Febbraio 2012 (acred457) |
PREPARAZIONE DEI DATI
E’ possibile effettuare la preparazione dei dati relativi al modello CUD / 2012 (anno di competenza 2011).
A tale scopo, lanciare la procedura Generazione Dati CUD, abilitando con ‘S’ le opzioni relative ai Dati Fiscali e ai Dati Previdenziali Inps; nel campo Anno di Competenza occorre indicare ‘2011’.
E’ possibile utilizzare le opzioni previste sulla finestra Opzioni Dati Fiscali: barrando le apposite caselle, si possono escludere i buoni pasto e/o le retribuzioni in natura non imponibili, dall’annotazione cod.AH (a tale proposito, vedere anche le indicazioni riportate al successivo paragrafo 1.2.1, nella parte relativa alle Annotazioni). Se le caselle in questione non vengono barrate, la procedura compila l’annotazione cod.AH secondo gli stessi criteri adottati negli anni precedenti.
Precisiamo che devono essere rigenerati anche i modelli eventualmente già stampati nel corso dell’anno: di conseguenza, sulla procedura di generazione deve essere lasciato in bianco il campo Selezione Dipendenti.
Per gli Utenti che utilizzano la gestione dei codici zona, facciamo presente che è opportuno selezionare la singola zona di propria competenza, al lancio sia della procedura di generazione che della procedura di stampa del modello.
Ricordiamo che i dati generati dalla procedura Generazione Dati CUD possono essere visualizzati o modificati tramite i servizi ‘CUD – parte B’ e ‘CUD – parte C’. Occorre tenere presente che la procedura, ad ogni lancio, provvede a rigenerare interamente i dati presenti in archivio, per i soggetti selezionati: di conseguenza, una volta inseriti o modificati alcuni dati tramite i servizi del CUD, occorre fare attenzione a non lanciare nuovamente la procedura di generazione.
Nella generazione dei DATI FISCALI, viene prodotto un elenco dei soggetti trattati, relativamente alla sezione della tassazione ordinaria (‘elenco.irpef.CUD’) e della tassazione separata sul Tfr (‘elenco.tfr.CUD’). Per ciascuna sezione, vengono prodotte le stampe di errori e segnalazioni (‘errori.irpef.CUD’ e ‘errori.tfr.CUD’).
Viene prodotto anche un elenco dei soggetti per i quali risultano presenti dei familiari a carico (‘elenco.familiari.CUD’), con le relative segnalazioni (‘errori.familiari.CUD’); tra queste ultime, viene riportata la mancanza del codice fiscale dei familiari (ricordiamo che i familiari a carico devono essere indicati nelle Annotazioni del CUD).
Per quanto riguarda il Tfr, la procedura Generazione Dati CUD predispone tutti i dati necessari alla successiva compilazione del modello 770. Inoltre, nel caso in cui un dipendente abbia avuto diversi rapporti di lavoro con lo stesso sostituto, nel corso dello stesso anno, vengono generati tanti modelli CUD quante sono le liquidazioni del Tfr avvenute al momento della cessazione. Ciò non avviene nel caso in cui si abbiano più erogazioni di Tfr nel corso dello stesso rapporto di lavoro (anticipi ed eventuale saldo), in quanto ad ogni nuova erogazione viene effettuato un conguaglio che tiene conto delle somme corrisposte e delle trattenute effettuate nel corso dello stesso rapporto.
Sempre in merito al Tfr, è prevista l’indicazione del fondo complessivamente maturato al 31/12/2000 e dal 1/01/2001, al lordo delle somme già erogate a titolo di anticipo o di saldo e distinguendo tra la parte rimasta in carico all’azienda e quella versata alla previdenza complementare. I dati in questione (punti da 409 a 413 della parte B) devono essere compilati per tutti i dipendenti, anche in assenza di erogazioni di Tfr nel corso dell’anno 2011: in proposito, vedere le indicazioni riportate nel paragrafo ‘Informazioni necessarie per la generazione dei dati fiscali’.
Nella generazione dei DATI PREVIDENZIALI INPS vengono prodotti gli elenchi dei soggetti interessati, suddivisi tra dipendenti e collaboratori (‘elenco.inps.dip.CUD’ e ‘elenco.inps.col.CUD’), oltre alle eventuali liste di errori e segnalazioni (‘errori.inps.dip.CUD’ e ‘errori.inps.col.CUD’).
Tra le possibili segnalazioni di errore, è riportata l’eventuale incongruenza tra l’imponibile previdenziale trasferito sul modello CUD (rilevato dalle buste paga dei dipendenti e dei collaboratori) e la somma degli imponibili presenti sulle denunce UniEmens inviate nel corso dell’anno. La discordanza tra i due imponibili può derivare, ad esempio, dall’assenza delle denunce UniEmens relative a periodi non elaborati tramite la procedura Paghe: in tale situazione, se l’imponibile Inps è stato inserito tramite il servizio ‘Anno Corrente’, viene comunque rilevato per la compilazione del modello CUD.
Ricordiamo che la procedura di generazione dei dati, sia per la parte fiscale che previdenziale, considera esclusivamente i soggetti che sono stati in forza nell’anno di competenza; a tal fine, vengono controllate le date di assunzione e cessazione presenti nell’anagrafico dei dipendenti e dei collaboratori. Nel caso in cui sia necessario produrre il modello CUD per un soggetto il cui rapporto di lavoro è terminato negli anni precedenti, occorre impostare la condizione ‘Forzato’ nei campi ‘Modello CUD’ oppure ‘Modello CUD – TFR’, sul servizio anagrafico del dipendente.
In particolare, se è stato erogato il Tfr ad un dipendente cessato nell’anno precedente, deve essere abilitata la sola opzione ‘Modello CUD – TFR’ (in quanto l’altra opzione si riferisce a tutte le sezioni del CUD, comprese quelle previdenziali). Ricordiamo che è possibile ottenere un elenco dei soggetti, non in forza nell’anno di competenza, per i quali sono state elaborate una o più buste paga nello stesso periodo (programma ‘LISTAPRA’ descritto al punto ‘Controlli da effettuare’).
INFORMAZIONI NECESSARIE PER LA GENERAZIONE DEI DATI FISCALI
Per la compilazione di alcuni dati richiesti nella sezione del Tfr (punti da 409 a 413 della parte B), è necessario conoscere l’importo degli anticipi sul Tfr erogati al 31/12/2000, oltre all’eventuale fondo accantonato alla previdenza complementare al 31/12/2000 ed al 31/12/2006, relativamente alla generalità dei dipendenti (non soltanto in caso di erogazione del Tfr).
Se i dati in questione sono già stati inseriti nell’archivio Paghe per la generazione del modello CUD/2011, seguendo le relative istruzioni (aggiornamento Acred422 del 16/02/11), non occorre effettuare altre operazioni. Ovviamente, i dati in questione risultano comunque presenti per le aziende gestite, tramite la procedura paghe, nell’anno 2000.
Per le aziende la cui gestione è iniziata nell’anno 2011, invece, occorre inserire i dati necessari per la compilazione dei punti da 409 a 413 della parte B, secondo i criteri di seguito descritti, PRIMA di generare i dati del CUD.
In particolare, il totale degli anticipi sul Tfr erogati al 31/12/2000 può essere inserito sul servizio ‘Cedolini – Anno Precedente’, indicando come periodo di riferimento 12/2000: il totale degli anticipi erogati a tale data deve essere riportato nel campo ‘Anticipi erogati (c/ditta)’, indicando il valore in Lire. Precisiamo che il servizio ‘Cedolini – Anno Precedente’ consente di inserire i dati nonostante gli anagrafici ditta e dipendente siano stati inseriti con decorrenza successiva al 2000.
Lo stesso criterio può essere adottato per inserire l’eventuale fondo accantonato alla previdenza complementare al 31/12/2000 (periodo 12/2000, importo in Lire) ed al 31/12/2006 (periodo 12/2006, importo in Euro, comprensivo di quanto eventualmente già accantonato al 31/12/2000); in questo caso, il campo da compilare, sul servizio ‘Cedolini – Anno Precedente’, è ‘Tfr accantonato a fondo previdenza complementare’.
Precisiamo che, in aggiunta al criterio sopra indicato, l’importo degli anticipi sul Tfr erogati al 31/12/2000 viene rilevato dal modello CUD relativo all’anno precedente (2010), con maggiore priorità rispetto al dato presente sul servizio ‘Cedolini – Anno Precedente’ in corrispondenza del periodo 12/2000. Sul modello CUD relativo all’anno 2010, il totale degli anticipi erogati al 31/12/2000 può essere stato riportato sia manualmente che in automatico: in dato in questione si trova sul servizio ‘CUD – TFR’ (anno 2010), nel campo ‘Anticipi al 31/12/2000’ delle sezioni ‘Tfr Accantonato’ e/o ‘Tfr Maturato’.
Ricordiamo, infine, che per i dipendenti iscritti ad un fondo di previdenza complementare è necessario che sia presente in archivio la data di prima occupazione (servizio Dipendente – Inquadramento Contrattuale), per ottenere la compilazione automatica dei punti 8 / 9 della parte A e 122 / 123 della parte B. |
Febbraio 2012 (acred457) |
GESTIONE DEI DATI PRODOTTI
I dati prodotti tramite la procedura ‘Generazione Dati CUD’, possono essere visualizzati ed eventualmente modificati tramite i servizi del ramo ‘CUD’. Gli stessi servizi consentono anche di inserire interamente un modello CUD.
I dati fiscali sono gestiti sui servizi ‘parte B – IRPEF’, ‘parte B – TFR’ e ‘parte B – Familiari’, mentre i dati previdenziali si trovano sui servizi ‘parte C – INPS Dipendenti’, ‘parte C – INPS Collaboratori’ e ‘parte C – INPDAP’.
I servizi ‘TFR’, ‘INPS Dipendenti’ e ‘INPDAP’ prevedono la possibilità di gestire diversi modelli relativi allo stesso anno di competenza. In presenza di ulteriori modelli, compare un’apposita segnalazione: per selezionare ciascun modello, utilizzare la finestra disponibile in corrispondenza dell’anno di competenza. Per inserire manualmente un ulteriore modello relativo allo stesso soggetto, utilizzare il pulsante ‘Nuovo’.
Se necessario, è possibile inserire l’intero modello CUD di un dipendente o di un collaboratore, a condizione che la parte anagrafica e l’inquadramento contrattuale siano presenti in archivio per l’anno di competenza. I dati così inseriti verranno poi trasferiti sul modello 770, nel quadro relativo ai redditi da lavoro dipendente e assimilati (parti A / B / C).
DATI FISCALI (servizio ‘parte B - IRPEF’)
Come negli anni precedenti, per la corretta compilazione della sezione ‘IRPEF’ è necessario che sia stato effettuato un conguaglio fiscale. Ricordiamo che il conguaglio viene effettuato automaticamente nel mese di cessazione del rapporto, oltre che nel mese di dicembre dell’anno di competenza. Se attivato tramite le apposite opzioni, il conguaglio viene effettuato anche in mesi successivi alla cessazione (diventa necessario se vengono corrisposte ulteriori somme imponibili a tassazione ordinaria) oppure nel mese di gennaio dell’anno successivo. E’ possibile che siano stati effettuati diversi conguagli per uno stesso soggetto: in tal caso, i dati verranno rilevati dal conguaglio più recente.
In assenza del conguaglio fiscale (in caso di interruzione, per qualsiasi motivo, delle elaborazioni mensili, senza che sia stato effettuato il conguaglio sull’ultima busta paga), i dati fiscali vengono comunque riportati sul modello CUD, effettuando una semplice sommatoria di quanto risulta dalle buste paga elaborate. Ovviamente, in tali condizioni, il calcolo dell’Irpef dovuta non risulta corretto rispetto all’imponibile e, inoltre, non vengono determinate le addizionali regionale e comunale dovute relative all’anno di competenza. Quest’ultima condizione, in particolare, può comportare l’indicazione di un saldo a credito per l’addizionale comunale, corrispondente alla differenza tra l’addizionale dovuta (che risulta uguale a zero, in quanto non determinata) e l’acconto preventivamente versato. Consigliamo quindi, in tale situazione, di controllare ed eventualmente rettificare i dati riportati sul servizio ‘IRPEF’.
Il conguaglio fiscale può comprendere redditi derivanti da altri rapporti di lavoro; tali redditi possono essere stati inseriti tramite il servizio ‘Cedolini – Anno Corrente’, in un mese precedente all’assunzione, oppure possono essere stati indicati nel mese del conguaglio, utilizzando le voci relative ai compensi da terzi. In entrambi i casi, i dati in questione vengono riportati nelle apposite sezioni del servizio ‘IRPEF’ e totalizzati nel punto 204 del modello CUD. Per i soggetti interessati, viene generata un’apposita segnalazione nell’elenco degli errori (a scopo di controllo).
Un caso in cui vengono generati i redditi derivanti da altri rapporti di lavoro (vedi punto precedente) è quello del "passaggio diretto" di un dipendente tra due diverse aziende. Ricordiamo che, in tale situazione, sull’azienda che assume il dipendente occorre inserire, come Data Assunzione, l’inizio del rapporto con il precedente datore di lavoro (tale data è richiesta sul modello 770, nella parte relativa al Tfr). La data di inizio del rapporto con il nuovo datore di lavoro deve essere invece inserita nel campo Data Passaggio Diretto, sul servizio di Inquadramento Contrattuale (va indicata esclusivamente sul nuovo rapporto di lavoro). Con la generazione dei dati fiscali del CUD, le somme inserite sul servizio ‘Cedolini – Anno Corrente’, in un mese precedente alla Data Passaggio Diretto, vengono riportate nella sezione relativa al precedente rapporto di lavoro e totalizzate nel punto 204 del modello.
Le detrazioni spettanti ai sensi degli art.12-13 del Tuir vengono indicate nei punti 102 (familiari a carico) e 107 (lavoro dipendente), senza alcuna limitazione rispetto all’imposta lorda. In modo analogo, al punto 108 vengono indicate le eventuali detrazioni spettanti per oneri. Le detrazioni per familiari a carico sono anche riportate dettagliatamente nelle Annotazioni, suddividendole per tipologia (coniuge, figli, altri familiari, ulteriore detrazione per 4 figli). Inoltre, sulla stampa del modello, viene automaticamente compilato il punto 113 (totale detrazioni), indicando la somma delle detrazioni effettivamente applicate, limitata quindi al valore dell’imposta lorda (punto 101).
Per quanto riguarda l’ulteriore detrazione spettante in presenza di 4 figli, questa viene riportata al punto 103 per la sola parte che ha trovato capienza sull’imposta al netto delle altre detrazioni (campo ‘di cui usufruita’ sul servizio IRPEF). L’eventuale parte eccedente (non usufruita) viene riportata come credito non riconosciuto (punto 105), generando la corrispondente annotazione cod.BH; nel caso in cui il suddetto credito sia stato effettivamente erogato al dipendente, occorrerà trasferire manualmente tale valore nel campo relativo al credito riconosciuto (punto 104).
Il numero di giorni utili per la detrazione da lavoro dipendente (punto 3) viene compilato automaticamente, anche quando la detrazione non spetta per effetto di un reddito troppo elevato. Nel caso, invece, che le detrazioni siano state bloccate tramite l’apposita opzione del servizio ‘Dipendente – Detrazioni e Anf’, il numero di giorni utili non risulta compilato sul servizio ‘IRPEF’, ma viene comunque indicato al momento della stampa del modello, tenendo conto dei periodi di lavoro riportati nelle Annotazioni (oppure indicando 365 se il rapporto è relativo all’intero anno).
Per quanto riguarda la detrazione minima, spettante per rapporti di lavoro di durata inferiore all’anno, viene generata l’annotazione cod.AN, per segnalare la possibilità di usufruire della detrazione relativa all’intero anno in sede di dichiarazione dei redditi. Tale annotazione non viene generata nel caso in cui sia stata abilitata l’applicazione della detrazione minima per l’intero anno, tramite l’apposita opzione disponibile sul servizio ‘Dipendente – Detrazioni e Anf’. In quest’ultima ipotesi, viene riportata l’opzione ‘B’ nella casella Casi Particolari (punto 133).
La casella relativa alla richiesta di applicazione di una maggiore ritenuta (132) viene barrata nel caso in cui sia stata impostata la voce per l’applicazione di una maggiore aliquota in fase di conguaglio (voci 659 o 664).
Relativamente all’addizionale regionale, viene riportata l’imposta dovuta per l’anno 2011 e la somma da trattenere a rate nell’anno successivo, al netto di eventuali trattenute già effettuate nel corso del 2011 (in caso di cessazione del rapporto e successiva riassunzione). Se l’addizionale regionale risulta già interamente trattenuta, viene generata l’annotazione cod.AL; in caso di trattenuta parziale, nelle Annotazioni viene comunque indicata la parte già trattenuta (senza riferimento al cod.AL).
Relativamente all’addizionale comunale, viene riportata l’imposta dovuta per l’anno 2011, l’acconto trattenuto ed il saldo risultante per lo stesso anno 2011, il saldo da trattenere a rate nell’anno successivo (se a debito); inoltre, viene riportato l’acconto relativo all’anno 2012, anch’esso da trattenere a rate. Ricordiamo che quest’ultimo dato, indicato al punto 13 del modello, viene rilevato dalla busta paga relativa al mese di gennaio 2012 e riguarda esclusivamente i dipendenti ed i collaboratori il cui rapporto di lavoro prosegue dall’anno 2011. Nel caso in cui, per un’azienda, non siano state elaborate le buste paga di gennaio 2012 (esempio: cessazione del servizio) e sussista comunque l’obbligo di indicare l’acconto sul modello CUD, occorrerà inserire l’importo dell’acconto sul servizio ‘IRPEF’.
L’acconto addizionale comunale relativo all’anno 2011, riportato al punto 10 del modello, corrisponde all’importo effettivamente trattenuto nel corso dell’anno, al netto dell’eventuale saldo a credito restituito in fase di conguaglio (come richiesto dalle istruzioni ministeriali). Precisiamo che, sul servizio ‘IRPEF’, il saldo a credito viene indicato separatamente dall’acconto soltanto nel caso in cui derivi dal conguaglio anno precedente, effettuato sul mese di gennaio 2012: in tale ipotesi, il saldo a credito viene scalato dall’acconto al momento della stampa del modello.
Il saldo addizionale comunale relativo all’anno 2011, se a debito, viene trattenuto a rate nell’anno 2012, al netto della parte eventualmente già trattenuta nel 2011 (in caso di cessazione del rapporto e successiva riassunzione). Se il saldo dell’addizionale comunale risulta già interamente trattenuto, viene generata l’annotazione cod.AL; in caso di trattenuta parziale, nelle Annotazioni viene comunque indicata la parte già trattenuta (senza riferimento al cod.AL).
Per le addizionali regionale e comunale vengono riportate anche le rate relative all’anno 2010, trattenute nel corso dell’anno 2011: tali somme sono richieste esclusivamente nella parte B del modello 770/2012 (punti 7 e 9). Sempre per quanto riguarda il 770/2012, vengono inoltre rilevate le eventuali rate non trattenute, in caso di "passaggio diretto" del dipendente ad un altro datore di lavoro (dati richiesti nel quadro SS – rigo SS4).
Gli acconti da 730 relativi all’Irpef e all’addizionale comunale vengono riportati nei punti 21 – 22 – 24 del modello, considerando la parte effettivamente trattenuta nel corso dell’anno, al netto degli eventuali interessi. Inoltre, gli stessi importi vengono riportati sull’annotazione cod.BA, indicando separatamente le somme relative al dichiarante ("sostituito") da quelle relative al coniuge.
Per quanto riguarda il secondo acconto Irpef da 730, precisiamo che l’importo presente sul servizio ‘IRPEF’ corrisponde al valore dell’acconto al netto della riduzione prevista dal D.P.C.M. 21/11/2011, soltanto se la riduzione è stata applicata al momento della trattenuta dell’acconto. Se, invece, la riduzione spettante è stata restituita nel mese successivo, l’importo dell’acconto indicato sul servizio ‘IRPEF’ risulta essere al lordo della restituzione. Gli importi della riduzione o della restituzione sono a loro volta riportati sul servizio ‘IRPEF’, nella sezione Annotazioni. Al momento della stampa, l’importo della restituzione viene automaticamente decurtato dal valore del secondo acconto Irpef, per la corretta compilazione del punto 22 del modello.
I crediti da 730 relativi all’Irpef e alle addizionali regionale e comunale vengono riportati sull’annotazione cod.AM, per la sola parte effettivamente rimborsata dal sostituto. La parte di credito eventualmente non rimborsata viene invece indicata ai punti 31 – 32 – 33 del modello.
Il contributo di solidarietà calcolato e trattenuto, in sede di conguaglio fiscale, sui soli redditi eccedenti E. 300.000 (aggiornamento Acred450 del 29/12/11), viene riportato nell’apposito campo e indicato al punto 136 del modello. Precisiamo che il reddito indicato ai punti 1 e 2 del modello viene riportato al netto di tale contributo. Nel caso in cui il reddito risulti superiore ad E. 300.000, senza che sia stato calcolato e trattenuto il contributo di solidarietà (rapporti cessati nel corso dell’anno 2011), viene generata automaticamente l’annotazione cod.BY.
In presenza di contributi versati ad un fondo di previdenza complementare, gestiti mensilmente tramite le voci 575 – 577 – 580, viene compilato automaticamente il campo ‘Contributi previdenza complementare esenti’ (punto 120). Lo stesso campo viene compilato anche per i dirigenti di aziende industriali e commerciali, in riferimento ai contributi versati rispettivamente al Previndai e al fondo Mario Negri (in tal caso cambiano i codici delle voci interessate). Se una parte dei contributi è stata assoggettata ad Irpef, utilizzando la voce 596 al momento del conguaglio (aggiornamento Acred448 del 16/12/11), occorre indicare tale importo nel campo ‘Contributi previdenza complementare imponibili’ (punto 121 – lo stesso importo deve essere decurtato dal punto 120).
Per i soggetti iscritti alla previdenza complementare, viene considerata la data di prima occupazione inserita sul servizio Dipendente – Inquadramento Contrattuale: se tale data risulta uguale o successiva al 1/01/2007, vengono compilati automaticamente i punti 122 e 123, indicando rispettivamente i contributi versati al fondo nell’anno 2011 ed il totale dei contributi versati nei primi 5 anni di iscrizione (in pratica, tutti i contributi versati dal mese di assunzione). Quest’ultimo dato viene rilevato direttamente dalle buste paga elaborate a partire dal mese di assunzione. Precisiamo che il nuovo campo 124 (‘Differenziale’) e la corrispondente annotazione cod.CA interessano soltanto i modelli CUD relativi all’anno 2012 (se generati su richiesta del dipendente, in caso di cessazione): al momento, sia il campo 124 che l’annotazione cod.CA possono essere compilati manualmente, attraverso il servizio ‘IRPEF’.
Il punto 8 della parte A (campo ‘Previdenza Complementare’), deve essere compilato esclusivamente per i dipendenti iscritti ad un fondo di previdenza complementare, anche in caso di versamento del solo Tfr. Per i soggetti che risultano iscritti alla previdenza complementare, la procedura di generazione dei dati riporta sempre il codice ‘1’, a meno che la data di prima occupazione (servizio Dipendente – Inquadramento Contrattuale) risulti uguale o successiva al 1/01/2007: in tal caso, viene riportato automaticamente il codice ‘3’.
Segnaliamo che il punto 9 della parte A (‘Data Iscrizione al Fondo’), viene compilato automaticamente in fase di stampa, limitatamente ai dipendenti iscritti ad un fondo di previdenza complementare la cui data di prima occupazione risulti uguale o successiva al 1/01/2007: in tale ipotesi, nel punto 9 della parte A viene riportata la data di iscrizione al fondo di previdenza complementare, rilevandola dal servizio Dipendente – Inquadramento Contrattuale.
Per i dirigenti di aziende industriali e commerciali, il punto 129 (‘Contributi a fine assistenziale’) viene compilato rispettivamente con i contributi Fasi e fondo Mario Besusso. Per i dirigenti di aziende commerciali, in relazione al contributo versato al fondo Antonio Pastore, viene compilato il punto 128 (‘Totale oneri per detrazione’ – la detrazione è indicata al punto 41) e viene riportato il valore complessivo degli oneri da indicare nelle Annotazioni (cod.AT); rimane da inserire manualmente il tipo di oneri, compilando l’apposito campo previsto sul servizio ‘IRPEF’.
In presenza di somme versate ad un fondo di assistenza sanitaria integrativa, gestite mensilmente tramite le voci 578 – 57E – 57F, viene compilato automaticamente il punto 129 (‘Contributi a fine assistenziale’). Precisiamo che occorre intervenire, sul servizio ‘IRPEF’, soltanto nel caso in cui le voci in questione siano state inserite su un unico dipendente, riportando il valore relativo all’intera azienda: in tal caso, sul modello CUD occorrerà dettagliare gli importi relativi ai singoli dipendenti. Se, invece, le voci 578 – 57E – 57F sono state gestite correttamente, facendole elaborare per tutti i dipendenti interessati (anche attraverso gli automatismi previsti su molti contratti), il punto 129 del CUD risulterà compilato correttamente, senza che sia necessario alcun intervento.
I campi ‘Contributi a fine assistenziale’ (129) e ‘Assicurazioni sanitarie’ (casella 131) possono essere compilati anche manualmente. In presenza di un importo nei suddetti campi, sulla stampa del modello CUD vengono generate le corrispondenti annotazioni, rispettivamente cod.AU e cod.AV.
Ricordiamo che è disponibile un’apposita finestra, sul servizio ‘IRPEF’, tramite la quale è possibile inserire tutti i dati non generati in automatico (in aggiunta a quelli presenti sul servizio): tale finestra può essere richiamata cliccando su ‘Ritenute sospese, ritenute a titolo d’imposta e altri dati’, nella sezione Altri Dati del servizio ‘IRPEF’. Tramite tale finestra, possono essere gestite le ritenute sospese, le detrazioni per canoni di locazione o relative al comparto sicurezza, i redditi assoggettati a titolo d’imposta e le relative ritenute. Sulla stessa finestra, inoltre, sono gestiti alcuni dati previsti esclusivamente sui modelli CUD relativi ad anni pregressi.
Per quanto riguarda la DETASSAZIONE D.L. 93/08, occorre tenere presenti le seguenti indicazioni:
I campi ‘Redditi detassabili’ (punto 251) e ‘Imposta sostitutiva’ (punto 252) vengono compilati automaticamente seguendo la stessa modalità adottata negli anni precedenti. In particolare, se è stata applicata la detassazione viene riportato l’imponibile assoggettato ad imposta sostitutiva nel campo ‘Redditi detassabili’ e la corrispondente imposta nel campo ‘Imposta sostitutiva’. Se non è stata applicata la detassazione, nel campo ‘Redditi detassabili’ viene indicato il reddito detassabile risultante dalle voci 48A / 48B / 48C / 48D / 48E, al netto dei relativi contributi. Ricordiamo che, in caso di applicazione della detassazione, le istruzioni ministeriali non prevedono che una parte dei redditi detassabili non siano stati assoggettati ad imposta sostitutiva: è quindi necessario che l’imponibile indicato al punto 251 sia coerente con l’imposta indicata al punto 252 – tale criterio viene rispettato dalla procedura di generazione dei dati. Ricordiamo che, nella compilazione dei campi ‘Redditi detassabili’ e ‘Imposta sostitutiva’, si tiene conto anche dell’eventuale conguaglio anno precedente, se effettuato nel mese di gennaio 2012 (voce 59C).
In caso di mancata applicazione della detassazione (assenza dell’imposta sostitutiva nel punto 252), in presenza di redditi detassabili riportati al punto 251, viene barrata la casella 254 e generata l’annotazione cod.AF, con l’indicazione di ‘Applicazione della tassazione ordinaria da parte del sostituto in quanto più favorevole o per altre cause’. Tale annotazione corrisponde all’opzione ‘Scelta del datore di lavoro o altre cause’, riportata automaticamente nel campo ‘Detassazione non applicata’, sul servizio ‘IRPEF’. Ricordiamo che la stessa condizione viene riportata anche quando la mancata applicazione è dovuta all’assenza dei requisiti reddituali da parte del dipendente. Nel caso in cui la mancata applicazione sia dovuta ad una richiesta del soggetto interessato, è necessario modificare la condizione indicata nelle annotazioni: a tal fine, nel campo ‘Detassazione non applicata’ occorre selezionare ‘Richiesta del dipendente’.
Sempre in caso di mancata applicazione della detassazione, se non si è certi della correttezza delle somme riportate nel campo ‘Redditi detassabili’, è possibile scegliere di non compilare il punto 251 del modello, tramite un’apposita opzione disponibile sulla procedura di stampa (vedere paragrafo 1.3). Ricordiamo che, in questo caso, i redditi detassabili vengono ricostruiti a partire dalle voci 48A / 48B / 48C / 48D / 48E : per i soggetti esclusi dalla detassazione, è possibile che le suddette voci non siano state impostate correttamente, al momento dell’elaborazione delle buste paga. Se non si conosce il valore effettivo dei redditi detassabili, è possibile scegliere di non compilare il punto 251 – a tal fine, è sufficiente attivare l’opzione disponibile sulla procedura di stampa (tramite la quale vengono anche disabilitate la casella 254 e l’annotazione cod.AF). La stessa opzione non produce alcun effetto sui soggetti per i quali è stata effettivamente applicata la detassazione. Ovviamente, tale opzione non deve essere utilizzata se le voci 48A / 48B / 48C / 48D / 48E sono state impostate correttamente anche per i dipendenti esclusi dalla detassazione.
In corrispondenza del campo ‘Redditi detassabili’ è presente anche la casella per l’attivazione dell’annotazione cod.BX. Tale casella viene barrata automaticamente dalla procedura di generazione dei dati, in presenza di un importo nel campo ‘Redditi detassabili’. Al contrario, in caso di compilazione manuale del campo ‘Redditi detassabili’, occorre barrare appositamente la casella in questione.
Attualmente non è prevista una compilazione automatica del nuovo campo ‘Redditi non imponibili’ (punto 255).
Relativamente ai dati da indicare esclusivamente nelle ANNOTAZIONI, segnaliamo quanto segue:
Il campo relativo alle retribuzioni in natura viene compilato automaticamente, generando l’annotazione cod.AH, nel caso in cui siano state utilizzate le corrispondenti voci al momento dell’elaborazione delle buste paga. Le voci riportate automaticamente nel suddetto campo sono le seguenti: 061 / 062 / 063 / 06E / 06F / 06H per i dipendenti, 064 / 06G per i collaboratori. Precisiamo che le voci sopra elencate vengono considerate sia per la parte imponibile che per la parte non imponibile. Come indicato al paragrafo 1.1, tramite le opzioni disponibili sulla procedura ‘Generazione Dati CUD’ è possibile escludere le voci relative ai buoni pasto (06E / 06H), se si ritiene che tali somme non debbano essere riportate sull’annotazione cod.AH; inoltre, è possibile escludere le voci relative alle somme non imponibili (campo Importo Unitario delle voci 063 / 064 / 06F / 06G), nel caso in cui siano state utilizzate per indicare somme diverse da quelle previste nell’annotazione cod.AH (vedere in proposito anche quanto indicato al paragrafo 1.2.7).
Ricordiamo che il campo relativo alle erogazioni liberali esenti non viene compilato, neppure nel caso in cui sia stata erroneamente utilizzata la voce 134: a partire dal 29/05/08, le erogazioni liberali non risultano più esenti – devono quindi essere inserite tramite una voce diversa dalla 134.
In relazione al reddito indicato nel punto 1, viene automaticamente generata l’annotazione cod.AI, con l’indicazione del tipo di reddito corrisposto (lavoro dipendente o collaborazione) e della condizione di rapporto a tempo determinato o indeterminato. A tale proposito, si fa riferimento alle informazioni presenti sul servizio ‘Dipendente – Inquadramento Contrattuale’: la condizione di contratto a termine, in particolare, viene ricavata dal ‘Tipo di Contratto’ (anche per i collaboratori), considerando la situazione presente al momento del conguaglio di fine anno o di fine rapporto.
Nel caso in cui, nel corso dell’anno di competenza, si sia verificato un passaggio dalla condizione di collaboratore a quella di dipendente o viceversa (gestita utilizzando la stessa matricola anagrafica), vengono predisposte entrambe le tipologie di reddito. Il reddito relativo al rapporto in vigore al momento dell’ultimo conguaglio viene ricavato, in fase di stampa, calcolando la differenza tra il punto 1 e il reddito relativo al rapporto precedente. Quest’ultimo reddito viene riportato nell’apposito campo, rilevandolo automaticamente dal cedolino del precedente conguaglio.
Relativamente al punto 3 (giorni utili per detrazioni), in presenza di rapporti di lavoro che non abbiano interessato l’intero anno di competenza, viene generata l’annotazione cod.AI, con l’indicazione delle date iniziali e finali di ogni singolo rapporto intercorso nell’anno. Le date iniziali e finali dei rapporti di lavoro vengono compilate in automatico, tenendo conto delle date di assunzione e cessazione presenti sul servizio anagrafico del dipendente o del collaboratore (tali date vengono comunque limitate ai giorni 01/01 e 31/12 dell’anno di competenza). Gli eventuali rapporti di lavoro oltre il terzo sono riportati sulla finestra ‘Ulteriori periodi di lavoro’.
Nel caso in cui, per il calcolo delle detrazioni, sia stato utilizzato un reddito diverso da quello risultante al sostituto d’imposta, occorre inserire manualmente l’importo degli altri redditi nel campo ‘Redditi non certificati considerati nel calcolo delle detrazioni’, eventualmente dettagliando la parte derivante dall’abitazione principale. Quando il campo in questione risulta compilato, viene generata la corrispondente annotazione cod.AO. I soggetti interessati da tale gestione vengono segnalati dal programma di controllo ‘LISTAPRA’, descritto nei punti successivi.
Per quanto riguarda l’addizionale comunale relativa all’anno 2011 (punto 11) e all’anno 2012 (punto 13), vengono generate le annotazioni cod.BB (2011) e cod.BN (2012), a condizione che il comune di residenza abbia deliberato un limite di esenzione e che il reddito riportato al punto 1 risulti inferiore a tale limite (addizionale non dovuta). Ovviamente, il limite di reddito può variare tra i due anni di competenza.
In caso di riduzione del secondo acconto Irpef da 730 (punto 22) prevista dal D.P.C.M. 21/11/2011, gli importi della riduzione operata nel mese della trattenuta e/o della restituzione effettuata nel mese successivo, vengono riportati nelle corrispondenti caselle della sezione Annotazioni; in entrambi i casi, viene generata l’annotazione cod.BQ. Precisiamo che l’annotazione cod.CB non viene mai generata in automatico: tale annotazione si riferisce al caso in cui la restituzione dell’acconto risulta effettuata nell’anno successivo (2012) – sulle elaborazioni mensili, invece, la restituzione è stata effettuata automaticamente nell’anno di competenza.
Viene generata automaticamente l’annotazione cod.BO, relativa ai familiari a carico, riportando le informazioni presenti sul servizio ‘CUD – parte B – Familiari’ (vedi successivo punto ‘DATI RELATIVI AI FAMILIARI A CARICO’).
Per la gestione dei soggetti deceduti, devono essere compilati gli appositi campi previsti nella parte delle Annotazioni, per quanto riguarda le informazioni da riportare sul modello CUD degli eredi (anche relativamente al Tfr). Nei casi in questione, viene generata l’annotazione cod.AB.
Qualsiasi altra indicazione da riportare nelle Annotazioni, diversa da quelle fino a qui descritte, deve essere inserita tramite la finestra ‘Gestione altre annotazioni’ (cliccare su ‘Nuovo inserimento’). L’elenco delle annotazioni obbligatorie è visibile sulla finestra relativa al campo ‘Codice’: se si tratta di una annotazione obbligatoria, è necessario selezionare il codice previsto dall’elenco (in tal modo verrà riportato sul modello 770); lo stesso codice deve essere incluso manualmente anche nel testo dell’annotazione. Il testo dell’annotazione viene riportato integralmente sul modello CUD; nel testo in questione, è possibile utilizzare anche le lettere minuscole.
DATI RELATIVI AI FAMILIARI A CARICO (servizio ‘parte B - Familiari’)
I dati relativi ai singoli familiari a carico devono essere indicati sull’annotazione cod.‘BO’: a tale scopo, sul servizio ‘Familiari’ vengono riportati automaticamente tutti i familiari risultati a carico nel corso dell’anno 2011. Ricordiamo che la compilazione di tale servizio avviene secondo le stesse modalità adottate per la compilazione del modello 770 (vedere in proposito l’aggiornamento Acred369 del 21/05/09).
I dati anagrafici (codice fiscale, rapporto di parentela) dei singoli familiari a carico vengono rilevati dal servizio ‘Dipendente – Detrazioni e Anf’ (finestra ‘Gestione singoli familiari’); in particolare, viene considerata la data di nascita, per stabilire da quale mese un figlio risulta a carico e se deve essere considerato di età inferiore a 3 anni.
Il numero di mesi a carico e la relativa percentuale vengono rilevati dal conguaglio fiscale dell’anno 2011; in tal modo, si tiene conto anche degli eventuali interventi effettuati tramite il servizio ‘Cedolini – Anno Corrente’, in caso di rettifica del numero di mesi a carico.
Nel caso in cui si presentino delle discordanze tra i familiari presenti sul servizio ‘Dipendente – Detrazioni e Anf’ e le detrazioni effettivamente applicate in fase di conguaglio, vengono prodotte delle apposite segnalazioni: in tal caso, occorrerà intervenire per rettificare i dati trasferiti in automatico (in particolare, può essere necessario un intervento nel caso in cui siano state effettuate delle "forzature" in sede di conguaglio).
Precisiamo che, sul servizio ‘Familiari’, la condizione di ‘Primo Figlio’ identifica semplicemente il primo (in ordine cronologico) dei figli che risultano a carico nell’anno di competenza. L’applicazione della detrazione nella misura prevista per il coniuge (se espressamente attribuita al primo figlio in assenza del coniuge), è invece visibile sul servizio ‘Familiari’ tramite la barratura della corrispondente casella. Sulla stampa del modello CUD, l’applicazione della detrazione nella misura prevista per il coniuge viene indicata riportando la lettera ‘C’ al posto della percentuale di detrazione spettante per il primo figlio (come da istruzioni ministeriali).
In caso di affidamento dei figli a seguito di separazione o divorzio, con applicazione della detrazione in misura intera, viene aggiunta un’apposita indicazione nell’annotazione cod.BO. A tale scopo, viene considerato lo stato civile del dipendente (separato/a o divorziato/a) e la percentuale di detrazione (100% o primo figlio in assenza di coniuge).
In caso di applicazione dell’ulteriore detrazione spettante in presenza di almeno 4 figli a carico nel corso dell’anno, viene riportata la corrispondente percentuale nell’apposito campo.
DATI RELATIVI AL TFR (servizio ‘parte B - TFR’)
Sul servizio ‘TFR’, i dati che vengono riportati sulla stampa del modello CUD sono evidenziati tramite una diversa colorazione (sfondo blu), rispetto a quelli utilizzati esclusivamente per la compilazione del modello 770.
Il punto 401 del modello CUD viene compilato con il totale delle somme erogate nell’anno di competenza; sul servizio ‘TFR’, il dato in questione risulta suddiviso tra i campi ‘Tfr erogato : Anticipi / Acconti / Saldo / Altre Indennità’. Precisiamo che il punto 401 viene compilato, in relazione al Tfr erogato, anche per la parte eventualmente già versata al Fondo Tesoreria e quindi anticipata dall’azienda per conto dell’Inps.
I punti 402 – 404 – 406 del modello CUD corrispondono rispettivamente ai campi ‘Tfr erogato : Anni Precedenti’, ‘Ritenuta : Corrente’ e ‘Ritenuta : Precedente’. In assenza di somme erogate nell’anno di competenza (punto 401), gli anticipi corrisposti negli anni precedenti e le relative ritenute sono comunque riportate sul servizio ‘TFR’, ma vengono automaticamente escluse dalla stampa del modello: in tale situazione, quindi, i dati relativi agli anni precedenti NON devono essere cancellati dal servizio ‘TFR’. Precisiamo che l’esclusione dei punti 404 – 406 in assenza di un importo nel punto 401 è dovuta ai criteri di controllo indicati nel tracciato telematico del modello 770.
Il punto 403 corrisponde al campo ‘Detrazione variabile’: tale campo viene compilato automaticamente nel caso in cui la stessa detrazione sia stata effettivamente usufruita, al momento della liquidazione del Tfr (aggiornamenti Acred336 del 28/04/08 e Acred344 del 25/06/08).
Sulla stampa del modello viene riportata l’annotazione cod.AY, con l’indicazione del Tfr erogato nell’anno di competenza (punto 401), suddiviso tra la parte maturata entro il 31/12/2000 e quella maturata a partire dal 1/1/2001. I dati in questione corrispondono ai campi ‘Tfr erogato : Importo al 31/12/2000’ e ‘Tfr erogato : Importo dal 1/1/2001’. In presenza di altre indennità soggette a tassazione separata (preavviso, incentivo all’esodo), nelle annotazioni viene evidenziata la suddivisione tra i due periodi (fino al 2000 e dal 2001), effettuando una proporzione rispetto al Tfr maturato. L’annotazione cod.AY viene generata anche in relazione agli anticipi erogati in anni precedenti (punto 402): in questo caso, la suddivisione tra il Tfr maturato fino al 2000 e quello maturato dal 2001 viene effettuata prendendo a riferimento i dati riportati nella sezione ‘Tfr Accantonato’ (vedi punto successivo).
Nella sezione ‘Tfr Accantonato’ vengono riportati i dati necessari per compilare i punti 409 e 410 del modello, corrispondenti al Tfr maturato rispettivamente al 31/12/2000 e dal 1/1/2001, al lordo delle somme erogate ed al netto di quanto eventualmente accantonato ai fondi di previdenza complementare. Nel punto 410 deve essere inclusa la rivalutazione maturata dal 1/1/2001, al netto dell’imposta sostitutiva; nello stesso punto, inoltre, deve essere riportato anche il Tfr versato al Fondo Tesoreria e la relativa rivalutazione. Ricordiamo che, per compilare correttamente tali punti, occorre che sia presente in archivio l’importo degli anticipi erogati al 31/12/2000: se necessario, tale importo può essere inserito prima di generare i dati del CUD, secondo le modalità indicate al precedente paragrafo PREPARAZIONE DATI
Nella sezione ‘Tfr Accantonato’ viene riportato separatamente il ‘Fondo Tfr al 31/12/2000’ e gli ‘Anticipi al 31/12/2000’: la somma dei due importi viene indicata al punto 409 del modello.
Sempre nella sezione ‘Tfr Accantonato’, viene riportato separatamente il ‘Fondo Tfr dal 1/1/2001’ e gli ‘Anticipi dal 1/1/2001’ (intesi come anticipi sul Tfr maturato dal 1/01/2001): la somma dei due importi viene indicata al punto 410 del modello. Precisiamo che il ‘Fondo Tfr dal 1/1/2001’ è riportato al lordo di quanto erogato a titolo di saldo nell’anno 2011 (in caso di cessazione); lo stesso importo risulta invece decurtato sia di quanto erogato a titolo di anticipo, sia di quanto accantonato ai fondi di previdenza complementare.
Il ‘Fondo Tfr dal 1/1/2001’ viene ricavato per differenza, partendo dal fondo al 31/12/2011 o alla data di cessazione (considerato al lordo dell’eventuale saldo ed al netto degli anticipi) e sottraendo il fondo al 31/12/2000, al netto degli anticipi sullo stesso fondo erogati dal 2001 al 2011. Gli ‘Anticipi dal 1/01/2001’ vengono invece ricavati sottraendo, dal totale degli anticipi erogati, sia gli ‘Anticipi al 31/12/2000’ che il ‘Fondo Tfr al 31/12/2000’: la differenza (se positiva) corrisponde agli anticipi erogati sul fondo maturato dal 1/1/2001.
Nella sezione ‘Altri Dati’ relativamente all’accantonamento ai fondi di Previdenza Complementare, vengono riportati i seguenti dati: ‘Accantonamento previdenza complementare al 2000’ / ‘dal 2001 al 2006’ / ‘dal 2007’, corrispondenti rispettivamente ai punti 411 / 412 / 413 del modello. Ricordiamo che occorre fare riferimento a quanto indicato al precedente paragrafo PREPARAZIONE DATI, per inserire i dati relativi ai periodi non elaborati tramite la procedura Paghe.
DATI PREVIDENZIALI INPS – DIPENDENTI (servizio ‘parte C - INPS Dipendenti’)
L’imponibile previdenziale ed i contributi a carico del dipendente vengono rilevati dalle buste paga elaborate nel corso dell’anno di competenza. Nell’imponibile previdenziale è inclusa anche l’indennità sostitutiva del preavviso, come previsto dalle istruzioni Inps. Precisiamo che vengono considerate anche le somme (imponibile e contributi) inserite tramite il servizio ‘Cedolini – Anno Corrente’, relativamente ai mesi non elaborati tramite la procedura Paghe.
La tabella relativa ai mesi di invio dell’UniEmens risulta compilata in base delle denunce mensili presenti in archivio. Di conseguenza, se alcuni mesi non sono stati elaborati tramite la procedura Paghe, occorrerà modificare la tabella di invio dell’UniEmens (attenzione: devono essere barrate le caselle relative ai mesi per i quali NON è stata inviata la denuncia, oppure la casella ‘Tutti’ se la denuncia è stata inviata per tutti i mesi dell’anno).
In caso di spostamento del dipendente, nel corso dell’anno, tra diverse posizioni Inps, la procedura di generazione dati compila automaticamente una nuova sezione Inps per ogni posizione interessata.
Relativamente all’ente pensionistico, viene sempre barrata la casella Inps, ad eccezione delle posizioni Inps sulle quali è stato inserito un CSC del settore spettacolo (11808 – 41808 – 70709): in tal caso, viene barrata la casella relativa ad un altro ente (Enpals). Eventuali altre situazioni in cui i contributi previdenziali sono stati versati ad un ente diverso dall’Inps (Inpdap / Inpgi) devono essere impostate manualmente dall’Utente.
Per quanto riguarda i dipendenti soggetti al massimale contributivo ai fini pensionistici, segnaliamo che la parte di imponibile eccedente il massimale non viene riportata sul modello CUD, conformemente alle istruzioni ministeriali.
In caso di "passaggio diretto" di un dipendente, nella sezione Inps del CUD compilato dal nuovo datore di lavoro risultano automaticamente esclusi l’imponibile ed i contributi relativi ai mesi precedenti alla Data Passaggio Diretto, indicata sul servizio Inquadramento Contrattuale del dipendente.
A partire dall’anno di competenza 2011, non è più richiesta l’indicazione del versamento dei contributi dovuti.
Precisiamo che il nuovo campo ‘Imponibile ai fini IVS’ deve essere compilato (manualmente) soltanto per i lavoratori iscritti alla gestione ex-Ipost.
DATI PREVIDENZIALI INPS – COLLABORATORI (servizio ‘parte C - INPS Collaboratori’)
Come per i dipendenti, l’imponibile previdenziale ed i contributi vengono rilevati dalle buste paga elaborate nel corso dell’anno di competenza. Vengono considerate anche le somme eventualmente inserite sul servizio ‘Cedolini – Anno Corrente’, relativamente ai mesi non elaborati.
La tabella relativa ai mesi di invio dell’UniEmens viene compilata secondo un criterio analogo a quello adottato per i dipendenti; per i collaboratori, tuttavia, viene considerato mese indicato nel campo ‘Periodo di Competenza’ (denuncia UniEmens – sezione ‘Autonomi’). Ricordiamo che l’invio degli UniEmens dei collaboratori segue lo stesso criterio di "cassa" oppure di "competenza" adottato per il versamento dei tributi fiscali. Occorre tenere presente che, per i collaboratori, la denuncia UniEmens non viene inviata nei mesi in cui non è presente una somma imponibile, eventualmente anche a causa del superamento del massimale contributivo ai fini pensionistici.
Per i collaboratori viene generata sempre un’unica sezione Inps, ovviamente riportando l’imponibile fino a concorrenza con il massimale contributivo.
Nel campo relativo ai contributi versati viene sempre indicato il valore dei contributi dovuti. Occorre quindi intervenire nel caso in cui i contributi dovuti non siano stati interamente versati.
Ricordiamo che i dati previdenziali degli altri soggetti iscritti alla gestione separata Inps (associati in partecipazione e lavoratori autonomi occasionali) non vengono riportati sul modello CUD. Per i soggetti in questione deve essere prodotta una diversa certificazione (vedi CERTIFICAZIONE REDDITI SOGGETTI A RITENUTA D'ACCONTO).
DATI PREVIDENZIALI INPDAP (servizio ‘parte C - INPDAP’)
La procedura ‘Generazione Dati CUD’ non prevede alcun trattamento delle sezioni relative all’Inpdap: i dati in questione devono essere inseriti manualmente tramite gli appositi servizi. I dati così inseriti vengono riportati sulla stampa del modello CUD e, successivamente, saranno trasferiti nell’apposita sezione del Modello 770.
CONTROLLI DA EFFETTUARE
Controllo sulle abilitazioni dei modelli CUD e 770: dalla procedura Stampe Accessorie, selezionare il programma ‘LISTAPRA’ (elenco programmi al punto 2.1), impostando data iniziale ‘01-01-2011’ e data finale ‘31-12-2011’. Sulla stampa generata (‘controllo2.CUD’), sono segnalate tutte le situazioni diverse dalla normale abilitazione, sia a livello di ditta che di singolo dipendente. Vengono inoltre segnalati i dipendenti e i collaboratori cessati negli anni precedenti a condizione che, per gli stessi soggetti, sia stato elaborato almeno un cedolino nell’anno di competenza. Nei casi in questione, occorre impostare la condizione di ‘Forzato’ sulle abilitazioni del CUD, per ottenere la generazione dei dati e la stampa del modello. In particolare, se è stato elaborato un cedolino esclusivamente per erogare il Tfr, occorre impostare la condizione di ‘Forzato’ nella sola opzione ‘Modello CUD – TFR’, sul servizio anagrafico del dipendente.
Il programma ‘LISTAPRA’ segnala inoltre i soggetti per i quali è stato inserito un reddito da considerare, al momento del conguaglio annuale, ai fini del calcolo delle detrazioni, in aggiunta oppure in sostituzione del reddito risultante al datore di lavoro (servizio ‘Dipendente – Detrazioni e Anf’). Ovviamente, non vengono segnalati i soggetti per i quali il reddito è stato inserito soltanto in relazione al calcolo mensile. La segnalazione può essere utilizzata per compilare manualmente una delle annotazioni obbligatorie (cod.AO).
Lo stesso programma ‘LISTAPRA’ segnala anche eventuali codici fiscali errati dei dipendenti e dei collaboratori. Nei casi segnalati, consigliamo di verificare la presenza del codice catastale nella definizione del comune o dello stato estero di nascita (servizio ‘Tabelle’). Ovviamente, la segnalazione può derivare anche dall’incongruenza di altri dati anagrafici (sesso e data di nascita) rispetto al codice fiscale.
Ricordiamo che nelle Annotazioni del modello vengono indicate anche le retribuzioni in natura non imponibili, gestite tramite le apposite voci previste sulle elaborazioni mensili (063 / 064 / 06F / 06G – campo Importo Unitario). Occorre essere certi che le voci in questione non siano state utilizzate per indicare, sul cedolino, degli importi diversi dalle retribuzioni in natura: se si hanno dei dubbi in proposito, consigliamo di produrre un elenco dei soggetti per i quali sono state utilizzate le voci sopra elencate. A tale scopo, per ciascuna voce da controllare è possibile lanciare il programma ‘SEGNAVOX’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi punto 3.1), indicando il codice della voce e selezionando il campo ‘Importo Unitario’ (data iniziale ‘01-01-2011’, data finale ’31-12-2011’). Se la voce richiesta non è stata utilizzata, oppure è stata utilizzata per inserire delle somme imponibili (campo Importo Totale), non viene prodotta alcuna stampa; in caso contrario, viene prodotta la stampa con l’elenco dei soggetti interessati. Se, per i soggetti elencati, sono state inserite effettivamente delle retribuzioni in natura, non è necessario effettuare alcun intervento. Se, invece, la voce è stata utilizzate per indicare importi diversi dalle retribuzioni in natura, occorre escludere tali importi intervenendo nella sezione Annotazioni, sul servizio ‘CUD – IRPEF’: a tale scopo, è possibile utilizzare l’apposita opzione disponibile sulla procedura ‘Generazione Dati CUD’, descritta al paragrafo 1.1.
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Febbraio 2012 (acred457) |
STAMPA DEL MODELLO
Per produrre la stampa del modello CUD/2012, utilizzare la procedura Stampa Modello CUD.
Ricordiamo che il campo ‘Data su stampa’ è opzionale e può essere utilizzato per indicare la data da riportare nella parte finale del modello, in corrispondenza della firma del datore di lavoro.
Tramite il campo ‘Altre opzioni di stampa’, è possibile abilitare l’indicazione del rappresentante legale (per le società), nello spazio relativo alla firma del datore di lavoro. Inoltre, può essere abilitata l’indicazione dei codici ditta e matricola, che vengono riportati all’inizio di ogni singola pagina del modello.
Per quanto riguarda l’opzione relativa al punto 251 della parte B (indicazione dei redditi detassabili solo in caso di effettiva applicazione della detassazione), fare riferimento a quanto indicato al precedente punto DATI FISCALI (parte B – IRPEF).
Nel caso in cui, per un’azienda, sia necessario compilare il campo Codice Sede (sezione Dati Relativi al Datore di Lavoro), la stampa del CUD deve essere generata per la singola azienda interessata, indicando nell’opzione ‘Codice sede per ricezione 730’ il valore da riportare nel campo Codice Sede del modello. Ricordiamo che il dato in questione va indicato soltanto nel caso in cui si intenda ricevere il modello 730-4 presso diverse sedi operative.
E’ necessario scegliere, tramite il campo ‘Modalità di Stampa’, se si vuole produrre il modello in Copia Singola (4 pagine per modello – "bozza"), in Tre Copie (12 pagine per modello) oppure in Tre Copie + Istruzioni (16 pagine per modello).
Ricordiamo che, tramite l’opzione ‘Calcolo Quote’, è possibile richiedere il conteggio automatico delle competenze spettanti per la gestione del modello CUD (occorre predisporre il listino sui servizi della Parcellazione).
Abilitando l’opzione ‘Modello riepilogativo’, viene prodotta la stampa di modello CUD riepilogativo a livello di azienda, sul quale risultano totalizzati i soli importi presenti nella parte B (dati fiscali, escluse le annotazioni).
E’ stata predisposta la generazione automatica del modello CUD in formato PDF: a tale scopo, occorre selezionare una delle opzioni previste nel campo ‘Generazione PDF’, di seguito elencate.
Tramite l’opzione ‘N’ non viene generato automaticamente il formato pdf; la stampa prodotta, comunque, può essere successivamente convertita in formato pdf, attraverso il servizio di gestione delle stampe.
Tramite l’opzione ‘S’, si ottiene la generazione del modello CUD direttamente in formato pdf. La stampa, inoltre, viene automaticamente suddivisa in più parti, nel caso in cui contenga un numero elevato di modelli: vengono prodotti uno o più files ‘CUD-modello-STA-nnn.pdf’, dove nnn è un numero progressivo da 001 a 999. Ciascun file di stampa contiene al massimo 150 modelli nella modalità ‘Tre Copie + Istruzioni’, 200 modelli nella modalità ‘Tre Copie’, 500 modelli nella modalità ‘Copia Singola’ (l’ultimo file può contenere un numero minore di modelli). Ovviamente, viene prodotto un unico file se il numero complessivo dei modelli è inferiore ai suddetti limiti.
Tramite l'opzione ‘X’, si ottiene la generazione del modello CUD in formato pdf e la relativa suddivisione per ditta oppure per ditta / centro di costo; la suddivisione per centro di costo viene effettuata soltanto se nel parametro ‘Ordine di Stampa’ viene selezionata l’opzione ‘E’. Vengono prodotti uno o più files ‘CUD-modello-STA-CodiceAzienda.pdf’ oppure ‘CUD-modello-STA-CodiceAzienda-CentroDiCosto.pdf’.
Precisiamo che la necessità di suddividere in più parti la stampa, al momento della generazione del formato pdf, deriva dall’impossibilità (pratica) di generare e stampare dei files pdf che contengano un numero eccessivamente elevato di pagine. Consigliamo, quindi, di utilizzare sempre la generazione automatica del formato pdf, con conseguente suddivisione automatica della stampa, quando il numero complessivo dei modelli da stampare supera i limiti sopra indicati: in tal modo, ogni file in formato pdf non supererà mai le 2.400 pagine. Precisiamo inoltre che la modalità di suddivisione ottenuta tramite l’opzione ‘S’ può essere applicata anche a singole aziende di grandi dimensioni (oltre 200 dipendenti).
Il modello CUD prodotto in stampa è identificato col nome ‘CUD.modello.STA’ (oltre agli eventuali suffissi descritti al punto precedente). L’eventuale modello riepilogativo corrisponde invece a ‘CUD.modello.ditta.STA’.
Insieme alla stampa del modello, viene generato un elenco dei soggetti trattati (‘CUD.elenco.STA’), che può anche essere utilizzato dal sostituto d’imposta per la consegna dei modelli. Gli eventuali errori o segnalazioni sono riportati sulla stampa ‘CUD.errori.STA’ (non viene prodotta in assenza di segnalazioni).
Nel caso in cui NON si utilizzi la generazione automatica del formato PDF, sul servizio di gestione delle stampe occorre selezionare l’opzione ‘CUD 2012’ (campo Disegno), per quanto riguarda il modello ‘CUD.modello.STA’.
Ricordiamo che l’indirizzo del sostituto d’imposta, riportato sulla stampa del modello, corrisponde alla Sede Attività Principale (servizio ‘Ditta – Azienda’). Anche il numero di telefono stampato è relativo alla stessa sede. Se il numero di telefono non è stato inserito sulla Sede Attività Principale, viene utilizzato quello presente nell’anagrafico (servizio ‘Ditta – Anagrafico’), a condizione che sia barrata la casella ‘Valido per modelli fiscali’. Anche il numero di fax e l’indirizzo e-mail vengono rilevati dal servizio ‘Ditta – Anagrafico’ del sostituto d’imposta.
Per quanto riguarda il domicilio fiscale del dipendente o del collaboratore, segnaliamo che vengono sempre compilati i campi 12 – 13 – 14 della parte A, relativi alla situazione esistente al 1 gennaio 2011. Nei campi in questione viene riportato il comune di residenza presente sul servizio ‘Dipendente – Anagrafico’, rilevandolo dalla versione anagrafica più recente, tra quelle presenti in archivio, rispetto alla data del 1/01/2011. Nel caso in cui l’anagrafico del dipendente o del collaboratore sia stato inserito con decorrenza successiva al 1/01/2011, vengono comunque compilati i campi 12 – 13 – 14 (come previsto nelle istruzioni del CUD), utilizzando la versione cronologicamente più vicina alla data del 1 gennaio 2011. Il domicilio fiscale al 31 dicembre 2011 (campi 15 – 16) e al 1 gennaio 2012 (campi 17 – 18 – 19) vengono compilati soltanto se, alle date in questione, risulta variato il comune di residenza rispetto a quello indicato nei campi 12 – 13 – 14.
Analogamente agli anni precedenti, è possibile che vengano prodotti più modelli CUD per lo stesso soggetto (presenza di diverse sezioni Tfr o Inps, oppure spazio insufficiente per indicare tutte le Annotazioni).
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