MODELLO 770/2016

Generazione dati Gestione Quadri Stampe di controllo
Invio telematico Esportazione dati Importazione dati


Giugno 2016
(acred614)
MODELLO 770 – STAMPA E INVIO TELEMATICO

E’ stata effettuata un’ulteriore correzione sulle procedure di stampa, invio telematico ed esportazione del modello 770/2016, esclusivamente per quanto riguarda il quadro SX.

Prima del presente aggiornamento, se sul quadro SX risultava compilato il solo rigo SX47 (bonus fiscale L. 190/14), mentre tutti gli altri righi risultavano non compilati, le procedure di stampa / invio telematico / esportazione, non consideravano il quadro SX. In tali condizioni, il programma di controllo ministeriale non segnalava alcun errore.
Con il presente aggiornamento, il quadro SX viene considerato anche in presenza del solo rigo SX47.

Giugno 2016
(acred613)
MODELLO 770 / 2016 : STAMPA E INVIO TELEMATICO

E’ possibile produrre sia la stampa che il file per l’invio telematico del modello 770/2016 Semplificato.
A tale scopo, occorre prima compilare le informazioni richieste sul servizio ‘Gestione Modello 770/2016 – Frontespizio’, poi lanciare la procedura ‘770 : Stampa e Invio Telematico’.
E’ anche possibile esportare i dati del modello 770 verso altri software fiscali (procedura ‘770 : Esportazione Dati’), oppure importare gli stessi dati da altri software fiscali (procedura ‘770: Importazione Dati’).

Frontespizio

Quando la dichiarazione risulta interamente compilata, occorre vistare il campo ‘Modello Definitivo’.
In tal modo, la dichiarazione viene protetta da rigenerazioni accidentali (ad esempio tramite la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’); rimane comunque possibile continuare ad operare manualmente sui servizi del modello 770.

In presenza del modello 770 Ordinario, è possibile scegliere la modalità di invio dei prospetti ST – SV – SX – SY, tramite l’opzione ‘Quadri ST–SV–SX–SY con modello Semplificato / Ordinario’: in caso di invio tramite il modello Ordinario, i quadri in questione dovranno essere esportati verso il software fiscale utilizzato per la gestione del 770 Ordinario.
A tale proposito, ricordiamo che l’invio dei suddetti quadri tramite il modello Ordinario è obbligatorio soltanto nel caso in cui siano state effettuate delle compensazioni “interne”, ai sensi dell’art.1 del D.P.R. 445/97, tra i versamenti attinenti al modello Semplificato e quelli relativi al modello Ordinario.

La sezione ‘Trasmissione modello in due parti’ si riferisce all’invio separato dei dati relativi al lavoro dipendente rispetto a quelli relativi al lavoro autonomo. Nel caso in cui l’intermediario che effettua l’invio della dichiarazione (riportato nella sezione ‘Presentazione telematica’) intenda inviare soltanto i dati relativi al lavoro dipendente, nella sezione ‘Trasmissione modello in due parti’ deve essere selezionata l’opzione ‘Solo certificazioni lavoro dipendente’ e deve essere indicato il codice fiscale dell’intermediario che invia i dati relativi al lavoro autonomo, riportandolo nel campo ‘Codice fiscale del soggetto che presenta la restante parte del modello’.
Ricordiamo che l’invio separato dei dati relativi al lavoro autonomo è consentito soltanto nel caso in cui non siano state effettuate compensazioni “interne” tra i versamenti attinenti al lavoro dipendente e quelli relativi al lavoro autonomo.

Per effettuare l’invio telematico delle dichiarazioni, è necessario compilare la sezione ‘Presentazione Telematica’.
In generale, occorre compilare i seguenti campi (non tutti obbligatori):

  • Invio per conto proprio’, soltanto in caso di invio effettuato direttamente dal sostituto d’imposta (oppure invio della dichiarazione relativa allo stesso soggetto che figura come intermediario);
  • Codice fiscale intermediario’, selezionandolo dalla finestra (viene riportato anche il numero iscrizione albo CAF);
  • Impegno a presentare in via telematica la dichiarazione’, scegliendo tra la condizione di ‘Dichiarazione predisposta dal contribuente’ e ‘Dichiarazione predisposta da chi effettua l’invio’ (intermediario);
  • Ricezione avviso telematico’, soltanto nel caso in cui l’intermediario intenda ricevere direttamente gli avvisi telematici, per conto del sostituto d’imposta; ricordiamo che tale condizione deve essere convalidata tramite la casella ‘Invio telematico all’intermediario’, presente nella sezione ‘Firma della Dichiarazione’;
  • Data impegno’, data dell’impegno sottoscritto dall’intermediario.

Ricordiamo che la finestra per la scelta dell’intermediario consente di inserire o modificare alcune informazioni relative agli intermediari stessi (casella ‘Gestione’ all’interno della finestra). I dati anagrafici completi dell’intermediario che effettua l’invio telematico (“fornitore”) devono essere presenti anche nell’archivio Paghe, sul servizio ‘Ditta – Anagrafico’.

Nella sezione ‘Firma della Dichiarazione’ è possibile indicare i soggetti preposti alla revisione contabile (se prevista).

Nella sezione relativa alla firma della dichiarazione, è presente anche la casella ‘Invio avviso telematico all’intermediario’, tramite la quale è possibile confermare la richiesta di invio degli avvisi telematici all’intermediario (se impostata nella sezione ‘Presentazione Telematica’).

Il campo ‘Invio telematico con dati non conformi’, presente nella sezione ‘Tipo di Dichiarazione’, permette di confermare l’invio di una dichiarazione che presenta errori non bloccanti (si tratta di incoerenze rispetto ai criteri di validità definiti nelle specifiche ministeriali, segnalate dal programma di controllo ministeriale con gravità ‘**’ oppure ‘***C’).

I campi relativi alla “vistatura” (‘Vistato per Telematico / Esportazione’) sono utilizzati dalle procedure di invio telematico e/o di esportazione dati, al fine di escludere le dichiarazioni già trattate in precedenza. Nel lancio delle suddette procedure è possibile selezionare le sole dichiarazioni non vistate; inoltre, le dichiarazioni selezionate possono essere vistate dalle stesse procedure, in modo che vengano escluse dai lanci successivi.

Occorre tenere presente che i dati anagrafici del dichiarante vengono visualizzati leggendo la versione anagrafica valida alla data di scadenza del modello 770/2016 (31/07/2016). Il dichiarante, tuttavia, deve risultare presente anche rispetto all’anno di competenza della dichiarazione (deve esistere almeno una versione valida al 31/12/2015).
L’eventuale sostituto d’imposta “estinto”, se indicato nell’apposita finestra del frontespizio, viene visualizzato leggendo la versione valida al 31/12/2015.
Il dichiarante (ed anche l’eventuale sostituto “estinto”) devono risultare presenti sui servizi ‘Ditta – Anagrafico’ e ‘Ditta – Azienda’. Per quanto riguarda il rappresentante legale, è sufficiente che sia presente sul servizio ‘Ditta – Anagrafico’.

Ricordiamo che è prevista l’indicazione del Codice Carica e della Data Carica relativi al rappresentante legale.

Come negli anni precedenti, tramite la finestra ‘Gestione Quote’ può essere effettuato il calcolo delle somme spettanti per la gestione del modello 770, secondo le modalità definite sui servizi della Parcellazione. Occorre tenere presente che i quadri relativi ai percipienti sono conteggiati con riferimento ai corrispondenti quadri gestiti sulla CU.

Stampa e invio telematico

La procedura genera il file conforme alle specifiche ministeriali, da utilizzare per l’invio telematico della dichiarazione (‘770-telematico.txt’); viene prodotto un elenco dei sostituti trattati (‘770-ELENCO-TELEMATICO’).

La procedura genera anche la stampa del modello 770/2016: impostando l’opzione ‘S’ nel campo Opzione Stampa Modelli, viene prodotto il modello completo per singola ditta, in formato pdf (‘MOD770-TUTTO-CodiceDitta.pdf’). Viene generato anche un elenco dei quadri riportati sulla stampa del modello (‘770-ELENCO-STAMPE’).
Precisiamo che si ottiene lo stesso effetto dell’opzione ‘S’ utilizzando l’opzione ‘Y’, valida negli anni precedenti (nel caso in cui tale opzione risultasse impostata nelle versioni di lancio memorizzate).

Ricordiamo, inoltre, che è possibile effettuare l’archiviazione automatica dei modelli prodotti, abbinandoli alle singole aziende gestite; tale funzionalità è utilizzabile solo se si è abilitati al servizio di Archiviazione Documentale.
Per ottenere l’archiviazione automatica dei modelli 770, è sufficiente selezionare l’opzione ‘W’ nel campo Opzione Stampa Modelli: in tal modo, la stampa del modello viene generata secondo lo stesso criterio previsto per l’opzione ‘S’ (modello completo suddiviso per ditta) ed i singoli modelli prodotti vengono automaticamente archiviati. Nel caso in cui l’operazione di archiviazione venga ripetuta (per uno stesso sostituto), il nuovo modello viene archiviato in aggiunta a quello precedente: se si intende annullare il precedente modello, occorre barrare l’apposita casella nel campo ‘Opzioni di archiviazione’.

Per effettuare l’archiviazione dei modelli 770, occorre selezionare il Soggetto Autorizzato, attraverso l’apposita finestra (si tratta della stessa scelta presentata per l’archiviazione del LUL). Precisiamo che non occorre compilare il campo relativo al Soggetto Autorizzato, se non si effettua l’archiviazione dei modelli 770.

Come negli anni precedenti, è anche possibile generare la stampa riportando in un unico file tutte le denunce previste (‘MOD770.TUTTO’): a tale scopo, è sufficiente selezionare l’opzione ‘X’ nel campo Opzione Stampa Modelli; vengono generate, a scopo di controllo, anche le stampe dei singoli quadri (‘MOD770.QUADRO’). In questo caso, le stampe possono essere convertite in pdf tramite il servizio di gestione delle stampe (selezionare formato ‘Modello 770’).

Ricordiamo che le fasi di stampa e di conversione in pdf richiedono un certo tempo, proporzionale al numero di pagine da stampare. Di conseguenza, nel caso in cui non si abbia necessità di generare la stampa del modello, è possibile escludere tali operazioni: a tale scopo, occorre selezionare l’opzione ‘N’ nel campo Opzione Stampa Modelli.

Ricordiamo inoltre che, ad ogni lancio della procedura di stampa ed invio telematico, vengono cancellate sia le stampe che il file telematico generati tramite il lancio precedente, indipendentemente dalle opzioni scelte: è quindi opportuno effettuare il download delle stampe e del file telematico, prima di lanciare nuovamente la procedura.

E’ necessario leggere la documentazione in linea (entrare nella procedura e cliccare su ‘Help’), sulla quale sono riportati alcuni esempi di lancio della procedura, oltre alla descrizione delle stampe prodotte.

Al lancio della procedura, se il soggetto che effettua l’invio (“fornitore”) è un intermediario, occorre indicare ‘10’ nel campo ‘Tipo fornitore’ e compilare il campo ‘Codice fiscale fornitore’. In tal modo, vengono selezionati i soli modelli 770 ai quali è stato attribuito lo stesso intermediario (sezione ‘Presentazione Telematica’ del servizio ‘Frontespizio’ ).
Per generare l’eventuale modello 770 relativo allo stesso soggetto che effettua l’invio, occorre indicare ‘01’ nel campo ‘Tipo fornitore’ e selezionare comunque il codice fiscale del fornitore (che corrisponderà al dichiarante). In questo caso, sul frontespizio della stessa dichiarazione dovrà essere barrata la casella ‘Invio per conto proprio’.

Facciamo presente che è possibile utilizzare la procedura di stampa ed invio telematico, a titolo di test, anche prima di aver inserito il codice fiscale dell’intermediario sulle dichiarazioni: in tal caso, sulla procedura non deve essere indicato il codice fiscale del fornitore (il file così generato non potrà essere utilizzato per effettuare l’invio effettivo).

La procedura di stampa ed invio telematico segnala la presenza di eventuali importi negativi, escludendo automaticamente i corrispondenti campi sia dal file telematico che dalla stampa del modello.

Sulla stampa del modello e sul file per l’invio telematico vengono riportati i dati anagrafici del dichiarante, leggendo la versione valida alla data di scadenza del modello 770/2016 (31/07/2016). Il dichiarante, comunque, deve risultare presente anche rispetto alla data del 31/12/2015 (stesso criterio adottato per la gestione sul servizio del Frontespizio).
L’eventuale sostituto d’imposta “estinto”, se indicato sull’apposita finestra del Frontespizio e sui prospetti ST – SV – SY, viene riportato sulla stampa e sul file telematico, leggendo la versione valida rispetto al 31/12/2015.

Sulla stampa del modello è possibile riportare i nominativi dei soggetti firmatari negli spazi previsti per le firme: a tal fine, occorre barrare le caselle presenti nella finestra ‘Opzioni firme su modello’. L’opzione relativa alla firma del dichiarante ha effetto su tutte le dichiarazioni stampate; le altre opzioni hanno effetto sulle sole dichiarazioni per le quali risultano compilati i campi previsti (intermediario, incaricato del controllo contabile, responsabile visto di conformità) con i codici fiscali dei soggetti interessati. Se il soggetto interessato è una società, nello spazio della firma viene riportato il nominativo del rappresentante legale (anche per quanto riguarda l’intermediario ed i soggetti incaricati del controllo contabile). In generale, il rappresentante legale viene rilevato dal servizio ‘Azienda – Anagrafico’. Nel caso del sostituto d’imposta, invece, il rappresentante legale viene invece rilevato dal servizio ‘Frontespizio’.
Precisiamo che le opzioni relative alle firme hanno effetto esclusivamente sulla stampa, mentre non producono alcun effetto sul file telematico: su quest’ultimo, la presenza della “firma” viene indicata in base alla presenza dei codici fiscali nei campi previsti (dichiarante, intermediario, incaricato del controllo contabile, responsabile visto di conformità).

Ricordiamo che è disponibile un’opzione che consente di escludere, dal file telematico, l’indirizzo e-mail del sostituto (il dato è previsto nelle istruzioni ministeriali, tuttavia la sua assenza non risulta bloccante per l’invio).

Esportazione dati

La procedura genera un file conforme alle specifiche ministeriali, che può essere utilizzato per trasferire i dati del modello 770 Semplificato verso altri software. Possono essere esportati i dati di tutti i modelli 770 presenti, oppure soltanto i prospetti ST – SV – SX – SY che devono essere inviati tramite il modello 770 Ordinario.

Sul file di esportazione, tutti gli importi risultano espressi in Euro, con l’indicazione dei centesimi e della virgola esplicita, secondo le modalità previste nelle specifiche ministeriali.
E’ opportuno leggere la documentazione in linea (entrare sulla procedura e cliccare su ‘Help’), nella quale sono indicati anche degli esempi di lancio della procedura.
Il file da esportare si trova nell’elenco delle stampe prodotte, con il nome ‘770-esportazione.txt’.

Importazione dati

E’ possibile importare i dati del modello 770 da altri software, tramite la procedura ‘Importazione dati mod. 770’.
Ricordiamo che la procedura per l’importazione del modello 770 si trova sul menù Amministratore dello Studio → menù Importazione dati Modello 770.

La procedura prevede l’importazione dei prospetti relativi alle ritenute ed ai versamenti (ST – SV): su tali prospetti, i tributi derivanti dall’importazione vanno ad aggiungersi a quelli eventualmente già presenti (inseriti manualmente o trasferiti automaticamente dalla procedura Paghe).
Ricordiamo che è possibile (ma generalmente sconsigliato), importare anche il Frontespizio ed i prospetti SX – SY, abilitando le corrispondenti opzioni sulla procedura di importazione: su tali quadri, i dati presenti prima dell’importazione vengono interamente sovrascritti con i dati presenti sul file importato.

L’importazione può essere effettuata utilizzando il file per l’invio telematico prodotto da un qualsiasi software.
Il file in questione deve essere conforme alle specifiche ministeriali del modello 770/2016. Precisiamo che la verifica della conformità del file (in aggiunta alla verifica dei dati in esso contenuti) rimane a carico dell’Utente.
Precisiamo che, sul file di importazione, gli importi devono essere espressi in Euro, con l’indicazione dei centesimi e della virgola esplicita, secondo le modalità previste nelle specifiche ministeriali.

Occorre tenere presente che i dati importati non possono essere annullati in modo massivo: se si presentano dei problemi, occorre intervenire manualmente per eliminare o rettificare tutti i dati importati. Sui servizi del modello 770, vengono segnalati i dati derivanti da un’eventuale importazione (compare la sigla ‘Importato’).
Ricordiamo che è possibile effettuare un’importazione su dichiarazioni che risultano parzialmente compilate: ad esempio, è possibile importare i tributi relativi al lavoro autonomo, su una dichiarazione compilata per i soli tributi relativi al lavoro dipendente. E’ anche possibile effettuare più importazioni successive, decidendo se i dati da importare devono andare in sostituzione (opzione ‘Importa cancellando i dati già importati’) oppure in aggiunta (opzione ‘Importa conservando i dati già importati’), rispetto a quelli precedentemente importati. Precisiamo che, in caso di “aggiunta”, si ottiene l’inserimento di ulteriori tributi – non è prevista alcuna operazione di somma dei valori importati rispetto a quelli già presenti.

ATTENZIONE: Il file di importazione deve essere trasferito sul server in cui risiede la procedura Paghe. L’operazione di trasferimento del file e la successiva importazione devono essere effettuati dal menù Amministratore dello Studio –> menù Importazione dati Modello 770. Sul menù Importazione dati Modello 770, è disponibile il servizio Trasmissione file per importazione 770, da utilizzare per trasferire il file sul server della procedura Paghe (entrare nel servizio e cliccare prima su ‘Acquisire file dalle Risorse del Computer’ e poi su ‘Sfoglia’, quindi selezionare il file e confermare il trasferimento).

Il file di importazione, una volta trasferito sul server in cui si trova la procedura Paghe, è visibile sul servizio di gestione delle stampe, con il nome ‘770-importazione.txt’. Occorre quindi lanciare la procedura ‘Importazione dati mod. 770’, secondo le modalità sopra descritte, per importare effettivamente i dati sui servizi del modello 770.

Impegno presentazione telematica

Ricordiamo che è possibile generare la stampa dell’impegno alla trasmissione telematica da parte dell’intermediario.
Come negli anni precedenti, la stampa dell’impegno può essere generata selezionando il programma ‘STAIM770’, sulla procedura ‘770: Stampe di Controllo’. E’ necessario che le informazioni relative all’invio da parte dell’intermediario siano state inserite sul servizio ‘Frontespizio’ delle dichiarazioni interessate.

Controllo rigo SX47

E’ opportuno effettuare un particolare controllo sul bonus fiscale D.L. 190/14 riportato nel rigo SX47.

Il controllo riguarda i casi (eventuali) in cui il bonus sia stato inserito sul servizio Cedolini – Anno Corrente, in relazione a periodi non elaborati sulla procedura Paghe. Tale operazione può essere stata effettuata per conguagliare il bonus erogato nel corso di precedenti rapporti di lavoro; in tale ipotesi, un caso particolare è rappresentato dal “passaggio diretto” di dipendenti tra due datori di lavoro. In alternativa, il bonus inserito su Cedolini – Anno Corrente può riferirsi a periodi elaborati su altre procedure, nel caso di aziende attivate sulla nostra procedura Paghe nel corso d’anno.

Precisiamo che il rigo SX47 è stato compilato, dalla procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, escludendo il bonus inserito sul servizio Cedolini – Anno Corrente; tale criterio risulta corretto nei seguenti casi:

  • bonus erogato nel corso di precedenti rapporti di lavoro, conguagliato dall’attuale sostituto a seguito di una specifica richiesta da parte del dipendente;
  • passaggio diretto, nel caso in cui il precedente datore di lavoro presenti il proprio modello 770.

Nei suddetti casi, non occorre intervenire sul rigo SX47 in relazione al bonus inserito su Cedolini – Anno Corrente.

Occorre invece intervenire sul rigo SX47 nei seguenti casi:

  • azienda attivata sulla procedura Paghe nel corso dell’anno, nel caso in cui i dati relativi ai periodi pregressi siano stati inseriti manualmente sul servizio Cedolini – Anno Corrente;
  • passaggio diretto, se il precedente datore di lavoro figura come “soggetto estinto” sul modello 770 dell’attuale sostituto (e quindi non presenta il proprio modello 770).

Nei casi in questione, sulla colonna 1 del rigo SX47 occorre aggiungere il valore del bonus che è stato inserito sul servizio Cedolini – Anno Corrente.

Per rilevare i casi in cui il bonus è stato inserito sul servizio Cedolini – Anno Corrente, è possibile utilizzare il programma SEGNAVOT sulla procedura Stampe Accessorie (elenco programmi punto 3.1 ‘Controlli e statistiche’).
Tra le opzioni del programma, indicare: 1° Voce richiesta ‘66F’, Campo ‘Importo totale’, barrare le caselle ‘Riporta valori dettagliati per singolo mese’ e ‘Riporta descrizione delle voci’, selezionare Considera ‘Solo i cedolini non elaborati’.
Al lancio della procedura, indicare Data Iniziale ‘01/01/2015’ e Data Finale ‘31/12/2015’.

Sulla stampa prodotta, viene riportato il valore del bonus inserito sul servizio Cedolini – Anno Corrente; precisiamo che, in assenza di tale valore, non viene prodotta alcuna stampa. Nel caso in cui venga prodotta la stampa, occorre verificare in quale situazione rientrano i soggetti interessati, intervenendo sul rigo SX47 soltanto nei casi sopra descritti (attivazione di ditte in corso d’anno con inserimento dei periodi pregressi / passaggio diretto da un “soggetto estinto”).

Maggio 2016
(acred612)
MODELLO 770/2016 – FRONTESPIZIO

Segnaliamo che nella documentazione dell’aggiornamento Acred610 del 23/05/2016, è riportata un’indicazione errata nel capitolo relativo al Frontespizio del modello 770/2016 Semplificato (Gestione Quadri - Frontespizio), per quanto riguarda la gestione dei casi in qui è presente anche il modello 770 Ordinario.

Di seguito riportiamo l’indicazione corretta:
In presenza del modello 770 Ordinario, è possibile scegliere di inviare i quadri ST – SV – SX – SY del modello 770 Semplificato tramite il modello Ordinario. Tale facoltà diventa un obbligo nel caso in cui siano avvenute compensazioni “interne” tra i tributi del modello Semplificato e quelli del modello Ordinario.

Facciamo presente che, come negli anni precedenti, è possibile generare un file di esportazione dei quadri ST – SV – SX – SY del modello 770 Semplificato, prodotto secondo il tracciato ministeriale, in modo che tali quadri possano essere importati sulla procedura di gestione del modello 770 Ordinario.

Maggio 2016
(acred612)
MODELLO 770/2016 – CONTROLLO

Ricordiamo che le stampe di controllo da utilizzare per la gestione del modello 770/2016 sono state descritte nella documentazione dell’aggiornamento Acred610 del 23/05/2016, ai punti 3.3.1 (‘CON770TR’ per il controllo dei versamenti e dei crediti rispetto al modello F24) e 3.3.2 (‘STA770SX’ per il controllo di coerenza del quadro SX).

Segnaliamo che è possibile utilizzare anche la stampa di controllo ‘CON770XY’: tale stampa è stata utilizzata, negli anni precedenti, per verificare la corrispondenza dei tributi riportati sui prospetti ST / SV rispetto al modello F24 (funzionalità svolta dalla nuova stampa ‘CON770TR’) ed anche per controllare la coerenza di alcuni dei suddetti tributi (Irpef ordinaria, Irpef a tassazione separata, ritenute lavoro autonomo) rispetto alle ritenute presenti nei quadri dei percipienti.
Per quanto riguarda il modello 770/2016, la stampa ‘CON770XY’ effettua esclusivamente il controllo rispetto alle ritenute presenti nei quadri dei percipienti, in questo caso facendo riferimento ai quadri della CU/2016.

Facciamo presente che il suddetto controllo può produrre delle segnalazioni di discordanza anche in molti casi in cui non sussistono effettivamente delle differenze. In particolare, viene prodotta una segnalazione di discordanza sull’Irpef ordinaria (tributi 1001 / 1004) in tutti i casi in cui ci sono stati dei conguagli fiscali a credito. Dall’anno 2015, infatti, i conguagli fiscali a credito vengono riportati in F24 tramite il tributo 1627: tale tributo non compare sui quadri ST / SV e non corrisponde ad un campo (o una combinazione di campi) del quadro SX. Inoltre, occorre tenere presente che il tributo 1627 viene generato, in presenza di un conguaglio fiscale a credito, anche nei casi in cui vi sarebbe “capienza” sui conguagli fiscali a debito relativi allo stesso mese (aggiornamento di febbraio 2015 Acred562).

Comunque, la stampa di controllo delle ritenute può essere utile per individuare la mancanza di eventuali tributi relativi al lavoro autonomo sul quadro ST, ovviamente a condizione che siano stati gestiti i soggetti interessati sulla CU.

Maggio 2016
(acred610)
MODELLO 770/2016

E’ possibile gestire la dichiarazione Modello 770/2016 Semplificato (anno di competenza 2015).
A partire da quest’anno, la dichiarazione consiste nei soli prospetti dei versamenti (quadri ST / SV), nel prospetto dei crediti e delle compensazioni (quadro SX) e nel prospetto SY, relativo alle somme liquidate a seguito di pignoramenti, oltre che ai percipienti esteri privi di codice fiscale (questi ultimi sono gestiti nella nuova sez. 4 del quadro SY).
I dati relativi ai singoli percipienti, inviati tramite la CU/2016, sono quindi esclusi dalla dichiarazione 770/2016.

I servizi e le procedure per la gestione del Modello 770/2016 Semplificato (anno di competenza 2015) si trovano sul menu PersonaleMenu Modello 770Gestione Modello 770/2016.

Ricordiamo che, per la gestione della CU/2016, sono stati convertiti i dati relativi agli Intermediari dall’archivio dell’anno precedente. Inoltre, è stato convertito anche il Frontespizio di entrambe le dichiarazioni (CU e 770).

Sul modello 770/2016, quindi, è sufficiente generare i dati relativi ai versamenti effettuati (prospetti ST / SV) ed il riepilogo dei crediti e delle compensazioni (prospetto SX).

A tale scopo, occorre effettuare la seguente operazione:

  1. Lanciare la procedura ‘770 : Generazione da archivi Paghe’, indicando l’anno di competenza ‘2015’.

    E’ necessario abilitare l’opzione prevista sulla procedura:

    • Genera quadri ST–SV–SX’: selezionare l’opzione Genera conservando tributi definitivi e importati (‘S’) per ottenere la generazione dei prospetti ST / SV, relativi ai versamenti, e del prospetto SX, relativo ai crediti, sulla base dei dati presenti negli archivi Paghe. Viene prodotta la stampa ‘lis770.ST-SV-SX.2015’, con l’elenco delle dichiarazioni trattate e dei quadri generati; può essere prodotta anche la stampa ‘err770.ST-SV-SX.2015’, sulla quale sono riportate eventuali segnalazioni (vedere Modello 770 / 2016 – Generazione dati).

Ricordiamo che, al lancio della procedura, è possibile selezionare le ditte relative ad una singola zona.

Ricordiamo, inoltre, che la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ può essere lanciata più volte: ad ogni lancio vengono annullati i dati precedentemente generati o inseriti tramite i servizi del 770. Fanno eccezione soltanto gli eventuali tributi presenti sui prospetti ST – SV che risultano ‘Definitivi’ o ‘Importati’ (vedere Gestione quadri – Prospetti ST / SV e Modello 770 / 2016 – Generazione dati).

Precisiamo che, per il momento, non devono essere utilizzate le procedure di stampa e invio telematico e le procedure di esportazione o importazione dei dati.

Maggio 2016
(acred610)
MODELLO 770/2016 – GESTIONE QUADRI

Dopo aver eseguito l’operazione descritta in Modello 770/2016, paragrafo A, è possibile visualizzare ed eventualmente modificare o inserire i dati, tramite il servizio ‘Gestione Modello 770/2016’, disponibile sul Menu Modello 770.

Nella parte sinistra dello schermo sono indicate le varie sezioni del modello:

  • Frontespizio – dati relativi al sostituto d’imposta e modalità di invio telematico della dichiarazione;
  • Prospetto ST sez. 1 Erario – tributi versati tramite F24 di competenza dell’Erario;
  • Prospetto ST sez. 2 Regioni – tributi versati tramite F24 di competenza delle Regioni;
  • Prospetto SV Comuni – tributi versati tramite F24 di competenza dei Comuni;
  • Prospetto SX – riepilogo dei crediti e delle relative compensazioni;
  • Prospetto SY – somme liquidate a seguito di pignoramento presso terzi;
  • Prospetto SY sez. 4 – somme corrisposte a percipienti esteri privi di codice fiscale.

IMPORTANTE: Ricordiamo che gli importi devono essere indicati, sul Modello 770/2016, riportando i centesimi di Euro e la “virgola esplicita”. Sui servizi del 770, tutti gli importi sono gestiti secondo tale modalità. La stessa modalità è adottata anche sulla stampa del modello e sul file per l’invio telematico, oltre che sulle procedure di esportazione ed importazione dei dati (in quanto tali procedure adottano il tracciato ministeriale).

GESTIONE QUADRI – FRONTESPIZIO

Sul servizio ‘Frontespizio’ si possono gestire le informazioni richieste sul “frontespizio” del modello 770/2016.

E’ possibile modificare o integrare alcuni dati anagrafici del sostituto, come la data di variazione della residenza o del domicilio fiscale, lo stato della società, la natura giuridica, il rappresentante legale ed i relativi codice e data carica.
Per quanto riguarda il rappresentante legale, ricordiamo che il codice carica e la data carica possono essere preventivamente inseriti sui servizi della procedura Paghe (precisamente su Ditta – Anagrafico, in corrispondenza della società), prima di utilizzare la procedura di generazione dei dati per il modello 770. In alternativa, le stesse informazioni possono essere inserite direttamente sui servizi del modello 770, una volta che sono stati generati i dati relativi all’anno di competenza.

Nelle sezioni Trasmissione modello in due parti, Firma della Dichiarazione, Presentazione Telematica e Visto di Conformità sono state riportate le informazioni presenti sulla dichiarazione 770 relativa all’anno precedente. Occorre tenere presente che le informazioni relative alla presentazione telematica (compreso l’intermediario) non sono state rilevate dal frontespizio della CU/2016, bensì dal frontespizio del modello 770/2015. In ogni caso, tutte le sezioni sopra indicate devono essere controllate e, dove necessario, modificate o integrate in base alla condizione dell’anno corrente.
Ricordiamo che occorre compilare sempre il campo Data Impegno (in quanto tale data è necessariamente diversa da quella dell’anno precedente), nella sezione relativa alla presentazione telematica da parte dell’intermediario.
Ricordiamo, inoltre, che è necessario verificare le condizioni previste dalla Legge di Stabilità 2014 (compensazione di crediti per importi superiori ad E. 15.000), per l’eventuale obbligo del visto di conformità o della sottoscrizione da parte del soggetto che effettua il controllo contabile.

Come negli anni precedenti, occorre indicare la presenza del modello 770 Ordinario: ricordiamo che la presenza del 770 Ordinario comporta l’obbligo di inviare i quadri ST – SV – SX – SY tramite tale dichiarazione (anziché tramite il 770 Semplificato). Di conseguenza, da quest’anno i sostituti che presentano il modello Ordinario non devono presentare il modello Semplificato (in quanto tutti i quadri presenti devono essere trasmessi tramite il modello Ordinario).

Come negli anni precedenti, i dati relativi agli intermediari possono essere visualizzati o inseriti tramite la finestra prevista nella sezione Presentazione Telematica. Su ogni dichiarazione, è necessario indicare l’intermediario che effettua l’invio telematico, selezionandolo dall’apposita finestra, a meno che non venga barrata la casella ‘Invio per conto proprio’.

Per il momento, la casella ‘Modello Definitivo’ non deve essere barrata. E’ invece possibile, sebbene non obbligatorio, impostare la condizione di ‘Definitivo’ sui singoli tributi dei quadri ST – SV (vedere Gestione quadri – Prospetti ST / SV).

GESTIONE QUADRI – PROSPETTI ST / SV

Sui servizi per la gestione dei versamenti, suddivisi tra le sezioni ‘ST/1 Erario’ – ‘ST/2 Regioni’ – ‘SV Comuni’, i tributi risultano ordinati per periodo di competenza e codice tributo.
Sulla finestra ‘Visualizzazione elenco versamenti’ sono riportati tutti i tributi presenti su ciascuna sezione (per stamparli conviene impostare l’orientamento orizzontale del foglio). Sulla finestra ‘Totali per tributo’ vengono invece indicati gli importi complessivi relativi ad ogni tributo, suddivisi per regione nel caso della sezione ‘Regioni ST/2’.

Sugli stessi servizi, sono disponibili i pulsanti per spostarsi sulla videata precedente o successiva (‘Indietro’ / ‘Avanti’), ed eventualmente all’inizio o alla fine dell’elenco (‘Inizio’ / ‘Fine’).
Per inserire un nuovo versamento, occorre utilizzare uno dei righi disponibili alla fine dell’elenco: il servizio provvede a riordinare immediatamente l’intero elenco dei tributi. Per eliminare un singolo versamento occorre azzerare tutti i campi in cui sono presenti degli importi (ritenute, compensazioni, importo versato).

In corrispondenza di ogni versamento, è disponibile il campo ‘Tipo Tributo’, tramite il quale è possibile impostare la condizione di ‘Definitivo’ a livello di singolo tributo. Precisiamo che tale indicazione non è obbligatoria: impostare la condizione di ‘Definitivo’ su determinati versamenti, serve esclusivamente a “proteggere” gli stessi versamenti in caso di rigenerazione dei dati. Di conseguenza, l’indicazione del ‘Definitivo’ è utile soltanto se si ha necessità di inserire manualmente alcuni tributi (ad esempio quelli relativi al lavoro autonomo): in tal modo, si eviterà che gli stessi tributi vadano persi nel caso in cui vengano successivamente generati altri tributi dall’archivio Paghe.
Attraverso il campo ‘Tipo Tributo’, vengono identificati anche i versamenti caricati in archivio tramite la procedura di importazione del modello 770. I tributi in questione riportano la condizione di ‘Importato’ e risultano anch’essi “protetti” nei confronti dell’eventuale generazione dei tributi dall’archivio Paghe. Precisiamo che, sulla procedura di generazione dei dati dall’archivio Paghe, è comunque disponibile un’opzione che consente di generare i prospetti ST – SV annullando i tributi importati (ma non quelli definitivi).

ATTENZIONE: il pulsante ‘Elimina’ ha l’effetto di cancellare TUTTI i dati presenti nel prospetto in questione, compresi quelli riportati nelle videate precedenti o successive, senza alcuna distinzione in merito alla condizione indicata nel campo ‘Tipo Tributo’ (vengono quindi cancellati anche i tributi “definitivi”).

Ricordiamo che, in corrispondenza di ogni singolo tributo, è disponibile il campo ‘Soggetto Estinto’: tramite tale campo può essere indicato un sostituto d’imposta diverso dal dichiarante.
Se viene compilato il campo ‘Soggetto Estinto’ relativo ad un determinato tributo, indicando il codice ditta di un diverso sostituto d’imposta, il tributo in questione viene riportato su un quadro separato al momento della stampa o dell’invio telematico; tale quadro, inoltre, riporta l’indicazione del codice fiscale relativo al diverso sostituto d’imposta, attraverso il campo “Codice fiscale del sostituto d’imposta” presente nella parte alta del modello.
Come negli anni precedenti, il codice ditta corrispondente al ‘Soggetto Estinto’ deve essere preventivamente inserito sulla finestra ‘Elenco Soggetti Estinti’, presente sul servizio ‘Frontespizio’. Una volta inserito su tale finestra, il codice del soggetto estinto può essere attribuito sui singoli tributi dei prospetti ST – SV.

GESTIONE QUADRI – PROSPETTO SX

Tramite il servizio ‘Prospetto SX’ si possono gestire i dati previsti sul corrispondente quadro, che costituiscono il riepilogo dei crediti e delle compensazioni inerenti al sostituto d’imposta.

Precisiamo che nella parte relativa ai righi da SX7 a SX30 (dettaglio dei crediti per singola regione o singolo comune), l’elenco può proseguire su videate successive alla prima: a tale riguardo, sono disponibili i pulsanti per spostarsi sulla videata successiva o precedente (‘Avanti’ / ‘Indietro’). Una volta esauriti i righi disponibili fino ad SX30, l’elenco inizia nuovamente dal rigo SX7; in tal caso, sulla stampa del modello vengono prodotte ulteriori pagine.

ATTENZIONE: il pulsante ‘Elimina’ ha l’effetto di cancellare TUTTI i dati presenti nel prospetto in questione, compresi quelli riportati nelle videate precedenti o successive.

GESTIONE QUADRI – PROSPETTO SY

Tramite i servizi ‘Prospetto SY’ e ‘Prospetto SY sez. 4’ si possono gestire i dati previsti sul corrispondente quadro, relativi alle somme liquidate a seguito di procedure di pignoramento presso terzi (sezioni 1 e 2), alle ritenute art. 25 D.L. 78/2010 (sez. 3) ed alle somme corrisposte ai percipienti esteri privi di codice fiscale (nuova sez. 4).

Precisiamo che il campo ‘Modulo N.’ permette di inserire quadri aggiuntivi e corrisponde al numero del modulo riportato sulla stampa del modello e sul file per l’invio telematico.

Il prospetto SY deve essere compilato (da parte dell’Utente), nei casi previsti dalle istruzioni ministeriali. Precisiamo che i percipienti esteri privi di codice fiscale, da riportare nella sez. 4, non corrispondono ai percipienti gestiti sulla CU.

Maggio 2016
(acred610)
MODELLO 770/2016 – GENERAZIONE DATI

Nei paragrafi seguenti sono descritte, in modo dettagliato, le sezioni del modello 770 generate automaticamente tramite la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’, il cui utilizzo è descritto in Modello 770/2016 paragrafo A.

Abilitando il trasferimento dei quadri ST / SV / SX, la procedura genera (o rigenera) i suddetti prospetti, annullando i dati eventualmente già presenti in archivio. Nel caso in cui risulti impostata la condizione di ‘Definitivo’ sul Frontespizio, non viene trasferito alcun dato e non vengono annullati i dati già presenti.
Sui prospetti ST – SV non vengono comunque annullati i tributi che riportano la condizione di ‘Definitivo’ o ‘Importato’ (per annullare i tributi “importati occorre selezionare l’apposita opzione sulla procedura di generazione dati).
Sul quadro SX, vengono sempre annullati i dati eventualmente già presenti in archivio.
La procedura produce un elenco delle aziende trattate (‘lis770.ST-SV-SX.2015’), con l’indicazione dei prospetti generati, oltre ad una lista di errori e segnalazioni varie (‘err770.ST-SV-SX.2015’).

GENERAZIONE PROSPETTI ST / SV

Le ritenute fiscali relative all’anno 2015, versate entro il 16/03/2016, sono riportate sui seguenti quadri:

  • prospetto ST / sezione 1 – tributi di competenza dell’Erario: Irpef a tassazione ordinaria sui redditi da lavoro dipendente, Irpef a tassazione separata sul Tfr e sugli arretrati, imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, contributo di solidarietà, bonus fiscale recuperato, ritenute d’acconto sui redditi da lavoro autonomo, saldo e acconti Irpef da 730, acconto tassazione separata da 730, contributo di solidarietà da 730, imposta sostitutiva somme detassate da 730, saldo e acconti cedolare secca da 730, interessi per rateizzazione da 730;

  • prospetto ST / sezione 2 – tributi di competenza delle Regioni: rate addizionale regionale relativa all’anno precedente, addizionale regionale relativa all’anno corrente (rapporti cessati), saldo addizionale regionale da 730, interessi per rateizzazione addizionale regionale da 730;

  • prospetto SV – tributi di competenza dei Comuni: rate saldo addizionale comunale anno precedente, rate acconto addizionale comunale anno corrente, saldo addizionale comunale anno corrente (rapporti cessati), acconto e saldo addizionale comunale da 730, interessi per rateizzazione addizionale comunale da 730.

Relativamente ai dati generati sui prospetti ST – SV, riportiamo le seguenti precisazioni:

  • Come negli anni precedenti, i dati relativi alle ritenute operate ed ai versamenti effettuati sono rilevati dai mesi elaborati sulla procedura Paghe. Le ritenute operate in ciascun mese vengono riportate sulla colonna 2 dei prospetti ST – SV. Ricordiamo che il mese in cui sono state operate le ritenute, riportato sulla colonna 1, corrisponde al mese elaborato se l’azienda ha adottato il criterio di “competenza”, oppure al mese successivo se l’azienda ha adottato il criterio di “cassa” (gestione prevista per il versamento mensile dei tributi fiscali).

  • Per l’anno di competenza 2015, a differenza degli anni precedenti, i crediti derivanti dai conguagli fiscali o dai rimborsi di assistenza fiscale, non sono stati compensati sulle ritenute a debito operate nello stesso mese, bensì sono stati portati in compensazione direttamente sul modello F24, tramite appositi codici tributo (risoluzione 13/E del 10/02/2015). Di conseguenza, la colonna 4 dei prospetti ST – SV non viene mai compilata, dalla procedura di generazione dei dati.

  • Sulla colonna 6 del prospetto ST (‘Crediti d’imposta utilizzati a scomputo’) viene indicato l’eventuale credito derivante dall’anticipo di tassazione sul Tfr, per la parte effettivamente compensata con le ritenute del mese (tributo 1012). L’eventuale eccedenza del credito d’imposta, non compensata con le ritenute del mese, viene portata in compensazione sul primo periodo utile successivo (sempre in corrispondenza del tributo 1012).

  • La colonna 7 dei prospetti ST – SV (‘Importo versato’), in generale, viene compilata con lo stesso importo delle ritenute operate (colonna 2). In presenza di una somma a credito nella colonna 6 (anticipo di tassazione sul Tfr), l’importo versato corrisponde alla differenza tra la colonna 2 e la colonna 6.

  • Gli interessi per differimento delle ritenute da 730, dovuti ad incapienza delle retribuzioni, sono indicati unitamente all’imposta a cui si riferiscono, come avviene anche sul modello F24. Gli interessi per rateizzazione, invece, sono indicati separatamente dalle corrispondenti imposte, utilizzando i codici tributo previsti sul modello F24: 1630 per la sezione Erario, 3790 per la sezione Regioni, 3795 per la sezione Comuni.

  • Sul prospetto SV, le ritenute ed i versamenti di addizionale comunale sono indicati in modo cumulativo, sommando tra loro i tributi che presentano gli stessi dati identificativi (codice tributo, periodo di competenza, data di versamento). Ricordiamo che, sul modello F24, le addizionali comunali vengono invece suddivise in base al comune di competenza, con l’indicazione del relativo codice catastale.

  • In corrispondenza delle ritenute derivanti dalla busta paga di dicembre, nel caso in cui sia stato adottato il criterio di “cassa” (retribuzione corrisposta entro il 12 gennaio dell’anno successivo, con conseguente versamento delle ritenute entro il 16 febbraio), nel campo Note viene riportata l’opzione ‘B’ e nel periodo viene indicato ‘12/2015’. Fanno eccezione le ritenute da lavoro autonomo (tributo 1040) derivanti dall’elaborazione di dicembre, che sono state considerate trattenute entro il 31/12 e quindi versate entro il 16/01 (anche nel caso in cui la ditta abbia adottato il criterio di “cassa” per le ritenute da lavoro autonomo relative agli altri mesi dell’anno).

  • Se il conguaglio fiscale relativo all’anno 2015 è stato effettuato sulla busta paga di gennaio 2016 (tributo 1013), nel campo Note viene riportata l’opzione ‘D’ per le aziende che adottano il criterio di “competenza” (versamento entro il 16 febbraio), oppure ‘E’ per le aziende che adottano il criterio di “cassa” (versamento entro il 16 marzo). Nel periodo di riferimento viene comunque indicato ‘12/2015’, conformemente alle istruzioni ministeriali.

  • Sulle addizionali regionali e comunali di competenza dell’anno 2015, trattenute in caso di cessazione del rapporto o di erogazione del compenso su base annuale (esempio: amministratori), viene riportata l’opzione ‘S’ nel campo ‘Note’. Inoltre, l’opzione ‘S’ viene riportata anche sugli interessi per rateizzazione relativi alle somme a debito da 730, di competenza dell’anno corrente (acconti Irpef, cedolare secca, addizionale comunale).

  • Ricordiamo che le opzioni previste nel campo ‘Note’, diverse da quelle descritte ai punti precedenti, devono essere compilate manualmente. Tra queste segnaliamo, in particolare, le opzioni da utilizzare in caso di operazioni societarie straordinarie o passaggio di dipendenti (‘K’ / ‘L’ / ‘N’).

  • In generale, l’indicazione dei versamenti assoggettati a ravvedimento operoso rimane a carico dell’Utente.

  • La data di versamento (colonna 14 dei prospetti ST – SV) viene compilata automaticamente, indicando l’ultimo giorno utile per il versamento: tale giorno corrisponde generalmente al 16 del mese di scadenza. Se il giorno 16 ricade di sabato o di domenica, oppure coincide con un giorno festivo, la data di versamento viene portata automaticamente al primo giorno utile successivo. Nel caso in cui, al momento della stampa o dell’invio telematico del modello F24, sia stata indicata una diversa data di versamento, tale data viene riportata sui prospetti ST – SV in sostituzione di quella predisposta automaticamente. Ovviamente, è importante verificare la corrispondenza tra le date di versamento riportate sui prospetti ST – SV e quelle risultanti dalle attestazioni di pagamento, intervenendo dove necessario.

GENERAZIONE PROSPETTO SX

Ricordiamo che, per l’anno di competenza 2015, le somme a credito derivanti dai conguagli fiscali o dai rimborsi del 730, non sono state compensate sulle ritenute operate nello stesso mese, bensì sono state portate in compensazione direttamente sul modello F24, tramite gli appositi codici tributo istituiti con la risoluzione 13/E del 10/02/2015.

Relativamente ai dati generati sul prospetto SX, riportiamo le seguenti precisazioni:

  • Le restituzioni derivanti dai conguagli fiscali a credito vengono totalizzate sulla colonna 1 del rigo SX1 e riportate dettagliatamente sulla colonna 3 dei righi da SX5 a SX30. La procedura di generazione dei dati verifica se tali crediti sono stati compensati nell’ambito dello stesso anno di competenza, tramite i codici tributo 1627 / 1669 / 1671: l’importo così compensato viene riportato sulla colonna 5 dei righi da SX5 a SX30. L’importo non ancora compensato, oppure compensato nell’anno di competenza successivo tramite il codice tributo 6781, viene invece riportato sulla colonna 6 dei righi da SX5 a SX30. Ricordiamo che i criteri adottati per l’esposizione del tributo 6781, in sostituzione dei tributi 1627 / 1669 / 1671, sono descritti negli aggiornamenti di dicembre 2015 ‘Acred592’ e ‘Acred593’.

  • Gli eventuali crediti derivanti dal conguaglio fiscale dell’anno 2015, se effettuato nel mese di gennaio 2016, vengono riportati automaticamente sia sulla colonna 1 del rigo SX1 che sulle colonne 3 e 6 dei righi da SX5 a SX30 (tali crediti possono essere compensati su F24 esclusivamente utilizzando il codice tributo 6781).

  • I rimborsi da 730 sono totalizzati sulla colonna 2 del rigo SX1 e riportati dettagliatamente sulle colonne 3 e 5 dei righi da SX5 a SX30. Ricordiamo che i rimborsi da 730 sono stati erogati verificando la “capienza” delle ritenute operate nello stesso mese: si presume, quindi, che tali crediti siano già stati compensati su F24 (ricordiamo, tuttavia, che non era obbligatorio esporre tali crediti sullo stesso modello F24 utilizzato per il versamento delle ritenute che hanno dato luogo alla “capienza” – aggiornamento di luglio 2015 Acred577).

  • In presenza della voce 94A, utilizzata per aumentare della “capienza” delle ritenute per erogare i rimborsi da 730 (aggiornamento di luglio 2015 Acred577), viene emessa un’apposita segnalazione sulla stampa ‘err770.ST-SV-SX.2015’ (“Presente aumento capienza 730: E. ..”). Tale segnalazione, quindi, non rappresenta una condizione di errore, ma permette di individuare i casi in cui i rimborsi da 730 risultano superiori alle ritenute fiscali gestite in ambito Paghe. Ovviamente, sui quadri ST – SV dovranno essere riportate anche le altre ritenute (generalmente di lavoro autonomo) utilizzate per aumentare la capienza dei rimborsi da 730.

  • Gli eventuali crediti residui derivanti dai conguagli dell’anno precedente (2014) vengono riportati automaticamente sulle colonne 2 e 5 dei righi da SX5 a SX30. In tal modo, viene fatto figurare che i crediti residui dell’anno 2014 sono stati compensati negli anni 2015 o 2016, entro il termine di presentazione del modello 770/2016 (è comunque opportuno verificare che tale compensazione sia effettivamente avvenuta).

  • Nel caso in cui il saldo dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr sia risultato a credito, viene fatta figurare un’eccedenza di versamento, secondo quanto previsto dalla circolare 34/E del 18/04/2002. Tale eccedenza viene portata automaticamente in compensazione sul modello F24, utilizzando il codice tributo 6781 (aggiornamento di gennaio 2016 Acred593). La stessa eccedenza, quindi, viene indicata sulla colonna 3 del rigo SX1, oltre che sulle colonne 3 e 6 del rigo SX5 (in quanto compensata utilizzando il codice tributo 6781).

  • L’eventuale saldo a credito di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr, relativo all’anno precedente (2014), viene riportato automaticamente sulle colonne 2 e 5 del rigo SX5. Ovviamente, anche tale credito è già stato portato in compensazione sul modello F24 (aggiornamento di gennaio 2015 Acred554).

  • Per quanto riguarda le addizionali regionali e comunali, precisiamo che le somme a credito sono riportate sui righi da SX7 a SX30, con l’indicazione del codice regione o del codice catastale del comune sulla corrispondente colonna 1.

ATTENZIONE: Occorre tenere presente che la procedura ‘Generazione da archivi Paghe’ compila il prospetto SX in relazione ai soli crediti derivanti dalla gestione Paghe. Tale criterio vale anche per i crediti residui dell’anno precedente, riportati sulla colonna 2 dei righi da SX5 a SX30. Di conseguenza, gli eventuali crediti residui dell’anno precedente derivanti da gestioni extra-Paghe (lavoro autonomo o altro), devono essere riportati manualmente sul prospetto SX, anche nel caso in cui risultino presenti sul modello 770 dell’anno precedente. E’ comunque possibile individuare i casi in cui risulta presente un credito sul modello 770 dell’anno precedente, derivante da una gestione extra-Paghe: a tale scopo, è disponibile un’apposita stampa di controllo, descritta in Controllo crediti maturati e residui.

Sul rigo SX32, colonna 2, viene riportato automaticamente il totale dei crediti residui presente nella colonna 6 del rigo SX4: tale credito, quindi, può essere utilizzato (o è già stato utilizzato) in compensazione tramite il codice tributo 6781.

Il rigo SX37 viene compilato automaticamente con le informazioni relative all’eventuale credito da anticipo di tassazione sul Tfr. Per la compilazione si fa riferimento ai dati presenti sul servizio ‘Cedolini – Residui Ditta’:

  • colonna 1 – viene indicato il credito residuo presente nel mese 01/2015;
  • colonna 4 – viene riportato il credito utilizzato in F24 (tributo 1250) per compensare l’acconto e il saldo dell’imposta sostitutiva, rilevandolo dal campo ‘Imposta Sostitutiva – Credito’ nei mesi 11/2015 (acconto) e 12/2015 (saldo);
  • colonna 5 – viene indicato il credito utilizzato a scomputo delle ritenute sul Tfr (tributo 1012), rilevandolo dal campo ‘Maturato’ dei mesi di erogazione dello stesso Tfr (ricordiamo che il credito compensabile è determinato in percentuale sull’importo del Tfr erogato, fino a concorrenza con il credito residuo);
  • colonna 6 – corrisponde alla differenza tra la colonna 1 e le colonne 4 e 5.

Sul rigo SX38, colonna 1, viene riportato l’eventuale credito per famiglie numerose risultante dal conguaglio fiscale, compensabile su F24 con il codice tributo 1632 (aggiornamenti di dicembre 2015 Acred592 e gennaio 2016 Acred594).

Sul rigo SX47 vengono riportati automaticamente i dati relativi al credito bonus Irpef Legge 190/2014, sulla base della gestione effettuata dal sostituto d’imposta per l’anno di competenza 2015.
Nella colonna 1 viene riportato il credito erogato “al lordo di quanto eventualmente recuperato” (come indicato nelle istruzioni ministeriali): l’eventuale bonus recuperato, quindi, non viene decurtato dalla colonna 1.
Nella colonna 2 viene riportato il valore degli eventuali recuperi effettuati: ne consegue che il bonus effettivamente erogato corrisponde alla differenza tra le colonne 1 e 2.
Relativamente alle colonne 1 e 2, precisiamo che il bonus viene riportato sul modello F24 utilizzando sempre il codice tributo 1655, sia in caso di debito che di credito. In presenza di un recupero del bonus, sul tributo 1655 viene riportata la differenza tra le somme erogate e le somme recuperate (in quanto su uno stesso tributo non è possibile indicare sia un importo a debito che un importo a credito). Di conseguenza, il totale del tributo 1655 relativo all’anno di competenza 2015, corrisponderà alla differenza tra la colonna 1 e la colonna 2 del rigo SX47, mentre ciascuna delle due colonne non corrisponderà necessariamente al totale a debito o al totale a credito risultanti dallo stesso tributo 1655.
Nella colonna 3 viene riportato il bonus effettivamente compensato su F24 “fino al 16 marzo 2016”: a tale scopo, viene verificato il credito compensato su F24 tramite il tributo 1655, entro la suddetta data. Precisiamo che vengono considerate anche le compensazioni che facciano riferimento ad un’eventuale data di scadenza compresa tra il 17/03/2016 ed il 31/03/2016 (in quanto si tratterebbe di una data di scadenza convenzionale, impostata sui servizi dell’Archivio Tributi allo scopo di produrre deleghe F24 separate, ma riferite comunque alla scadenza del 16/03/2016).
Nella colonna 4 viene riportato il bonus compensato su F24 dopo il 16/03/2016 (precisamente dopo il 31/03/2016, per i motivi sopra descritti), oppure non ancora compensato.
Ricordiamo che il bonus fiscale può essere stato conguagliato anche sulla busta paga di gennaio 2016, attivando l’apposita voce prevista in caso di conguaglio fiscale dell’anno precedente (aggiornamento di gennaio 2016 Acred594).

Ricordiamo che, secondo le istruzioni ministeriali, i righi da SX5 a SX30 devono essere compilati soltanto nel caso in cui siano avvenute delle compensazioni tra enti diversi, oppure se figura un credito residuo su enti diversi dall’Erario. A questo scopo, è disponibile un’apposita opzione che permette di escludere i righi in questione dall’invio telematico e dalla stampa del modello. Tale opzione viene attivata automaticamente dalla procedura di generazione dei dati, soltanto in assenza di crediti (maturati, compensati o residui) su enti diversi dall’Erario.

La procedura di generazione dei dati segnala, sulla stampa ‘err770.ST-SV-SX.2015’, la presenza di importi negativi o altre eventuali incongruenze nei dati calcolati. E’ comunque opportuno effettuare i controlli previsti, tramite le stampe indicate in Controllo versamenti e crediti e Controllo crediti maturati e residui.

Maggio 2016
(acred610)
MODELLO 770/2016 – STAMPE DI CONTROLLO

Dopo aver eseguito le fasi indicate in Modello 770/2016, è possibile utilizzare la procedura ‘770: Stampe di controllo’, allo scopo di effettuare alcune verifiche sulla coerenza dei dati presenti nel modello 770.

CONTROLLO VERSAMENTI E CREDITI

Sulla procedura ‘770 : Stampe di controllo’, selezionare il programma ‘CON770TR’ nel campo ‘Programma da eseguire’.
L’anno di competenza da indicare sulla procedura è ‘2015’.
Il programma effettua diversi controlli di coerenza tra i dati riportati sui prospetti ST – SV – SX del modello 770 ed i tributi (sia a debito che a credito) presenti sull’Archivio Tributi.

Per quanto riguarda i versamenti riportati sui prospetti ST – SV, il programma verifica la loro corrispondenza rispetto ai tributi a debito presenti sull’Archivio Tributi, in corrispondenza del tipo procedura ‘PG’ (Paghe). Vengono considerati tutti i tributi riportati su periodi di competenza compresi tra gennaio e dicembre 2015, oltre ad eventuali tributi relativi all’anno 2015 riportati sul periodo di competenza di gennaio 2016 (ad esempio il tributo 1013).
Il controllo viene effettuato totalizzando i tributi per mese di scadenza: a tale scopo, il programma considera la data di versamento presente sui prospetti ST – SV e la data di scadenza presente sull’Archivio Tributi (per entrambe le date viene considerato soltanto l’anno ed il mese, escludendo quindi il giorno).
Ai fini del controllo, i tributi regionali sono mantenuti distinti per regione (come sul prospetto ST sez.2), mentre i tributi comunali sono totalizzati per codice tributo (come sul prospetto SV).
La procedura emette una segnalazione nel caso in cui il totale di un tributo, per un determinato mese di scadenza, risulti diverso tra i prospetti ST – SV e l’Archivio Tributi.

Per quanto riguarda i crediti riportati sul prospetto SX, il programma verifica la coerenza tra i crediti maturati nell’anno 2015, presenti sulla colonna 3 dei righi da SX5 a SX30 ed i corrispondenti tributi a credito presenti sull’Archivio Tributi.
Anche in questo caso viene considerato il tipo procedura ‘PG’ (Paghe) ed i periodi di competenza compresi tra gennaio e dicembre 2015; vengono anche rilevati eventuali crediti relativi all’anno 2015 presenti sulla competenza di gennaio 2016.
Ai fini del controllo sui crediti, il programma totalizza i tributi a credito per ente (Erario / Regione / Comune).

NOTA: Per quanto riguarda i tributi a credito relativi all’anno 2015 presenti sul periodo di competenza di gennaio 2016, precisiamo che i tributi previsti sono ‘6781AP’ (Erario) / ‘6781RP’ (Regioni) / ‘6781CP’ (Comuni). In presenza dei tributi a credito relativi alle regioni o ai comuni (‘6781RP’ / ‘6781CP’), non è possibile stabilire la corrispondenza rispetto alla regione o al comune di provenienza, quindi il programma emette sempre la segnalazione di incongruenza. Tuttavia, tramite i dati riportati in stampa rimane possibile verificare se gli importi presenti sui tributi in questione corrispondono agli importi presenti sulle singole regioni o comuni (riportati anch’essi nella stessa segnalazione).

Sempre in merito al prospetto SX, il programma verifica anche la coerenza tra il bonus fiscale L.190/2014 effettivamente erogato, corrispondente alla differenza tra la colonna 1 e la colonna 2 del rigo SX47, ed il totale del tributo 1655 (a debito o a credito) presente sull’Archivio Tributi. A tale proposito, ricordiamo che l’eventuale bonus fiscale relativo all’anno 2015, conguagliato sul mese di gennaio 2016, è riportato sul tributo ‘1655AP’.

Infine, il programma verifica la coerenza tra il credito per famiglie numerose riportato sul rigo SX38 colonna 1 ed il tributo 1632 presente sull’Archivio Tributi (‘1632AP’ sulla competenza di gennaio 2016).

Le stampe prodotte sono ‘contr-770-modF24’ (controllo versamenti) e ‘contr-770-crediti’ (controllo crediti).

CONTROLLO CREDITI MATURATI E RESIDUI

Sulla procedura ‘770 : Stampe di controllo’, selezionare il programma ‘STASX770’ nel campo ‘Programma da eseguire’.
L’anno di competenza da indicare sulla procedura è ‘2015’.

Il programma controlla i crediti residui dell’anno precedente, verificando la corrispondenza tra il prospetto SX del modello 770/2016 ed il prospetto SX del modello 770/2015 (se presente in archivio).

Inoltre, il programma verifica la coerenza tra le seguenti sommatorie: [crediti residui dell’anno precedente + crediti maturati nell’anno corrente] e [crediti utilizzati in F24 + crediti residui anno corrente (da compensare o da rimborsare)].

Viene prodotta una stampa con i seguenti crediti presenti sul rigo SX4 (totale) e sui righi da SX5 a SX30 (dettaglio):

  • residuo dell’anno precedente, rilevato dalla colonna 6 del modello 770/2015 (anno di competenza 2014);
  • residuo dell’anno precedente, rilevato dalla colonna 2 del modello 770/2016 (anno di competenza 2015);
  • maturato nell’anno corrente (colonna 3), utilizzato in F24 (colonna 5), residuo da compensare (colonna 6), residuo da chiedere a rimborso (colonna 7), rilevati dal modello 770/2016 (anno di competenza 2015).

Sulla stampa, viene riportata la segnalazione ‘Verificare credito residuo 2014’ nel caso in cui la colonna 6 dell’anno 2014 non coincida con la colonna 2 dell’anno 2015. Come precisato in Generazione prospetto SX, tale situazione può dipendere dalla presenza di un credito (sul modello 770/2015, anno di competenza 2014) derivante da gestioni extra-Paghe. In tali casi, occorre intervenire per rettificare il credito presente sulla colonna 2 del modello 770/2016.

Inoltre, viene riportata la segnalazione ‘Verificare credito residuo 2015’ nel caso in cui la somma [colonna 2 + colonna 3] non coincida con la somma [colonna 5 + colonna 6 + colonna 7]. In questo caso, l’eventuale differenza può derivare dalla mancanza di un dato in archivio, oppure da un successivo intervento effettuato sul prospetto SX.

In presenza delle segnalazioni, vengono individuate (con “←“) le righe di dettaglio che presentano l’incongruenza.
La stampa prodotta è ‘crediti-770-SX’, sulla quale è riportato l’elenco dei crediti e le relative segnalazioni.