713’, secondo le tabelle riportate sull’Agenzia delle Entrate, prevede l’indicazione anche dell’importo a credito.
Come indicato nell’aggiornamento ‘Acred518’ del 10/01/14, il saldo a credito dell’imposta sostitutiva, a nostro avviso, può essere compensato utilizzando sia il tributo ‘1713’ che il tributo ‘6781’. Col presente aggiornamento, abbiamo previsto la possibilità di caricare automaticamente il credito sul tributo ‘6781’, come richiesto da alcuni Utenti. Ovviamente, rimane a carico dell’Utente la scelta di utilizzare il tributo ‘1713’, piuttosto che il tributo ‘6781’.

Nel caso in cui si intenda caricare automaticamente il saldo a credito sul tributo ‘6781’, è sufficiente lanciare la procedura Stampa Mensile Ditte, abilitando nuovamente il trasferimento dei tributi derivanti dall’elaborazione (o rielaborazione) del mese di dicembre 2013, verso l’archivio del modello F24 (‘Archivio Tributi’). Di conseguenza, è necessario che la scadenza del 16/02/2014 non sia stata ancora chiusa in modalità "definitiva".
Per ottenere l’indicazione del tributo ‘6781’, in presenza di un importo a credito sul tributo ‘1713’, sulla procedura Stampa Mensile Ditte occorre selezionare la nuova opzione ‘Indica credito 1713 su tributo 6781’, in corrispondenza del campo ‘Trasferimento tributi su F24’. In tal modo, il tributo ‘1713’ sarà utilizzato per indicare soltanto l’eventuale saldo a debito, mentre in caso di saldo a credito sarà sostituito dal tributo ‘6781’.
Precisiamo che occorre impostare correttamente anche le altre opzioni previste in corrispondenza del campo ‘Trasferimento tributi su F24’: ‘Trasferisci tributi fiscali e previdenziali obbligatori’ (sempre necessaria per trasferire i tributi fiscali) e ‘Trasferisci enti bilaterali ed assistenza sanitaria integrativa’.
Segnaliamo che la nuova opzione è disponibile anche sulle procedure Elaborazione Mensile Ditte e Rielaborazione Ditte.

Gennaio 2014
(acred518)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.

Il procedimento da adottare, per riepilogare e rivalutare il TFR, è lo stesso degli anni precedenti: una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini dello stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2013, tramite il servizio ‘Amministratore : Tabella Indici Istat’, disponibile sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna ‘Rivalutazione’ indicando 5 cifre decimali, alla data di decorrenza ‘01/01/2013’.
  2. Annullare la condizione di "elaborato" relativa al mese di dicembre 2013, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Anno da Annullare’ indicare ‘2013’.
  3. Rielaborare il mese di dicembre 2013, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ impostare l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’); inoltre, abilitare l’opzione ‘Tributi su F24’. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa ‘errelab.RLA’.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tale riguardo, si fa riferimento al campo ‘Solo Gestione Inail’, presente sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’ (comunque non si verificano problemi, se vengono rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

Ricordiamo che la procedura Rielaborazione Ditte, tramite l’opzione ‘X’ nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’, considera anche i cedolini già bollati, mantenendo la condizione di bollato e la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino trattato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell’azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su tale stampa sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di "elaborato" e procedere nuovamente ad una rielaborazione.

Attenzione: La stampa ‘errelab.RLA’ deve essere stampata subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile.

Facciamo presente che un’eventuale differenza sul netto potrebbe derivare da una variazione nel calcolo delle addizionali regionale o comunale, intervenuta successivamente all’elaborazione del cedolino interessato. Tale eventualità potrebbe verificarsi, in particolare, nel caso in cui la busta paga relativa ad un rapporto cessato nel mese di dicembre fosse stata elaborata prima dell’aggiornamento Acred515 del 18/12/13. Ricordiamo che tale aggiornamento includeva le aliquote delle addizionali comunali: se si presenta una differenza sul netto a causa del ricalcolo dell’addizionale (in quanto trattenuta nel mese di cessazione), occorre effettuare nuovamente la rielaborazione, impostando la necessaria "forzatura" sulle voci che risultano modificate (eventualmente contattare l’assistenza).

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva (tributo 1713 – vedi saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito facciamo presente che, al momento della rielaborazione, la scadenza del 16 gennaio 2014 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16 febbraio non deve essere ancora chiusa (o almeno non in modo definitivo).

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre, sulla procedura Rielaborazione Ditte consigliamo di abilitare la stampa della Nota Contabile, selezionando la modalità ‘Annuale con Residui’ (la stessa stampa può essere prodotta anche successivamente, tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Sulla nota contabile annuale viene riportato l’accantonamento del Tfr esercizio, costituito dalle quote maturate nell’anno corrente (se rimaste in carico all’azienda) e dalla rivalutazione del fondo relativo all’anno precedente. Inoltre, viene riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell’anno di competenza (comprensiva di quella già determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell’anno, indicata sulle note contabili mensili). Sulla stessa nota contabile, se prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione dell’eventuale credito residuo da anticipo di tassazione sul Tfr (per le sole aziende interessate). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell'importo accantonato presso lo stesso fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva risulta evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr (per la generalità dei dipendenti, l’imposta verrà recuperata con la denuncia di febbraio).
Tramite l’opzione ‘Annuale con Residui’, inoltre, sono evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (dove prevista), alle ferie ed ai permessi non usufruiti, con i corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo di ferie e permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/13, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.
Ricordiamo che, sulla Nota Contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo al singolo rateo mensile di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l’opzione ‘Mensile con Ratei’.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI – CASI PARTICOLARI
Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
A tale proposito, ricordiamo che le operazioni da effettuare, in occasione dell’elaborazione del mese di dicembre, sono state documentate con l’aggiornamento Acred515 del 18/12/13.

Caso 1 – Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell’indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l’elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell’anno – in tal caso, indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Nel caso in cui l’azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto deve essere indicato anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l’indicazione del coefficiente presunto tramite le voci 718 / 713 / 71A garantisce da qualsiasi problema al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato "forzato" il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il tasso di rivalutazione presunto, occorre contattare l’assistenza per ricevere le istruzioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 – Cessazione nel mese di dicembre (o in mesi precedenti) con erogazione del Tfr nell’anno successivo
Nel caso in questione, con l’elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l’erogazione dello stesso Tfr avvenga nel corso dell’anno successivo. Il riepilogo del trattamento di fine rapporto è necessario ai fini contabili e serve, inoltre, a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre: è necessario selezionarla dall’elenco delle voci disponibili, al punto 3.5, scegliendo l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ (viene riportato il valore ‘2’ nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l’opzione ‘Blocca la liquidazione del Tfr’ (corrispondente al valore ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità precedentemente descritta.
Precisiamo che il riepilogo del Tfr, attraverso l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato anche per eventuali dipendenti cessati in mesi precedenti a dicembre, nel caso in cui si intenda liquidare il Tfr nel corso dell’anno successivo. Per i dipendenti in questione, è necessario bloccare il conguaglio fiscale sull’elaborazione di dicembre (se non risulta bloccato, il conguaglio viene effettuato automaticamente): a tale scopo, occorre selezionare la voce 605 dall’elenco delle voci disponibili (punto 4.1), scegliendo l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.

Attenzione: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si intende applicare la tassazione sul Tfr in vigore nell’anno successivo, ricordiamo che occorre erogare lo stesso Tfr con la busta paga del mese di gennaio.

Gennaio 2014
(acred518)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (rivalutazione tfr anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo da versare (se a debito) o da compensare (se a credito).
Il valore del saldo viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) con codice tributo ‘1713’ e data scadenza 16/02/14. Nel caso in cui il saldo risulti a credito, quest’ultimo può essere compensato a partire dalla stessa scadenza. Se la ditta ha un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr (ed il saldo risulta a debito), viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo necessario a compensare il saldo dell’imposta sostitutiva.
Precisiamo che l’eventuale saldo a credito, relativo all’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, viene riportato in F24 sul codice tributo 1713, anziché sul tributo 6781: sulla base delle informazioni in nostro possesso, entrambi i codici tributo possono essere utilizzati per effettuare il recupero del credito in questione – in ogni caso, rimane possibile modificare il codice del tributo, intervenendo sull’Archivio Tributi.
Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità ‘Mensile con Ratei’ / ‘Mensile con Residui’ / ‘Annuale con Residui’, viene indicato il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente viene comunque riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato in rivalutazione tfr anno precedente).
Relativamente alle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell’imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo relativo alla rivalutazione del Tfr rimasto in carico all’azienda. L’imposta sostitutiva a carico del Fondo verrà recuperata tramite la denuncia relativa al mese di febbraio (o di gennaio in caso di liquidazione del Tfr). A tale proposito, ricordiamo che la rivalutazione del Fondo Tesoreria fino a dicembre 2013 dovrà essere indicata sulla denuncia UniEmens relativa al mese di febbraio 2014 (come indicato nel Documento Tecnico UniEmens).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere effettuato il versamento dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione del versamento dell’acconto (aggiornamento Acred513 del 21/11/13). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per Competenza’), richiedendo poi la stampa della delega e la generazione del file per l’invio telematico (servizio ‘Tributi per Scadenza’).

Dicembre 2013
(acred515)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2012. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16 febbraio 2013).

Nella prima metà del mese di gennaio invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2013. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16 febbraio 2014).

ATTENZIONE: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati nella seconda metà del mese di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, per ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le situazioni che si possono presentare al momento dell’elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci, punto 3.5 ‘Termine del rapporto’) oppure della voce 713 (in caso di erogazione di un anticipo nel corso dell’anno corrente – occorre indicare la differenza rispetto al coefficiente applicato nel mese di erogazione dell’anticipo). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto (relativo al mese di dicembre) deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l’erogazione del Tfr venga posticipata al mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 ‘Termine del rapporto’). Su tale elenco, occorre scegliere l’opzione ‘Effettua il riepilogo senza liquidazione’, in modo che sulla voce 710 venga riportato il valore convenzionale ‘2’ nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2013
(acred513)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, da versare entro il 16/12/13.
Precisiamo che la gestione dell’acconto si svolge secondo le stesse modalità adottate negli anni precedenti.

Per gestire l’acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, sarà necessario rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, occorre lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, sezione 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando ‘01-01-2013’ come Data Iniziale e ‘31-12-2013’ come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci del programma, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi l’opzione ‘Definitivo’: con ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, con eventuali segnalazioni (a scopo di controllo); con ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene anche memorizzato negli archivi. Di conseguenza, il lancio in modalità ‘Definitivo’ è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell’acconto.
Al lancio del programma (sia in modalità ‘Provvisorio’ che ‘Definitivo’), occorre impostare il tasso di rivalutazione da considerare nel calcolo dell’acconto: a tale riguardo, precisiamo che è corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell’anno precedente (criterio riportato nelle disposizioni ministeriali); in alternativa, può essere indicato un diverso tasso, risultante da una previsione per l’anno corrente.
Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, con l’indicazione dell’imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare "previsto", ossia risultante dall’applicazione del tasso indicato al lancio del programma, oppure "effettivo", ossia calcolato con l’elaborazione della busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell’acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all’intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell’anno). L’imposta sostitutiva dovuta corrisponde al 11% della rivalutazione e l’acconto, a sua volta, corrisponde al 90% dell’imposta dovuta.

Con il lancio in modalità ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene memorizzato sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto Calcolato’: tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all’elaborazione del mese di novembre.
Con l’elaborazione del mese di NOVEMBRE, sul servizio ‘Residui Ditta’ il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre con la descrizione ‘Acconto Versato’. Lo stesso valore viene quindi trasferito sull’Archivio Tributi per il versamento tramite modello F24. Di conseguenza, nel caso in cui si debba intervenire sul valore dell’acconto, è necessario effettuare la modifica operando sul mese di ottobre: il valore così modificato verrà considerato come acconto da versare al momento dell’elaborazione del mese di novembre.

L’importo dell’acconto viene trasferito sull’Archivio Tributi (F24) attraverso l’elaborazione del mese di novembre, unitamente agli altri tributi relativi allo stesso mese (opzione ‘Tributi su F24’ nelle procedure di Elaborazione o Stampa Mensile Ditte). Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data di scadenza 16/12/13.
Sulle aziende che presentano un eventuale credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva. Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese ‘12’ e l’anno ‘2013’, come espressamente indicato nel comunicato stampa emesso dall’Agenzia delle Entrate il 14/02/08.
Sulla Nota Contabile, l’acconto dell’imposta sostitutiva e l’eventuale credito sono evidenziati soltanto se la stampa viene prodotto a livello di azienda, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Ricordiamo che il versamento dell’acconto da parte del sostituto d’imposta è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.
Relativamente alle aziende che versano le quote correnti di Tfr al Fondo Tesoreria, precisiamo che il calcolo ed il versamento dell’acconto riguardano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo al 31/12/12. Ovviamente, tanto la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo, quanto la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico Inps. Tuttavia, il datore di lavoro è tenuto a gestire il versamento dell’imposta sostitutiva per conto dell’Inps: la somma a carico dell’Istituto deve essere versata cumulandola con l’imposta derivante dalla rivalutazione del Tfr rimasto in azienda; quindi, l’imposta versata per conto dell’Inps deve essere recuperata tramite il modello UniEmens.
Sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’, generata dal programma ‘SOSTITFR’, vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo ‘Ditta’) e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo ‘Inps’). Sul servizio ‘Residui Ditta’, viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell’acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell’Istituto. Con l’elaborazione di novembre, il valore complessivo dell’acconto viene riportato sull’Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.
Le disposizioni Inps consentono di recuperare l’imposta sostitutiva a carico dell’Istituto operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell’acconto tramite la denuncia UniEmens di dicembre e quello del saldo tramite la corrispondente denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell’imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Sulla procedura è stata adottata la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento tra la denuncia aziendale e le denunce individuali (si tratta dello stesso criterio precedentemente adottato sulle denunce DM10 / Emens – vedere aggiornamento Acred386 del 27/11/09).
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulla denuncia UniEmens (sia individuale che aziendale) relativa al mese in cui avviene l’erogazione del Fondo.
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/13, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr a carico dell’azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l’aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  1. Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) dovrà essere effettuata nuovamente.
  2. Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente la somma da versare sui servizi dell’Archivio Tributi. Una volta inserito l’acconto sull’Archivio Tributi, è necessario produrre la stampa del modello F24 dallo stesso menù. Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ calcola comunque l’importo dovuto, riportandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’; tuttavia, mancando l’elaborazione del mese di novembre, non viene gestito automaticamente il versamento del corrispondente tributo.
Gennaio 2013
(acred481)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre viene effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.
Come negli anni precedenti, una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini dello stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2012, tramite il servizio ‘ Amministratore : Tabella Indici Istat ’ sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna ‘Rivalutazione’, con l’indicazione di 5 cifre decimali, operando sulla data di decorrenza ‘01/01/2012’.

  2. Annullare la condizione di “elaborato” relativa al mese di dicembre 2012, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Anno da Annullare’ occorre indicare ‘2012’.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2012, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ deve essere impostata l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’); inoltre, è necessario abilitare l’opzione ‘Tributi su F24’. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa ‘errelab.RLA’.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tal fine, si fa riferimento al campo ‘Solo Gestione Inail’, presente sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’ (comunque non si verificano problemi, se vengono rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

Ricordiamo che la procedura Rielaborazione Ditte, tramite l’opzione ‘X’ nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’, considera anche i cedolini già bollati, mantenendo la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino trattato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell’azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su ‘errelab.RLA’ sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di “elaborato” e procedere nuovamente ad una rielaborazione.

Attenzione: La stampa ‘errelab.RLA’ deve essere stampata subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile.

Facciamo presente che un’eventuale differenza sul netto potrebbe derivare da una variazione nel calcolo delle addizionali regionale o comunale, intervenuta successivamente all’elaborazione della busta paga interessata. Tale eventualità potrebbe verificarsi, in particolare, nel caso in cui la busta paga relativa ad un rapporto cessato nel mese di dicembre fosse stata elaborata prima degli aggiornamenti Acred479 del 20/12/12 e Acred480 del 28/12/12. Ricordiamo che, con i suddetti aggiornamenti, sono state aggiornate le aliquote comunali: se si presenta una differenza sul netto a causa del ricalcolo dell’addizionale (in quanto trattenuta nel mese di cessazione), occorre effettuare nuovamente la rielaborazione, impostando la necessaria “forzatura” sulle voci che risultano modificate (eventualmente contattare l’assistenza). Per quanto riguarda i dipendenti ancora in forza, ricordiamo che l’eventuale ricalcolo delle addizionali non produce un effetto sul netto in busta (a meno che non si sia utilizzata l’opzione per trattenerle immediatamente). Sempre per i dipendenti in forza, inoltre, l’importo delle addizionali, sebbene ricalcolato sulla base delle aliquote aggiornate, corrisponderà comunque a quello riportato sul CUD e trattenuto nel corso dell’anno successivo.

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della corrispondente imposta sostitutiva (tributo 1713 – vedi saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito facciamo presente che, al momento della rielaborazione, la scadenza del 16 gennaio 2013 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16 febbraio non deve essere ancora chiusa (o almeno non in modo definitivo).

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre tramite la procedura Rielaborazione Ditte, consigliamo di abilitare la stampa della Nota Contabile, selezionando la modalità ‘Annuale con Residui’ (la stessa stampa può essere prodotta successivamente tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Sulla nota contabile annuale viene riportato l’accantonamento del Tfr esercizio, costituito dalle quote maturate nell’anno corrente (se rimaste in carico all’azienda) e dalla rivalutazione del fondo relativo all’anno precedente. Inoltre, viene riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell’anno di competenza (comprensiva di quella già determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell’anno, indicata sulle note contabili mensili). Sulla stessa nota contabile, se prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione del credito residuo da anticipo di tassazione sul Tfr (per le sole aziende interessate). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell'importo accantonato presso lo stesso fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva risulta evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr (per la generalità dei dipendenti, l’imposta verrà recuperata con la denuncia di febbraio).
Tramite l’opzione ‘Annuale con Residui’, sono inoltre evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (dove prevista), alle ferie e ai permessi non usufruiti, oltre ai corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo di ferie e permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/12, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.

Ricordiamo che, sulla Nota Contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo al singolo rateo mensile di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l’opzione ‘Mensile con Ratei’.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI – CASI PARTICOLARI
Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
A tale proposito, ricordiamo che le operazioni da effettuare, in occasione dell’elaborazione del mese di dicembre, sono state documentate con l’aggiornamento Acred479 del 20/12/12.

Caso 1 – Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell’indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l’elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell’anno); nel caso in cui l’azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, occorre indicare il coefficiente anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l’indicazione del coefficiente presunto tramite le voci 718 / 713 / 71A garantisce da qualsiasi problema al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato “forzato” il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il tasso di rivalutazione presunto, occorre contattare l’assistenza per ricevere le istruzioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 – Cessazione nel mese di dicembre (o in mesi precedenti) con erogazione del Tfr nell’anno successivo
Nel caso in questione, con l’elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l’erogazione dello stesso Tfr avvenga nel corso dell’anno successivo. Il riepilogo del trattamento di fine rapporto è necessario ai fini contabili e serve, inoltre, a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre: è necessario selezionarla dall’elenco delle voci disponibili, al punto 3.5, scegliendo l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ (viene riportato il valore ‘2’ nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l’opzione ‘Blocca la liquidazione del Tfr’ (corrispondente al valore ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità precedentemente descritta.
Precisiamo che il riepilogo del Tfr, attraverso l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato anche per i dipendenti cessati nei mesi precedenti a dicembre, nel caso in cui si intenda liquidare il Tfr nel corso dell’anno successivo. Per i dipendenti in questione, è necessario bloccare il conguaglio fiscale sull’elaborazione di dicembre (se non risulta bloccato, il conguaglio viene effettuato automaticamente). A tale scopo, è sufficiente selezionare la voce 605 dall’elenco delle voci disponibili (punto 4.1), scegliendo l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.
Nota: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si vuole applicare la tassazione in vigore nell’anno successivo, ricordiamo che occorre necessariamente erogare il Tfr utilizzando la busta paga del mese di gennaio.

Gennaio 2013
(acred481)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (rivalutazione tfr anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo da versare (se a debito) o da compensare (se a credito).
Il valore del saldo viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) con codice tributo ‘1713’ e data scadenza 16/02/13. Nel caso in cui il saldo risulti a credito, quest’ultimo può essere compensato a partire dalla stessa scadenza. Se il saldo risulta a debito e se la ditta ha un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo necessario a compensare il saldo dell’imposta sostitutiva.
Precisiamo che l’eventuale saldo a credito, relativo all’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, viene riportato in F24 sul codice tributo 1713, anziché sul tributo 6781 (sulla base delle informazioni in nostro possesso, entrambi i codici tributo possono essere utilizzati per effettuare il recupero del credito in questione).
Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità ‘Mensile con Ratei’ / ‘Mensile con Residui’ / ‘Annuale con Residui’, viene indicato il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente viene comunque riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato in rivalutazione tfr anno precedente).
Relativamentealle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell’imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo relativo alla rivalutazione del Tfr rimasto in carico all’azienda. L’imposta sostitutiva a carico del Fondo verrà recuperata tramite la denuncia relativa al mese di febbraio (o di gennaio in caso di liquidazione del Tfr). A tale proposito, precisiamo che la rivalutazione del Fondo Tesoreria fino a dicembre 2012 dovrà essere indicata sulla denuncia UniEmens relativa al mese di febbraio 2013 (come indicato nel Documento Tecnico UniEmens).

ATTENZIONE:Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere effettuato il versamento dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione del versamento dell’acconto (aggiornamento Acred477 del 16/11/12). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per Competenza’), richiedendo poi la stampa della delega e la generazione del file per l’invio telematico (servizio ‘Tributi per Scadenza’).

Dicembre 2012
(acred479)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2012. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16 febbraio 2013).

ATTENZIONE: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati nella seconda metà del mese di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, per ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le situazioni che si possono presentare al momento dell’elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2012: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci, punto 3.5 ‘Termine del rapporto’) oppure della voce 713 (in caso di erogazione di un anticipo nel corso dell’anno corrente). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l’erogazione del Tfr venga posticipata al mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 ‘Termine del rapporto’). Su tale elenco, occorre scegliere l’opzione ‘Effettua il riepilogo senza liquidazione’, in modo che sulla voce 710 venga riportato il valore convenzionale ‘2’ nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2012
(acred477)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, da versare entro il 16/12/12.
Precisiamo che la gestione dell’acconto si svolge secondo le stesse modalità adottate negli anni precedenti.
Ricordiamo, inoltre, che il versamento dell’acconto da parte del sostituto d’imposta è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.

Per gestire l’acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, sarà necessario rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, occorre lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, sezione 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando ‘01-01-2012’ come Data Iniziale e ‘31-12-2012’ come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci del programma, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi l’opzione ‘Definitivo’: con ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, con eventuali segnalazioni (a scopo di controllo); con ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene anche memorizzato negli archivi. Di conseguenza, il lancio in modalità ‘Definitivo’ è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell’acconto.
Al lancio del programma (sia in modalità ‘Provvisorio’ che ‘Definitivo’), occorre impostare il tasso di rivalutazione da considerare nel calcolo dell’acconto: a tale riguardo, precisiamo che è corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell’anno precedente (criterio riportato nelle disposizioni ministeriali); in alternativa, può essere indicato un diverso tasso, risultante da una previsione per l’anno corrente.
Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, con l’indicazione dell’imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare "previsto", ossia risultante dall’applicazione del tasso indicato al lancio del programma, oppure "effettivo", ossia calcolato con l’elaborazione della busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell’acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all’intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell’anno). L’imposta sostitutiva dovuta corrisponde al 11% della rivalutazione e l’acconto, a sua volta, corrisponde al 90% dell’imposta dovuta.

Con il lancio in modalità ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene memorizzato sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto Calcolato’: tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all’elaborazione del mese di novembre.
Con l’elaborazione del mese di NOVEMBRE, sul servizio ‘Residui Ditta’ il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre con la descrizione ‘Acconto Versato’. Lo stesso valore viene quindi trasferito sull’Archivio Tributi per il versamento tramite modello F24. Di conseguenza, nel caso in cui si debba intervenire sul valore dell’acconto, è necessario effettuare la modifica operando sul mese di ottobre: il valore così modificato verrà considerato come acconto da versare al momento dell’elaborazione del mese di novembre.

L’importo dell’acconto viene trasferito sull’Archivio Tributi (F24) attraverso l’elaborazione del mese di novembre, unitamente agli altri tributi relativi allo stesso mese (opzione ‘Tributi su F24’ nelle procedure di Elaborazione o Stampa Mensile Ditte). Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data di scadenza 16/12/12.
Sulle aziende che presentano un eventuale credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva. Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese ‘12’ e l’anno ‘2012’, come espressamente indicato nel comunicato stampa emesso dall’Agenzia delle Entrate il 14/02/08.
Sulla Nota Contabile, l’acconto dell’imposta sostitutiva e l’eventuale credito sono evidenziati soltanto se la stampa viene prodotto a livello di azienda, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Relativamente alle aziende che versano le quote correnti di Tfr al Fondo Tesoreria, precisiamo che il calcolo ed il versamento dell’acconto riguardano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo al 31/12/11. Ovviamente, tanto la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo, quanto la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico Inps. Tuttavia, il datore di lavoro è tenuto a gestire il versamento dell’imposta sostitutiva per conto dell’Inps: la somma a carico dell’Istituto deve essere versata cumulandola con l’imposta derivante dalla rivalutazione del Tfr rimasto in azienda; quindi, l’imposta versata per conto dell’Inps deve essere recuperata tramite il modello UniEmens.
Sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’, generata dal programma ‘SOSTITFR’, vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo ‘Ditta’) e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo ‘Inps’). Sul servizio ‘Residui Ditta’, viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell’acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell’Istituto. Con l’elaborazione di novembre, il valore complessivo dell’acconto viene riportato sull’Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.
Le disposizioni Inps consentono di recuperare l’imposta sostitutiva a carico dell’Istituto operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell’acconto tramite la denuncia UniEmens di dicembre e quello del saldo tramite la corrispondente denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell’imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Sulla procedura è stata adottata la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento tra la denuncia aziendale e le denunce individuali (si tratta dello stesso criterio precedentemente adottato sulle denunce DM10 / Emens – vedere aggiornamento Acred386 del 27/11/09).
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulla denuncia UniEmens (sia individuale che aziendale) relativa al mese in cui avviene l’erogazione del Fondo.
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/12, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr a carico dell’azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l’aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  1. Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) dovrà essere effettuata nuovamente.
  2. Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente la somma da versare sui servizi dell’Archivio Tributi. Una volta inserito l’acconto sull’Archivio Tributi, è consigliabile produrre la stampa del modello F24 dallo stesso menù. Per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ calcola comunque l’importo dovuto, riportandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’; tuttavia, mancando l’elaborazione del mese di novembre, non viene gestito automaticamente il versamento del corrispondente tributo.
Gennaio 2012
(acred452)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre viene effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.
Come negli anni precedenti, una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini dello stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2011, tramite il servizio ‘Amministratore : Tabella Indici Istat’ sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna ‘Rivalutazione’, con l’indicazione di 5 cifre decimali, operando sulla data di decorrenza ‘01/01/2011’.

  2. Annullare la condizione di "elaborato" relativa al mese di dicembre 2011, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Anno da Annullare’ occorre indicare ‘2011’.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2011, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ deve essere impostata l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’); inoltre, è necessario abilitare l’opzione ‘Tributi su F24’. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa ‘errelab.RLA’.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tal fine, si fa riferimento al campo ‘Solo Gestione Inail’, presente sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’ (comunque non si verificano problemi, se vengono rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

Ricordiamo che la procedura Rielaborazione Ditte, tramite l’opzione ‘X’ nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’, considera anche i cedolini già bollati, mantenendo la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino trattato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell’azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su ‘errelab.RLA’ sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di "elaborato" e procedere nuovamente ad una rielaborazione.

Attenzione: La stampa ‘errelab.RLA’ deve essere stampata subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile.

Facciamo presente che un’eventuale differenza sul netto potrebbe derivare da una variazione nel calcolo delle addizionali regionale o comunale, intervenuta successivamente all’elaborazione della busta paga interessata. Tale eventualità potrebbe verificarsi, in particolare, nel caso in cui la busta paga di un rapporto cessato a dicembre fosse stata elaborata (in via definitiva) prima dell’aggiornamento Acred450 del 29/12/11. Ricordiamo che, con l’aggiornamento Acred450, sono state aggiornate diverse aliquote comunali ed è stata modificata la modalità automatica di calcolo dell’addizionale regionale, applicando l’aumento generalizzato dello 0,33%. Se si presenta una differenza sul netto a causa delle addizionali, occorrerà effettuare nuovamente la rielaborazione, secondo la modalità indicata al paragrafo precedente, impostando la necessaria "forzatura" nel calcolo dell’addizionale che risulta variata (in particolare, per l’addizionale regionale è possibile ripristinare la modalità automatica prevista prima dell’aggiornamento Acred450, tramite le opzioni disponibili sulla voce 666).

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della corrispondente imposta sostitutiva (tributo 1713 – vedi saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito facciamo presente che, al momento della rielaborazione, la scadenza del 16 gennaio 2012 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16 febbraio non deve essere ancora chiusa (o almeno non in modo definitivo).

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre tramite la procedura Rielaborazione Ditte, consigliamo di abilitare la stampa della Nota Contabile, selezionando la modalità ‘Annuale con Residui’ tra le opzioni previste (la stessa stampa può essere prodotta successivamente tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Sulla nota contabile annuale viene riportato l’accantonamento del Tfr esercizio, costituito dalle quote maturate nell’anno corrente (se rimaste in carico all’azienda) e dalla rivalutazione del fondo relativo all’anno precedente. Inoltre, viene riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell’anno di competenza (comprensiva di quella già determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell’anno, indicata sulle note contabili mensili). Sulla stessa nota contabile, se prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione del credito residuo da anticipo di tassazione sul Tfr (per le sole aziende interessate). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell'importo accantonato presso lo stesso fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva viene evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr (per la generalità dei dipendenti, l’imposta verrà recuperata con la denuncia di febbraio).
Tramite l’opzione ‘Annuale con Residui’, vengono inoltre evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (dove prevista), alle ferie e ai permessi non usufruiti, oltre ai corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo delle ferie e dei permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/11, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.
Ricordiamo che, sulla Nota Contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo al singolo rateo mensile di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l’opzione ‘Mensile con Ratei’.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI – CASI PARTICOLARI

Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
A tale proposito, ricordiamo che le operazioni da effettuare, in occasione dell’elaborazione del mese di dicembre, sono state documentate con l’aggiornamento Acred448 del 16/12/11.

Caso 1 – Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell’indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l’elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell’anno); nel caso in cui l’azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, occorre indicare il coefficiente anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l’indicazione del coefficiente presunto tramite le voci 718 / 713 / 71A garantisce da qualsiasi problema al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato "forzato" il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il tasso di rivalutazione presunto, occorre contattare l’assistenza per ricevere le istruzioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 – Cessazione nel mese di dicembre (o in mesi precedenti) con erogazione del Tfr nell’anno successivo
Nel caso in questione, con l’elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l’erogazione dello stesso Tfr avvenga nel corso dell’anno successivo. Il riepilogo del trattamento di fine rapporto è necessario ai fini contabili e serve, inoltre, a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre: è necessario selezionarla dall’elenco delle voci disponibili, al punto 3.5, scegliendo l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ (viene riportato il valore ‘2’ nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l’opzione ‘Blocca la liquidazione del Tfr’ (corrispondente al valore ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità precedentemente descritta.
Precisiamo che il riepilogo del Tfr, attraverso l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato anche per i dipendenti cessati nei mesi precedenti a dicembre, nel caso in cui si intenda liquidare il Tfr nel corso dell’anno successivo. Per i dipendenti in questione, è necessario bloccare il conguaglio fiscale sull’elaborazione di dicembre (altrimenti viene effettuato automaticamente). A tale scopo, occorre selezionare la voce 605 dall’elenco delle voci disponibili (punto 4.1), scegliendo l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.
Nota: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si vuole applicare la tassazione in vigore nell’anno successivo, ricordiamo che occorre necessariamente erogare il Tfr utilizzando la busta paga del mese di gennaio.

Gennaio 2012
(acred452)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (rivalutazione tfr anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo da versare (se a debito) o da compensare (se a credito).
Il valore del saldo viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) con codice tributo ‘1713’ e data scadenza 16/02/12. Nel caso in cui il saldorisulti a credito, quest’ultimo può essere compensato a partire dalla stessa scadenza. Se il saldo risulta a debito e se la ditta ha un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo necessario a compensare il saldo dell’imposta sostitutiva.
Precisiamo che l’eventuale saldo a credito, relativo all’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, viene riportato in F24 sul codice tributo 1713, anziché sul tributo 6781 (sulla base delle informazioni in nostro possesso, entrambi i codici tributo possono essere utilizzati per effettuare il recupero del credito in questione).
Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità ‘Mensile con Ratei’ / ‘Mensile con Residui’ / ‘Annuale con Residui’, viene indicato il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente viene comunque riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato su rivalutazione tfr anno precedente).
Relativamente alle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell’imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo relativo alla rivalutazione del Tfr rimasto in carico all’azienda. L’imposta sostitutiva a carico del Fondo verrà recuperata tramite la denuncia relativa al mese di febbraio (o di gennaio in caso di liquidazione del Tfr). A tale proposito, precisiamo che la rivalutazione del Fondo Tesoreria fino a dicembre 2011 dovrà essere indicata sulla denuncia UniEmens relativa al mese di febbraio 2012 (come indicato nel Documento Tecnico UniEmens).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere effettuato il versamento dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione del versamento dell’acconto (aggiornamento Acred444 del 24/11/11). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sull’Archivio Tributi (servizio ‘Tributi per Competenza’), richiedendo poi la stampa della delega e la generazione del file per l’invio telematico (servizio ‘Tributi per Scadenza’).

Dicembre 2011
(acred448)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2011. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16 febbraio 2012).

ATTENZIONE: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati nella seconda metà del mese di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, per ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le situazioni che si possono presentare al momento dell’elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2011: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci, punto 3.5 ‘Termine del rapporto’) oppure della voce 713 (in caso di erogazione di un anticipo nel corso dell’anno corrente). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l’erogazione del Tfr venga posticipata al mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 ‘Termine del rapporto’). Su tale elenco, occorre scegliere l’opzione ‘Effettua il riepilogo senza liquidazione’, in modo che sulla voce 710 venga riportato il valore convenzionale ‘2’ nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2011
(acred444)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, il cui versamento deve essere effettuato entro il 16/12/11. La gestione dell’acconto si svolge secondo le stesse modalità adottate negli anni precedenti.
Precisiamo che il versamento dell’acconto, da parte del sostituto d’imposta, è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.

Per gestire l’acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, sarà necessario rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, occorre lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, sezione 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando ‘01-01-2011’ come Data Iniziale e ‘31-12-2011’ come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci del programma, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi l’opzione ‘Definitivo’: con ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, con eventuali segnalazioni (a scopo di controllo); con ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene anche memorizzato negli archivi. Di conseguenza, il lancio in modalità ‘Definitivo’ è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell’acconto.
Al lancio del programma (sia in modalità ‘Provvisorio’ che ‘Definitivo’), occorre impostare il tasso di rivalutazione da considerare nel calcolo dell’acconto: a tale riguardo, precisiamo che è corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell’anno precedente (criterio riportato nelle disposizioni ministeriali); in alternativa, può essere indicato un diverso tasso, risultante da una previsione per l’anno corrente.
Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, con l’indicazione dell’imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare "previsto", ossia risultante dall’applicazione del tasso indicato al lancio del programma, oppure "effettivo", ossia calcolato con l’elaborazione della busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell’acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all’intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell’anno). L’imposta sostitutiva dovuta corrisponde al 11% della rivalutazione e l’acconto, a sua volta, corrisponde al 90% dell’imposta dovuta.

Con il lancio in modalità ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene memorizzato sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto Calcolato’: tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all’elaborazione del mese di novembre.
Con l’elaborazione del mese di NOVEMBRE, sul servizio ‘Residui Ditta’ il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre con la descrizione ‘Acconto Versato’. Lo stesso valore viene quindi trasferito sull’Archivio Tributi per il versamento tramite modello F24. Di conseguenza, nel caso in cui si debba intervenire sul valore dell’acconto, è necessario effettuare la modifica operando sul mese di ottobre: il valore così modificato verrà considerato come acconto da versare al momento dell’elaborazione del mese di novembre.

L’importo dell’acconto viene trasferito sull’Archivio Tributi (F24) attraverso l’elaborazione del mese di novembre, unitamente agli altri tributi relativi allo stesso mese (opzione ‘Tributi su F24’ nelle procedure di Elaborazione o Stampa Mensile Ditte). Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data di scadenza 16/12/11.
Sulle aziende che presentano un eventuale credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva. Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese ‘12’ e l’anno ‘2011’, come espressamente indicato nel comunicato stampa emesso dall’Agenzia delle Entrate il 14/02/08.
Sulla Nota Contabile, l’acconto dell’imposta sostitutiva e l’eventuale credito sono evidenziati soltanto se la stampa viene prodotto a livello di azienda, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Relativamente alle aziende che versano le quote correnti di Tfr al Fondo Tesoreria, precisiamo che il calcolo ed il versamento dell’acconto riguardano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo al 31/12/10. Ovviamente, tanto la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo, quanto la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico Inps. Tuttavia, il datore di lavoro è tenuto a gestire il versamento dell’imposta sostitutiva per conto dell’Inps: la somma a carico dell’Istituto deve essere versata cumulandola con l’imposta derivante dalla rivalutazione del Tfr rimasto in azienda; quindi, l’imposta versata per conto dell’Inps deve essere recuperata tramite il modello UniEmens.
Sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’, generata dal programma ‘SOSTITFR’, vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo ‘Ditta’) e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo ‘Inps’). Sul servizio ‘Residui Ditta’, viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell’acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell’Istituto. Con l’elaborazione di novembre, il valore complessivo dell’acconto viene riportato sull’Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.
Le disposizioni Inps consentono di recuperare l’imposta sostitutiva a carico dell’Istituto operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell’acconto tramite la denuncia UniEmens di dicembre e quello del saldo tramite la corrispondente denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell’imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Sulla procedura è stata adottata la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento tra la denuncia aziendale e le denunce individuali (si tratta dello stesso criterio precedentemente adottato sulle denunce DM10 / Emens – vedere aggiornamento Acred386 del 27/11/09).
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulla denuncia UniEmens (sia individuale che aziendale) relativa al mese in cui avviene l’erogazione del Fondo.
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/11, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr a carico dell’azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l’aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  1. Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) dovrà essere effettuata nuovamente.
  2. Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente la somma da versare sui servizi dell’Archivio Tributi. Una volta inserito l’acconto sull’Archivio Tributi, è consigliabile produrre la stampa del modello F24 dallo stesso menù. Per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ calcola comunque l’importo dovuto, riportandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’; tuttavia, mancando l’elaborazione del mese di novembre, non viene gestito automaticamente il versamento del corrispondente tributo.
Gennaio 2011
(acred418)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre viene effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.
Come negli anni precedenti, una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini dello stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2010, tramite il servizio ‘Amministratore : Tabella Indici Istat’, sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna ‘Rivalutazione’, indicando 5 cifre decimali.

  2. Annullare la condizione di "elaborato" relativa al mese di dicembre 2010, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Anno da Annullare’ occorre indicare ‘2010’.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2010, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ deve essere impostata l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’); inoltre, è necessario abilitare l’opzione ‘Tributi su F24’. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa ‘errelab.RLA’.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tal fine, si fa riferimento al campo ‘Solo Gestione Inail’, presente sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’ (in ogni caso, non si verificano problemi nel caso in cui vengano rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

La procedura Rielaborazione Ditte consente di rielaborare i cedolini già bollati, mantenendo la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino rielaborato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell’azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su ‘errelab.RLA’ sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di "elaborato" e procedere nuovamente ad una rielaborazione.
Attenzione: La stampa ‘errelab.RLA’ deve essere stampata subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile.

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della corrispondente imposta sostitutiva (tributo 1713 – vedi successivo saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito facciamo presente che, al momento della rielaborazione, la scadenza del 16 gennaio 2011 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16 febbraio non deve essere ancora chiusa (o almeno non in modo definitivo).

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre tramite la procedura Rielaborazione Ditte, consigliamo di abilitare la stampa della Nota Contabile, selezionando la modalità ‘Annuale con Residui’ tra le opzioni previste (la stessa stampa può essere prodotta successivamente tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Sulla nota contabile annuale viene riportato l’accantonamento del Tfr esercizio, costituito dalle quote maturate nell’anno corrente (se rimaste in carico all’azienda) e dalla rivalutazione del fondo relativo all’anno precedente. Inoltre, viene riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell’anno di competenza (comprensiva di quella già determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell’anno, indicata sulle note contabili mensili). Sulla stessa nota contabile, se prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione del credito residuo da anticipo di tassazione sul Tfr (per le sole aziende interessate). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell'importo accantonato presso lo stesso fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva viene evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr (per la generalità dei dipendenti, l’imposta verrà recuperata con la denuncia di febbraio).
Tramite l’opzione ‘Annuale con Residui’, vengono inoltre evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (dove prevista), alle ferie e ai permessi non usufruiti, oltre ai corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo delle ferie e dei permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/10, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.
Ricordiamo che, sulla Nota Contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo al singolo rateo mensile di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l’opzione ‘Mensile con Ratei’.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI – CASI PARTICOLARI
Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
A tale proposito, ricordiamo che le operazioni da effettuare, in occasione dell’elaborazione del mese di dicembre, sono state documentate con l’aggiornamento Acred416 del 23/12/10.

Caso 1 – Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell’indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l’elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell’anno); nel caso in cui l’azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, occorre indicare il coefficiente anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l’indicazione del coefficiente presunto tramite le voci 718 / 713 / 71A garantisce da qualsiasi problema al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato "forzato" il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il tasso di rivalutazione presunto, occorre contattare l’assistenza per ricevere le istruzioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 – Cessazione nel mese di dicembre (o in mesi precedenti) con erogazione del Tfr nell’anno successivo
Nel caso in questione, con l’elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l’erogazione dello stesso Tfr avvenga nel corso dell’anno successivo. Il riepilogo del trattamento di fine rapporto è necessario ai fini contabili e serve, inoltre, a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre: è necessario selezionarla dall’elenco delle voci disponibili, al punto 3.5, scegliendo l’opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ (viene riportato il valore ‘2’ nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l’opzione ‘Blocca la liquidazione del Tfr’ (corrispondente al valore ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità precedentemente descritta.
Precisiamo che il riepilogo del Tfr, attraverso l’elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato anche per i dipendenti cessati nei mesi precedenti a dicembre, nel caso in cui si intenda liquidare il Tfr nel corso dell’anno successivo. Per i dipendenti in questione, è necessario bloccare il conguaglio fiscale sull’elaborazione di dicembre (altrimenti viene effettuato automaticamente). A tale scopo, occorre selezionare la voce 605 dall’elenco delle voci disponibili (punto 4.1), scegliendo l’opzione ‘Blocca il conguaglio’.
Nota: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si vuole applicare la tassazione in vigore nell’anno successivo, ricordiamo che occorre necessariamente erogare il Tfr utilizzando la busta paga del mese di gennaio.

Gennaio 2011
(acred418)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (rivalutazione tfr anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo da versare (se a debito) o da compensare (se a credito).
Il valore del saldo viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) con codice tributo ‘1713’ e data scadenza 16/02/11. Nel caso in cui il saldo risulti a credito, quest’ultimo può essere compensato a partire dalla stessa scadenza. Se il saldo risulta a debito e se la ditta ha un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo necessario a compensare il saldo dell’imposta sostitutiva.
Precisiamo che l’eventuale saldo a credito viene riportato in F24 con lo stesso codice tributo 1713, anziché con il codice utilizzato in genere per il recupero delle ritenute versate in eccedenza (6781).
Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità ‘Mensile con Ratei’ / ‘Mensile con Residui’ / ‘Annuale con Residui’, viene indicato il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente viene comunque riportata l’imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato su rivalutazione tfr anno precedente).
Relativamente alle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell’imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo relativo alla rivalutazione del Tfr rimasto in carico all’azienda. L’imposta sostitutiva a carico del Fondo verrà recuperata tramite la denuncia relativa al mese di febbraio (o di gennaio in caso di liquidazione del Tfr). A tale proposito, precisiamo che la rivalutazione del Fondo Tesoreria fino a dicembre 2010 dovrà essere indicata sulla denuncia UniEmens relativa al mese di febbraio 2011 (come indicato nel relativo Documento Tecnico predisposto dall’Inps).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere effettuato il versamento dell’imposta sostitutiva, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione dell’acconto (aggiornamento Acred415 del 25/11/10). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sul servizio del modello F24 (Archivio Tributi), richiedendo poi la stampa della delega dallo stesso servizio. Inoltre, è possibile effettuare l’invio telematico del modello F24, utilizzando l’opzione ‘Ditte non elaborate’ sulla procedura di stampa del modello F24 (consigliamo di selezionare la singola azienda).

Dicembre 2010
(acred416)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre 2010. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell’imposta sostitutiva (scadenza 16 febbraio 2011).

ATTENZIONE: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati nella seconda metà del mese di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, per ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le due situazioni che si possono presentare al momento dell’elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2010: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci, punto 3.5 ‘Termine del rapporto’) oppure della voce 713 (in caso di erogazione di un anticipo nel corso dell’anno corrente). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il coefficiente presunto deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l’erogazione del Tfr venga posticipata al mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall’elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 ‘Termine del rapporto’). Su tale elenco, occorre scegliere l’opzione ‘Effettua il riepilogo senza liquidazione’, in modo che sulla voce 710 venga riportato il valore convenzionale ‘2’ nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2010
(acred415)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, il cui versamento deve essere effettuato entro il 16/12/10. La gestione dell’acconto si svolge secondo le stesse modalità adottate negli anni precedenti.
Precisiamo che il versamento dell’acconto, da parte del sostituto d’imposta, è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.

Per gestire l’acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, sarà necessario rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, occorre lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, sezione 1.2 ‘Stampe di fine anno’), indicando ‘01-01-2010’ come Data Iniziale e ‘31-12-2010’ come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci del programma, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi l’opzione ‘Definitivo’: con ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, con eventuali segnalazioni (a scopo di controllo); con ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene anche memorizzato negli archivi. Di conseguenza, il lancio in modalità ‘Definitivo’ è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell’acconto.
Al lancio del programma (sia in modalità ‘Provvisorio’ che ‘Definitivo’), occorre impostare il tasso di rivalutazione da considerare nel calcolo dell’acconto: a tale riguardo, precisiamo che è corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell’anno precedente (criterio riportato nelle disposizioni ministeriali); in alternativa, può essere indicato un diverso tasso, risultante da una previsione per l’anno corrente.
Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, con l’indicazione dell’imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare "previsto", ossia risultante dall’applicazione del tasso indicato al lancio del programma, oppure "effettivo", ossia calcolato con l’elaborazione della busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell’acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all’intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell’anno). L’imposta sostitutiva dovuta corrisponde al 11% della rivalutazione e l’acconto, a sua volta, corrisponde al 90% dell’imposta dovuta.

Con il lancio in modalità ‘Definitivo’, l’acconto calcolato viene memorizzato sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto Calcolato’: tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all’elaborazione del mese di novembre.
Con l’elaborazione del mese di NOVEMBRE, sul servizio ‘Residui Ditta’ il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre con la descrizione ‘Acconto Versato’. Lo stesso valore viene quindi trasferito sull’Archivio Tributi per il versamento tramite modello F24. Di conseguenza, nel caso in cui si debba intervenire sul valore dell’acconto, è necessario effettuare la modifica operando sul mese di ottobre: il valore così modificato verrà considerato come acconto da versare al momento dell’elaborazione del mese di novembre.

L’importo dell’acconto viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) attraverso l’elaborazione del mese di novembre, unitamente agli altri tributi relativi allo stesso mese (opzione ‘Tributi su F24’ sulle procedure di Elaborazione o Stampa Mensile Ditte). Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data di scadenza 16/12/10.
Sulle aziende che presentano tuttora un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva (fino a capienza del credito residuo). Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese ‘12’ e l’anno ‘2010’, come espressamente indicato nel comunicato stampa emesso dall’Agenzia delle Entrate il 14/02/08.
Sulla Nota Contabile, l’acconto dell’imposta sostitutiva e l’eventuale credito sono evidenziati soltanto se la stampa viene prodotto a livello di azienda, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Relativamente alle aziende che versano le quote correnti di Tfr al Fondo Tesoreria, precisiamo che il calcolo ed il versamento dell’acconto riguardano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo al 31/12/09. Ovviamente, tanto la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo, quanto la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico Inps. Tuttavia, il datore di lavoro è tenuto a gestire il versamento dell’imposta sostitutiva per conto dell’Inps: la somma a carico dell’Istituto deve essere versata cumulandola con l’imposta derivante dalla rivalutazione del Tfr rimasto in azienda; quindi, l’imposta versata per conto dell’Inps deve essere recuperata tramite il modello UniEmens.
Sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’, generata dal programma ‘SOSTITFR’, vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo ‘Ditta’) e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo ‘Inps’). Sul servizio ‘Residui Ditta’, viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell’acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell’Istituto. Con l’elaborazione di novembre, il valore complessivo dell’acconto viene riportato sull’Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.
Le disposizioni Inps consentono di recuperare l’imposta sostitutiva a carico dell’Istituto operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell’acconto tramite la denuncia UniEmens di dicembre e quello del saldo tramite la corrispondente denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell’imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Sulla procedura è stata adottata la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento tra la denuncia aziendale e le denunce individuali (si tratta dello stesso criterio precedentemente adottato sulle denunce DM10 / Emens – vedere aggiornamento Acred386 del 27/11/09).
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulla denuncia UniEmens (sia individuale che aziendale) relativa al mese in cui avviene l’erogazione del Fondo.
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/10, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr a carico dell’azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l’aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  1. Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) dovrà essere effettuata nuovamente.
  2. Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente la somma da versare sui servizi del modello F24 (menù Archivio Tributi). Una volta inserito l’acconto sull’Archivio Tributi, è consigliabile produrre la stampa del modello F24 dallo stesso menù. Per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ calcola comunque l’importo dovuto, riportandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’; tuttavia, mancando l’elaborazione del mese di novembre, non viene gestito automaticamente il versamento del corrispondente tributo.
Gennaio 2010
(acred389)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l'elaborazione del mese di dicembre viene effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.
Come negli anni precedenti, una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini dello stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2009, tramite il servizio 'Amministratore : Tabella Indici Istat', sul menù Amministratore Paghe. Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna 'Rivalutazione', indicando 5 cifre decimali.

  2. Annullare la condizione di "elaborato" relativa al mese di dicembre 2009, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo 'Anno da Annullare' occorre indicare '2009'.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2009, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte, sul menù Amministratore Paghe. Nel campo 'Selezione Cedolini da Rielaborare' deve essere impostata l'opzione 'Rielabora Tutti i Cedolini' ('X'); inoltre, è necessario abilitare l'opzione 'Tributi su F24'. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa 'errelab.RLA'.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tal fine, si fa riferimento al campo 'Solo Gestione Inail', presente sul servizio 'Ditta - Abilitazione Paghe' (in ogni caso, non si verificano problemi nel caso in cui vengano rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

La procedura Rielaborazione Ditte consente di rielaborare i cedolini già bollati, mantenendo la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino rielaborato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell'azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa 'errelab.RLA', con l'indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su 'errelab.RLA' sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di "elaborato" e procedere nuovamente ad una rielaborazione.
Attenzione: La stampa 'errelab.RLA' deve essere stampata subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile.

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della corrispondente imposta sostitutiva (tributo 1713 - vedi saldo imposta sostitutiva su rivalutazione TFR). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito facciamo presente che, al momento della rielaborazione, la scadenza del 16 gennaio 2010 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16 febbraio non deve essere ancora chiusa (o almeno non in modo definitivo).

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre tramite la procedura Rielaborazione Ditte, consigliamo di abilitare la stampa della Nota Contabile, selezionando la modalità 'Annuale con Residui' tra le opzioni previste (la stessa stampa può essere prodotta successivamente tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Sulla nota contabile annuale viene riportato l'accantonamento del Tfr esercizio, costituito dalle quote maturate nell'anno corrente (se rimaste in carico all'azienda) e dalla rivalutazione del fondo relativo all'anno precedente. Inoltre, viene riportata l'imposta sostitutiva complessivamente dovuta nell'anno di competenza (comprensiva di quella già determinata in caso di erogazione del Tfr nel corso dell'anno, indicata sulle note contabili mensili). Sulla stessa nota contabile, se prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione del credito residuo da anticipo di tassazione sul Tfr (per le sole aziende interessate). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell'importo accantonato presso lo stesso fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva viene evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr (per la generalità dei dipendenti, l'imposta verrà recuperata con la denuncia di febbraio).
Tramite l'opzione 'Annuale con Residui', vengono inoltre evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (dove prevista), alle ferie e ai permessi non usufruiti, oltre ai corrispondenti contributi a carico dell'azienda. Per quanto riguarda il residuo delle ferie e dei permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/09, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.
Ricordiamo che, sulla Nota Contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo al singolo rateo mensile di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l'opzione 'Mensile con Ratei'.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI - CASI PARTICOLARI
Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
A tale proposito, ricordiamo che le operazioni da effettuare, in occasione dell'elaborazione del mese di dicembre, sono state documentate con l'aggiornamento Acred388 del 23/12/09.

Caso 1 - Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell'indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l'elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell'anno); nel caso in cui l'azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, occorre indicare il coefficiente anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l'indicazione del coefficiente presunto tramite le voci 718 / 713 / 71A garantisce da qualsiasi problema al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato "forzato" il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il tasso di rivalutazione presunto, occorre contattare l'assistenza per ricevere le istruzioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 - Cessazione nel mese di dicembre (o in mesi precedenti) con erogazione del Tfr nell'anno successivo
Nel caso in questione, con l'elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l'erogazione dello stesso Tfr avvenga nel corso dell'anno successivo. Il riepilogo del trattamento di fine rapporto è necessario ai fini contabili e serve, inoltre, a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre: è necessario selezionarla dall'elenco delle voci disponibili, al punto 3.5, scegliendo l'opzione 'Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione' (viene riportato il valore '2' nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l'opzione 'Blocca la liquidazione del Tfr' (corrispondente al valore '-1' nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità precedentemente descritta.
Precisiamo che il riepilogo del Tfr, attraverso l'elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato anche per i dipendenti cessati nei mesi precedenti a dicembre, nel caso in cui si intenda liquidare il Tfr nel corso dell'anno successivo. Per i dipendenti in questione, è necessario bloccare il conguaglio fiscale sull'elaborazione di dicembre (altrimenti viene effettuato automaticamente). A tale scopo, occorre selezionare la voce 605 dall'elenco delle voci disponibili (punto 4.1), scegliendo l'opzione 'Blocca il conguaglio'.
Nota: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si vuole applicare la tassazione in vigore nell'anno successivo, ricordiamo che occorre necessariamente erogare il Tfr utilizzando la busta paga del mese di gennaio.

Gennaio 2010
(acred389)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (rivalutazione TFR anno precedente), viene determinato l'importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l'acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo da versare (se a debito) o da compensare (se a credito).
Il valore del saldo viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) con codice tributo '1713' e data scadenza 16/02/10. Nel caso in cui il saldo risulti a credito, quest'ultimo può essere compensato a partire dalla stessa scadenza. Se il saldo risulta a debito e se la ditta ha un credito residuo derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato anche il tributo '1250' con l'importo necessario a compensare il saldo dell'imposta sostitutiva.
Precisiamo che l'eventuale saldo a credito viene riportato in F24 con lo stesso codice tributo 1713, anziché con il codice utilizzato in genere per il recupero delle ritenute versate in eccedenza (6781).
Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità 'Mensile con Ratei' / 'Mensile con Residui' / 'Annuale con Residui', viene indicato il valore dell'imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell'importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente viene comunque riportata l'imposta sostitutiva complessivamente dovuta, come indicato al precedente punto 1.1).
Relativamente alle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell'imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo relativo alla rivalutazione del Tfr rimasto in carico all'azienda. L'imposta sostitutiva a carico del Fondo verrà recuperata tramite la denuncia relativa al mese di febbraio (o di gennaio in caso di liquidazione del Tfr). A tale proposito, precisiamo che la rivalutazione del Fondo Tesoreria fino a dicembre 2009 dovrà essere indicata sulla denuncia UniEmens relativa al mese di febbraio 2010 (come indicato nel relativo Documento Tecnico predisposto dall'Inps).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere effettuato il versamento dell'imposta sostitutiva, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione dell'acconto (aggiornamento 'Acred386' del 27/11/09). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sul servizio del modello F24 (Archivio Tributi), richiedendo poi la stampa della delega dallo stesso servizio. Inoltre, è possibile effettuare l'invio telematico del modello F24, utilizzando l'opzione 'Ditte non elaborate' sulla procedura di stampa del modello F24 (consigliamo di selezionare la singola azienda).

Dicembre 2009
(acred388)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell'indice Istat del mese di dicembre 2009. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell'imposta sostitutiva (scadenza 16 febbraio 2010).

ATTENZIONE: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati nella seconda metà del mese di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, per ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le due situazioni che si possono presentare al momento dell'elaborazione di dicembre.

  • Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2009: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci disponibili, punto 3.5 'Termine del rapporto'). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria gestito dall'Inps, il coefficiente presunto deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (relativa alla rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • Nel caso in cui, invece, l'erogazione del Tfr venga posticipata al mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall'elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 'Termine del rapporto'). Su tale elenco, occorre scegliere l'opzione 'Effettua il riepilogo senza liquidazione', in modo che sulla voce 710 venga riportato il valore convenzionale '2' nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2009
(acred386)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E' possibile gestire l'acconto dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, il cui versamento deve essere effettuato entro il 16/12/09. La gestione dell'acconto si svolge secondo le stesse modalità adottate negli anni precedenti.
Precisiamo che il versamento dell'acconto, da parte del sostituto d'imposta, è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.

Per gestire l'acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, sarà necessario rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, occorre lanciare il programma 'SOSTITFR' dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, sezione 1.2 'Stampe di fine anno'), indicando '01-01-2009' come Data Iniziale e '31-12-2009' come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci del programma, scegliendo prima l'opzione 'Provvisorio' e poi l'opzione 'Definitivo': con 'Provvisorio' viene prodotta esclusivamente la stampa dell'acconto calcolato, con eventuali segnalazioni (a scopo di controllo); con 'Definitivo', l'acconto calcolato viene anche memorizzato negli archivi. Di conseguenza, il lancio in modalità 'Definitivo' è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell'acconto.
Al lancio del programma (sia in modalità Provvisorio che Definitivo), occorre impostare il tasso di rivalutazione da considerare nel calcolo dell'acconto: a tale riguardo, precisiamo che è corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell'anno precedente (criterio riportato nelle disposizioni ministeriali); in alternativa, può essere indicato un diverso tasso, risultante da una previsione relativa all'anno corrente.
Viene prodotta la stampa 'sostitutiva.tfr', con l'indicazione dell'imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare "previsto", ossia risultante dall'applicazione del tasso indicato al lancio del programma, oppure "effettivo", ossia calcolato con l'elaborazione della busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell'acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell'anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell'erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all'intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell'anno). L'imposta sostitutiva dovuta corrisponde al 11% della rivalutazione e l'acconto, a sua volta, corrisponde al 90% dell'imposta dovuta.

Con il lancio in modalità 'Definitivo', l'acconto calcolato viene memorizzato sul servizio 'Cedolini - Residui Ditta', in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell'acconto si trova nel campo 'Acconto Calcolato': tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all'elaborazione del mese di novembre.
Con l'elaborazione del mese di NOVEMBRE, sul servizio 'Residui Ditta' il valore dell'acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre con la descrizione 'Acconto Versato'. Lo stesso valore viene quindi trasferito sull'Archivio Tributi per il versamento tramite modello F24. Di conseguenza, nel caso in cui si debba intervenire sul valore dell'acconto, è necessario effettuare la modifica operando sul mese di ottobre: il valore così modificato verrà considerato come acconto da versare al momento dell'elaborazione del mese di novembre.

L'importo dell'acconto viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) attraverso l'elaborazione del mese di novembre, unitamente agli altri tributi relativi allo stesso mese (opzione 'Tributi su F24' sulle procedure di Elaborazione o Stampa Mensile Ditte). Per il versamento dell'acconto viene utilizzato il codice tributo '1712', con data di scadenza 16/12/09.
Sulle aziende che presentano tuttora un credito residuo derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il tributo '1250', con l'importo necessario a compensare l'acconto dell'imposta sostitutiva (fino a capienza del credito residuo). Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio 'Cedolini - Residui Ditta'.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese '12' e l'anno '2009', come espressamente indicato nel comunicato stampa emesso dall'Agenzia delle Entrate il 14/02/08.
Sulla Nota Contabile, l'acconto dell'imposta sostitutiva e l'eventuale credito sono evidenziati soltanto se la stampa viene prodotto a livello di azienda, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Relativamente alle aziende che versano le quote correnti di Tfr al Fondo Tesoreria, precisiamo che il calcolo ed il versamento dell'acconto riguardano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo al 31/12/08. Ovviamente, tanto la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo, quanto la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico Inps. Tuttavia, il datore di lavoro è tenuto a gestire il versamento dell'imposta sostitutiva per conto dell'Inps: la somma a carico dell'Istituto deve essere versata cumulandola con l'imposta derivante dalla rivalutazione del Tfr rimasto in azienda; quindi, l'imposta versata per conto dell'Inps deve essere recuperata tramite il modello DM10.
Sulla stampa 'sostitutiva.tfr', generata dal programma 'SOSTITFR', vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo 'Ditta') e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo 'Inps'). Sul servizio 'Residui Ditta', viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell'acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell'Istituto. Con l'elaborazione di novembre, il valore complessivo dell'acconto viene riportato sull'Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.
Le disposizioni Inps consentono di recuperare l'imposta sostitutiva a carico dell'Istituto operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore dell'acconto tramite la denuncia DM10 di dicembre e quello del saldo tramite la corrispondente denuncia di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell'imposta complessivamente versata (acconto + saldo) utilizzando la sola denuncia di febbraio. Da parte nostra abbiamo ritenuto opportuno adottare la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento rispetto ai dati indicati nelle denunce individuali dei dipendenti (attuale EMens). I vantaggi di tale criterio appaiono più evidenti se consideriamo che, da gennaio 2010, i dati presenti sulle denunce DM10 ed EMens verranno conglobati nell'unica denuncia mensile UniEmens: per i dipendenti in forza al 31/12/09, la rivalutazione del Fondo Tesoreria e la corrispondente imposta sostitutiva dovranno essere indicati nelle sezioni "individuali" della denuncia UniEmens relativa al mese di febbraio 2010, secondo quanto previsto dalle disposizioni Inps; nella sezione "aziendale" della stessa denuncia figurerà quindi il recupero dell'intera imposta sostitutiva (acconto + saldo) versata per conto dell'Inps, permettendo così un controllo incrociato rispetto ai dati indicati nelle sezioni individuali.
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria, la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono riportate sulle denunce mensili (attuali EMens e DM10) relative al mese in cui avviene l'erogazione, come indicato nell'aggiornamento di marzo 2008 (Acred334).
Ricordiamo inoltre che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/09, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr in carico dell'azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l'ultimo aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  1. Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell'acconto, l'operazione relativa al calcolo dell'acconto (programma 'SOSTITFR') dovrà essere effettuata nuovamente.
  2. Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell'imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente la somma da versare sui servizi del modello F24 (menù Archivio Tributi). Una volta inserito l'acconto sull'Archivio Tributi, è consigliabile produrre la stampa del modello F24 dallo stesso menù. Per le aziende in questione, il programma 'SOSTITFR' calcola comunque l'importo dovuto, riportandolo sulla stampa 'sostitutiva.tfr'; tuttavia, mancando l'elaborazione del mese di novembre, non è possibile gestire in automatico il versamento del corrispondente tributo.
Settembre 2009
(acred384)
TABELLA INDICI ISTAT - NUOVA OPZIONE

Sul servizio 'Amministratore: tabella indici Istat' (menù Amministratore Paghe), sono state aggiunte le opzioni 'Indice effettivo' e 'Indice per budget'. Il servizio si posiziona automaticamente sull'opzione 'Indice effettivo': tale impostazione NON deve essere modificata dall'Utente, nel momento in cui inserisce l'indice Istat utilizzato per rivalutare il Tfr.
Precisiamo che l'opzione 'Indice per budget' non ha alcun effetto sulla rivalutazione calcolata tramite l'elaborazione delle buste paga (compreso il riepilogo del Tfr a fine anno): l'indice Istat da utilizzare per l'elaborazione delle buste paga deve essere sempre inserito mantenendo impostata l'opzione 'Indice effettivo'.

Gennaio 2009
(acred356)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l'elaborazione del mese di dicembre viene effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.
Come negli anni precedenti, una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini dello stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2008, tramite il servizio 'Amministratore : Tabella Indici Istat' (menù Amministratore Paghe). Ricordiamo che il coefficiente deve essere inserito sulla colonna 'Rivalutazione', indicando 5 cifre decimali.

  2. Annullare la condizione di "elaborato" relativa al mese di dicembre 2008, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre (menù Amministratore Paghe). Nel campo 'Anno da Annullare' occorre indicare '2008'.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2008, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte (menù Amministratore Paghe). Nel campo 'Selezione Cedolini da Rielaborare' deve essere impostata l'opzione 'Rielabora Tutti i Cedolini' ('X'); inoltre, è necessario abilitare l'opzione 'Tributi su F24'. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa 'errelab.RLA'.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tal fine, si fa riferimento al campo 'Solo Gestione Inail', presente sul servizio 'Ditta - Abilitazione Paghe' (in ogni caso, non si verificano problemi nel caso in cui vengano rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

La procedura Rielaborazione Ditte consente di rielaborare i cedolini già bollati, mantenendo la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino rielaborato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell'azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa 'errelab.RLA', con l'indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su 'errelab.RLA' sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di "elaborato" e procedere nuovamente ad una rielaborazione.
Attenzione : La stampa 'errelab.RLA' deve essere stampata subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile.

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della corrispondente imposta sostitutiva (tributo 1713 - vedi vedi Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito facciamo presente che, al momento della rielaborazione, la scadenza del 16 gennaio 2009 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16 febbraio non deve essere ancora chiusa (o almeno non in modo definitivo).

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre tramite la procedura Rielaborazione Ditte, consigliamo di abilitare la stampa della Nota Contabile, selezionando la modalità 'Annuale con Residui' tra le opzioni previste (la stessa stampa può essere prodotta successivamente tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Sulla nota contabile annuale viene riportato l'accantonamento del Tfr esercizio, costituito dalle quote maturate nell'anno corrente (se rimaste in carico all'azienda) e dalla rivalutazione del fondo relativo all'anno precedente. Sulla stessa nota contabile, se prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione del credito residuo da anticipo di tassazione sul Tfr (per le sole aziende interessate). Per quanto riguarda le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, viene indicata la rivalutazione dell'importo accantonato presso lo stesso fondo, mentre la corrispondente imposta sostitutiva viene evidenziata in relazione ai soli dipendenti ai quali è stato liquidato il Tfr (per la generalità dei dipendenti, l'imposta verrà recuperata con il DM10 di febbraio).
Tramite l'opzione 'Annuale con Residui', vengono inoltre evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (dove prevista), alle ferie e ai permessi non usufruiti, oltre ai corrispondenti contributi a carico dell'azienda. Per quanto riguarda il residuo delle ferie e dei permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/08, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.

Ricordiamo che, sulla Nota Contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo al singolo rateo mensile di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l'opzione 'Mensile con Ratei'.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI - CASI PARTICOLARI

Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre, con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
A tale proposito, ricordiamo che le operazioni da effettuare, in occasione dell'elaborazione del mese di dicembre, sono state documentate con l'aggiornamento ACRED355 del 22/12/08 (punto 5).

Caso 1 - Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr nello stesso mese
In questo caso, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell'indice Istat di dicembre, la rivalutazione deve essere calcolata su un coefficiente presunto. Per l'elaborazione di dicembre, il coefficiente presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi) oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell'anno); nel caso in cui l'azienda versi il Tfr al Fondo Tesoreria, occorre indicare il coefficiente anche sulla voce 71A.
Ricordiamo che l'indicazione del coefficiente presunto tramite le voci 718 / 713 / 71A garantisce da qualsiasi problema al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati, sulle quali è stato "forzato" il coefficiente di rivalutazione, non risentono in alcun modo del coefficiente definitivo. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 / 71A per inserire il tasso di rivalutazione presunto, occorre contattare l'assistenza per ricevere le istruzioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 - Cessazione nel mese di dicembre (o in mesi precedenti) con erogazione del Tfr nell'anno successivo
Nel caso in questione, con l'elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo e la rivalutazione del Tfr, nonostante l'erogazione dello stesso Tfr avvenga nel corso dell'anno successivo. Il riepilogo del trattamento di fine rapporto è necessario ai fini contabili e serve, inoltre, a determinare sia la rivalutazione che la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre: è necessario selezionarla dall'elenco delle voci disponibili, al punto 3.5, scegliendo l'opzione 'Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione' (in tal modo viene riportato il valore '2' nel campo Quantità della stessa voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l'opzione 'Blocca la liquidazione del Tfr' (corrispondente al valore '-1' nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità precedentemente descritta.
Precisiamo che il riepilogo del Tfr, attraverso l'elaborazione del mese di dicembre, deve essere effettuato anche per i dipendenti cessati nei mesi precedenti a dicembre, nel caso in cui si intenda liquidare il Tfr nel corso dell'anno successivo. Per i dipendenti in questione, è necessario bloccare il conguaglio fiscale sull'elaborazione di dicembre (altrimenti viene effettuato automaticamente). A tale scopo, occorre selezionare la voce 605 dall'elenco delle voci disponibili (punto 4.1), scegliendo l'opzione 'Blocca il conguaglio'.
Nota: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si vuole applicare la tassazione in vigore nell'anno successivo, ricordiamo che occorre necessariamente erogare il Tfr utilizzando la busta paga del mese di gennaio.

Gennaio 2009
(acred356)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (precedente punto 1.1), viene determinato l'importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l'acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo da versare (se a debito) o da compensare (se a credito).
Il valore del saldo viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) con codice tributo '1713' e data scadenza 16/02/09. Nel caso in cui il saldo risulti a credito, quest'ultimo può essere compensato a partire dalla stessa scadenza. Se il saldo risulta a debito e se la ditta ha un credito residuo derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato anche il tributo '1250' con l'importo necessario a compensare il saldo dell'imposta sostitutiva.
Precisiamo che l'eventuale saldo a credito viene riportato in F24 con lo stesso codice tributo 1713, anziché con il codice utilizzato in genere per il recupero delle ritenute versate in eccedenza (6781).
Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità 'Mensile con Ratei' / 'Mensile con Residui' / 'Annuale con Residui', viene indicato il valore dell'imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell'importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (non sono presenti sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente).
Relativamente alle aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria, il saldo dell'imposta sostitutiva a carico del Fondo viene versato unitamente al saldo relativo alla rivalutazione del Tfr rimasto in carico all'azienda. L'imposta sostitutiva a carico del Fondo verrà recuperata tramite il DM10 relativo al mese di febbraio (o di gennaio in caso di liquidazione del Tfr). A tale proposito, precisiamo che la rivalutazione del Fondo Tesoreria a dicembre 2008, deve essere indicata sulla denuncia EMens relativa al mese di febbraio 2009 (come indicato nel Documento Tecnico EMens versione 2.3.1).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere effettuato il versamento dell'imposta sostitutiva, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione dell'acconto (aggiornamento 'ACRED353' del 21/11/08). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sul servizio del modello F24 (Archivio Tributi), richiedendo poi la stampa della delega dallo stesso servizio. Inoltre, è possibile effettuare l'invio telematico del modello F24, utilizzando l'opzione 'Ditte non elaborate' sulla procedura di stampa del modello F24 (consigliamo di selezionare la singola azienda).

Dicembre 2008
(acred355)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nella prima metà del mese di gennaio invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell'indice Istat del mese di dicembre 2008. Nella stessa comunicazione saranno riportate anche le istruzioni relative al versamento del saldo dell'imposta sostitutiva (scadenza 16 febbraio 2009).

ATTENZIONE: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati nella seconda metà del mese di dicembre, occorre impostare alcune particolari opzioni, per ottenere una corretta gestione della rivalutazione del Tfr e della corrispondente imposta sostitutiva. Di seguito, sono elencate le due situazioni che si possono presentare al momento dell'elaborazione di dicembre.

  • - Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, diventa necessario inserire il valore presunto del coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre 2008: tale coefficiente deve essere inserito seguendo una particolare modalità, che consentirà di mantenere lo stesso valore anche quando la rivalutazione verrà calcolata, per la generalità dei dipendenti, sulla base del coefficiente effettivo. A tale scopo, il coefficiente presunto deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (elenco voci disponibili, punto 3.5 'Termine del rapporto'). Per le aziende che versano il Tfr al Fondo Tesoreria gestito dall'Inps, il coefficiente presunto deve essere indicato anche nel campo Quantità della voce 71A (relativa alla rivalutazione del Fondo Tesoreria).

  • - Nel caso in cui, invece, l'erogazione del Tfr venga posticipata al mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere indicata la voce 710, selezionandola dall'elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 'Termine del rapporto'). Su tale elenco, occorre scegliere l'opzione 'Effettua il riepilogo senza liquidazione', in modo che sulla voce 710 venga riportato il valore convenzionale '2' nel campo Quantità. Impostando la voce 710 come descritto, per i soggetti cessati verrà calcolata la rivalutazione del Tfr sulla base del coefficiente effettivo, unitamente alla generalità dei dipendenti.

Novembre 2008
(acred353)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E' possibile gestire l'acconto dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, il cui versamento deve essere effettuato entro il 16/12/08. La gestione dell'acconto si svolge secondo le stesse modalità adottate negli anni precedenti.
Precisiamo che il versamento dell'acconto, da parte del sostituto d'imposta, è obbligatorio anche in relazione al Tfr versato al Fondo Tesoreria, nonostante la corrispondente imposta sostitutiva rimanga a carico Inps.

Per gestire l'acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE. Nel caso in cui il mese di novembre risulti già elaborato, sarà necessario rielaborarlo (eventualmente tramite la procedura Rielaborazione Ditte) dopo aver eseguito le operazioni di seguito descritte.

Innanzitutto, occorre lanciare il programma 'SOSTITFR' dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi, sezione 1.2 'Stampe di fine anno'), indicando '01-01-2008' come Data Iniziale e '31-12-2008' come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci del programma, scegliendo prima l'opzione 'Provvisorio' e poi l'opzione 'Definitivo': con 'Provvisorio' viene prodotta esclusivamente la stampa dell'acconto calcolato, con eventuali segnalazioni (a scopo di controllo); con 'Definitivo', l'acconto calcolato viene anche memorizzato negli archivi. Di conseguenza, il lancio in modalità 'Definitivo' è indispensabile per ottenere la gestione automatica dell'acconto.
Al lancio del programma (sia in modalità Provvisorio che Definitivo), occorre impostare il tasso di rivalutazione da considerare nel calcolo dell'acconto: a tale riguardo, precisiamo che è corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo al mese di dicembre dell'anno precedente (criterio riportato nelle disposizioni ministeriali); in alternativa, può essere indicato un diverso tasso, risultante da una previsione relativa all'anno corrente.
Viene prodotta la stampa 'sostitutiva.tfr', con l'indicazione dell'imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente; il valore in questione può risultare "previsto", ossia risultante dall'applicazione del tasso indicato al lancio del programma, oppure "effettivo", ossia calcolato con l'elaborazione della busta paga in caso di erogazione del Tfr.
Il calcolo dell'acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell'anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell'erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all'intero anno (tenendo conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell'anno). L'imposta sostitutiva dovuta corrisponde al 11% della rivalutazione e l'acconto, a sua volta, corrisponde al 90% dell'imposta dovuta.

Con il lancio in modalità 'Definitivo', l'acconto calcolato viene memorizzato sul servizio 'Cedolini - Residui Ditta', in corrispondenza del mese di OTTOBRE. Precisiamo che il valore dell'acconto si trova nel campo 'Acconto Calcolato': tale valore può essere modificato manualmente prima di procedere all'elaborazione del mese di novembre.
Con l'elaborazione del mese di NOVEMBRE, sul servizio 'Residui Ditta' il valore dell'acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato sul mese di novembre con la descrizione 'Acconto Versato'. Lo stesso valore viene quindi trasferito sull'Archivio Tributi per il versamento tramite modello F24. Di conseguenza, nel caso in cui si debba intervenire sul valore dell'acconto, è necessario effettuare la modifica operando sul mese di ottobre: il valore così modificato verrà considerato come acconto da versare al momento dell'elaborazione del mese di novembre.

L'importo dell'acconto viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) attraverso l'elaborazione del mese di novembre, unitamente agli altri tributi relativi allo stesso mese (opzione 'Tributi su F24' sulle procedure di Elaborazione o Stampa Mensile Ditte). Per il versamento dell'acconto viene utilizzato il codice tributo '1712', con data di scadenza 16/12/08.
Sulle aziende che presentano tuttora un credito residuo derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente il tributo '1250', con l'importo necessario a compensare l'acconto dell'imposta sostitutiva (fino a capienza del credito residuo). Anche il credito in questione può essere gestito tramite il servizio 'Cedolini - Residui Ditta'.
Precisiamo che, sul modello F24, in corrispondenza dei tributi 1712 e 1250 viene riportato il mese '12' e l'anno '2008', come espressamente indicato nel comunicato stampa emesso dall'Agenzia delle Entrate il 14/02/08.
Sulla Nota Contabile, l'acconto dell'imposta sostitutiva e l'eventuale credito sono evidenziati soltanto se la stampa viene prodotto a livello di azienda, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

Relativamente alle aziende che versano le quote correnti di Tfr al Fondo Tesoreria, precisiamo che il calcolo ed il versamento dell'acconto riguardano anche il Tfr accantonato presso lo stesso Fondo al 31/12/07. Ovviamente, tanto la rivalutazione del Tfr accantonato al Fondo, quanto la corrispondente imposta sostitutiva, rimangono a carico Inps. Tuttavia, il datore di lavoro è tenuto a gestire il versamento dell'imposta sostitutiva per conto dell'Inps: la somma a carico dell'Istituto deve essere versata cumulandola con l'imposta derivante dalla rivalutazione del Tfr rimasto in azienda; quindi, l'imposta versata per conto dell'Inps deve essere recuperata tramite il modello DM10.
Sulla stampa 'sostitutiva.tfr', generata dal programma 'SOSTITFR', vengono evidenziate separatamente le imposte derivanti dal Tfr rimasto in azienda (rigo 'Ditta') e dal Tfr accantonato presso il Fondo Tesoreria (rigo 'Inps'). Sul servizio 'Residui Ditta', viene riportato il valore complessivo (Ditta + Inps) dell'acconto da versare, evidenziando comunque la parte a carico dell'Istituto. Con l'elaborazione di novembre, il valore complessivo dell'acconto viene riportato sull'Archivio Tributi e versato tramite il modello F24, utilizzando un unico tributo 1712.
Le disposizioni Inps consentono di recuperare l'imposta sostitutiva a carico dell'Istituto operando con due diverse modalità: è possibile conguagliare il valore l'acconto tramite il DM10 di dicembre e quello del saldo tramite il DM10 di febbraio, oppure effettuare un unico recupero dell'imposta dovuta utilizzando il DM10 di febbraio. Da parte nostra abbiamo ritenuto opportuno adottare la seconda modalità, in quanto evita le complicazioni derivanti da un eventuale saldo a credito e, soprattutto, consente di mantenere un completo allineamento con i dati indicati nella denuncia EMens. A tale proposito, precisiamo che, per i dipendenti in forza al 31/12/08, la rivalutazione del Fondo Tesoreria e la corrispondente imposta sostitutiva devono essere riportati sulla denuncia EMens relativa al mese di febbraio 2009; di conseguenza, abbiamo preferito utilizzare il modello DM10 dello stesso mese per recuperare l'imposta sostitutiva gestita per conto dell'Inps.
Ricordiamo che, in caso di cessazione del rapporto e conseguente liquidazione del Tfr accantonato al Fondo Tesoreria (da parte del datore di lavoro), la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva vengono esposte sui modelli EMens e DM10 relativi al mese in cui avviene l'erogazione (aggiornamento di marzo 2008 - (Acred334).
Possiamo, inoltre, anticipare che la rivalutazione del Fondo Tesoreria, per i dipendenti in forza al 31/12/08, verrà effettuata utilizzando lo stesso procedimento adottato per la rivalutazione del Tfr in carico dell'azienda: tale procedimento viene documentato, tutti gli anni, con l'ultimo aggiornamento relativo al mese di dicembre.

ATTENZIONE:

  1. Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell'acconto, l'operazione relativa al calcolo dell'acconto (programma 'SOSTITFR') dovrà essere effettuata nuovamente.

  2. Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell'imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente la somma da versare sui servizi del modello F24 (menù Archivio Tributi). Una volta inserito l'acconto sull'Archivio Tributi, è consigliabile produrre la stampa del modello F24 dallo stesso menù. Per le aziende in questione, il programma 'SOSTITFR' calcola comunque l'importo dovuto, riportandolo sulla stampa 'sostitutiva.tfr'; tuttavia, mancando l'elaborazione del mese di novembre, non è possibile gestire in automatico il versamento del corrispondente tributo.

Gennaio 2008
(acred326)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l'elaborazione del mese di dicembre viene effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.
Come negli anni precedenti, una volta inserita in archivio la percentuale di rivalutazione relativa al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini dello stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire la percentuale di rivalutazione relativa al mese di dicembre 2007, attraverso il servizio 'Amministratore : Tabella Indici Istat' (menù Amministratore Paghe). Ricordiamo che devono essere inserite 5 cifre decimali.

  2. Annullare la condizione di "elaborato" relativa al mese di dicembre, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre (menù Amministratore Paghe). Nel campo 'Anno da Annullare' deve essere inserito '2007'.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2007, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte (menù Amministratore Paghe). Nel campo 'Selezione Cedolini da Rielaborare' deve essere impostata l'opzione 'Rielabora Tutti i Cedolini' ('X'); inoltre, è necessario abilitare l'opzione 'Tributi su F24'. Una volta terminata la rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, occorre controllare se è stata generata la stampa 'errelab.RLA'.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte che hanno dipendenti in forza: a tal fine, si fa riferimento al campo 'Solo Gestione Inail', presente sul servizio 'Ditta - Abilitazione Paghe' (in ogni caso, non si verificano problemi nel caso in cui vengano rielaborate anche ditte che non hanno dipendenti in forza).

La procedura Rielaborazione Ditte consente di rielaborare i cedolini già bollati, mantenendo la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino rielaborato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta ed i contributi previdenziali a carico dell'azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa 'errelab.RLA', con l'indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su 'errelab.RLA' sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di "elaborato" e procedere nuovamente ad una rielaborazione.
Attenzione: La stampa 'errelab.RLA' deve essere stampata subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile.

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva (codice tributo 1713 - vedi saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito facciamo presente che, al momento della rielaborazione, la scadenza del 16 gennaio 2008 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16 febbraio non deve essere stata ancora generata (o almeno non in modo definitivo).

Al momento della rielaborazione del mese di dicembre, consigliamo di abilitare la stampa della Nota Contabile sulla procedura Rielaborazione Ditte, impostando l'opzione 'Annuale con Residui' (la stessa stampa può essere prodotta in un qualsiasi momento successivo tramite la procedura Stampa Mensile Ditte). Sulla nota contabile annuale viene riportato l'accantonamento del Tfr esercizio, costituito dalle quote maturate nell'anno corrente (se sono rimaste in carico all'azienda) e dalla rivalutazione del fondo relativo all'anno precedente. Sulla stessa nota contabile, se prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione del credito residuo da anticipo di tassazione sul Tfr (per le sole aziende interessate).
Tramite l'opzione 'Annuale con Residui', vengono inoltre evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (dove prevista), alle ferie e ai permessi non usufruiti, oltre ai corrispondenti contributi a carico dell'azienda. Per quanto riguarda il residuo delle ferie e dei permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/07, comprensive quindi delle eventuali ore non usufruite derivanti dagli anni precedenti.
Ricordiamo infine che, sulla Nota Contabile mensile, esiste la possibilità di esporre il costo relativo al singolo rateo di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l'opzione 'Mensile con Ratei'.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI - CASI PARTICOLARI

Riepiloghiamo, di seguito, gli interventi necessari per gestire correttamente il riepilogo del Tfr, in caso di cessazione del dipendente nel mese di dicembre con particolari condizioni di erogazione del trattamento di fine rapporto.
A questo proposito, ricordiamo che operazioni da effettuare in occasione dell'elaborazione del mese di dicembre, sono già state documentate con l'aggiornamento ACRED324 del 21/12/07.

Caso 1 - Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr
In questi casi, se il Tfr viene liquidato prima della pubblicazione dell'indice Istat di dicembre, per la rivalutazione occorre utilizzare un tasso presunto. Per quanto riguarda il mese di dicembre, il tasso presunto non va inserito nella tabella degli indici Istat: deve essere invece indicato sulle Variazioni Mensili del dipendente, utilizzando la voce 718 (nella generalità dei casi), oppure 713 (se è stato erogato un anticipo nel corso dell'anno); entrambe le voci si trovano nell'elenco al punto 3.5.
Ricordiamo che l'indicazione del tasso presunto tramite le voci 718 / 713 garantisce da qualsiasi problema al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati ai quali è stata "forzata" la percentuale di rivalutazione, non risentono in alcun modo della percentuale definitiva, inserita successivamente sulla tabella degli indici Istat. Diversamente, se NON sono state utilizzate le voci 718 / 713 per inserire il tasso di rivalutazione presunto, occorre contattare l'assistenza per ricevere le istruzioni necessarie, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre.

Caso 2 - Cessazione nel mese di dicembre o in mesi precedenti senza erogazione del Tfr
Nei casi in questione, con l'elaborazione del mese di dicembre deve essere effettuato il riepilogo automatico del Tfr, anche se l'erogazione dello stesso Tfr avverrà nel corso dell'anno successivo. Il riepilogo del trattamento di fine rapporto è necessario ai fini contabili e serve, inoltre, a determinare la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, occorre inserire la voce 710 sulle Variazioni Mensili di dicembre: selezionarla dall'elenco delle voci al punto 3.5, scegliendo l'opzione 'Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione' (in tal modo viene riportato il valore '2' nel campo Quantità della voce).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l'opzione 'Blocca la liquidazione del Tfr' (corrispondente al valore '-1' nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità sopra descritta.
Precisiamo che il riepilogo del Tfr viene effettuato anche per quei dipendenti cessati nei mesi precedenti ai quali è stata impostata la liquidazione dello stesso Tfr nel mese di dicembre (voce 710 con il valore '1' nel campo Quantità).
Per quanto riguarda i dipendenti cessati nei mesi precedenti per i quali viene elaborato il cedolino del mese di dicembre (indipendentemente dall'erogazione del Tfr nello stesso mese o nell'anno successivo), ricordiamo è necessario bloccare il conguaglio fiscale, che altrimenti verrebbe effettuato automaticamente su dicembre. A tale scopo, occorre selezionare la voce 605 dall'elenco delle voci (punto 4.1), scegliendo l'opzione 'Blocca il conguaglio'.
Nota: Per quanto riguarda i rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si vuole applicare la tassazione in vigore nell'anno successivo, ricordiamo che occorre necessariamente erogare il Tfr utilizzando la busta paga del mese di gennaio.

Gennaio 2008
(acred326)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre, viene determinato l'importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l'acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo da versare (se a debito) o da compensare (se a credito).
Il valore del saldo viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) con codice tributo '1713' e data scadenza 16 febbraio 2008. Nel caso in cui il saldo risulti a credito, quest'ultimo può essere compensato a partire dalla stessa scadenza. Se il saldo risulta a debito e se la ditta ha un credito residuo derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato anche il tributo '1250' con l'importo necessario a compensare il saldo dell'imposta sostitutiva.
Precisiamo che l'eventuale saldo a credito viene riportato in F24 con lo stesso codice tributo 1713, anziché con il codice utilizzato in genere per il recupero delle ritenute versate in eccedenza (6781).
Ricordiamo, inoltre, che il tributo 1713 non viene generato quando l'importo del saldo risulta inferiore a 0,52 Euro (sia a debito che a credito). Il valore effettivo del saldo, anche se inferiore al suddetto limite, è comunque visibile sul servizio 'Cedolini - Residui Ditta', in corrispondenza del mese di dicembre.
Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità 'Mensile con Ratei' / 'Mensile con Residui' / 'Annuale con Residui', viene indicato il valore dell'imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell'importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (non sono presenti sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente).

ATTENZIONE: Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere effettuato il versamento dell'imposta sostitutiva, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione dell'acconto (aggiornamento 'ACRED322'). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sui servizi del modello F24, richiedendo poi la stampa della delega direttamente dallo stesso servizio. Se si ha necessità, per le stesse aziende, di effettuare l'invio telematico del modello F24, occorrerà selezionare l’opzione ‘Ditte non elaborate’ sulla procedura di stampa del modello F24 (consigliamo di selezionare la singola azienda).

Dicembre 2007
(acred324)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Entro il 15 gennaio 2008 invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell'indice Istat del mese di dicembre. Nella stessa comunicazione saranno riportate le istruzioni relative al versamento del saldo dell'imposta sostitutiva (scadenza 16 febbraio 2008).

ATTENZIONE: Relativamente ai rapporti di lavoro cessati nella seconda metà del mese di dicembre, occorre impostare alcune particolari condizioni per quanto riguarda la rivalutazione del Tfr.
Nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga erogato sulla stessa busta paga di dicembre, è necessario indicare il valore presunto dell'indice Istat di dicembre seguendo una particolare modalità, affinché lo stesso indice venga mantenuto anche quando la rivalutazione verrà calcolata per la generalità dei dipendenti. Nel caso in questione, il valore presunto dell'indice Istat deve essere inserito sulle Variazioni Mensili di dicembre, riportandolo nel campo Quantità della voce 718 (la voce si trova nell'elenco delle voci disponibili al punto 3.5 - 'Termine del rapporto').
Nel caso in cui, invece, l'erogazione del Tfr venga posticipata al mese di gennaio, sulle Variazioni Mensili di dicembre occorre indicare la voce 710 selezionandola dall'elenco delle voci disponibili (sempre al punto 3.5 - 'Termine del rapporto'), scegliendo l'opzione 'Effettua il riepilogo senza liquidazione': sulla voce 710 viene riportato il valore convenzionale '2' nel campo Quantità. In tal modo, per i soggetti cessati verrà comunque calcolata la rivalutazione del Tfr insieme alla generalità dei dipendenti, con conseguente versamento dell'imposta sostitutiva.

Novembre 2007
(acred322)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E' possibile gestire l'acconto dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, il cui versamento deve essere effettuato entro il 16/12/07. La gestione dell'imposta sostitutiva non presenta differenze rispetto all'anno precedente.
A tale riguardo, precisiamo che l'eventuale destinazione del Tfr ad un fondo di previdenza complementare (se attivata nell'anno 2007), oppure il versamento dello stesso Tfr al Fondo Tesoreria, NON producono alcun effetto sul calcolo della rivalutazione al 31/12/07, in quanto il fondo da rivalutare è quello accantonato al 31/12/06. L'effetto di tali gestioni si avrà, invece, nel corso dell'anno 2008, quando sarà necessario rivalutare il fondo accantonato al 31/12/07.

Per poter gestire l'acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE (o almeno non in modo definitivo). Di seguito, riportiamo le istruzioni dettagliate.

Per prima cosa, occorre lanciare il programma 'SOSTITFR' dalla procedura Stampe Accessorie (sezione 1.2 nell'elenco dei programmi disponibili). Indicare '01-01-2007' come Data Iniziale e '31-12-2007' come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci del programma, scegliendo prima l'opzione 'Provvisorio' e poi l'opzione 'Definitivo': con 'Provvisorio' viene prodotta esclusivamente la stampa dell'acconto calcolato, mentre con 'Definitivo' il valore calcolato viene memorizzato sugli archivi. Su entrambi i lanci, è necessario impostare il tasso di rivalutazione previsto per l'intero anno 2007. A tale riguardo, precisiamo che è corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo all'anno precedente (criterio indicato nelle disposizioni ministeriali); in alternativa, può essere indicato il tasso previsto per l'anno corrente.
Viene prodotta la stampa 'sostitutiva.tfr', con l'indicazione dell'imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente.
Il calcolo dell'acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell'anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell'erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all'intero anno (si tiene conto degli eventuali anticipi erogati nel corso dell'anno). L'imposta sostitutiva dovuta corrisponde al 11% della rivalutazione e l'acconto, a sua volta, corrisponde al 90% dell'imposta dovuta.

L'acconto calcolato viene memorizzato sul servizio 'Cedolini - Residui Ditta', in corrispondenza del mese di OTTOBRE: il valore dell'acconto si trova nel campo 'Acconto Calcolato', e può essere modificato da parte dell'Utente.
Con l'elaborazione del mese di NOVEMBRE, il valore dell'acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato su novembre come importo da versare (su 'Residui Ditta', in corrispondenza del mese di novembre, il campo dell'acconto riporta la descrizione 'Acconto Versato'). Nel caso in cui si debba modificare il valore dell'acconto, è necessario effettuare le modifiche intervenendo sul mese di ottobre, prima di elaborare definitivamente il mese di novembre.
L'importo dell'acconto viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) attraverso l'elaborazione del mese di novembre, unitamente agli altri tributi relativi allo stesso mese (opzione 'Tributi su F24' sulle procedure di elaborazione o stampa mensile). Per il versamento dell'acconto viene utilizzato il codice tributo '1712', con data di scadenza 16/12/07. Come negli anni precedenti, il limite minimo per il versamento di tale tributo è di E. 0,52 (corrispondenti a L. 1.000).
Nel caso in cui la ditta abbia tuttora un credito residuo derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente anche il tributo '1250', con l'importo necessario a compensare l'acconto dell'imposta sostitutiva, oppure fino a capienza del credito residuo. Ricordiamo che anche il credito in questione può essere visualizzato o modificato tramite il servizio 'Cedolini - Residui Ditta'.
L'acconto dell'imposta sostitutiva, insieme all'eventuale credito, vengono riportati sulla Nota Contabile soltanto se prodotta a livello di ditta, mentre non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente.

ATTENZIONE:

  1. Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato il valore dell'acconto, l'operazione relativa al calcolo dell'acconto (programma 'SOSTITFR') dovrà essere effettuata nuovamente.
  2. Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell'imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente la somma da versare sui servizi del modello F24 (menù Archivio Tributi). Una volta inserito l'acconto sull'Archivio Tributi, è consigliabile produrre la stampa del modello F24 dallo stesso menù. Per le aziende in questione, il programma 'SOSTITFR' calcola comunque l'importo dovuto, riportandolo sulla stampa 'sostitutiva.tfr'; tuttavia, mancando l'elaborazione del mese di novembre, non è possibile gestire in automatico il versamento del corrispondente tributo.
Dicembre 2006
(acred299-A)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l'elaborazione del mese di dicembre viene effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.
Come negli anni precedenti, una volta inserita in archivio la percentuale di rivalutazione relativa al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini dello stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire la percentuale di rivalutazione relativa al mese di dicembre 2006, attraverso il servizio 'Amministratore : Tabella Indici Istat' (menù Amministratore Paghe). Precisiamo che devono essere inserite 5 cifre decimali.

  2. Annullare la condizione di "elaborato" relativa al mese di dicembre, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre (menù Amministratore Paghe). Precisiamo che nel campo 'Anno da Annullare' deve essere inserito '2006'. Gli Utenti che utilizzano la procedura di Riallineamento Dati tra le diverse sedi, devono obbligatoriamente selezionare la singola zona di propria competenza.

  3. Rielaborare il mese di dicembre 2006, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte (menù Amministratore Paghe). Nel campo 'Selezione Cedolini da Rielaborare' deve essere impostata l'opzione 'Rielabora Tutti i Cedolini' ('X'). E' necessario abilitare l'opzione 'Tributi su F24'; consigliamo, inoltre, di richiedere la stampa della Nota Contabile nella modalità 'Annuale con Residui'. Una volta terminata la procedura di rielaborazione, è importante verificare la presenza di eventuali errori: a tale scopo, controllare se è stata generata la stampa 'errelab.RLA'.

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte con dipendenti: a tal fine, si fa riferimento al campo 'Solo Gestione Inail', presente sul servizio 'Ditta - Abilitazione Paghe'. Comunque, non si verifica alcun problema nel caso in cui venga rielaborata una ditta che non ha dipendenti in forza.

La procedura Rielaborazione Ditte consente di rielaborare i cedolini già bollati, mantenendo la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino rielaborato (bollato o non bollato), viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta e i contributi previdenziali a carico dell'azienda. Se vengono rilevate delle differenze sugli importi in questione, la procedura genera la stampa 'errelab.RLA', con l'indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Precisiamo che le aziende segnalate su 'errelab.RLA' sono state comunque rielaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di "elaborato" e procedere nuovamente ad una rielaborazione.
Attenzione: La stampa 'errelab.RLA' deve essere stampata subito dopo la rielaborazione, in quanto non è riproducibile.

Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione del Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva (codice tributo 1713 - vedi Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito facciamo presente che, al momento della rielaborazione, la scadenza del 16 gennaio 2007 deve risultare chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16 febbraio non deve essere stata ancora generata (o almeno non in modo definitivo).

Stampando la Nota Contabile di dicembre con l'opzione 'Annuale con Residui', tra i movimenti contabili viene riportato l'accantonamento del Tfr esercizio (quote maturate nel corso dell'anno e rivalutazione dell'anno precedente). Sulla stessa Nota Contabile, se prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione dell'eventuale credito derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr (per le aziende che presentano ancora un residuo del credito in questione).
Tramite l'opzione 'Annuale con Residui', vengono inoltre evidenziati i ratei residui relativi alla 14° mensilità (dove prevista), alle ferie e ai permessi non usufruiti, con i corrispondenti contributi a carico dell'azienda. Per quanto riguarda il residuo delle ferie e dei permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/06, comprensive quindi delle ore residue derivanti dagli anni precedenti.
Ricordiamo infine che, sulla Nota Contabile, esiste la possibilità di esporre mensilmente il costo relativo ai ratei di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr: a tale scopo, occorre utilizzare l'opzione 'Mensile con Ratei'.

RIEPILOGO DEL TFR PER I DIPENDENTI CESSATI - CASI PARTICOLARI

Caso 1 - Cessazione nella seconda metà di dicembre con erogazione del Tfr
In questi casi, se la liquidazione del Tfr avviene prima della pubblicazione dell'indice Istat di dicembre, viene generalmente utilizzato un tasso di rivalutazione presunto, riportandolo sulla tabella degli indici Istat, oppure indicandolo sulle Variazioni Mensili del dipendente tramite le voci 718 o 713 (elenco voci al punto 3.5).
Ricordiamo che l'utilizzo delle voci 718 / 713 per indicare un tasso presunto garantisce da qualsiasi problema al momento della rielaborazione dei cedolini di dicembre: le buste paga dei dipendenti cessati ai quali è stata "forzata" la percentuale di rivalutazione, non risentono in alcun modo della percentuale inserita, successivamente, sulla tabella degli indici Istat.
Di conseguenza, se sono state utilizzate le voci 718 / 713 per inserire il tasso di rivalutazione presunto, NON occorre produrre le stampe di controllo indicate di seguito.
Se, al contrario, il tasso di rivalutazione presunto è stato inserito sulla tabella degli indici Istat e si intende rettificarlo al momento della pubblicazione del tasso ufficiale, per i dipendenti cessati nella seconda metà di dicembre si otterrà una diversa rivalutazione del Tfr al momento della rielaborazione dei cedolini (e quindi un diverso netto in busta, segnalato sulla stampa 'errelab.RLA'). In questa situazione, è opportuno produrre un elenco delle rivalutazioni già calcolate, PRIMA di eseguire la rielaborazione dei cedolini di dicembre. La stampa prodotta può essere utilizzata per "forzare" il valore della rivalutazione, nei casi segnalati come incongruenze dalla procedura di Rielaborazione.
Per produrre la stampa delle rivalutazioni già calcolate, utilizzare il programma 'SEGNAVOX' sulla procedura Stampe Accessorie, indicando i seguenti parametri: Voce '713' (1° lancio) e Voce '718' (2° lancio), Campo 'Importo Totale', Data Iniziale '01-12-2006', Data Finale '31-12-2006'. Ad ogni lancio del programma, viene generata la stampa 'pagvoci', sulla quale sono riportate tutte le rivalutazioni calcolate con l'elaborazione delle buste paga di dicembre, comprese quelle relative ai dipendenti ancora in forza o cessati nella prima metà del mese.
Se la procedura di Rielaborazione dovesse segnalare delle incongruenze, occorrerà contattare l'assistenza per ricevere le istruzioni necessarie. In caso contrario, non sarà necessario effettuare altre operazioni.

Caso 2 - Cessazione nel mese di dicembre o in mesi precedenti senza erogazione del Tfr
In questi casi, nel mese di dicembre dell'anno corrente (2006) è necessario effettuare il riepilogo del Tfr, nonostante l'erogazione dello stesso Tfr avvenga nel corso dell'anno successivo (2007). Il riepilogo del Tfr è necessario ai fini contabili e serve, inoltre, a determinare la rivalutazione e la corrispondente imposta sostitutiva.
Per effettuare il riepilogo del Tfr senza erogarlo, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere impostata la voce 710, selezionandola dall'elenco delle voci al punto 3.5 e scegliendo l'opzione 'Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione' (viene riportato automaticamente il valore '2' nel campo Quantità della voce 710).
Per quanto riguarda eventuali dipendenti cessati nei mesi precedenti, è ovviamente necessario abilitare l'elaborazione dei mesi successivi alla cessazione (dicembre 2006 oltre al mese del 2007 nel quale verrà erogato il Tfr).
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, fosse stata precedentemente impostata la voce 710 con l'opzione 'Blocca la liquidazione del Tfr' (corrispondente al valore '-1' nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario prima cancellare la voce in questione e poi reinserirla secondo la modalità sopra descritta.
Nota: Per quanto riguarda i rapporti di lavoro cessati il 31 dicembre, se si vuole applicare la tassazione in vigore nell'anno successivo, occorre necessariamente erogare il Tfr utilizzando la busta paga del mese di gennaio.

Dicembre 2006
(acred299-A)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Con la rielaborazione del mese di dicembre (vedere), viene determinato l'importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l'acconto già versato alla scadenza del 16 dicembre: la differenza corrisponde al saldo da versare (se a debito) o da compensare (se a credito).
Il valore del saldo viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) con codice tributo '1713' e data scadenza 16 febbraio 2007. Nel caso in cui il saldo risulti a credito, quest'ultimo può essere compensato a partire dalla stessa scadenza. Se il saldo risulta a debito e se la ditta ha un credito residuo derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato anche il tributo '1250' con l'importo necessario a compensare il saldo dell'imposta sostitutiva.
Precisiamo che l'eventuale saldo a credito viene riportato in F24 con lo stesso codice tributo 1713, anziché con il codice utilizzato in genere per il recupero delle ritenute versate in eccedenza (6781).
Ricordiamo, inoltre, che il tributo 1713 non viene generato quando l'importo del saldo risulta inferiore a 0,52 Euro (sia a debito che a credito). Il valore effettivo del saldo, anche se inferiore al suddetto limite, è comunque visibile sul servizio 'Cedolini - Residui Ditta', in corrispondenza del mese di dicembre.

Sulla Nota Contabile, se prodotta nella modalità 'Mensile con Ratei' / 'Mensile con Residui' / 'Annuale con Residui', viene indicato il valore dell'imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell'importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (non sono presenti sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente).

Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, per le quali deve essere effettuato il versamento dell'imposta sostitutiva, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione dell'acconto (aggiornamento 'Acred298'). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tribu to1713 sui servizi del modello F24, richiedendo poi la stampa della delega direttamente dallo stesso servizio. Se si ha necessità, per le stesse aziende, di effettuare l'invio telematico del modello F24, occorrerà selezionare l'opzione 'Ditte non elaborate' sulla procedura di stampa del modello F24 (consigliamo di selezionare la singola azienda).

Novembre 2006
(acred298)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E' possibile gestire l'acconto dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, il cui versamento deve essere effettuato entro il 16/12/06. La gestione dell'imposta sostitutiva non presenta differenze di rilievo rispetto all'anno precedente.

Per poter gestire l'acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che NON sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE (o almeno non in modo definitivo). Di seguito, riportiamo le istruzioni dettagliate.

Per prima cosa, occorre lanciare il programma 'SOSTITFR' dalla procedura Stampe Accessorie (sezione 1.2 nell'elenco dei programmi disponibili). Indicare '01-01-2006' come Data Iniziale e '31-12-2006' come Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci del programma, scegliendo prima l'opzione 'Provvisorio' e poi l'opzione 'Definitivo': con 'Provvisorio' viene prodotta esclusivamente la stampa dell'acconto calcolato, mentre con 'Definitivo' il valore calcolato viene memorizzato sugli archivi. Su entrambi i lanci, è necessario impostare il tasso di rivalutazione previsto per l'intero anno 2006. A tale riguardo, precisiamo che è corretto indicare il tasso di rivalutazione relativo all'anno precedente (criterio indicato nelle disposizioni ministeriali); in alternativa, può essere indicato il tasso previsto per l'anno corrente.
Viene prodotta la stampa 'sostitutiva.tfr', con l'indicazione dell'imposta sostitutiva relativa a ciascun dipendente.
Il calcolo dell'acconto viene effettuato facendo riferimento alla situazione dell'anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell'erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso relativo all'intero anno (si tiene conto anche degli eventuali anticipi erogati nel c rso dell'anno). L'imposta sostitutiva dovuta corrisponde al 11% della rivalutazione e l'acconto corrisponde, a sua volta, al 90% dell'imposta dovuta.

L'acconto calcolato viene memorizzato sul servizio 'Cedolini - Residui Ditta', in corrispondenza del mese di OTTOBRE: il valore dell'acconto si trova nel campo 'Acconto Calcolato', e può essere modificato da parte dell'Utente.
Con l'elaborazione del mese di NOVEMBRE, il valore dell'acconto viene rilevato dal mese di ottobre e riportato su novembre come importo da versare (su 'Residui Ditta', in corrispondenza del mese di novembre, il campo dell'acconto riporta la descrizione 'Acconto Versato'). Nel caso in cui si debba modificare il valore dell'acconto, è necessario effettuare le modifiche intervenendo sul mese di ottobre, prima di elaborare definitivamente il mese di novembre.
L'importo dell'acconto viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi), tramite la normale procedura di elaborazione mensile, unitamente agli altri tributi relativi al mese di novembre (opzione 'Tributi su F24'). Per il versamento dell'acconto viene utilizzato il codice tributo '1712', con data di scadenza 16/12/06. Come negli anni precedenti, il limite minimo per il versamento di tale tributo è di E. 0,52 (corrispondenti a L. 1.000).
Nel caso in cui la ditta abbia tuttora un credito residuo derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente anche il tributo '1250', con l'importo necessario a compensare l'acconto dell'imposta sostitutiva (fino a capienza del credito residuo). Ricordiamo che il credito residuo in questione può essere anch'esso visualizzato e modificato tramite il servizio 'Cedolini - Residui Ditta'.
Sia l'acconto dell'imposta sostitutiva, sia l'eventuale credito, vengono riportati sulla Nota Contabile prodotta a livello di ditta (non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente).

Segnaliamo che, sul programma 'SOSTITFR', non è più disponibile l'opzione per la scelta tra le modalità 'Acconto' e 'Saldo': a partire dall'anno corrente, infatti, non sarà più necessario utilizzare il programma 'SOSTITFR' per la gestione del saldo dell'imposta sostitutiva (il programma rimane quindi in uso per il solo calcolo dell'acconto).
L'operazione svolta, in precedenza, dal programma 'SOSTITFR' nella modalità 'Saldo', consisteva nel riepilogo dell'imposta sostitutiva trattenuta sulle rivalutazioni calcolate nel corso dell'anno, in corrispondenza delle erogazioni di Tfr (anticipi e saldi) effettuate nei mesi da gennaio a novembre. Tale operazione viene adesso svolta dalle procedure di Elaborazione o Rielaborazione Mensile, in occasione dell'elaborazione del mese di novembre. Una volta elaborato il mese di novembre, il valore dell'imposta sostitutiva calcolata e trattenuta dall'inizio dell'anno, risulta memorizzato nel campo 'Ritenute Effettuate', sul servizio 'Residui Ditta'. Tale valore (riportato sulla stampa 'impsosti.tfr.ELA') sarà poi utilizzato al momento dell'elaborazione della rivalutazione di fine anno, per determinare il saldo dell'imposta sostitutiva.

ATTENZIONE:

  1. Nel caso in cui sia necessario rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato l'importo l'acconto, l'operazione relativa al calcolo dell'acconto (programma 'SOSTITFR') dovrà essere effettuata nuovamente.
  2. Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell'imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente la somma da versare sui servizi del modello F24 (Archivio Tributi). Una volta inserito l'acconto sull'Archivio Tributi, è consigliabile produrre la stampa del modello F24 tramite il servizio 'Tributi per Scadenza'. Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma 'SOSTITFR' calcola comunque l'importo dovuto, riportandolo sulla stampa 'sostitutiva.tfr'; d'altra parte, la mancata elaborazione del mese di novembre non consente di gestire in automatico il versamento del tributo.
Gennaio 2006
(acred273)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l'elaborazione del mese di dicembre viene effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.
Come negli anni precedenti, una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini dello stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione del mese di dicembre, attraverso il servizio 'Amministratore : Tabella Indici Istat' (menù Amministratore Paghe). Precisiamo che devono essere inserite 5 cifre decimali.
  2. Effettuare il riepilogo dei trattamenti di fine rapporto erogati nel corso dell'anno, per ottenere il valore dell'imposta sostitutiva dovuta sulle rivalutazioni comprese nei Tfr erogati. A tale scopo deve essere utilizzato il programma 'SOSTITFR' sulla procedura Stampe Accessorie, seguendo le modalità indicate in Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr.
  3. Annullare la condizione di "elaborato" sul mese di dicembre 2005, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre (menù Amministratore Paghe). Precisiamo che nel campo 'Anno da annullare' deve essere inserito '2005'. Gli Utenti che utilizzano la procedura di Riallineamento Dati tra le diverse sedi, devono obbligatoriamente selezionare la singola zona di propria competenza.
  4. Rielaborare il mese di dicembre 2005, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte (menù Amministratore Paghe). Nel campo 'Selezione Cedolini da Rielaborare' deve essere impostata l'opzione 'Rielabora Tutti i Cedolini' ('X'). E' necessario abilitare l'opzione 'Tributi su F24' e produrre la Nota Contabile nella modalità 'Annuale con residui' oppure 'Mensile con residui'. Una volta terminata la procedura di rielaborazione, occorre verificare la presenza di eventuali errori (controllare se è stata prodotta la stampa 'errelab.RLA').

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte con dipendenti: a tal fine, si fa riferimento al campo 'Solo Gestione Inail', presente sul servizio 'Ditta - Abilitazione Paghe'. Comunque, non si verifica alcun problema nel caso in cui venga rielaborata una ditta che non ha dipendenti in forza.

La procedura Rielaborazione Ditte consente di rielaborare i cedolini già bollati, mantenendo la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino rielaborato, viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta e i contributi previdenziali a carico dell'azienda: se vengono rilevate delle differenze, la procedura genera la stampa 'errelab.RLA', con l'indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Le aziende segnalate su 'errelab.RLA' risultano comunque elaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di "elaborato". Precisiamo che la stampa 'errelab.RLA' non è riproducibile e deve quindi essere stampata immediatamente dopo la rielaborazione.
Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione sul Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva (codice tributo 1713 - vedi Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione tfr). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito, facciamo presente che la scadenza del 16 gennaio 2006 deve risultare già chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16 febbraio non deve essere stata ancora generata (o almeno non in modo definitivo).

La Nota Contabile di dicembre deve essere prodotta con l'opzione 'Annuale con Residui' oppure 'Mensile con Residui', al fine di esporre, tra i movimenti contabili, anche l'accantonamento al fondo Tfr (quote maturate nel corso dell'anno e rivalutazione dell'anno precedente). Sulla Nota Contabile, se prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione dell'eventuale credito derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr, per le aziende che presentano ancora un residuo del credito in questione (viene rivalutato il valore dell'anno precedente al netto delle compensazioni effettuate).
Tramite le opzioni 'Annuale / Mensile con Residui', risultano evidenziati anche i ratei residui relativi alla 14° mensilità (maturati da luglio a dicembre), alle ferie e ai permessi non usufruiti, oltre ai corrispondenti contributi a carico dell'azienda. Per quanto riguarda il residuo delle ferie e dei permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/05, comprensive quindi delle ore derivanti dagli anni precedenti.
Ricordiamo che, sulla Nota Contabile, esiste anche la possibilità di esporre mensilmente il costo relativo ai ratei di ferie, permessi, mensilità aggiuntive e Tfr, attraverso l'opzione 'Mensile con Ratei'.

NOTA - Gestione dei dipendenti cessati nella seconda metà del mese di dicembre:

Caso 1 - Se è stato erogato il Tfr, applicando un tasso di rivalutazione presunto, occorre innanzitutto produrre un elenco delle rivalutazioni già erogate, prima di eseguire le operazioni di riepilogo del Tfr descritte ai punti precedenti. La stampa prodotta potrà essere utilizzata per effettuare eventuali correzioni, nel caso in cui la procedura di Rielaborazione (punto D) dovesse segnalare delle incongruenze dovute al calcolo della rivalutazione. Non si verifica alcun problema nel caso in cui il tasso di rivalutazione presunto sia stato inserito tramite la voce 718 (elenco Variazioni Mensili al punto 3.5).
Per produrre la stampa della rivalutazione, utilizzare il programma 'SEGNAVOX' sulla procedura Stampe Accessorie, indicando i seguenti parametri: Voce '718', Campo 'Importo Totale', Data Iniziale '01-12-2005', Data Finale '31-12-2005'. Sulla stampa generata ('pagvoci') sono riportate tutte le rivalutazioni calcolate con la normale elaborazione dei cedolini di dicembre, comprese quelle relative ai rapporti cessati nella prima metà del mese.
Se la procedura di Rielaborazione (punto D) dovesse segnalare delle incongruenze (stampa 'errelab.RLA'), occorrerà contattare l'assistenza per ricevere le istruzioni necessarie. In caso contrario, non sarà necessario effettuare altre operazioni.

Caso 2 - Se non è stato erogato il Tfr, è opportuno verificare quale opzione è stata utilizzata per bloccare la liquidazione, prima di rielaborare il mese di dicembre con la procedura descritta ai punti precedenti.
Nel mese di dicembre è necessario effettuare il riepilogo del Tfr anche quando quest'ultimo non viene liquidato, al fine di determinare la rivalutazione sul Tfr e la corrispondente imposta sostitutiva. Il riepilogo del Tfr è inoltre necessario ai fini contabili, anche se si vuole effettuare la liquidazione nel successivo mese di gennaio. Di conseguenza, sulle Variazioni Mensili di dicembre deve essere impostata la voce 710 con l'opzione 'Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione' (selezionarla nell'elenco delle voci al punto 3.5), corrispondente al valore '2' nel campo Quantità.
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, sia stata invece impostata la stessa voce 710 con l'opzione 'Blocca la liquidazione del Tfr' (corrispondente al valore '-1' nei campi Importo Unitario e Importo Totale), sarà necessario correggere la voce in questione prima di effettuare la Rielaborazione indicata al precedente punto D.

Gennaio 2006
(acred273)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Per gestire il saldo dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, occorre effettuare un riepilogo delle imposte già determinate nel corso dell'anno, relativamente ai trattamenti di fine rapporto erogati nei mesi da gennaio a novembre. L'operazione descritta di seguito deve essere effettuate PRIMA di rielaborare il mese di dicembre (operazione descritta in Rivalutazione TFR anno precedente).

Sulla procedura Stampe Accessorie, selezionare il programma 'SOSTITFR' (elenco programmi disponibili al punto 1.2), impostando '01-01-2005' nella Data Iniziale e '31-12-2005' nella Data Finale.
Sulle opzioni relative al programma 'SOSTITFR', occorre selezionare 'Saldo' nel campo Tipo di Scadenza, mentre non deve essere compilato il campo relativo al tasso di rivalutazione (lasciare il valore '0,0000'). Inoltre, deve essere impostata l'opzione 'Definitivo' per memorizzare il risultato in archivio. Gli Utenti che utilizzano la procedura di Riallineamento Dati tra le diverse sedi, devono obbligatoriamente selezionare la singola zona di propria competenza.
Viene prodotta la stampa 'sostitutiva.tfr', con il valore dell'imposta relativa alle erogazioni di Tfr effettuate entro il mese di novembre. L'importo in questione viene riportato nel campo 'Ritenute effettuate' sul servizio 'Cedolini - Residui Ditta', in corrispondenza del mese di novembre. Ricordiamo che, sullo stesso servizio, nel mese di novembre figura anche il valore dell'acconto che è stato versato alla scadenza del 16/12/05 (campo 'Acconto Versato' - aggiornamento 'Acred271'). Ovviamente, il mese di novembre deve risultare già elaborato per tutte le aziende: se diventasse necessario, per qualunque motivo, rielaborare il mese di novembre, andrebbe poi effettuato nuovamente il lancio del programma 'SOSTITFR'.

Con la rielaborazione del mese di dicembre (Rivalutazione TFR anno precedente), viene determinato l'importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l'acconto già versato al 16/12/05 : la differenza corrisponde al saldo da versare (se a debito) o da compensare (se a credito).
Il valore del saldo viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) con codice tributo '1713' e data scadenza 16 febbraio 2006. Nel caso in cui il saldo risulti essere a credito, quest'ultimo può essere compensato a partire dalla stessa scadenza. Se il saldo risulta a debito e se la ditta ha un credito residuo derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato anche il tributo '1250' con l'importo necessario a compensare il saldo dell'imposta sostitutiva.

Precisiamo che l'eventuale saldo a credito viene riportato in F24 con lo stesso codice tributo 1713, anziché con il codice utilizzato in genere per il recupero delle ritenute versate in eccedenza (1678), come ipotizzato da alcune pubblicazioni.
Ricordiamo inoltre che il tributo 1713 non viene generato quando l'importo del saldo risulta inferiore a 0,52 Euro (sia a debito che a credito). Il valore effettivo del saldo, anche se inferiore al suddetto limite, è comunque visibile sul servizio 'Cedolini - Residui Ditta', in corrispondenza del mese di dicembre.

Sulla Nota Contabile, prodotta con le opzioni 'Mensile con Ratei' / 'Mensile con Residui' / 'Annuale con Residui', viene indicato il valore dell'imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell'importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (non sono presenti sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente).
Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, ma che siano comunque interessate dal versamento dell'imposta sostitutiva, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione dell'acconto (aggiornamento 'Acred271'). Per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sui servizi del modello F24 (Archivio Tributi), richiedendo poi la stampa della delega direttamente dallo stesso servizio.

Dicembre 2005
(acred272)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nei prossimi giorni invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare il calcolo della rivalutazione del TFR, sulla base dell'indice Istat del mese di dicembre. Nella stessa comunicazione saranno contenute le istruzioni relative al versamento del saldo dell'imposta sostitutiva (scadenza 16 febbraio 2006).
Anticipiamo, comunque, che entrambe le gestioni non presentano differenze rispetto all'anno precedente.

Novembre 2005
(acred271)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E' possibile gestire l'acconto dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, il cui versamento deve essere effettuato entro il 16 dicembre 2005. La gestione dell'imposta sostitutiva non presenta differenze rispetto all'anno precedente.

Per poter gestire l'acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che non sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE (in modo definitivo). Di seguito, riportiamo le istruzioni dettagliate.

Per prima cosa, occorre lanciare il programma 'SOSTITFR' dalla procedura delle Stampe Accessorie (sezione 1.2 nell'elenco dei programmi disponibili). Indicare '01-01-2005' nella Data Iniziale e '31-12-2005' nella Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci, scegliendo prima l'opzione 'Provvisorio' e poi 'Definitivo': con 'Provvisorio' viene prodotta esclusivamente la stampa dell'acconto calcolato, mentre con 'Definitivo' il dato in questione viene memorizzato sugli archivi. Su entrambi i lanci, è necessario selezionare l'opzione 'Acconto' ed impostare il tasso di rivalutazione previsto per l'intero anno 2005. A tale riguardo, precisiamo che è possibile indicare il tasso di rivalutazione relativo all'anno precedente (criterio indicato nelle disposizioni ministeriali), oppure calcolare il tasso previsto per l'anno corrente.
Viene prodotta la stampa 'sostitutiva.tfr', con l'indicazione del dato calcolato per ciascun dipendente.
Il programma 'SOSTITFR' effettua il calcolo dell'acconto presunto facendo riferimento alla situazione dell'anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell'erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso presunto per l'intero anno (si tiene conto anche di eventuali anticipi sul Tfr). L'imposta sostitutiva dovuta corrisponde al 11% della rivalutazione e l'acconto corrisponde, a sua volta, al 90% dell'imposta dovuta.

L'acconto, così determinato, viene memorizzato sul servizio 'Cedolini - Residui Ditta', in corrispondenza del mese di OTTOBRE. L'importo dell'acconto si trova nel campo 'Acconto calcolato', e può essere modificato da parte dell'Utente.
Elaborando il mese di NOVEMBRE, il valore dell'acconto viene rilevato dal mese di ottobre e memorizzato, in corrispondenza del mese di novembre, come importo effettivamente versato (su novembre, il campo dell'acconto riporta la descrizione 'Acconto versato'). Nel caso in cui si voglia modificare l'importo dell'acconto calcolato, è necessario effettuare le modifiche intervenendo sul mese di ottobre, prima di elaborare definitivamente il mese di novembre.
L'importo dell'acconto viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) tramite la normale procedura di elaborazione mensile, abilitando l'opzione 'Tributi su F24', unitamente agli altri tributi relativi al mese di novembre. Per il versamento dell'acconto viene utilizzato il codice tributo '1712', con data di scadenza 16/12/2005. Come negli anni precedenti, il limite minimo per il versamento di tale tributo è di Euro 0,52 (corrispondenti a L. 1.000).
Nel caso in cui la ditta abbia un credito residuo, derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente anche il tributo '1250', con l'importo necessario a compensare l'acconto dell'imposta sostitutiva (oppure fino a capienza del credito residuo). Ricordiamo che anche il credito in questione può essere visualizzato e modificato tramite il servizio 'Cedolini - Residui Ditta'.
Sia l'acconto dell'imposta sostitutiva, sia l'eventuale credito, vengono riportati sulla Nota Contabile esclusivamente se prodotta a livello di ditta (non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente); il valore dell'imposta sostitutiva dovuta viene invece riportato anche a livello di singolo dipendente.

NOTA 1 : Nel caso che sia necessario, per qualsiasi motivo, rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato l'importo l'acconto, l'operazione relativa al calcolo dell'acconto (programma 'SOSTITFR') deve essere effettuata nuovamente.

NOTA 2 : Per le aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che sono interessate dal versamento dell'imposta sostitutiva, è necessario inserire manualmente la somma da versare sui servizi del modello F24 (Archivio Tributi). Una volta inserito l'acconto sull'Archivio Tributi, è consigliabile produrre la stampa del modello F24 tramite il servizio 'Tributi per Scadenza'. Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma 'SOSTITFR' calcola comunque l'importo dovuto, riportandolo sulla stampa 'sostitutiva.tfr'.

Comunicazione
(14 Gennaio 2005)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l'elaborazione del mese di dicembre viene effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.
Come negli anni precedenti, una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini dello stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni :

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione del mese di dicembre, attraverso il servizio 'Amministratore : Tabella Indici Istat' (menù Amministratore Paghe). Precisiamo che possono essere inserite, al massimo, 5 cifre decimali.

  2. Effettuare il riepilogo dei trattamenti di fine rapporto erogati nel corso dell'anno, per ottenere il valore dell'imposta sostitutiva dovuta sulle rivalutazioni presenti nei Tfr erogati. A tale scopo deve essere utilizzato il programma 'SOSTITFR' sulla procedura Stampe Accessorie, seguendo le modalità indicate al successivo punto 1.2.

  3. Annullare la condizione di "elaborato" sul mese di dicembre 2004, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre (menù Amministratore Paghe). Precisiamo che nel campo 'Anno da annullare' deve essere inserito '2004'.

  4. Rielaborare il mese di dicembre 2004, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte (menù Amministratore Paghe). Nel campo 'Selezione Cedolini da Rielaborare' deve essere impostata l'opzione 'Rielabora Tutti i Cedolini' ('X'). E' necessario abilitare l'opzione 'Tributi su F24' e produrre la Nota Contabile nella modalità 'Annuale con residui' oppure 'Mensile con residui'. Una volta terminata la procedura di rielaborazione, occorre verificare la presenza di eventuali errori (controllare se è stata prodotta la stampa 'errelab.RLA').

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte con dipendenti: a tal fine, si fa riferimento al campo 'Solo Gestione Inail', presente sul servizio 'Ditta - Abilitazione Paghe'. Segnaliamo, comunque, che non si verifica alcun problema nel caso in cui venga rielaborata una ditta che non ha dipendenti in forza.

La procedura Rielaborazione Ditte consente di rielaborare i cedolini già bollati, mantenendo la numerazione assegnata.
Per ogni cedolino rielaborato, viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta e i contributi previdenziali a carico dell'azienda: se vengono rilevate delle differenze, la procedura genera la stampa 'errelab.RLA', con l'indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Le aziende segnalate su 'errelab.RLA' risultano comunque elaborate: per poter effettuare delle correzioni, occorre togliere manualmente la condizione di "elaborato". Precisiamo che la stampa 'errelab.RLA' non è riproducibile e deve quindi essere stampata immediatamente dopo la rielaborazione.
Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione sul Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva (codice tributo 1713 - vedi successivo punto 1.2). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sul modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito, facciamo presente che la scadenza del 16 gennaio 2005 deve risultare già chiusa in modo definitivo, mentre quella del 16 febbraio non deve essere stata ancora generata (o almeno non in modo definitivo).

La Nota Contabile di dicembre deve essere prodotta con l'opzione 'Annuale con Residui' oppure 'Mensile con Residui', al fine di esporre, tra i movimenti contabili, anche l'accantonamento al fondo Tfr (quote maturate nel corso dell'anno e rivalutazione dell'anno precedente). Sulla Nota Contabile prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione dell'eventuale credito derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr, per le aziende che presentano ancora un residuo del credito in questione (viene rivalutato il valore dell'anno precedente al netto delle compensazioni effettuate).
Precisiamo che, sulla Nota Contabile, se prodotta con l'opzione 'Annuale con Residui' oppure 'Mensile con Residui', risultano evidenziati anche i ratei residui relativi alla 14° mensilità (maturati da luglio a dicembre), alle ferie e ai permessi non usufruiti, oltre ai corrispondenti contributi a carico dell'azienda. Per quanto riguarda il residuo relativo alle ferie e ai permessi, ricordiamo che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/2004, comprensive quindi delle ore derivanti dagli anni precedenti.

NOTA - Gestione dei dipendenti cessati nella seconda metà del mese di dicembre:

Caso 1 - Se è stato erogato il Tfr, occorre produrre un elenco delle rivalutazioni già calcolate ed erogate, prima di eseguire le operazioni di riepilogo del Tfr descritte ai punti precedenti. La stampa prodotta potrà essere utilizzata per effettuare le necessarie correzioni, nel caso in cui la procedura di Rielaborazione (punto D) dovesse segnalare eventuali incongruenze, dovute ad un ricalcolo della rivalutazione spettante. Ricordiamo che non si verifica alcun problema nel caso in cui il tasso di rivalutazione presunto sia stato inserito tramite la voce 718 (elenco Variazioni Mensili al punto 3.5).
Per produrre la stampa della rivalutazione già determinata, utilizzare il programma 'SEGNAVOX' sulla procedura Stampe Accessorie, indicando i seguenti parametri: Voce '718', Campo 'Importo Totale', Data Iniziale '01-12-2004', Data Finale '31-12-2004'. Precisiamo che sulla stampa generata ('pagvoci') sono riportate tutte le rivalutazioni calcolate con la normale elaborazione dei cedolini di dicembre, comprese quelle relative ai rapporti cessati nella prima metà del mese.
Se la procedura di Rielaborazione (punto D) dovesse segnalare delle incongruenze (stampa 'errelab.RLA'), occorrerà contattare l'assistenza per ricevere le istruzioni necessarie. In caso contrario, non sarà necessario effettuare altre operazioni.

Caso 2 - Se non è stato erogato il Tfr, occorre verificare quale opzione è stata utilizzata per bloccare la liquidazione, prima di rielaborare il mese di dicembre con la procedura descritta ai punti precedenti.
Ricordiamo che, per il solo mese di dicembre, è necessario effettuare il riepilogo del Tfr anche quando quest'ultimo non viene liquidato, al fine di determinare la rivalutazione sul Tfr e la corrispondente imposta sostitutiva. Il riepilogo del Tfr è inoltre necessario sia ai fini contabili, sia per poter effettuare automaticamente la liquidazione nel successivo mese di gennaio. A tale scopo, sulle Presenze di dicembre deve essere impostata la voce 710 con l'opzione 'Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione' (selezionarla nell'elenco delle voci al punto 3.5), corrispondente al valore '2' nel campo Quantità.
Nel caso in cui, sulle Variazioni Mensili di dicembre, sia stata invece utilizzata la voce 710 con l'opzione 'Blocca la liquidazione del Tfr' (corrispondente al valore '-1' nei campi Importo Unitario e Importo Totale), occorrerà correggere la voce in questione prima di effettuare la Rielaborazione indicata al precedente punto D.

Comunicazione
(14 Gennaio 2005)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Per gestire correttamente il saldo dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, occorre innanzitutto effettuare un riepilogo delle imposte già determinate nel corso dell'anno, relativamente ai trattamenti di fine rapporto erogati nei mesi da gennaio a novembre. L'operazione descritta di seguito deve essere effettuate PRIMA di rielaborare il mese di dicembre (vedi precedente punto 1.1).

Dalla procedura Stampe Accessorie, occorre lanciare il programma 'SOSTITFR' (elenco programmi disponibili al punto 1.2), indicando '01-01-2004' nella Data Iniziale e '31-12-2004' nella Data Finale.
E' necessario impostare l'opzione 'Saldo' nel campo Tipo di Scadenza, mentre non deve essere compilato il campo relativo al tasso di rivalutazione previsto (lasciare il valore '0,0000'). Ricordiamo inoltre che deve essere impostata l'opzione 'Definitivo' per memorizzare il risultato in archivio.

Viene prodotta la stampa 'sostitutiva.tfr', con l'indicazione dell'imposta derivante dalle erogazioni di Tfr effettuate entro il mese di novembre. L'importo in questione viene riportato nel campo 'Ritenute effettuate' sul servizio 'Cedolini - Residui Ditta', in corrispondenza del mese di novembre. Ricordiamo che, sullo stesso mese di novembre, nel campo 'Acconto Versato' figura il valore dell'acconto che è stato versato alla scadenza del 16/12/2004 (vedi aggiornamento 'Paghe155'). Ovviamente, il mese di novembre deve risultare già elaborato per tutte le aziende interessate: se diventasse necessario, per qualunque motivo, rielaborare il mese di novembre, andrebbe poi effettuato nuovamente anche il lancio del programma 'SOSTITFR' dalla procedura Stampe Accessorie.

Con la rielaborazione del mese di dicembre (vedi Rivalutazione TFR Anno Precedente), viene determinato l'importo complessivamente dovuto a titolo di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l'acconto già versato al 16/12/2004 : la differenza corrisponde al saldo da versare (se a debito) o da compensare (se a credito).
Il valore del saldo viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) con codice tributo '1713' e data scadenza 16/2/2005. Nel caso in cui il saldo risulti essere a credito, quest'ultimo può essere compensato a partire dalla stessa scadenza del 16 febbraio. Se il saldo risulta essere a debito, nel caso in cui la ditta abbia un credito residuo derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato anche il tributo '1250' con l'importo necessario a compensare il saldo dell'imposta sostitutiva, secondo gli stessi criteri già adottati per la compensazione dell'acconto.
Precisiamo che, sul modello F24, gli importi inferiori a 0,52 Euro non dovrebbero essere accettati dai programmi di controllo delle banche. Di conseguenza, il tributo 1713 non viene generato quando l'importo del saldo risulta inferiore a 0,52 Euro (sia a debito che a credito). Il valore effettivo del saldo, anche se inferiore al suddetto limite, è comunque visibile sul servizio 'Cedolini - Residui Ditta', in corrispondenza del mese di dicembre.

Sulla Nota Contabile, prodotta con le opzioni 'Mensile con Ratei' / 'Mensile con Residui' / 'Annuale con Residui', viene indicato il valore dell'imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, oltre allo storno dell'importo già versato a titolo di acconto. I dati in questione vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile generata a livello di ditta (non sono presenti sulle stampe a livello di centro di costo o di singolo dipendente).
Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, ma che siano comunque interessate dal versamento dell'imposta sostitutiva, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione dell'acconto (aggiornamento 'Paghe155). In particolare, per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sui servizi del modello F24 (Archivio Tributi), richiedendo poi la stampa della delega direttamente dallo stesso servizio.

Dicembre 2004
(paghe156)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nei prossimi giorni invieremo le istruzioni operative da utilizzare per effettuare la rivalutazione del TFR, sulla base dell'indice Istat del mese di dicembre. Nella stessa comunicazione saranno contenute le istruzioni relative al versamento del saldo dell'imposta sostitutiva (scadenza 16 febbraio 2005).
Anticipiamo, comunque, che entrambe le gestioni non presentano differenze rispetto all'anno precedente.

Novembre 2004
(paghe155)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E' possibile gestire l'acconto dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, il cui versamento deve essere effettuato, tramite delega F24, entro il 16 dicembre 2004.
Segnaliamo che la gestione dell'imposta sostitutiva non presenta differenze rispetto all'anno precedente.
Per poter gestire l'acconto, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che non sia stato ancora elaborato il mese di NOVEMBRE (in modo definitivo). Di seguito, riportiamo le istruzioni dettagliate.

Per prima cosa, occorre lanciare il programma 'SOSTITFR' dalla procedura delle Stampe Accessorie (paragrafo 1.2 nell'elenco dei programmi disponibili). Indicare '01-01-2004' nella Data Iniziale e '31-12-2004' nella Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci, scegliendo prima l'opzione 'Provvisorio' e poi 'Definitivo': con 'Provvisorio' viene prodotta esclusivamente la stampa dell'acconto calcolato, mentre con 'Definitivo' il dato in questione viene memorizzato sugli archivi. Su entrambi i lanci, è necessario selezionare l'opzione 'Acconto' ed impostare il tasso di rivalutazione previsto per l'intero anno 2004. A tale riguardo, precisiamo che è possibile indicare il tasso di rivalutazione relativo all'anno precedente, oppure calcolare il tasso previsto per l'anno corrente facendo una media dei valori relativi agli ultimi mesi.
Viene prodotta la stampa 'sostitutiva.tfr', con l'indicazione del dato calcolato per ciascun dipendente.
Il programma 'SOSTITFR' effettua il calcolo dell'acconto presunto facendo riferimento alla situazione dell'anno corrente: per i rapporti di lavoro cessati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell'erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso presunto per l'intero anno (si tiene conto anche di eventuali anticipi sul Tfr). L'imposta sostitutiva dovuta corrisponde al 11% della rivalutazione e l'acconto corrisponde, a sua volta, al 90% dell'imposta dovuta.

L'acconto, così determinato, viene memorizzato sul servizio 'Cedolini - Residui Ditta', in corrispondenza del mese di OTTOBRE. L'importo dell'acconto si trova nel campo 'Acconto calcolato', e può essere modificato da parte dell'Utente.
Elaborando il mese di NOVEMBRE, il valore dell'acconto viene rilevato dal mese di ottobre e memorizzato, in corrispondenza del mese di novembre, come importo effettivamente versato (su novembre, il campo dell'acconto riporta la descrizione 'Acconto versato'). Nel caso in cui si voglia modificare l'importo dell'acconto calcolato, è necessario effettuare le modifiche sul mese di ottobre, prima di elaborare definitivamente il mese di novembre.
L'importo dell'acconto viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) tramite la procedura di elaborazione mensile, abilitando l'opzione 'Tributi su F24', unitamente agli altri tributi relativi al mese di novembre. Per il versamento dell'acconto viene utilizzato il codice tributo '1712', con data di scadenza 16/12/2004.
Nel caso in cui la ditta abbia un credito residuo, derivante dall'anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente anche il tributo '1250', con l'importo necessario a compensare l'acconto dell'imposta sostitutiva (oppure fino a capienza del credito residuo). Ricordiamo che anche il credito in questione può essere visualizzato e modificato tramite il servizio 'Cedolini - Residui Ditta'.
Sia l'acconto dell'imposta sostitutiva, sia l'eventuale credito, vengono riportati sulla Nota Contabile esclusivamente se prodotta a livello di ditta (non figurano sulle stampe a livello di centro di costo o di dipendente), a differenza dell'imposta dovuta che viene invece determinata e gestita anche a livello di singolo dipendente.

IMPORTANTE : Se è necessario, per qualunque motivo, rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato l'importo l'acconto, l'operazione relativa al calcolo dell'acconto (programma 'SOSTITFR') deve essere effettuata nuovamente.
Per quanto riguarda le eventuali aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che fossero interessate dal versamento dell'imposta sostitutiva, facciamo presente che è necessario riportare manualmente la somma da versare sui servizi del modello F24 (Archivio Tributi). Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma 'SOSTITFR' provvede comunque a calcolare l'importo dovuto, indicandolo sulla stampa 'sostitutiva.tfr'. Una volta inserito l'acconto sull'Archivio Tributi, è consigliabile produrre la stampa del modello F24 tramite il servizio 'Tributi per Scadenza'.

Gennaio 2004
(paghe140)
RIVALUTAZIONE TFR ANNO PRECEDENTE

Con l’elaborazione del mese di dicembre viene effettuato il riepilogo del TFR per la generalità dei dipendenti.
Come negli anni precedenti, una volta inserito in archivio il coefficiente di rivalutazione relativo al mese di dicembre, sarà necessario rielaborare i cedolini dello stesso mese. A tale scopo, occorre effettuare le seguenti operazioni :

  1. Inserire il coefficiente di rivalutazione del mese di dicembre, attraverso il servizio ‘Tabella Indici Istat’ (menù Amministratore Paghe). Precisiamo che possono essere inserite, al massimo, 5 cifre decimali.

  2. Effettuare il riepilogo dei trattamenti di fine rapporto erogati nel corso dell’anno, per ottenere il valore dell’imposta sostitutiva calcolata sulle rivalutazioni di Tfr comprese negli importi corrisposti. A tale scopo deve essere utilizzato il programma ‘SOSTITFR’ sulla procedura Stampe Accessorie, seguendo le modalità indicate nell'aggiornamento Paghe140 'Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione TFR'.

  3. Annullare la condizione di "elaborato" relativa al mese di dicembre, utilizzando la procedura Annulla Elaborazione Dicembre (menù Amministratore Paghe). Precisiamo che nel campo ‘Anno da annullare’ deve essere inserito ‘2003’. Gli Utenti che utilizzano la procedura di Riallineamento Dati tra le diverse sedi, devono obbligatoriamente selezionare la singola zona di propria competenza.

  4. Rielaborare il mese di dicembre, utilizzando la procedura Rielaborazione Ditte (menù Amministratore Paghe). Nel campo ‘Selezione Cedolini da Rielaborare’ deve essere impostata l’opzione ‘Rielabora Tutti i Cedolini’ (‘X’). E’ necessario abilitare l’opzione ‘Tributi su F24’ e produrre la Nota Contabile nella modalità ‘Mensile con residui’. Una volta terminata la procedura di rielaborazione, occorre verificare la presenza di eventuali errori (stampa ‘errelab.RLA’).

Precisiamo che la procedura Annulla Elaborazione Dicembre considera esclusivamente le ditte con dipendenti: a tal fine, si fa riferimento al campo ‘Solo Gestione Inail’, presente sul servizio ‘Ditta – Abilitazione Paghe’. Segnaliamo, comunque, che non si verifica alcun problema nel caso in cui venga rielaborata una ditta nella quale figurano soltanto collaboratori coordinati e continuativi, oppure soltanto soci inquadrati ai fini Inail.

La procedura Rielaborazione Ditte consente di rielaborare i cedolini già bollati, mantenendo la numerazione assegnata. Per ogni cedolino rielaborato, viene controllato che NON risultino modificati il netto in busta e i contributi previdenziali a carico dell’azienda: se vengono rilevate delle differenze, la procedura genera la stampa ‘errelab.RLA’, con l’indicazione dei soggetti per i quali si è verificato il problema. Le aziende segnalate su ‘errelab.RLA’ risultano comunque elaborate: nel caso si debbano effettuare delle correzioni, occorrerà togliere manualmente la condizione di "elaborato". Precisiamo che la stampa ‘errelab.RLA’ non è riproducibile e deve quindi essere stampata immediatamente dopo la rielaborazione.
Con la rielaborazione del mese di dicembre, oltre alla rivalutazione sul Tfr, viene determinato anche il saldo della relativa imposta sostitutiva (codice tributo 1713 – vedi Saldo imposta sostitutiva su rivalutazione TFR). Di conseguenza, sulla procedura Rielaborazione Ditte è necessario abilitare il trasferimento dei tributi sull’archivio del modello F24 (Archivio Tributi). A tale proposito, facciamo presente che la scadenza del 16 gennaio 2004 deve risultare già chiusa in modo "definitivo", mentre quella del 16 febbraio non deve essere stata ancora generata (o almeno non in modo definitivo).

La Nota Contabile di dicembre deve essere prodotta con l’opzione ‘Mensile con Residui’ oppure ‘Annuale con Residui’, al fine di esporre, tra i movimenti contabili, anche l’accantonamento al fondo Tfr (quote maturate nel corso dell’anno e rivalutazione dell’anno precedente). Sulla Nota Contabile prodotta a livello di ditta, viene esposta anche la rivalutazione dell’eventuale credito derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, per le aziende che presentano ancora un residuo di tale credito (viene rivalutato il residuo dell’anno precedente al netto delle compensazioni effettuate nell’anno corrente).
Precisiamo che, sulla Nota Contabile, se prodotta con l’opzione ‘Mensile con Residui’ oppure ‘Annuale con Residui’, risultano evidenziati anche i ratei residui relativi alla 14° mensilità (maturati da luglio a dicembre), oltre alle ferie e ai permessi non usufruiti, entrambi con i corrispondenti contributi a carico dell’azienda. Per quanto riguarda il residuo derivante dalle ferie e dai permessi, facciamo presente che viene calcolato sulla base delle ore residue complessive risultanti al 31/12/2003, senza alcuno "scorporo" delle ore derivanti dagli anni precedenti.

NOTA – Gestione dei dipendenti cessati nella seconda metà del mese di dicembre:

Caso 1 - Se è stato erogato il Tfr, occorre produrre un elenco delle rivalutazioni già calcolate ed erogate, PRIMA di eseguire le operazioni di riepilogo del Tfr, descritte ai punti precedenti. La stampa prodotta potrà essere utilizzata per effettuare le necessarie correzioni, nel caso in cui la procedura di Rielaborazione (punto D) dovesse segnalare eventuali incongruenze, dovute ad un ricalcolo della rivalutazione spettante. Precisiamo che tale problema NON si verifica se il tasso di rivalutazione presunto è stato inserito nel campo Quantità voce 718 (elenco voci disponibili, paragrafo 3.5).
Per produrre la stampa della rivalutazione già determinata, utilizzare il programma ‘SEGNAVOX’ sulla procedura Stampe Accessorie, indicando i seguenti parametri : Voce ‘718’, Campo ‘Importo Totale’, Data Iniziale ‘01-12-2003’, Data Finale ‘31-12-2003’. Precisiamo che la stampa prevista (‘pagvoci’) viene prodotta soltanto nel caso in cui sia stata effettivamente calcolata una rivalutazione sul Tfr, con la normale elaborazione dei cedolini di dicembre.
Se la procedura di Rielaborazione dovesse segnalare delle incongruenze (stampa ‘errelab.RLA’), occorrerà contattare l’assistenza per ricevere le istruzioni necessarie. In caso contrario, non sarà necessario effettuare ulteriori operazioni e la stampa della rivalutazione (‘pagvoci’) potrà essere eliminata.

Caso 2 - Se non è stato erogato il Tfr, occorre modificare l’opzione utilizzata per bloccare la liquidazione, PRIMA di rielaborare il mese di dicembre con la procedura descritta al punto D. Nel caso in questione, sulle Presenze del mese di dicembre è stata impostata la voce 710 (elenco voci disponibili, paragrafo 3.5), con l’opzione ‘-1’ nei campi Importo Unitario e Importo Totale. In generale, tale modalità consente di erogare il Tfr in un mese successivo alla cessazione.
A differenza degli altri mesi, nel caso di dicembre è comunque necessario effettuare il riepilogo del Tfr, in modo da calcolare correttamente la rivalutazione sul Tfr e la corrispondente imposta sostitutiva.
Di conseguenza, sulle Presenze di dicembre occorre modificare l’opzione impostata sulla voce 710, procedendo nel modo seguente: cliccare in corrispondenza della voce 710 precedentemente inserita e andare al paragrafo 3.5 (‘Termine del rapporto’); quindi, selezionare la nuova opzione ‘Effettua il riepilogo del Tfr senza liquidazione’ e confermare la variazione. Così facendo, sulla stessa voce 710 viene riportata esclusivamente l’opzione ‘2’ nel campo Quantità.
Nei casi in questione, la procedura di Rielaborazione (punto D) non potrà produrre un netto in busta diverso dal precedente per effetto del Tfr, in quanto quest’ultimo non verrà comunque erogato. Per i dipendenti interessati, risulterà inoltre calcolata l’imposta sostitutiva sul Tfr, al pari degli altri dipendenti in forza nel mese di dicembre.

Gennaio 2004
(paghe140)
SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

Per gestire correttamente il saldo dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, occorre innanzitutto effettuare un riepilogo delle imposte già determinate nel corso dell’anno, relativamente ai trattamenti di fine rapporto erogati nei mesi da gennaio a novembre. L’operazione descritta di seguito deve essere effettuate PRIMA di rielaborare il mese di dicembre (vedi Rivalutazione TFR anno precedente).

Dalla procedura Stampe Accessorie, occorre lanciare il programma ‘SOSTITFR’ (selezionarlo nella finestra relativa al Programma da Eseguire), indicando ‘01-01-2003’ nella Data Iniziale e ‘31-12-2003’ nella Data Finale.
E’ necessario impostare l’opzione ‘Saldo’ nel campo Tipo di Scadenza, mentre non deve essere compilato il campo relativo al tasso di rivalutazione previsto (lasciare il valore ‘0,0000’). Ricordiamo inoltre che deve essere impostata l’opzione ‘Definitivo’ per memorizzare il risultato in archivio. Gli Utenti che utilizzano la procedura di Riallineamento Dati tra le diverse sedi, devono obbligatoriamente selezionare la singola zona di propria competenza.
Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, con l’indicazione dell’imposta derivante dalle erogazioni di Tfr effettuate entro il mese di novembre. L’importo in questione viene riportato nel campo ‘Ritenute effettuate’ sul servizio ‘cedolino – Residui Ditta’, in corrispondenza del mese di novembre. Ricordiamo che, sullo stesso mese di novembre, nel campo ‘Acconto Versato’ figura il valore dell’acconto che è stato versato alla scadenza del 16/12/2003 (vedi aggiornamento ‘Paghe138’). Ovviamente, il mese di novembre deve risultare già elaborato per tutte le aziende interessate : se fosse necessario, per qualunque motivo, rielaborare il mese di novembre, andrebbe poi lanciato nuovamente il programma ‘SOSTITFR’ con l’opzione di ‘Saldo’.

Con la rielaborazione del mese di dicembre (vedi Rivalutazione TFR anno precedente), viene determinato l’importo complessivamente dovuto ai fini dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr. Da tale importo viene sottratto l’acconto già versato al 16/12/2003 : la differenza corrisponde al saldo da versare (se a debito) o da compensare (se a credito).
Il valore del saldo viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) con codice tributo ‘1713’ e data scadenza 16/2/2004. Nel caso in cui l’importo del saldo risulti essere a credito, il corrispondente tributo può essere compensato a partire dalla stessa scadenza del 16 febbraio. Se il saldo risulta essere a debito, nel caso in cui la ditta abbia un credito residuo derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato anche il tributo ‘1250’ con l’importo del credito necessario a compensare il saldo dell’imposta sostitutiva, secondo gli stessi criteri adottati per l’analoga compensazione dell’acconto.
Precisiamo che, sul modello F24, gli importi inferiori a 0,52 Euro non vengono accettati dai programmi di controllo delle banche. Di conseguenza, il tributo 1713 non viene generato quando l’importo del saldo risulta inferiore a 0,52 Euro (sia a debito che a credito). Il valore effettivo del saldo, anche se inferiore al suddetto limite, è comunque visibile sul servizio ‘cedolino – Residui Ditta’, in corrispondenza del mese di dicembre.

Sulla Nota Contabile, stampata selezionando le opzioni ‘Mensile con Ratei’, ‘Mensile con Residui’ oppure ‘Annuale con Residui’, vengono indicati sia il valore dell’imposta sostitutiva derivante dalla rivalutazione del mese di dicembre, sia lo storno dell’importo già versato a titolo di acconto. Entrambi i dati vengono riportati esclusivamente sulla Nota Contabile prodotta a livello dell’intera ditta.
Relativamente alle ditte cessate o comunque non elaborate nel mese di dicembre, ma che siano comunque interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, valgono le stesse avvertenze comunicate in occasione dell’acconto (aggiornamento ‘Paghe138’). In particolare, per le aziende in questione, occorre inserire manualmente il tributo 1713 sui servizi del modello F24 (Archivio Tributi), richiedendo poi la stampa della delega direttamente dallo stesso servizio.

Gennaio 2004
(paghe140)
PROSPETTI RIEPILOGATIVI DEL TFR

E’ possibile stampare un elenco riepilogativo del Tfr da utilizzare ai fini contabili. E’ inoltre disponibile un prospetto dettagliato del Tfr relativo ad ogni singolo dipendente, che può essere consegnato unitamente alle buste paga.
Per produrre le stampe in questione, occorre utilizzare il programma ‘LISTATFR’ sulla procedura Stampe Accessorie, selezionandolo nella finestra relativa al Programma da Eseguire. Nei campi Data Iniziale e Data Finale deve essere impostato l’intero anno di competenza (dal 01/01/2003 al 31/12/2003).
Viene prodotta la stampa ‘listato.tfr’, corrispondente al riepilogo contabile del Tfr. Occorre tenere presente che i dati del Tfr riportati sul listato sono relativi all’intero anno di competenza. Di conseguenza, è possibile trovare un riscontro con la Nota Contabile solo se quest’ultima viene stampata utilizzando l’opzione ‘Annuale con residui’. Segnaliamo inoltre che, per i dipendenti cessati nel corso dell’anno (compreso dicembre), non viene comunque esposta la quota accantonata a fine anno, indipendentemente dal fatto che il Tfr sia stato già corrisposto oppure venga erogato in anni successivi.
Viene inoltre prodotta la stampa ‘prospetto.tfr’, corrispondente al prospetto a livello di singolo dipendente. Nel caso del prospetto, viene compilato un diverso modello per ogni singola erogazione di Tfr (con l’indicazione dettagliata del calcolo dell’Irpef a tassazione separata), oltre al modello relativo all’accantonamento di fine anno.
Ricordiamo che il prospetto del Tfr può essere stampato anche a livello mensile: in tal caso, occorre indicare l’ultimo mese elaborato nella Data Finale, mentre nella Data Iniziale va comunque indicato il 1° gennaio. E’ possibile selezionare, tramite l’apposita opzione, i soli dipendenti ai quali è stato erogato il Tfr nell’ultimo mese elaborato.

Dicembre 2003
(paghe139)
RIVALUTAZIONE TFR E SALDO IMPOSTA SOSTITUTIVA

Nei prossimi giorni invieremo le istruzioni operative da seguire per effettuare la rivalutazione del TFR, sulla base dell’indice Istat del mese di dicembre. Nella stessa comunicazione saranno contenute le istruzioni necessarie per gestire il versamento del saldo relativo all’imposta sostitutiva (scadenza 16/02/2004).
Anticipiamo, comunque, che entrambe le gestioni non presentano alcuna differenza rispetto all’anno precedente.

Novembre 2003
(paghe138)
ACCONTO IMPOSTA SOSTITUTIVA SU RIVALUTAZIONE TFR

E’ possibile gestire l’acconto dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR, il cui versamento deve essere effettuato, tramite delega F24, entro il 16 dicembre 2003. Segnaliamo, innanzitutto, che la gestione dell’imposta sostitutiva non presenta alcuna differenza rispetto all’anno precedente.
Per ottenere la gestione automatica, è necessario che sia già stato elaborato il mese di OTTOBRE e che non sia stato ancora elaborato (in modo definitivo) il mese di NOVEMBRE. Di seguito, riportiamo le istruzioni dettagliate.

Per prima cosa, occorre lanciare il programma ‘SOSTITFR’ dalla procedura delle Stampe Accessorie (selezionarlo tramite l’apposita finestra). Indicare ‘01-01-2003’ nella Data Iniziale e ‘31-12-2003’ nella Data Finale.
Consigliamo di effettuare due lanci, scegliendo prima l’opzione ‘Provvisorio’ e poi ‘Definitivo’: con ‘Provvisorio’ viene prodotta esclusivamente la stampa dell’acconto calcolato, mentre con ‘Definitivo’ il dato in questione viene memorizzato sugli archivi. Su entrambi i lanci, è necessario selezionare l’opzione ‘Acconto’ ed impostare il tasso di rivalutazione previsto per l’intero anno 2003. A tale riguardo, precisiamo che è possibile indicare il tasso di rivalutazione relativo all’anno precedente, oppure calcolare il tasso previsto per l’anno corrente facendo una media dei valori relativi agli ultimi mesi.
Viene prodotta la stampa ‘sostitutiva.tfr’, con l’indicazione del dato calcolato per ciascun dipendente.
Il programma ‘SOSTITFR’ effettua il calcolo dell’acconto presunto facendo riferimento alla situazione dell’anno corrente: per i dipendenti licenziati nei mesi precedenti viene presa la rivalutazione effettivamente calcolata al momento dell’erogazione del Tfr, mentre per i dipendenti ancora in forza nel mese di novembre, il valore della rivalutazione viene calcolato utilizzando il tasso presunto per l’intero anno. In entrambi i casi, l’imposta sostitutiva dovuta corrisponde al 11% della rivalutazione e l’acconto corrisponde, a sua volta, al 90% dell’imposta dovuta.

L’acconto, così determinato, viene memorizzato sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’, in corrispondenza del mese di OTTOBRE. L’importo dell’acconto si trova nel campo ‘Acconto calcolato’, e può essere modificato da parte dell’Utente.
Elaborando il mese di NOVEMBRE, il valore dell’acconto viene rilevato dal mese di ottobre e memorizzato, in corrispondenza del mese di novembre, come importo effettivamente versato (su novembre, il campo dell’acconto riporta infatti la descrizione ‘Acconto versato’). Di conseguenza, nel caso in cui si debba intervenire sull’acconto calcolato, è necessario effettuare le modifiche sul mese di ottobre, prima di elaborare definitivamente il mese di novembre.
L’importo dell’acconto viene trasferito sul modello F24 (Archivio Tributi) tramite la procedura di elaborazione o stampa mensile, abilitando l’opzione ‘Tributi su F24’, unitamente agli altri tributi relativi al mese di novembre. Per il versamento dell’acconto viene utilizzato il codice tributo ‘1712’, con data di scadenza 16/12/2003.
Nel caso in cui la ditta abbia un credito residuo, derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, viene generato automaticamente anche il tributo ‘1250’, con l’importo necessario a compensare l’acconto dell’imposta sostitutiva (oppure fino a capienza del credito residuo). Ricordiamo che anche il credito in questione può essere visualizzato e modificato tramite il servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’.
Sia l’acconto dell’imposta sostitutiva, sia l’eventuale credito compensato, vengono riportati sulla Nota Contabile esclusivamente se prodotta a livello di ditta (non figurano sulle stampe a livello di centro di costo), a differenza dell’imposta effettivamente dovuta che viene invece determinata e gestita anche a livello di singolo dipendente.

IMPORTANTE : Se fosse necessario, per qualunque motivo, rielaborare il mese di ottobre dopo aver determinato l’importo l’acconto, l’operazione relativa al calcolo dell’acconto (programma ‘SOSTITFR’) andrebbe ripetuta nuovamente.
Se, invece, si dovesse modificare il valore dell’acconto (su ottobre) successivamente all’elaborazione del mese di novembre, diventerebbe necessario rielaborare lo stesso mese di novembre, ricordandosi di annullare anche l’eventuale condizione di ‘Definitivo’ alla scadenza del 16/12/2003, sui servizi relativi al modello F24 (Archivio Tributi).

Per quanto riguarda le eventuali aziende cessate, o comunque non elaborate nel mese di novembre, che fossero interessate dal versamento dell’imposta sostitutiva, facciamo presente che è necessario riportare manualmente la somma da versare sui servizi del modello F24 (Archivio Tributi). Precisiamo che, per le aziende in questione, il programma ‘SOSTITFR’ provvede comunque a calcolare l’importo dovuto, indicandolo sulla stampa ‘sostitutiva.tfr’. Una volta inserito l’acconto sull’Archivio Tributi, è consigliabile produrre la stampa del modello F24 tramite il servizio ‘Tributi per Scadenza’.