MODELLO CUD/2011

Preparazione Dati Gestione Dati Stampa Modello Parcellazione

Febbraio 2011
(acred423)
MODELLO CUD/2011 - RETTIFICA PUNTO 97

Con il presente aggiornamento, viene rilasciata una rettifica in merito alla compilazione automatica del punto 97 del modello CUD/2011, prevista (tramite un’apposita opzione) sulla procedura Generazione Dati CUD.
Precisiamo che la rettifica interessa le sole aziende che hanno applicato la detassazione sul lavoro ordinario notturno: soltanto per tali aziende, infatti, era opportuno richiedere la compilazione automatica del punto 97.

Il punto 97 del modello CUD/2011 corrisponde alle somme non detassate erogate nell’anno 2008, divenute detassabili a seguito della risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 83 del 17/08/10.
La procedura Generazione Dati CUD prevede la possibilità di compilare automaticamente tale punto, riportando l’importo del lavoro ordinario notturno: a tale scopo occorre barrare un’apposita casella tra quelle disponibili nel campo Opzioni Dati Fiscali, indicando i codici delle voci utilizzate per erogare la corrispondente maggiorazione. Il criterio adottato per determinare l’importo viene applicato anche ai punti 99 (anno 2009) e 101 (anno 2010).
Tuttavia, relativamente all’anno 2008 (punto 97), dovrebbe essere considerato esclusivamente il lavoro ordinario notturno effettuato nei soli mesi da luglio a dicembre: questa limitazione non veniva applicata, prima del presente aggiornamento, nella compilazione automatica del punto 97 abilitata tramite l’apposita opzione.

Sulle sole aziende per le quali è stata richiesta la compilazione del punto 97, occorre quindi rigenerare i dati fiscali: a tale scopo, deve essere lanciata nuovamente la procedura Generazione Dati CUD, abilitando la sola generazione dei dati fiscali ed impostando le stesse opzioni utilizzate in precedenza le aziende in questione. Ricordiamo che, rigenerando i dati fiscali, si perdono le eventuali variazioni effettuate manualmente su tali dati.
Non occorre, invece, effettuare alcun intervento sulle aziende per le quali è stato richiesto di compilare soltanto i punti 99 / 101 considerando il lavoro straordinario o supplementare (opzione non disponibile sul punto 97, in quanto il lavoro straordinario è già stato detassato nell’anno 2008). Ovviamente, non occorre intervenire neppure sulle aziende per le quali non è stata richiesta la compilazione automatica dei punti 97 / 99 / 101.
Con l’occasione segnaliamo che, nella documentazione dell’aggiornamento Acred422, è indicato che il calcolo del lavoro ordinario notturno fa riferimento alla voce 105: la voce effettivamente utilizzata a tale scopo è invece la 031.

Febbraio 2011
(acred422)
PREPARAZIONE DEI DATI

E’ possibile effettuare la preparazione dei dati relativi al modello CUD / 2011 (anno di competenza 2010).
A tale scopo, lanciare la procedura Generazione Dati CUD (menù Amministrazione del Personale - Procedure di elaborazione e stampa), abilitando con ‘S’ le opzioni relative ai Dati Fiscali e ai Dati Previdenziali Inps; nel campo anno di competenza indicare ‘2010’. Occorre inoltre impostare le opzioni relative alla detassazione D.L. 93/08, presenti sulla finestra relativa al nuovo campo Opzioni Dati Fiscali: in proposito, vedere le indicazioni riportate al successivo paragrafo ‘Detassazione D.L. 93/08 – Generazione nuovi dati’.
Precisiamo che devono essere rigenerati anche i modelli eventualmente già stampati nel corso dell’anno: di conseguenza, sulla procedura di generazione deve essere lasciato in bianco il campo Selezione Dipendenti.
Per gli Utenti che utilizzano la gestione dei codici zona, facciamo presente che è opportuno selezionare la singola zona di propria competenza, al lancio sia della procedura di generazione che della procedura di stampa del modello.
Ricordiamo che i dati generati dalla procedura Generazione Dati CUD possono essere visualizzati o modificati tramite i servizi ‘CUD – parte B’ e ‘CUD – parte C’. Occorre tenere presente che la procedura, ad ogni lancio, provvede a rigenerare interamente i dati presenti in archivio, per i soggetti selezionati: di conseguenza, una volta inseriti o modificati alcuni dati tramite i servizi del CUD, occorre fare attenzione a non lanciare nuovamente la procedura di generazione.

Nella generazione dei DATI FISCALI, viene prodotto un elenco dei soggetti trattati, relativamente alla sezione della tassazione ordinaria (‘elenco.irpef.CUD’) e della tassazione separata sul Tfr (‘elenco.tfr.CUD’). Per ciascuna sezione, vengono prodotte le stampe di errori e segnalazioni (‘errori.irpef.CUD’ e ‘errori.tfr.CUD’). Sulla stampa relativa alla tassazione ordinaria, sono riportate anche le somme non detassate suddivise per anno di competenza, nel caso in cui sia stato richiesto il calcolo tramite le opzioni disponibili nel campo Opzioni Dati Fiscali (vedi paragrafo successivo).
Viene prodotto anche un elenco dei soggetti per i quali risultano presenti dei familiari a carico (‘elenco.familiari.CUD’), con le relative segnalazioni (‘errori.familiari.CUD’); tra queste ultime, viene riportata la mancanza del codice fiscale dei familiari (ricordiamo che i familiari a carico devono essere indicati nelle Annotazioni del CUD).

Per quanto riguarda il Tfr, la procedura Generazione Dati CUD predispone tutti i dati necessari alla successiva compilazione del modello 770. Inoltre, nel caso in cui un dipendente abbia avuto diversi rapporti di lavoro con lo stesso sostituto, nel corso dello stesso anno, vengono generati tanti modelli CUD quante sono le liquidazioni del Tfr avvenute al momento della cessazione. Ciò non avviene nel caso in cui si abbiano più erogazioni di Tfr nel corso dello stesso rapporto di lavoro (anticipi ed eventuale saldo), in quanto ad ogni nuova erogazione viene effettuato un conguaglio che tiene conto delle somme corrisposte e delle trattenute effettuate nel corso dello stesso rapporto.
Sempre in merito al Tfr, è prevista l’indicazione del fondo complessivamente maturato al 31/12/2000 e dal 1/01/2001, al lordo delle somme già erogate a titolo di anticipo o di saldo e distinguendo tra la parte rimasta in carico all’azienda e quella versata alla previdenza complementare. I dati in questione (punti da 142 a 146 della parte B) devono essere compilati per tutti i dipendenti, anche in assenza di erogazioni di Tfr nel corso dell’anno 2010: in proposito, vedere le indicazioni riportate nel paragrafo ‘Informazioni necessarie per la generazione dei dati fiscali’.

Nella generazione dei DATI PREVIDENZIALI INPS vengono prodotti gli elenchi dei soggetti interessati, suddivisi tra dipendenti e collaboratori (‘elenco.inps.dip.CUD’ e ‘elenco.inps.col.CUD’), oltre alle eventuali liste di errori e segnalazioni (‘errori.inps.dip.CUD’ e ‘errori.inps.col.CUD’).
Tra le possibili segnalazioni di errore, è riportata l’eventuale incongruenza tra l’imponibile previdenziale trasferito sul modello CUD (rilevato dalle buste paga dei dipendenti e dei collaboratori) e la somma degli imponibili presenti sulle denunce UniEmens inviate nel corso dell’anno. La discordanza tra i due imponibili può derivare, ad esempio, dall’assenza delle denunce UniEmens relative a periodi non elaborati tramite la procedura Paghe: in tale situazione, se l’imponibile Inps è stato inserito tramite il servizio ‘Anno Corrente’, viene comunque rilevato per la compilazione del modello CUD.

Ricordiamo che la procedura di generazione dei dati, sia per la parte fiscale che previdenziale, considera esclusivamente i soggetti che sono stati in forza nell’anno di competenza; a tal fine, vengono controllate le date di assunzione e cessazione presenti nell’anagrafico dei dipendenti e dei collaboratori. Nel caso in cui sia necessario produrre il modello CUD per un soggetto il cui rapporto di lavoro è terminato negli anni precedenti, occorre impostare la condizione ‘Forzato’ nei campi ‘Modello CUD’ oppure ‘Modello CUD – TFR’, sul servizio anagrafico del dipendente.
In particolare, se è stato erogato il Tfr ad un dipendente cessato nell’anno precedente, deve essere abilitata la sola opzione ‘Modello CUD – TFR’ (in quanto l’altra opzione si riferisce a tutte le sezioni del CUD, comprese quelle previdenziali). Ricordiamo che è possibile ottenere un elenco dei soggetti, non in forza nell’anno di competenza, per i quali sono state elaborate una o più buste paga nello stesso periodo (programma ‘LISTAPRA’ descritto al punto ‘Controlli da effettuare’).

DETASSAZIONE D.L. 93/08 – GENERAZIONE NUOVI DATI

Per quanto riguarda la detassazione D.L. 93/08, sul modello CUD/2011 sono state aggiunte diverse informazioni, a seguito delle novità introdotte dalla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 83 del 17/08/10.
In particolare, quest’anno occorre indicare nuovamente le somme detassabili erogate negli anni 2008 e 2009 (punti 98 e 100 della parte B), già certificate sui modelli CUD relativi agli stessi anni. Inoltre, è prevista l’indicazione delle somme erogate negli anni 2008 e 2009, assoggettate a tassazione ordinaria, che possono essere considerate detassabili a seguito della risoluzione ministeriale sopra citata (punti 97 e 99 della parte B). Quest’ultima indicazione è richiesta anche per le somme erogate nel 2010, nel caso in cui non sia stato possibile assoggettarle ad imposta sostitutiva, a causa della cessazione del rapporto avvenuta prima dell’applicazione della risoluzione ministeriale (punto 101 della parte B).
Per ottenere la compilazione automatica dei punti 98 e 100, occorre che i modelli CUD relativi agli anni 2008 e 2009 risultino presenti in archivio. Analogamente, per ottenere la compilazione automatica dei punti 97 / 99 / 101, è necessario che le buste paga degli anni 2008 / 2009 / 2010 siano state elaborate tramite la procedura paghe.

Relativamente alle somme non detassate erogate nel 2008 e 2009, divenute detassabili a seguito della risoluzione n. 83 del 2010 (punti 97 e 99), occorre tenere presente che tali informazioni dovrebbero essere fornite soltanto per le aziende che hanno considerato detassabili gli straordinari o il lavoro notturno di competenza dell’anno 2010. In caso contrario, se le somme relative al 2010 non sono state detassate per mancanza dei requisiti previsti nella risoluzione ministeriale, non dovrebbero essere considerate detassabili neppure le somme analoghe erogate negli anni precedenti.

Sulla procedura Generazione Dati CUD, le opzioni relative alla detassazione D.L. 93/08 si trovano nel nuovo campo Opzioni Dati Fiscali. Tutte le opzioni sono suddivise per anno di competenza (2008 / 2009 / 2010).

Attivando le apposite opzioni, è possibile richiedere la compilazione dei punti 97 / 99 / 101 (somme non detassate); a tale scopo, la procedura rileva i dati direttamente dalle buste paga elaborate, sulla base delle seguenti opzioni:

  • lavoro supplementare o straordinario, con esclusione dell’anno 2008 (in quanto già detassato); vengono rilevate tutte le voci relative al lavoro straordinario o supplementare, comprese quelle non contrattuali (22A / 22B / ecc.);
  • lavoro ordinario notturno, individuato attraverso le voci utilizzate per erogare la corrispondente maggiorazione (la maggiorazione è sempre stata detassabile – non viene quindi riportata tra le somme non detassate); considera le ore presenti sulle voci di maggiorazione indicate, e le moltiplica per la retribuzione oraria del mese (voce 105).

Una volta rilevati gli importi dalle buste paga, sulla base delle opzioni impostate al lancio della procedura, viene calcolato il corrispondente imponibile fiscale, sottraendo i contributi Inps a carico del dipendente.
Relativamente al punto 101 (anno 2010), è possibile scegliere di considerare i soli dipendenti cessati entro la data in cui si è iniziato ad applicare la risoluzione ministeriale, da indicare tra le opzioni. Se, ad esempio, si è iniziato ad applicare la risoluzione con l’elaborazione del mese di dicembre (compreso il conguaglio di fine anno), come data occorre indicare ‘30/11/2010’, in modo che il punto 101 venga compilato per i soli rapporti cessati entro il mese di novembre. Precisiamo che, se la data in questione non risulta indicata al lancio della procedura, il punto 101 viene compilato anche per i dipendenti in forza a fine anno (tenendo comunque conto delle opzioni impostate per l’anno 2010).
Nel caso in cui sia necessario considerare il lavoro ordinario notturno, occorre effettuare prima un lancio della procedura per la generalità delle aziende, senza attivare le opzioni del lavoro notturno e le corrispondenti voci di maggiorazione. Quindi, è necessario effettuare un successivo lancio per ogni singola azienda interessata dal lavoro notturno, indicando le voci utilizzate per gestire la corrispondente maggiorazione (ricordiamo che la maggiorazione del lavoro notturno viene gestita utilizzando codici voce diversi, a seconda dei contratti o degli accordi applicati).
Lo stesso criterio deve essere adottato anche le opzioni relative al lavoro straordinario, nel caso in cui anche quest’ultimo debba essere considerato soltanto per alcune aziende: in tale situazione, occorre effettuare prima un lancio della procedura di generazione per la totalità delle aziende, senza attivare le opzioni dello straordinario, poi un successivo lancio sulle singole aziende interessate dalla detassazione dello straordinario, attivando le corrispondenti opzioni. In alternativa, se risulta più conveniente, è possibile attivare le opzioni dello straordinario per la totalità delle aziende ed effettuare i successivi lanci, senza attivare le opzioni, sulle singole aziende per le quali non va considerato lo straordinario.

Occorre tenere presente che la procedura di generazione compila i punti 97 / 99 / 101 esclusivamente in base delle opzioni impostate dall’Utente: per la procedura non è possibile effettuare alcuna verifica in merito alla tassazione effettivamente applicata sulle somme riportate nei suddetti punti (occorrerebbe considerare anche il trattamento in sede di conguaglio).
Le somme non detassate da indicare nei punti 97 / 99 / 101, rilevate dalle buste paga sulla base delle opzioni impostate, sono riportate sulla stampa relativa alla tassazione ordinaria (‘elenco.irpef.CUD’), suddivise per anno di competenza.
La procedura di generazione effettua un’ulteriore operazione su tali somme: considera gli importi detassabili riportati nei punti 98 / 100 (anni 2008 / 2009) e 93 (anno 2010), per limitare il totale delle somme detassabili relative a ciascun anno di competenza rispetto al valore massimo detassabile (E. 3.000 per l’anno 2008, E. 6.000 per gli anni 2009 e 2010). Nel caso in cui il totale delle somme relative allo stesso anno superi il valore massimo detassabile, la procedura riduce l’importo da indicare nei punti 97 / 99 / 101, eventualmente fino ad azzerarlo.

La procedura Generazione Dati CUD provvede anche ad attivare le annotazioni cod. BX / BY, in relazione alle somme riportate nel punto 93 (somme detassabili anno 2010) e nei punti 97 / 99 / 101 (somme non detassate anni 2008 / 2009 / 2010), se generati in automatico. Come indicato nelle istruzioni del modello CUD/2011, tali annotazioni assolvono all’obbligo di rilascio della dichiarazione prevista dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 47 del 27/09/10.

Sempre nel campo Opzioni Dati Fiscali, sulla procedura Generazione Dati CUD, sono disponibili le opzioni relative ai punti 98 / 100 della parte B, corrispondenti alle somme detassabili già certificate negli anni precedenti (2008 / 2009).
In questo caso, le opzioni servono esclusivamente per richiedere una particolare modalità di compilazione dei punti in questione: se le opzioni non vengono attivate, la procedura di generazione rileva comunque le somme detassabili presenti nel campo ‘Redditi Detassabili’ del servizio CUD – IRPEF, in corrispondenza degli anni 2008 e 2009.
Nel caso in cui, al momento della stampa del modello CUD relativo agli anni 2008 e 2009, sia stato richiesto di riportare sulla certificazione le sole somme effettivamente detassate (tramite l’apposita opzione disponibile sulla procedura di stampa), diventa necessario attivare le opzioni relative ai punti 98 / 100, nel campo Opzioni Dati Fiscali. Tramite tali opzioni, nei punti 98 e 100 del modello CUD/2011 vengono riportate le sole somme effettivamente detassate (e certificate) negli anni 2008 e 2009. Anche in questo caso il dato viene rilevato dal campo ‘Redditi Detassabili’ del servizio CUD – IRPEF (anni 2008 e 2009), ma solo a condizione che risulti compilato anche il successivo campo ‘Imposta Sostitutiva’.

INFORMAZIONI NECESSARIE PER LA GENERAZIONE DEI DATI FISCALI

Per ottenere la generazione automatica dei nuovi dati relativi alla detassazione DL 93/08 (punti da 97 a 101 della parte B), è necessario che siano presenti in archivio:

  • i modelli CUD relativi agli anni 2008 / 2009, in modo che sia possibile rilevare l’importo delle somme detassabili già certificate (campo ‘Redditi Detassabili’ sul servizio CUD – IRPEF), da riportare nei punti 98 / 100;
  • le buste paga elaborate relative agli anni 2008 / 2009 / 2010, nel caso in cui sia necessario rilevare l’imponibile derivante dal lavoro straordinario e/o dal lavoro ordinario notturno (secondo i criteri impostati nel campo Opzioni Dati Fiscali), per ottenere la compilazione automatica dei punti 97 / 99 / 101.

In assenza dei dati sopra indicati, i punti da 97 a 101 della parte B devono essere compilati manualmente, operando sul servizio CUD – IRPEF, successivamente al lancio della procedura Generazione Dati CUD.

Per la compilazione di alcuni dati richiesti nella sezione del Tfr (punti da 142 a 146 della parte B), è necessario conoscere l’importo degli anticipi sul Tfr erogati al 31/12/2000, oltre all’eventuale fondo accantonato alla previdenza complementare al 31/12/2000 ed al 31/12/2006, relativamente alla generalità dei dipendenti (non soltanto in caso di erogazione del Tfr).
Se i dati in questione sono stati inseriti in occasione della generazione del modello CUD/2010, per l’anno di competenza 2009 (aggiornamento Acred395 del 16/02/10), non occorre effettuare altre operazioni. Ovviamente, i dati in questione risultano comunque presenti per le aziende gestite tramite la procedura paghe nell’anno 2000.
Per le aziende la cui gestione è iniziata nell’anno 2010, invece, occorre inserire i dati necessari per la compilazione dei punti da 142 a 146 della parte B, secondo i criteri di seguito descritti, PRIMA di generare i dati del CUD.

In particolare, il totale degli anticipi sul Tfr erogati al 31/12/2000 può essere inserito sul servizio ‘Cedolini – Anno Precedente’, indicando come periodo di riferimento 12/2000: il totale degli anticipi erogati a tale data deve essere riportato nel campo ‘Anticipi erogati (c/ditta)’, indicando il valore in Lire. Precisiamo che il servizio ‘Cedolini – Anno Precedente’ consente di inserire i dati nonostante gli anagrafici ditta e dipendente siano stati inseriti con decorrenza successiva al 2000.
Lo stesso criterio può essere adottato per inserire l’eventuale fondo accantonato alla previdenza complementare al 31/12/2000 (periodo 12/2000, importo in Lire) ed al 31/12/2006 (periodo 12/2006, importo in Euro, comprensivo di quanto eventualmente già accantonato al 31/12/2000); in questo caso, il campo da compilare, sul servizio ‘Cedolini – Anno Precedente’, è ‘Tfr accantonato a fondo previdenza complementare’.

Precisiamo che, in aggiunta al criterio sopra indicato, l’importo degli anticipi sul Tfr erogati al 31/12/2000 viene rilevato dal modello CUD relativo all’anno precedente (2009), con maggiore priorità rispetto al dato presente sul servizio ‘Cedolini – Anno Precedente’ in corrispondenza del periodo 12/2000. Sul modello CUD relativo all’anno 2009, il totale degli anticipi erogati al 31/12/2000 può essere stato riportato sia manualmente che in automatico: in dato in questione si trova sul servizio ‘CUD – TFR’ (anno 2009), nel campo ‘Anticipi al 31/12/2000’ delle sezioni ‘Tfr Accantonato’ e/o ‘Tfr Maturato’.

Ricordiamo, infine, che per i dipendenti iscritti ad un fondo di previdenza complementare è necessario che sia presente in archivio la data di prima occupazione (servizio Dipendente – Inquadramento Contrattuale), per ottenere la compilazione automatica dei punti 8 / 9 della parte A e 55 / 56 della parte B.

Febbraio 2011
(acred422)
GESTIONE DEI DATI PRODOTTI

I dati prodotti tramite la procedura ‘Generazione Dati CUD’, possono essere visualizzati ed eventualmente modificati tramite i servizi del ramo ‘CUD’. Gli stessi servizi consentono anche di inserire interamente un modello CUD.
I dati fiscali sono gestiti sui servizi ‘parte B – IRPEF’, ‘parte B – TFR’ e ‘parte B – Familiari’, mentre i dati previdenziali si trovano sui servizi ‘parte C – INPS Dipendenti’, ‘parte C – INPS Collaboratori’ e ‘parte C – INPDAP’. Ricordiamo che dal servizio ‘INPS Dipendenti’ è possibile accedere al servizio ‘01M-SOST’ (pulsante nella parte alta del servizio), corrispondente ai dati Inps richiesti, negli anni precedenti, sui modelli 01/M e SA/SOST.

I servizi ‘TFR’, ‘INPS Dipendenti’ e ‘INPDAP’ prevedono la possibilità di gestire diversi modelli relativi allo stesso anno di competenza. In presenza di ulteriori modelli, compare un’apposita segnalazione: per selezionare ciascun modello, utilizzare la finestra disponibile in corrispondenza dell’anno di competenza. Per inserire manualmente un ulteriore modello relativo allo stesso soggetto, utilizzare il pulsante ‘Nuovo’.
Se necessario, è possibile inserire l’intero modello CUD di un dipendente o di un collaboratore, a condizione che la parte anagrafica e l’inquadramento contrattuale siano presenti in archivio per l’anno di competenza. I dati così inseriti verranno poi trasferiti sul modello 770, nel quadro relativo ai redditi da lavoro dipendente e assimilati (parti A / B / C).

DATI FISCALI (servizio ‘parte B - IRPEF’)

  • Come negli anni precedenti, per la corretta compilazione della sezione ‘IRPEF’ è necessario che sia stato effettuato un conguaglio fiscale. Ricordiamo che il conguaglio viene effettuato automaticamente nel mese di cessazione del rapporto, oltre che nel mese di dicembre dell’anno di competenza. Se attivato tramite le apposite opzioni, il conguaglio viene effettuato anche in mesi successivi alla cessazione (diventa necessario se vengono corrisposte ulteriori somme imponibili a tassazione ordinaria) oppure nel mese di gennaio dell’anno successivo. E’ possibile che siano stati effettuati diversi conguagli per uno stesso soggetto: in tal caso, i dati verranno rilevati dal conguaglio più recente.

  • In assenza del conguaglio fiscale (in caso di interruzione, per qualsiasi motivo, delle elaborazioni mensili, senza che sia stato effettuato il conguaglio sull’ultima busta paga), i dati fiscali vengono comunque riportati sul modello CUD, effettuando una semplice sommatoria di quanto risulta dalle buste paga elaborate. Ovviamente, in tali condizioni, il calcolo dell’Irpef dovuta non risulta corretto rispetto all’imponibile e, inoltre, non vengono determinate le addizionali regionale e comunale dovute relative all’anno di competenza. Quest’ultima condizione, in particolare, può comportare l’indicazione di un saldo a credito per l’addizionale comunale, corrispondente alla differenza tra l’addizionale dovuta (che risulta uguale a zero, in quanto non determinata) e l’acconto preventivamente versato. Consigliamo quindi, in tale situazione, di controllare ed eventualmente rettificare i dati riportati sul servizio ‘IRPEF’.

  • Il conguaglio fiscale può comprendere redditi derivanti da altri rapporti di lavoro; tali redditi possono essere stati inseriti tramite il servizio ‘Cedolini – Anno Corrente’, in un mese precedente all’assunzione, oppure possono essere stati indicati nel mese del conguaglio, utilizzando le voci relative ai compensi da terzi. In entrambi i casi, i dati in questione vengono riportati nelle apposite sezioni del servizio ‘IRPEF’ e totalizzati nel punto 76 del modello CUD. Per i soggetti interessati, viene generata un’apposita segnalazione nell’elenco degli errori (a scopo di controllo).

  • Un caso in cui vengono generati i redditi derivanti da altri rapporti di lavoro (vedi punto precedente) è quello del "passaggio diretto" di un dipendente tra due diverse aziende. Ricordiamo che, in tale situazione, sull’azienda che assume il dipendente occorre inserire, come Data Assunzione, l’inizio del rapporto con il precedente datore di lavoro (tale data è richiesta sul modello 770, nella parte relativa al Tfr). La data di inizio del rapporto con il nuovo datore di lavoro deve essere invece inserita nel campo Data Passaggio Diretto, sul servizio di Inquadramento Contrattuale (va indicata esclusivamente sul nuovo rapporto di lavoro). Con la generazione dei dati fiscali del CUD, le somme inserite sul servizio ‘Cedolini – Anno Corrente’, in un mese precedente alla Data Passaggio Diretto, vengono riportate nella sezione relativa al precedente rapporto di lavoro e totalizzate nel punto 76 del modello.

  • Le detrazioni spettanti ai sensi degli art.12-13 del Tuir vengono indicate nei punti 35 (familiari a carico) e 40 (lavoro dipendente), senza alcuna limitazione rispetto all’imposta lorda. In modo analogo, al punto 41 vengono indicate le eventuali detrazioni spettanti per oneri. Le detrazioni per familiari a carico sono anche riportate dettagliatamente nelle Annotazioni, suddividendole per tipologia (coniuge, figli, altri familiari, ulteriore detrazione per 4 figli). Inoltre, sulla stampa del modello, viene automaticamente compilato il punto 46 (totale detrazioni), indicando la somma delle detrazioni effettivamente applicate, limitata quindi al valore dell’imposta lorda (punto 34).

  • Per quanto riguarda l’ulteriore detrazione spettante in presenza di 4 figli, questa viene riportata al punto 36 per la sola parte che ha trovato capienza sull’imposta al netto delle altre detrazioni (campo ‘di cui usufruita’ sul servizio IRPEF). L’eventuale parte eccedente (non usufruita) viene riportata come credito non riconosciuto (punto 38), generando la corrispondente annotazione cod.BH; nel caso in cui il suddetto credito sia stato effettivamente erogato al dipendente, occorrerà trasferire manualmente tale valore nel campo relativo al credito riconosciuto (punto 37).

  • Il numero di giorni utili per la detrazione da lavoro dipendente (punto 3) viene compilato automaticamente, anche quando la detrazione non spetta per effetto di un reddito troppo elevato. Nel caso, invece, che le detrazioni siano state bloccate tramite l’apposita opzione del servizio ‘Dipendente – Detrazioni e Anf’, il numero di giorni utili non risulta compilato sul servizio ‘IRPEF’, ma viene comunque indicato al momento della stampa del modello, tenendo conto dei periodi di lavoro riportati nelle Annotazioni (oppure indicando 365 se il rapporto è relativo all’intero anno).

  • Per quanto riguarda la detrazione minima, spettante per rapporti di lavoro di durata inferiore all’anno, viene generata l’annotazione cod.AN, per segnalare la possibilità di usufruire della detrazione relativa all’intero anno in sede di dichiarazione dei redditi. Tale annotazione non viene generata nel caso in cui sia stata abilitata l’applicazione della detrazione minima per l’intero anno, tramite l’apposita opzione disponibile sul servizio ‘Dipendente – Detrazioni e Anf’. In quest’ultima ipotesi, viene riportata l’opzione ‘B’ nella casella Casi Particolari (punto 65).

  • La casella relativa alla richiesta di applicazione di una maggiore ritenuta (64) viene barrata nel caso in cui sia stata impostata la voce per l’applicazione di una maggiore aliquota in fase di conguaglio (voci 659 o 664).

  • Relativamente all’addizionale regionale, viene riportata l’imposta dovuta per l’anno 2010 e la somma da trattenere a rate nell’anno successivo, al netto di eventuali trattenute già effettuate nel corso del 2010 (in caso di cessazione del rapporto e successiva riassunzione). Se l’addizionale regionale risulta già interamente trattenuta, viene generata l’annotazione cod.AL; in caso di trattenuta parziale, nelle Annotazioni viene comunque indicata la parte già trattenuta (senza riferimento al cod.AL).

  • Relativamente all’addizionale comunale, viene riportata l’imposta dovuta per l’anno 2010, l’acconto trattenuto ed il saldo risultante relativi allo stesso anno 2010, l’importo da trattenere a rate nell’anno successivo (in caso di saldo a debito) ed infine l’acconto relativo all’anno 2011, anch’esso da trattenere a rate nello stesso anno. Quest’ultimo dato, indicato al punto 13 del modello, viene rilevato dalla busta paga di gennaio 2011 e riguarda esclusivamente i dipendenti ed i collaboratori il cui rapporto di lavoro prosegue dall’anno 2010.

  • L’acconto addizionale comunale relativo all’anno 2010, riportato al punto 10 del modello, corrisponde all’importo effettivamente trattenuto nel corso dell’anno, al netto dell’eventuale saldo a credito restituito in fase di conguaglio (come richiesto dalle istruzioni ministeriali). Precisiamo che, sul servizio ‘IRPEF’, il saldo a credito viene indicato separatamente dall’acconto soltanto nel caso in cui derivi dal conguaglio anno precedente, effettuato sul mese di gennaio 2011: in tale ipotesi, il saldo a credito viene scalato dall’acconto al momento della stampa del modello.

  • Il saldo addizionale comunale relativo all’anno 2010, se a debito, viene trattenuto a rate nell’anno 2011, al netto della parte eventualmente già trattenuta nel 2010 (in caso di cessazione del rapporto e successiva riassunzione). Se il saldo dell’addizionale comunale risulta già interamente trattenuto, viene generata l’annotazione cod.AL; in caso di trattenuta parziale, nelle Annotazioni viene comunque indicata la parte già trattenuta (senza riferimento al cod.AL).

  • Per le addizionali regionale e comunale vengono inoltre riportate le rate relative all’anno 2009, trattenute nel corso dell’anno 2010. Tali somme sono richieste esclusivamente nella parte B del modello 770/2011 (punti 7 e 9).

  • Gli acconti da 730 relativi all’Irpef e all’addizionale comunale vengono riportati nei punti 21 – 22 – 24 del modello, considerando la parte effettivamente trattenuta nel corso dell’anno, al netto degli eventuali interessi. Inoltre, gli stessi importi vengono riportati sull’annotazione cod.BA, indicando separatamente le somme relative al dichiarante ("sostituito") da quelle relative al coniuge.

  • I crediti da 730 relativi all’Irpef e alle addizionali regionale e comunale vengono riportati sull’annotazione cod.AM, per la sola parte effettivamente rimborsata dal sostituto. La parte di credito eventualmente non rimborsata viene invece indicata ai punti 31 – 32 – 33 del modello.

  • In presenza di contributi versati ad un fondo di previdenza complementare, gestiti mensilmente tramite le voci 575580, viene compilato automaticamente il campo ‘Contributi previdenza complementare esenti’ (punto 53). Lo stesso campo viene compilato anche per i dirigenti di aziende industriali e commerciali, in riferimento ai contributi versati rispettivamente al Previndai e al fondo Mario Negri (in tal caso cambiano i codici delle voci interessate). Se una parte dei contributi è stata assoggettata ad Irpef, utilizzando la voce 596 al momento del conguaglio, occorre compilare manualmente il campo ‘Contributi previdenza complementare imponibili’ (punto 54), indicando la parte inclusa nell’imponibile fiscale (lo stesso importo deve essere decurtato dal punto 53).

  • Per i soggetti iscritti alla previdenza complementare, viene considerata la data di prima occupazione inserita sul servizio Dipendente – Inquadramento Contrattuale: se tale data risulta uguale o successiva al 1/01/2007, vengono compilati automaticamente i punti 55 e 56, indicando rispettivamente i contributi versati al fondo nell’anno 2010 ed il totale dei contributi versati nei primi 5 anni di iscrizione (ad oggi, tutti i contributi versati dal mese di assunzione). Quest’ultimo dato viene rilevato direttamente dalle buste paga elaborate a partire dal mese di assunzione.

  • Il punto 8 della parte A (campo ‘Previdenza Complementare’), deve essere compilato esclusivamente per i dipendenti iscritti ad un fondo di previdenza complementare, anche in caso di versamento del solo Tfr. Per i soggetti che risultano iscritti alla previdenza complementare, la procedura di generazione dei dati riporta sempre il codice ‘1’, a meno che la data di prima occupazione (servizio Dipendente – Inquadramento Contrattuale) risulti uguale o successiva al 1/01/2007: in tal caso, viene riportato automaticamente il codice ‘3’.

  • Segnaliamo che il punto 9 della parte A (‘Data Iscrizione al Fondo’), viene compilato automaticamente in fase di stampa, limitatamente ai dipendenti iscritti ad un fondo di previdenza complementare la cui data di prima occupazione risulti uguale o successiva al 1/01/2007: in tale ipotesi, nel punto 9 della parte A viene riportata la data di iscrizione al fondo di previdenza complementare, rilevandola dal servizio Dipendente – Inquadramento Contrattuale.

  • Per i dirigenti di aziende industriali e commerciali, il punto 61 (‘Contributi a fine assistenziale’) viene compilato rispettivamente con i contributi Fasi e fondo Mario Besusso. Per i dirigenti di aziende commerciali, in relazione al contributo versato al fondo Antonio Pastore, viene compilato il punto 60 (‘Totale oneri per detrazione’ – la detrazione è indicata al punto 41) e viene riportato il valore complessivo degli oneri da indicare nelle Annotazioni (cod.AT); rimane da inserire manualmente il tipo di oneri, compilando l’apposito campo previsto sul servizio ‘IRPEF’.

  • In presenza di somme versate ad un fondo di assistenza sanitaria integrativa, gestite mensilmente tramite la voce 578, viene compilato automaticamente il punto 61 (‘Contributi a fine assistenziale’). Precisiamo che occorre intervenire, sul servizio ‘IRPEF’, soltanto nel caso in cui la voce 578 sia stata inserita riportando su un unico dipendente il valore dell’intera azienda: in tal caso, sul CUD occorre dettagliare gli importi relativi ai singoli dipendenti. Se, invece, la voce 578 è stata inserita manualmente o elaborata automaticamente (nei casi previsti) su ciascun dipendente interessato, il punto 61 del CUD risulterà compilato correttamente, senza che sia necessario alcun intervento.

  • I campi ‘Contributi a fine assistenziale’ (61) e ‘Assicurazioni sanitarie’ (casella 63) possono essere compilati anche manualmente. In presenza di un importo nei suddetti campi, sulla stampa del modello CUD vengono generate le corrispondenti annotazioni, rispettivamente cod.AU e cod.AV.

  • Ricordiamo che è disponibile un’apposita finestra, sul servizio ‘IRPEF’, tramite la quale è possibile inserire tutti i dati che non vengono generati in automatico (in aggiunta a quelli gestiti sul servizio ‘IRPEF’): la finestra in questione può essere richiamata cliccando su ‘Ritenute sospese, ritenute a titolo d’imposta e altri dati’, nella sezione Altri Dati del servizio ‘IRPEF’. Tramite tale finestra, possono essere gestite le ritenute sospese, le detrazioni per canoni di locazione o relative al comparto sicurezza, i redditi assoggettati a titolo d’imposta e le relative ritenute.

Per quanto riguarda la Detassazione D.L. 93/08, occorre tenere presenti le seguenti indicazioni:

  • I campi ‘Redditi 2010 detassabili’ (punto 93) e ‘Imposta sostitutiva’ (punto 94) vengono compilati automaticamente seguendo la stessa modalità adottata negli anni precedenti. In particolare, se è stata applicata la detassazione viene riportato l’imponibile assoggettato ad imposta sostitutiva nel campo ‘Redditi 2010 detassabili’ e la corrispondente imposta nel campo ‘Imposta sostitutiva’. Se non è stata applicata la detassazione, nel campo ‘Redditi 2010 detassabili’ viene indicato il reddito detassabile risultante dalle voci 48A / 48B / 48C / 48D / 48E, al netto dei relativi contributi. Ricordiamo che, in caso di applicazione della detassazione, le istruzioni ministeriali non prevedono che una parte dei redditi detassabili non siano stati assoggettati ad imposta sostitutiva: è quindi necessario che l’imponibile indicato al punto 93 sia coerente con l’imposta indicata al punto 94 (tale criterio viene rispettato dalla procedura di generazione dei dati). Ricordiamo che, nella compilazione dei campi ‘Redditi 2010 detassabili’ e ‘Imposta sostitutiva’, si tiene conto anche dell’eventuale conguaglio anno precedente, se effettuato nel mese di gennaio 2011 (voce 59C).

  • In caso di mancata applicazione della detassazione (assenza dell’imposta sostitutiva nel punto 94), in presenza di redditi detassabili riportati al punto 93, viene barrata la casella 96 e generata l’annotazione cod.AF, con l’indicazione di ‘Applicazione della tassazione ordinaria da parte del sostituto in quanto più favorevole o per altre cause’. Tale annotazione corrisponde all’opzione ‘Scelta del datore di lavoro o altre cause’, riportata automaticamente nel campo ‘Detassazione non applicata’, sul servizio ‘IRPEF’. Ricordiamo che la stessa condizione viene riportata anche quando la mancata applicazione è dovuta all’assenza dei requisiti reddituali da parte del dipendente. Nel caso in cui la mancata applicazione sia dovuta ad una richiesta del soggetto interessato, è necessario modificare la condizione indicata nelle annotazioni: a tal fine, nel campo ‘Detassazione non applicata’ occorre selezionare ‘Richiesta del dipendente’.

  • Sempre in caso di mancata applicazione della detassazione, se non si è certi della correttezza dei redditi detassabili riportati nel campo ‘Redditi 2010 detassabili’, è possibile scegliere di non indicarli al punto 93 del modello, tramite un’apposita opzione disponibile sulla procedura di stampa (vedere paragrafo 1.3). Ricordiamo che i redditi detassabili vengono ricostruiti a partire dalle voci 48A / 48B / 48C / 48D / 48E; per i soggetti esclusi dalla detassazione, è possibile che le suddette voci non siano state impostate correttamente, al momento dell’elaborazione delle buste paga: in questo caso, se non si conosce il valore corretto dei redditi detassabili, è possibile scegliere di non compilare il punto 93; a tal fine, è sufficiente attivare l’opzione disponibile sulla procedura di stampa, tramite la quale viene disabilitata anche la casella 96 e l’annotazione cod.AF. Precisiamo che la stessa opzione non produce alcun effetto sui soggetti per i quali è stata effettivamente applicata la detassazione. Tale opzione, ovviamente, non deve essere attivata se le voci 48A / 48B / 48C / 48D / 48E sono state utilizzate correttamente anche per i dipendenti esclusi dalla detassazione.

  • I dati derivanti dalla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 83 del 17/08/10, descritti nel precedente paragrafo ‘Detassazione D.L. 93/08 – Generazione nuovi dati’, vengono riportati nei seguenti campi del servizio IRPEF:

  • - ‘Redditi 2008 / 2009 / 2010 non detassati’, corrispondenti rispettivamente ai punti 97 / 99 / 101;
    - ‘Redditi 2008 certificati (CUD 2009)’, corrispondente al punto 98;
    - ‘Redditi 2009 certificati (CUD 2010)’, corrispondente al punto 100.
    Precisiamo che, sul servizio, è presente anche il campo relativo all’esenzione del settore autotrasporto, applicata nell’anno di competenza 2009 (il dato non viene accettato per l’anno 2010).

  • In corrispondenza dei campi ‘Redditi 2010 detassabili’ (punto 93) è presente la casella l’attivazione dell’annotazione cod.BX. Analogamente, in corrispondenza dei campi ‘Redditi 2008 / 2009 / 2010 non detassati’ (punti 97 / 99 / 101) sono presenti le caselle per l’attivazione dell’annotazione cod.BY. Le caselle in questione risultano già barrate in relazione ai campi avvalorati automaticamente dalla procedura Generazione Dati CUD, mentre devono essere barrate appositamente in caso di inserimento manuale dei corrispondenti importi sul servizio IRPEF.

Relativamente ai dati da indicare esclusivamente nelle Annotazioni, segnaliamo quanto segue:

  • Il campo relativo alle retribuzioni in natura viene compilato automaticamente, generando l’annotazione cod.AH, nel caso in cui siano state utilizzate le voci previste a tale scopo sulle elaborazioni mensili: 061 / 062 / 063 / 06E / 06F / 06H per i dipendenti, 064 / 06G per i collaboratori. Precisiamo che le voci in questione vengono considerate sia per la parte imponibile che per la parte non imponibile.

  • A differenza degli anni precedenti, il campo relativo alle erogazioni liberali esenti non viene compilato, neppure nel caso in cui sia stata utilizzata (erroneamente) la voce 134. Ricordiamo che, a partire dal 29/05/08, le erogazioni liberali non risultano più esenti e devono quindi essere inserite tramite una voce diversa dalla 134.

  • In relazione al reddito indicato nel punto 1, viene automaticamente generata l’annotazione cod.AI, con l’indicazione del tipo di reddito corrisposto (lavoro dipendente o collaborazione) e della condizione di rapporto a tempo determinato o indeterminato. A tale proposito, si fa riferimento alle informazioni presenti sul servizio ‘Dipendente – Inquadramento Contrattuale’: la condizione di contratto a termine, in particolare, viene ricavata dal ‘Tipo di Contratto’ (anche per i collaboratori), considerando la situazione presente al momento del conguaglio di fine anno o di fine rapporto.

  • Nel caso in cui, nel corso dell’anno, si sia verificato un passaggio dalla condizione di collaboratore a quella di dipendente o viceversa (gestita utilizzando la stessa matricola anagrafica), vengono predisposte entrambe le tipologie di reddito. Il reddito relativo al rapporto in vigore al momento dell’ultimo conguaglio viene ricavato, in fase di stampa, calcolando la differenza tra il punto 1 e il reddito relativo al rapporto precedente. Quest’ultimo reddito viene riportato nell’apposito campo, rilevandolo automaticamente dal cedolino del precedente conguaglio.

  • Relativamente al punto 3 (giorni utili per detrazioni), in presenza di rapporti di lavoro che non abbiano interessato l’intero anno di competenza, viene generata l’annotazione cod.AI, con l’indicazione delle date iniziali e finali di ogni singolo rapporto intercorso nell’anno. Le date iniziali e finali dei rapporti di lavoro vengono compilate in automatico, tenendo conto delle date di assunzione e cessazione presenti sul servizio anagrafico del dipendente o del collaboratore (tali date vengono comunque limitate ai giorni 01/01 e 31/12 dell’anno di competenza). Gli eventuali rapporti di lavoro oltre il terzo sono riportati sulla finestra ‘Ulteriori periodi di lavoro’.

  • Nel caso in cui, per il calcolo delle detrazioni, sia stato utilizzato un reddito diverso da quello risultante al sostituto d’imposta, occorre inserire manualmente l’importo degli altri redditi nel campo ‘Redditi non certificati considerati nel calcolo delle detrazioni’, eventualmente dettagliando la parte derivante dall’abitazione principale. Quando il campo in questione risulta compilato, viene generata la corrispondente annotazione cod.AO. I soggetti interessati da tale gestione vengono segnalati dal programma di controllo ‘LISTAPRA’, descritto nei punti successivi.

  • Per quanto riguarda l’addizionale comunale relativa all’anno 2010 (punto 11) e all’anno 2011 (punto 13), vengono generate le annotazioni cod.BB (2010) e cod.BN (2011), nel caso in cui il comune di residenza abbia deliberato un limite di esenzione ed il reddito riportato al punto 1 risulti inferiore a tale limite (addizionale non dovuta). Ovviamente, il limite di reddito può variare tra i due anni di competenza.

  • Viene generata automaticamente l’annotazione cod.BO, relativa ai familiari a carico, riportando le informazioni presenti sul servizio ‘CUD – parte B – Familiari’ (vedi successivo punto 1.2.2).

  • Per la gestione dei soggetti deceduti, devono essere compilati gli appositi campi previsti nella parte delle Annotazioni, per quanto riguarda le informazioni da riportare sul modello CUD degli eredi (anche relativamente al Tfr). Nei casi in questione, viene generata l’annotazione cod.AB.

  • Qualsiasi altra indicazione da riportare nelle Annotazioni, diversa da quelle fino a qui descritte, deve essere inserita tramite la finestra ‘Gestione altre annotazioni’ (cliccare su ‘Nuovo inserimento’). L’elenco delle annotazioni obbligatorie è visibile sulla finestra relativa al campo ‘Codice’: se si tratta di una annotazione obbligatoria, è necessario selezionare il codice previsto dall’elenco (in tal modo verrà riportato sul modello 770); lo stesso codice deve essere incluso manualmente anche nel testo dell’annotazione. Il testo dell’annotazione viene riportato integralmente sul modello CUD; nel testo in questione, è possibile utilizzare anche le lettere minuscole.


DATI RELATIVI AI FAMILIARI A CARICO (servizio ‘parte B - Familiari’)

  • Sul nuovo servizio ‘Familiari’ vengono riportati automaticamente i familiari risultati a carico nel corso dell’anno 2010; la compilazione di tale servizio avviene secondo le stesse modalità adottate per la compilazione del modello 770 (vedere in proposito l’aggiornamento di maggio 2009 – Acred369).

  • I dati anagrafici (codice fiscale, rapporto di parentela) dei singoli familiari a carico vengono rilevati dal servizio ‘Dipendente – Detrazioni e Anf’ (finestra ‘Gestione singoli familiari’); segnaliamo che viene considerata anche la data di nascita, per stabilire da quale mese un figlio risulta a carico e se deve essere considerato di età inferiore a 3 anni.

  • Il numero di mesi a carico e la relativa percentuale vengono rilevati dal conguaglio fiscale relativo all’anno 2010; in tal modo, si tiene conto anche degli eventuali interventi effettuati tramite il servizio ‘Cedolini – Anno Corrente’, in caso di rettifica del numero di mesi a carico.

  • Nel caso in cui risultino delle discordanze tra i familiari presenti sul servizio ‘Dipendente – Detrazioni e Anf’ e le detrazioni effettivamente applicate in fase di conguaglio, vengono prodotte delle apposite segnalazioni: in tal caso, occorrerà intervenire per rettificare i dati trasferiti in automatico (in particolare, può essere necessario un intervento nel caso in cui siano state effettuate delle "forzature" in sede di conguaglio).

  • Precisiamo che, sul servizio ‘Familiari’, la condizione di ‘Primo Figlio’ identifica semplicemente il primo (in ordine cronologico) dei figli che risultano a carico nell’anno di competenza. L’applicazione della detrazione nella misura prevista per il coniuge (se espressamente attribuita al primo figlio in assenza del coniuge), è invece visibile sul servizio ‘Familiari’ tramite la barratura della corrispondente casella. Sulla stampa del modello CUD, l’applicazione della detrazione nella misura prevista per il coniuge viene indicata riportando la lettera ‘C’ al posto della percentuale di detrazione spettante per il primo figlio (come da istruzioni ministeriali).

  • In caso di applicazione dell’ulteriore detrazione, spettante in presenza di almeno 4 figli a carico nel corso dell’anno, viene riportata la corrispondente percentuale nell’apposito campo.


DATI RELATIVI AL TFR (servizio ‘parte B - TFR’)

  • Sul servizio ‘TFR’, i dati che vengono riportati sulla stampa del modello CUD sono evidenziati tramite una diversa colorazione (sfondo blu), rispetto a quelli utilizzati esclusivamente per la compilazione del modello 770.

  • Il punto 134 del modello CUD viene compilato con il totale delle somme erogate nell’anno di competenza; sul servizio ‘TFR’, il dato in questione risulta suddiviso tra i campi ‘Tfr erogato : Anticipi / Acconti / Saldo / Altre Indennità’. Precisiamo che il punto 134 viene compilato, in relazione al Tfr erogato, anche per la parte eventualmente già versata al Fondo Tesoreria e quindi anticipata dall’azienda per conto dell’Inps.

  • I punti 135 – 137 – 139 del modello CUD corrispondono rispettivamente ai campi ‘Tfr erogato : Anni Precedenti’, ‘Ritenuta : Corrente’ e ‘Ritenuta : Precedente’. In assenza di somme erogate nell’anno di competenza (punto 134), gli anticipi corrisposti negli anni precedenti e le relative ritenute vengono comunque riportate sul servizio ‘TFR’ e sono automaticamente escluse dalla stampa del modello: in tale situazione, i dati relativi agli anni precedenti NON devono essere cancellati dal servizio ‘TFR’.

  • Il punto 136 corrisponde al campo ‘Detrazione variabile’ e viene compilato automaticamente nel caso in cui la stessa detrazione sia stata usufruita, al momento della liquidazione del Tfr (vedere aggiornamenti di aprile 2008 – Acred336 e giugno 2008 – Acred344).

  • Sulla stampa del modello viene riportata l’annotazione cod.AY, con l’indicazione del Tfr erogato nell’anno di competenza (punto 134), suddiviso tra la parte maturata entro il 31/12/2000 e quella maturata a partire dal 1/1/2001. I dati in questione corrispondono ai campi ‘Tfr erogato : Importo al 31/12/2000’ e ‘Tfr erogato : Importo dal 1/1/2001’. In presenza di altre indennità soggette a tassazione separata (preavviso, incentivo all’esodo), nelle annotazioni viene evidenziata la suddivisione tra i due periodi (fino al 2000 e dal 2001), effettuando una proporzione rispetto al Tfr maturato. L’annotazione cod.AY viene generata anche in relazione agli anticipi erogati in anni precedenti (punto 135): in questo caso, la suddivisione tra il Tfr maturato fino al 2000 e quello maturato dal 2001 viene effettuata prendendo a riferimento i dati riportati nella sezione ‘Tfr Accantonato’ (vedi punto successivo).

  • Nella sezione ‘Tfr Accantonato’ vengono riportati i dati necessari per compilare i punti 142 e 143 del modello, corrispondenti al Tfr maturato rispettivamente al 31/12/2000 e dal 1/1/2001, al lordo delle somme erogate ed al netto di quanto eventualmente accantonato ai fondi di previdenza complementare. Nel punto 143 deve essere inclusa la rivalutazione maturata dal 1/1/2001, al netto dell’imposta sostitutiva; nello stesso punto, inoltre, deve essere riportato anche il Tfr versato al Fondo Tesoreria e la relativa rivalutazione. Ricordiamo che, per compilare correttamente tali punti, occorre che sia presente in archivio l’importo degli anticipi erogati al 31/12/2000: se necessario, tale importo può essere inserito prima di generare i dati del CUD, secondo le modalità indicate al precedente paragrafo ‘Preparazione dei dati’

  • Nella sezione ‘Tfr Accantonato’ viene riportato separatamente il ‘Fondo Tfr al 31/12/2000’ e gli ‘Anticipi al 31/12/2000’: la somma dei due importi viene indicata al punto 142 del modello.

  • Sempre nella sezione ‘Tfr Accantonato’, viene riportato separatamente il ‘Fondo Tfr dal 1/1/2001’ e gli ‘Anticipi dal 1/1/2001’ (intesi come anticipi sul Tfr maturato dal 1/01/2001): la somma dei due importi viene indicata al punto 143 del modello. Precisiamo che il ‘Fondo Tfr dal 1/1/2001’ è riportato al lordo di quanto erogato a titolo di saldo nell’anno 2010 (in caso di cessazione); lo stesso importo risulta invece decurtato sia di quanto erogato a titolo di anticipo, sia di quanto accantonato ai fondi di previdenza complementare.

  • Il ‘Fondo Tfr dal 1/1/2001’ viene ricavato per differenza, partendo dal fondo al 31/12/2010 o alla data di cessazione (considerato al lordo dell’eventuale saldo ed al netto degli anticipi) e sottraendo il fondo al 31/12/2000, al netto degli anticipi sullo stesso fondo erogati dal 2001 al 2010. Gli ‘Anticipi dal 1/01/2001’ vengono invece ricavati sottraendo, dal totale degli anticipi erogati, sia gli ‘Anticipi al 31/12/2000’ che il ‘Fondo Tfr al 31/12/2000’: la differenza (se positiva) corrisponde agli anticipi erogati sul fondo maturato dal 1/1/2001.

  • Nella sezione ‘Altri Dati’ relativamente all’accantonamento ai fondi di Previdenza Complementare, vengono riportati i seguenti dati: ‘Accantonamento previdenza complementare al 2000’ / ‘dal 2001 al 2006’ / ‘dal 2007’, corrispondenti rispettivamente ai punti 144 / 145 / 146 del modello. Ricordiamo che occorre fare riferimento a quanto indicato al precedente paragrafo ‘Preparazione dei dati’, per inserire i dati relativi ai periodi non elaborati tramite la procedura Paghe.


DATI PREVIDENZIALI INPS – DIPENDENTI (servizio ‘parte C - INPS Dipendenti’)

  • L’imponibile previdenziale ed i contributi a carico del dipendente vengono rilevati dalle buste paga elaborate nel corso dell’anno di competenza. Nell’imponibile previdenziale è inclusa anche l’indennità sostitutiva del preavviso, come previsto dalle istruzioni Inps. Precisiamo che vengono considerate anche le somme (imponibile e contributi) inserite tramite il servizio ‘Cedolini – Anno Corrente’, relativamente ai mesi non elaborati tramite la procedura Paghe.

  • La tabella relativa ai mesi di invio dell’UniEmens risulta compilata in base delle denunce mensili presenti in archivio. Di conseguenza, se alcuni mesi non sono stati elaborati tramite la procedura Paghe, occorrerà modificare la tabella di invio dell’UniEmens (attenzione: devono essere barrate le caselle relative ai mesi per i quali NON è stata inviata la denuncia, oppure la casella ‘Tutti’ se la denuncia è stata inviata per tutti i mesi dell’anno).

  • In caso di spostamento del dipendente, nel corso dell’anno, tra diverse posizioni Inps, la procedura di generazione dati compila automaticamente una nuova sezione Inps per ogni posizione interessata.

  • Relativamente all’ente pensionistico, viene sempre barrata la casella Inps, ad eccezione delle posizioni Inps sulle quali è stato inserito un CSC del settore spettacolo (11808 – 41808 – 70709): in tal caso, viene barrata la casella relativa ad un altro ente (Enpals). Eventuali altre situazioni in cui i contributi previdenziali sono stati versati ad un ente diverso dall’Inps (Inpdap / Inpgi) devono essere modificate manualmente dall’Utente.

  • Per quanto riguarda i dipendenti soggetti al massimale contributivo ai fini pensionistici, segnaliamo che la parte di imponibile eccedente il massimale non viene riportata sul modello CUD, conformemente alle istruzioni ministeriali.

  • La condizione di versamento dei contributi dovuti viene sempre impostata a ‘Interamente Versati’; è quindi necessario intervenire nel caso in cui i contributi siano stati versati parzialmente o non siano stati versati.


DATI PREVIDENZIALI INPS – COLLABORATORI (servizio ‘parte C - INPS Collaboratori’)

  • Come per i dipendenti, l’imponibile previdenziale ed i contributi vengono rilevati dalle buste paga elaborate nel corso dell’anno di competenza. Vengono considerate anche le somme eventualmente inserite sul servizio ‘Cedolini – Anno Corrente’, relativamente ai mesi non elaborati.

  • La tabella relativa ai mesi di invio dell’UniEmens viene compilata secondo lo stesso criterio adottato per i dipendenti. Occorre tenere presente che, per i collaboratori, la denuncia UniEmens non risulta inviata nei mesi in cui non è presente una somma imponibile Inps (eventualmente anche a causa del superamento del massimale). Inoltre, ricordiamo che l’invio degli UniEmens dei collaboratori segue il criterio di "cassa", analogamente al versamento dei corrispondenti contributi (ad eccezione delle ditte che adottano il criterio di "competenza" per i versamenti fiscali).

  • Per i collaboratori viene generata sempre un’unica sezione Inps, ovviamente riportando l’imponibile fino a concorrenza con il massimale contributivo.

  • Nel campo relativo ai contributi versati viene sempre indicato il valore dei contributi dovuti. Occorre quindi intervenire nel caso in cui i contributi dovuti non siano stati interamente versati.

  • Ricordiamo che i dati previdenziali degli altri soggetti iscritti alla gestione separata Inps (associati in partecipazione e lavoratori autonomi occasionali) non vengono riportati sul modello CUD. Per i soggetti in questione deve essere prodotta una diversa certificazione (vedi successivo punto 2.1).


DATI PREVIDENZIALI INPDAP – IPOST (servizio ‘parte C - INPDAP’)

  • La procedura ‘Generazione Dati CUD’ non prevede alcun trattamento delle sezioni relative all’Inpdap e all’Ipost: i dati in questione devono essere inseriti manualmente tramite gli appositi servizi. I dati così inseriti vengono riportati sulla stampa del modello CUD e, successivamente, saranno trasferiti nell’apposita sezione del Modello 770. Precisiamo che la sezione ‘IPOST’ è accessibile dal servizio ‘INPDAP’, tramite l’apposito pulsante.


CONTROLLI DA EFFETTUARE

  • Controllo sulle abilitazioni dei modelli CUD e 770: dalla procedura Stampe Accessorie, selezionare il programma ‘LISTAPRA’ (elenco programmi al punto 2.1), impostando data iniziale ‘01-01-2010’ e data finale ‘31-12-2010’. Sulla stampa generata (‘controllo2.CUD’), sono segnalate tutte le situazioni diverse dalla normale abilitazione, sia a livello di ditta che di singolo dipendente. Vengono inoltre segnalati i dipendenti e i collaboratori cessati negli anni precedenti a condizione che, per gli stessi soggetti, sia stato elaborato almeno un cedolino nell’anno di competenza. Nei casi in questione, occorre impostare la condizione di ‘Forzato’ sulle abilitazioni del CUD, per ottenere la generazione dei dati e la stampa del modello. In particolare, se è stato elaborato un cedolino esclusivamente per erogare il Tfr, occorre impostare la condizione di ‘Forzato’ nella sola opzione ‘Modello CUD – TFR’, sul servizio anagrafico del dipendente.

  • Il programma ‘LISTAPRA’ segnala inoltre i soggetti per i quali è stato inserito un reddito da considerare, al momento del conguaglio annuale, ai fini del calcolo delle detrazioni, in aggiunta oppure in sostituzione del reddito risultante al datore di lavoro (servizio ‘Dipendente – Detrazioni e Anf’). Ovviamente, non vengono segnalati i soggetti per i quali il reddito è stato inserito soltanto in relazione al calcolo mensile. La segnalazione può essere utilizzata per compilare manualmente una delle annotazioni obbligatorie (cod.AO).

  • Lo stesso programma ‘LISTAPRA’ segnala anche eventuali codici fiscali errati dei dipendenti e dei collaboratori. Nei casi segnalati, consigliamo di verificare la presenza del codice catastale nella definizione del comune o dello stato estero di nascita (servizio ‘Tabelle’). Ovviamente, la segnalazione può derivare anche dall’incongruenza di altri dati anagrafici (sesso e data di nascita) rispetto al codice fiscale.

  • Ricordiamo che nelle Annotazioni del modello vengono indicate le retribuzioni in natura anche non imponibili, gestite tramite le apposite voci previste sulle elaborazioni mensili (063 / 064 / 06F / 06G – campo Importo Unitario). Occorre essere certi che le voci in questione non siano state utilizzate per indicare, sul cedolino, degli importi diversi dalle retribuzioni in natura: se si hanno dei dubbi in proposito, consigliamo di produrre un elenco dei soggetti per i quali sono state utilizzate le voci sopra elencate. A tale scopo, per ciascuna voce da controllare è possibile lanciare il programma ‘SEGNAVOX’ dalla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi punto 3.1), indicando il codice della voce e selezionando il campo ‘Importo Unitario’ (data iniziale ‘01-01-2010’, data finale ’31-12-2010’). Se la voce richiesta non è stata utilizzata, oppure è stata utilizzata per inserire delle somme imponibili (campo Importo Totale), non viene prodotta alcuna stampa; in caso contrario, viene prodotta la stampa con l’elenco dei soggetti interessati. Se, per i soggetti elencati, sono state inserite effettivamente delle retribuzioni in natura, non è necessario effettuare alcun intervento. Se, invece, la voce è stata utilizzate per indicare importi diversi dalle retribuzioni in natura, occorre cancellare tali importi intervenendo nella sezione Annotazioni, sul servizio ‘CUD – IRPEF’.

Febbraio 2011
(acred422)
STAMPA DEL MODELLO

Per produrre la stampa del modello CUD/2011, utilizzare la procedura Stampa Modello CUD.

Ricordiamo che il campo ‘Data su stampa’ è opzionale e può essere utilizzato per indicare la data da riportare nella parte finale del modello, in corrispondenza della firma del datore di lavoro.

Tramite il campo ‘Altre opzioni di stampa’, è possibile abilitare l’indicazione del rappresentante legale (per le società), nello spazio relativo alla firma del datore di lavoro. Inoltre, può essere abilitata l’indicazione dei codici ditta e matricola, che vengono riportati all’inizio di ogni singola pagina del modello.

Per quanto riguarda l’opzione relativa al punto 93 della parte B (indicazione dei redditi 2010 detassabili solo in caso di effettiva applicazione della detassazione), fare riferimento a quanto indicato al precedente punto ‘Dati Fiscali’ (parte B – IRPEF).

Nel caso in cui, per un’azienda, sia necessario compilare il campo Codice Sede (sezione Dati Relativi al Datore di Lavoro), la stampa del CUD deve essere generata per la singola azienda interessata, indicando nell’opzione ‘Codice sede per ricezione 730’ il valore da riportare nel campo Codice Sede del modello. Ricordiamo che il dato in questione va indicato soltanto nel caso in cui si intenda ricevere il modello 730-4 presso diverse sedi operative.

Tramite il campo ‘Modalità di Stampa’, è possibile scegliere se si vuole produrre il modello in Copia Singola ("bozza"), in Tre Copie oppure in Tre Copie + Istruzioni (sui formati di stampa in tre copie i modelli risultano fascicolati).

Ricordiamo infine che, tramite l’opzione ‘Calcolo Quote’, è possibile richiedere il conteggio automatico delle competenze spettanti per la gestione del modello CUD (occorre predisporre il listino sui servizi della Parcellazione).

Il modello da stampare è identificato con il nome ‘CUD.modello.STA’, mentre gli eventuali errori o segnalazioni vengono riportati sulla stampa ‘CUD.errori.STA’. Insieme alla stampa del modello, viene generato un elenco dei soggetti trattati (‘CUD.elenco.STA’), che può essere utilizzato dal sostituto d’imposta per la consegna dei modelli.
Sul servizio di gestione delle stampe occorre selezionare l’opzione ‘CUD 2011’ nel campo Disegno.

Ricordiamo che l’indirizzo del sostituto d’imposta, riportato sulla stampa del modello, corrisponde alla Sede Attività Principale (servizio ‘Ditta – Azienda’). Anche il numero di telefono stampato è relativo alla stessa sede. Se il numero di telefono non è stato inserito sulla Sede Attività Principale, viene utilizzato quello presente nell’anagrafico (servizio ‘Ditta – Anagrafico’), a condizione che sia barrata la casella ‘Valido per modelli fiscali’. Anche il numero di fax e l’indirizzo e-mail vengono rilevati dal servizio ‘Ditta – Anagrafico’ del sostituto d’imposta.

Per quanto riguarda il domicilio fiscale del dipendente o del collaboratore, segnaliamo che vengono sempre compilati i campi 12 – 13 – 14 della parte A, relativi alla situazione esistente al 1 gennaio 2010. Nei campi in questione viene riportato il comune di residenza presente sul servizio ‘Dipendente – Anagrafico’, rilevandolo dalla versione anagrafica più recente, tra quelle presenti in archivio, rispetto alla data del 1/01/10. Nel caso in cui l’anagrafico del dipendente o del collaboratore sia stato inserito con decorrenza successiva al 1/01/10, vengono comunque compilati i campi 12 – 13 – 14 (come previsto nelle istruzioni del CUD), utilizzando la versione cronologicamente più vicina alla data del 1 gennaio 2010. Il domicilio fiscale al 31 dicembre 2010 (campi 15 – 16) e al 1 gennaio 2011 (campi 17 – 18 – 19) vengono compilati soltanto se, alle date in questione, risulta essere variato il comune di residenza rispetto a quello indicato nei campi 12 – 13 – 14.

Analogamente agli anni precedenti, è possibile che vengano prodotti più modelli CUD per lo stesso soggetto (presenza di diverse sezioni Tfr o Inps, spazio insufficiente per le Annotazioni).

Maggio 2005
(paghe164)
MODELLO CUD : CODICI DITTA E MATRICOLA

Sulla procedura di stampa del CUD è stata aggiunta un'opzione, sulla finestra 'Altre opzioni', che consente di riportare i codici ditta e matricola sulla stampa del modello. I codici vengono indicati nella parte alta di ciascuna pagina.

Marzo 2003
(paghe127)
PARCELLAZIONE

E' possibile utilizzare i servizi della Parcellazione (menù Parcellazione Paghe) per determinare, in automatico, le quote spettanti per la gestione del modello CUD.
Sui servizi in questione occorre, innanzitutto, definire le causali relative al modello CUD (servizio 'Definizione Causali'); quindi, per ciascuna causale, devono essere inseriti gli importi ed i criteri di calcolo (servizio 'Definizione Listino'), facendo riferimento agli "eventi" relativi alle varie casistiche del modello CUD.
Per ottenere il conteggio automatico delle quote spettanti, occorre lanciare la procedura Stampa Modello CUD, abilitando la nuova opzione 'Calcolo Quote' (impostare 'S'). Ricordiamo che, sulla procedura in questione, è possibile selezionare o escludere i dipendenti cessati nel corso dell'anno 2002, utilizzando le stesse opzioni disponibili per la stampa del modello.
Le quote calcolate vengono memorizzate, nell'archivio delle partite, in corrispondenza del mese di marzo 2003.

Agosto 2002
(paghe114)
ABILITAZIONE RIEPILOGHI ANNUALI

Sulla procedura Stampe Accessorie, è stato aggiunto il programma 'LISTAPRA', che consente di effettuare un controllo sulle abilitazioni relative ai riepiloghi annuali, sia a livello di ditta che di dipendente.
Sulla stampa prodotta ('lista.abil'), vengono elencati tutti i soggetti per i quali sono state inserite le opzioni 'Disabilitato' oppure 'Forzato' in uno o più campi di controllo dei riepiloghi annuali. Non viene ovviamente segnalata la condizione di 'Abilitato', che risulta automaticamente impostata per ogni nuovo soggetto inserito.
I campi sui quali viene effettuato il controllo sono : le abilitazioni relative ai modelli CUD e 770 sul primo servizio della Ditta, le stesse abilitazioni presenti sul servizio anagrafico del Dipendente, le abilitazioni ai riepiloghi annuali Inps e Inail presenti nell'Inquadramento Contrattuale del dipendente. Ricordiamo che tali opzioni vengono prese in esame per la generazione e la stampa del Modello CUD, oltre che nella fase di trasferimento dei dati verso l'Autoliquidazione Inail e verso il Modello 770.